Amarillide

Hippeastrum

Il fiore di amarillide è solitamente rosso ma può anche presentarsi rosato o bianco.

  • Il fiore di amarillide è solitamente rosso ma può anche presentarsi rosato o bianco.
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  • L'amarillide si può coltivare tanto in vaso, quanto in piena terra.
  • All'interno di questo fiore di amarillide è ben visibile la screziatura bianca.
  • L'amarillide è un fiore che sboccia durante il periodo invernale.
  • Il fiore di amarillide è solitamente rosso ma può anche presentarsi rosato o bianco.
  • Il fiore di amarillide ha una tipica forma a trombetta.
  • L’amarillide si può coltivare tanto in vaso, quanto in piena terra.
  • All’interno di questo fiore di amarillide è ben visibile la screziatura bianca.
  • L’amarillide è un fiore che sboccia durante il periodo invernale.

L’amarillide è una pianta bulbosa immediatamente riconoscibile per i suoi fiori spettacolari: grandissimi, colorati e con una caratteristica forma a imbuto o a trombetta. Viene commercializzata comunemente come fiore reciso, come pianta fiorita in vaso o venduta sotto forma di bulbo.

Sebbene sia una specie perenne di coltivazione non difficile, viene spesso trattata erroneamente come annuale. Questo accade perché, dopo la splendida fioritura, tende a essere trascurata e lasciata morire. Tuttavia, con le cure corrette, la pianta può prosperare e rifiorire magnificamente per diversi anni.

Nota botanica importante: la maggior parte delle piante vendute oggi come amarillide, specialmente quelle che fioriscono in inverno in casa, appartengono in realtà al genere Hippeastrum, originario del Sud America. Il vero genere Amaryllis è un altro, ma nel linguaggio comune i due termini sono usati come sinonimi. Le indicazioni che seguono si riferiscono all’Hippeastrum, comunemente noto come amarillide.

Come detto, i fiori sono l’elemento distintivo di questa bulbosa. Grandi fino a 30 cm di diametro, possono essere di vari colori (bianco, rosa, rosso) o screziati, e più raramente si trovano nelle tonalità dell’azzurro e del verde. Ogni stelo può portare fino a sei fiori.

Le foglie crescono solo al termine della fioritura; sono carnose, di colore verde brillante e hanno una consistenza coriacea.

La coltivazione dell’amarillide, sia in vaso sia in piane terra, richiede un terreno ben drenato e fertile, preferibilmente arricchito con materiale organico. La posizione ideale è in un luogo soleggiato durante la fase di fioritura, o parzialmente ombreggiato allo spuntare delle foglie, dove la pianta possa godere di una buona esposizione alla luce, ma senza essere soggetta a eccessiva insolazione diretta durante le ore più calde della giornata. La concimazione si effettua con uno specifico fertilizzante per piante da fiore, una volta alla settimana, a partire dall’inizio della fioritura. La potatura dell’amarillide non è necessaria in senso tradizionale, ma è utile rimuovere i fiori appassiti e le foglie secche per prevenire malattie e favorire la crescita di nuovi getti. Questa operazione va eseguita con cura, tra ottobre e novembre. L’annaffiatura deve essere regolare ma non eccessiva: durante la fase di crescita attiva e fioritura, il terreno va mantenuto umido ma ben drenato, bagnando ogni due giorni ma evitando ristagni d’acqua che potrebbero causare la marcescenza del bulbo. Quando la pianta entra in riposo vegetativo, le operazioni di annaffiatura vanno ridotte sensibilmente, mantenendo il terreno appena umido.

La raccolta dei bulbi di amarillide, necessaria nelle regioni al Nord caratterizzate da inverni piuttosto rigidi, va eseguita quando le foglie della pianta iniziano a ingiallire e seccare. A questo punto, è possibile estrarre i bulbi dal terreno, pulirli e conservarli in un luogo fresco e asciutto fino al momento del trapianto (in primavera). È proprio attraverso la separazione dei bulbilli dai bulbi che comunemente si realizza la moltiplicazione della pianta (mentre la semina è un metodo scarsamente praticato poiché molto lungo).

L’ubicazione stagionale dell’amarillide è importante per la sua salute: nelle regioni del Nord Italia va trattata come una tipica pianta invernale da interno, poiché fiorisce da gennaio a marzo, mentre nelle zone a clima mite vive bene anche all’esterno. Attenzione però anche al caldo, oltre che al freddo: con temperature al di sopra dei 25°C la pianta si affloscia ed è per questo che, se spostata all’esterno d’estate, va comunque mantenuta in un luogo fresco e ombreggiato. Pur essendo una pianta robusta, l’amarillide è soggetta agli attacchi di mosche del Narciso (le cui larve si annidano nel bulbo, rallentando lo sviluppo delle foglie) e di limacce (lumache che danneggiano le foglie mordicchiandole). Per contrastare la mosca del Narciso, è consigliabile immergere i bulbi infestati in acqua calda per circa un’ora; mentre per le limacce, è necessario rimuoverle manualmente appena si notano. Anche un’ annaffiatura eccessiva può portare a complicazioni: l’acqua stagnante favorisce la crescita di funghi, che a loro volta provocano macchie e muffe su fiori e radici.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La fioritura dell’amarillide avviene tipicamente nei mesi invernali, da gennaio a marzo, rendendola una splendida pianta da appartamento per quella stagione.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadiciBulbo

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

Esistono due metodi per moltiplicare l’amarillide:

  • Separazione dei bulbilli (metodo comune): i bulbilli sono piccoli bulbi che si generano naturalmente alla base del bulbo principale. Possono essere separati da piante madri che hanno almeno 4 anni di vita. Questo è il metodo più rapido e praticato
  • Semina (metodo difficile e lungo): è possibile piantare i semi in un semenzaio o in un vaso in casa, in un luogo luminoso. Le annaffiature devono essere regolari. Tuttavia, per ottenere la prima fioritura da seme bisognerà attendere almeno quattro o cinque anni

Semi

I semi dell’amarillide sono piatti, secchi e neri e l’uso è solo per la riproduzione, dal momento che non sono commestibili.

Informazioni e curiosità

Prima dell’acquisto, è fondamentale controllare che i bulbi siano sodi, pieni, di consistenza elastica, senza ammuffimenti e con le tuniche esterne integre. Un bulbo sano e ben conservato può rifiorire da tre a cinque volte.

L’amarillide non è commestibile. Come detto, i semi non sono eduli e l’intera pianta, specialmente il bulbo, è tossica se ingerita.

Coltivazione

VasoPiena Terra

Nelle zone a clima mite l’amarillide può vivere all’esterno sia in piena terra, sia in vaso. Nel Nord Italia è invece raccomandabile la sola coltivazione in vaso per poterle spostare all’interno al sopraggiungere delle basse temperature: amaryllis si dimostra, infatti, una splendida pianta fiorita invernale per l’appartamento.

Collocazione

InternoEsterno

La collocazione della pianta dell’amarillide dipende strettamente dal clima dell’area geografica: nelle regioni del Nord Italia è una tipica pianta a fioritura invernale da interno, mentre nelle zone a clima mite vive bene anche all’esterno.

Concimazione

Utilizzare uno specifico fertilizzante liquido per piante da fiore.

La concimazione dell’amarillide va effettuata una volta alla settimana, a partire dall’inizio della fioritura fino a quando i fiori non saranno completamente appassiti.

Esposizione e luce

SoleMezz’ombraOmbra

In fase di fioritura l’amarillide va collocata in una posizione luminosa, ma non sotto l’azione diretta dei raggi del sole.

Quando sviluppa le foglie va spostata invece in pieno sole, per favorire la fotosintesi clorofilliana e l’accumulo di sostanze nutritive.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

L’annaffiatura dell’amarillide deve essere regolare ma mai eccessiva, per evitare la marcescenza del bulbo.

  1. Fase di prefioritura: bagnare circa ogni tre giorni
  2. Fase di fioritura: bagnare ogni due giorni, mantenendo il terreno umido ma senza ristagni
  3. Fase di riposo vegetativo: quando le foglie iniziano a ingiallire e seccare, ridurre drasticamente fino a sospendere completamente le annaffiature

Potatura

La potatura è minima ma importante. Tra ottobre e novembre, seguire questi passaggi:

  1. Rimuovere i singoli fiori man mano che appassiscono
  2. Attendere che l’intero stelo e le foglie siano completamente secchi
  3. Solo a questo punto, tagliare lo stelo alla base

Rinvaso e trapianto

L’amarillide può essere piantata usando i semi, ma per la prima fioritura bisognerà attendere almeno quattro o cinque anni; in alternativa si può ricorrere ai bulbi (da acquistare) o ai bulbilli (ricavati dai bulbi della pianta a partire dal quarto anno) che andranno messi a dimora in un terriccio fertile e ben drenato.

Terriccio

Oltre che drenante, il terreno ideale per la pianta di amarillide dovrebbe essere arricchito con materiale organico. La fertilità del suolo è cruciale soprattutto per permettere al bulbo di accumulare le sostanze nutritive necessarie a sostenere le nuove gemme.

Ubicazione stagionale

Fase di fioritura (inverno): collocare la pianta di amarillide in una posizione molto luminosa ma senza luce solare diretta, che potrebbe danneggiare i fiori. La temperatura ideale è quella di un interno (evitare di scendere sotto i 5°C).

Fase di Sviluppo delle foglie (post-fioritura, primavera/autunno): una volta che i fiori sono appassiti, spostare la pianta in pieno sole. Questo passaggio è cruciale per favorire la fotosintesi e permettere al bulbo di accumulare energia per la fioritura successiva. La temperatura ideale per la crescita vigorosa è tra i 18°C e i 24°C.

Estate: se la pianta viene spostata all’esterno, tenerla in un luogo fresco e ombreggiato (come una scala vetrata). Con temperature superiori ai 25°C, infatti, tende ad afflosciarsi.

Raccolta

Nelle regioni del Nord e nelle zone più fredde, i bulbi devono essere protetti dal gelo: quando le foglie ingialliscono e seccano, vanno estratti dal terreno.

Successivamente, devono essere puliti, lasciati asciugare in una zona arieggiata e ombreggiata e infine conservati in un locale buio, fresco e non umido. Andranno rimessi a dimora in primavera.

Malattia e cure

Pur essendo una pianta robusta, l’amarillide può essere soggetta a:

  • Mosca del Narciso: le sue larve si annidano nel bulbo, rallentando lo sviluppo delle foglie. Per contrastarla, immergere i bulbi infestati in acqua calda (circa 40-45°C) per circa un’ora
  • Limacce: danneggiano le foglie rosicchiandole. L’unica soluzione efficace è rimuoverle manualmente non appena si notano
  • Marciume e funghi: un’annaffiatura eccessiva provoca ristagni d’acqua che favoriscono la crescita di funghi, causando a loro volta macchie e muffe su radici e fiori. La prevenzione, attraverso un corretto drenaggio e un’irrigazione controllata, è la cura migliore
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