- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Malattia e cure
- Epiphyllum guatemalense è una varietà molto eccentrica, per via della chioma ondulata e arricciata.
- Epiphyllum gloria è un cactus fiorifero molto particolare, ma poco diffuso nel nostro Paese.
- Epiphyllum gloria produce bellissimi fiori di colore rosa intenso.
- Epiphyllum London Sunshine o lingua di suocera gialla.
Noto a tutti come “lingua di suocera” (anche se talvolta con questo nome viene indicata anche la sansevieria), epiphyllum è il cactus fiorifero per eccellenza. Originario delle foreste pluviali di Messico e Argentina, in estate produce fiori intensamente colorati, profumati e bellissimi. È una pianta molto apprezzata perché longeva, di facile coltivazione, preferibilmente in vaso, e rigogliosa crescita (più in larghezza che in altezza) con fusti a portamento eretto, privi di spine, che nella parte terminale si piegano verso l’esterno divenendo decombenti. La pianta gradisce un’esposizione luminosa ma non il sole diretto e va annaffiata regolarmente con frequenza variabile tra la stagione calda e quella fredda. Non necessitando di potatura ed essendo piuttosto resistente alle malattie, la lingua di suocera richiede una manutenzione piuttosto modesta. Attenzione solo alla collocazione, giacché la pianta non ama il freddo intenso né le gelate.
Per quanto riguarda l’aspetto della pianta, le foglie (si tratta in realtà di fusti trasformati) di epiphyllum sono carnose ma sottili, nastriformi, a margine dentato e difficili da rompere. È proprio tramite talea di foglie che la lingua di suocera può essere riprodotta, per poi essere trapiantata in un terriccio specifico per cactaceae e concimata una volta al mese con un fertilizzante povero di azoto.
La lingua di suocera è una pianta epifita: per sopravvivere deve necessariamente svilupparsi su altre piante, attraverso le quali si nutre.
Fioritura
La fioritura della lingua di suocera avviene tra aprile e luglio. I fiori, di colore rosa scuro (ma non solo) con numerosi stami fra il bianco e il giallo, sono grandi e si caratterizzano per i petali allungati e sottili che conferiscono loro quasi una forma stellata.
Commestibilità
Riproduzione
La lingua di suocera si riproduce con facilità per talea, ponendo un fusto all’interno di un mix di sabbia e torba. Occorreranno un paio di settimane affinché la nuova piantina metta le radici.
Semi
I semi di lingua di suocera, minuscoli, raramente vengono utilizzati per la riproduzione perché richiederebbero troppo tempo per germinare.
Informazioni e curiosità
Al momento dell’acquisto della lingua di suocera, come per tutte le altre piante grasse, è bene valutare la consistenza dei tessuti (che devono essere forti ed elastici, mai raggrinziti) e l’assenza di cicatrici, oltre che di macchie gialle e nere o zone di consistenza gelatinosa.
Il soprannome particolare e un po’ buffo della pianta deriva dalla sua notevole capacità di crescita, secondo la tradizione proporzionale alla quantità di maldicenze che le suocere riservano ai propri generi.
Coltivazione
La lingua di suocera viene coltivata tendenzialmente in vaso (meglio se in un modello in terracotta di circa 20 centimetri di altezza) ma può crescere anche in piena terra nelle zone a clima mite dell’area mediterranea.
Collocazione
La collocazione della pianta dipende essenzialmente dal clima della regione di appartenenza: poiché la lingua di suocera resiste bene al caldo, si può lasciare all’esterno durante la bella stagione (o in caso di inverno mite). Durante l’inverno, se questo è particolarmente rigido, conviene invece ricoverarla in casa.
Concimazione
Per concimare la lingua di suocera, impiegare una volta al mese un prodotto specifico per piante succulente ricco di fosforo e potassio, ma povero di azoto (il quale promuoverebbe la rapida crescita di tessuti giovani, ricchi d’acqua e poco consistenti).
Esposizione
La lingua di suocera necessita di piena luce ma indiretta (si può porre anche in pieno sole ma senza bagnarne le foglie o al riparo dalla pioggia perché è facile che le foglie riportino ustioni).
Annaffiatura
Quando la lingua di suocera è all’aperto, in estate, annaffiare una volta alla settimana. D’inverno, al chiuso, bagnare con moderazione ogni tre settimane o solo quando compaiono i primi segni di disidratazione.
Potatura
La lingua di suocera non ha bisogno di potatura. Basta eliminare le parti secche o danneggiate per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
Trapianto
Sia in caso di trapianto che di rinvaso (da effettuare ogni 2 anni al termine della fioritura) della lingua di suocera, utilizzare un terriccio specifico per cactaceae, oppure mescolare terriccio da fiori, sabbia e torba in parti uguali.
Ubicazione stagionale
Primavera/estate: la temperatura ideale per lo sviluppo della lingua di suocera è compresa tra i 10 e i 20°C (ma può sopportare anche temperature estremamente alte), quindi nelle stagioni più calde si può lasciare all’esterno senza problemi.
Autunno/inverno: quando la temperatura scende al di sotto dei 5°C la pianta va portata al chiuso perché soffre in presenza di clima eccessivamente rigido.
Malattia e cure
La lingua di suocera è una pianta rustica e resistente, ma può venire attaccata dalla cocciniglia. In questo caso, bisogna eliminare i parassiti con alcool e cotone, ripetendo il trattamento ogni 5 giorni fino alla scomparsa dell’infestazione. Per maggiore precauzione, è consigliabile asportare il primo strato di terreno perché può contenere altri parassiti che potrebbero insediarsi di nuovo sulla pianta.
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