- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Raccolta
- Malattia e cure
![Amarillide Amarillide](https://cdn.cosedicasa.com/wp-content/uploads/2024/05/AdobeStock_26603053-320x213.jpg)
- Il fiore di amarillide ha una tipica forma a trombetta.
- Il fiore di amarillide è solitamente rosso ma può anche presentarsi rosato o bianco.
- All’interno di questo fiore di amarillide è ben visibile la screziatura bianca.
Bulbosa riconoscibilissima per i caratteristici fiori imbutiformi, grandissimi e colorati, l’amarillide viene utilizzato come fiore reciso, pianta fiorita o venduta come bulbo. Si tratta di una specie perenne, di non difficile coltivazione che, tuttavia, viene spesso considerata come annuale perché, dopo la fioritura, tende ad essere trascurata e muore. Ma questo è un vero peccato perché, se correttamente curata, amarillys può risbocciare per diversi anni.
Il genere amaryllis o Hippeastrum, originario del Sud America, conta numerosi ibridi dai fiori colorati o screziati in bianco, rosa, rosso, talora anche in azzurro e verde. Tali fiori possiedono una caratteristica forma a trombetta e grandi dimensioni (fino a 30 cm di diametro) e ogni pianta ne può portare fino a sei. Le foglie, invece, che crescono solo al termine della fioritura, sono carnose, di consistenza coriacea e di colore verde brillante. L’amarillide dà origine anche a dei frutti, che contengono i semi, utili per essere trapiantati e generare così nuove piantine.
Fioritura
L’amarillide fiorisce da gennaio a marzo.
Commestibilità
Riproduzione
Solitamente la riproduzione dell’amarillide avviene attraverso la separazione dei bulbilli, i quali si generano a partire dal bulbo principale da piante con almeno 4 anni di vita, mentre è possibile, ma più difficile, la semina. La semina va fatta in casa o in semenzaio, ponendo i semi a dimora in un vaso in piena luce e, una volta seminati, occorre procedere con regolari annaffiature.
Semi
I semi dell’amarillide sono piatti, secchi e neri e l’uso è solo per la riproduzione, dal momento che non sono commestibili.
Informazioni e curiosità
Prima di effettuare l’acquisto dei bulbi bisogna controllare che siano sodi, pieni, di consistenza elastica, senza ammuffimenti e con le tuniche integre. Se ben conservati, potranno rifiorire da tre a cinque volte.
Coltivazione
Nelle zone a clima mite l’amarillide può vivere all’esterno sia in piena terra, sia in vaso. Nel Nord Italia è invece raccomandabile la sola coltivazione in vaso.
Collocazione
La collocazione della pianta dell’amarillide dipende strettamente dal clima dell’area geografica: nelle regioni del Nord Italia è una tipica pianta a fioritura invernale da interno, mentre nelle zone a clima mite vive bene anche all’esterno.
Concimazione
La concimazione va effettuata mediante l’uso di uno specifico fertilizzante per piante da fiore, da applicare una volta a settimana a partire dall’inizio della fioritura fino a quando i fiori appassiranno.
Esposizione
In fase di fioritura l’amarillide va collocata in una posizione luminosa, ma non sotto l’azione diretta dei raggi del sole. Quando sviluppa le foglie va spostata invece in pieno sole, per favorire la fotosintesi clorofilliana e l’accumulo di sostanze nutritive.
Annaffiatura
Quando la pianta dell’amarillide è in fiore occorre bagnarla ogni due giorni; in fase di prefioritura ogni tre; nel momento in cui la pianta perderà le foglie ed entrerà nella fase di riposo vegetativo le annaffiature andranno sospese.
Potatura
La potatura (minima) va effettuata tra ottobre e novembre. Occorre eliminare i fiori quando sono appassiti e attendere poi la completa essiccazione di foglie e stelo prima di tagliare quest’ultimo alla base.
Trapianto
L’amarillide può essere piantata usando i semi, ma per la prima fioritura bisognerà attendere almeno quattro o cinque anni. In alternativa si può ricorrere ai bulbi (da acquistare) o ai bulbilli (ricavati dai bulbi della pianta a partire dal quarto anno) che andranno messi a dimora in un terriccio fertile e ben drenato, perché è dalla fertilità del terriccio che dipende in buona parte la capacità del bulbo di accumulare sostanze utili a sufficienza per nutrire e sostenere le nuove gemme.
Ubicazione stagionale
Primavera/Autunno: interno fresco o esterno (fra i 18 e i 24°C la pianta di amarillide cresce con maggior vigore).
Estate: luoghi freschi e luminosi (come scale vetrate); in ambienti troppo caldi e secchi le piante si afflosciano (al di sopra dei 25°).
Inverno: interno e mezz’ombra (evitare di esporre l’amarillide al di sotto dei 5°; essendo una pianta tropicale non sopravvive alle gelate).
Raccolta
Nelle zone più fredde e nelle regioni del Nord Italia i bulbi vanno estratti dal terreno, raccolti e lasciati asciugare in una zona arieggiata e ombreggiata, infine conservati in un locale buio e non umido. Andranno inseriti nuovamente nel terreno a primavera.
Malattia e cure
Pur trattandosi di una pianta resistente e robusta, l’amarillide è soggetta soprattutto agli attacchi di mosche del Narciso (le cui larve si insediano nel bulbo e provocano una lenta crescita delle foglie) e limacce (lumache che rosicchiano le foglie). Nel primo caso occorre porre i bulbi colpiti in acqua calda per un’ora circa; nel secondo caso l’unica cosa da fare è rimuovere subito le lumache manualmente. Anche le eccessive annaffiature possono causare problemi: i ristagni originano infatti funghi che a loro volta causano macchie e muffe su fiori e radici.