Progetto verde di un portico al Sud

Filtro elegante tra esterno e interno dell'abitazione, il portico è una struttura complessa per dare forma a un'area verde. Ma con le piante giuste (soprattutto rampicanti) il risultato è sorprendente.

Alessandro Mesini
A cura di Alessandro Mesini, Alma Dainesi
Pubblicato il 10/06/2023 Aggiornato il 04/07/2024
portico fiorito

 L’abitazione si trova a Martina Franca, nell’interno della regione, dove il clima è caldo ma temperato, con escursioni termiche stagionali dai 4 °C di gennaio ai 30 °C di agosto, dati importanti per la scelta delle piante da utilizzare, essenzialmente rampicanti. L’area, di 40 mq, si sviluppa su tre lati e prevede due zone distinte: pranzo, adiacente alla cucina, e relax, a sinistra dell’ingresso. Ecco come una superficie esterna, anche all’ombra di un porticato, può diventare un lussureggiante angolo di giardino.

Allestire uno spazio coperto (ma luminoso)

Il portico delimita uno spazio coperto e riparato, ma sempre molto luminoso, con un’esposizione favorevole alla collocazione delle diverse zone d’uso. L’area sul lato lungo, orientata a est, è riservata a un lungo tavolo per pranzare all’aperto, in diretta continuazione con la cucina, che in estate sarà protetta dal sole intenso. L’angolo adiacente è esposto a est e a sud; la zona di fronte all’ingresso è orientata a sud ed è lasciata libera da arredi per non impedire la visuale dall’interno. Verso nord, invece, guarda l’angolo dedicato al relax.

progetto portico

Legenda 1. Mirto 2. Lantana sellowiana 3. Petunie 4. Tradescantia5. Gelsomino 6. Delosperma 7. Bouganville 8. Rosmarino 9. Aromatiche

Piante rampicanti per decorare anche la facciata della casa

Puntando su piante rampicanti, sarà possibile indirizzarne i rami anche verso l’esterno del portico. Regola base per la coltivazione di queste specie è “piede all’ombra, testa al sole”. Questo significa che radici e parte basale dovrebbero essere protette sia dal sole diretto, sia dal vento e dalle temperature estreme. Le piante dovranno essere invitate a salire per seguire l’arco e per estendersi sulla facciata. Per farle arrampicare, e per dirigerne lo sviluppo, provvedere a una struttura sulla quale fissarle. Potrà essere una semplice rete con supporti su cui agganciarsi, oppure sottili cavetti in materiale non marcescibile. Va ricordato che con il tempo le piante sapranno adattarsi alla superficie e cercheranno di trovare da sole i punti presa necessari a sorreggersi. Nella parte superiore dell’arco potranno anche essere tirati uno o più cavetti orizzontali, così che i tralci li percorrano ricadendo anche verso il basso.

Creare una barriera antivento con le piante

Nella zona dedicata al relax, per difendersi dai venti dominanti che a Martina Franca spirano dal quadrante nord, sarà opportuno collocare alle spalle della poltrona una cortina sempreverde composta da piante di mirto, che non impediranno di avere sole al tramonto. Sul parapetto, alle spalle del divano e di fronte all’ingresso, sistemare due lunghe fioriere con Lantana sellowiana, dalla vegetazione compatta, morbida e ricadente.

Un benvenuto profumato

Accanto all’arco in prossimità dell’ingresso, come vicino agli altri, si ripete la presenza dei gelsomini. La sera, quando il profumo è più intenso, basterà aprire le portefinestre per avvertirlo anche all’interno. Questi rampicanti si prestano a essere “organizzati” facilmente per formare, nella parte superiore dell’apertura, uno schermo leggero, dato dalla vegetazione decombente. Al loro piede si propongono le tradescantie, per chi ama colori tenui e mélange eleganti. In questi climi possono restare all’aperto e, dal vaso, ricadere all’esterno.

Gelsomini passepartout

Nella numerosa famiglia dei veri gelsomini, caratterizzati da fioritura sempre intensamente profumata, spicca Jasminum multipartitum, un vigoroso arbusto sempreverde che si fa notare per le ricche corolle di forma stellata, che possono contare anche dodici petali. Resistentissimo al freddo è anche Jasminum azoricum, conosciuto come gelsomino trifogliato. Sempreverde, si caratterizza per i boccioli rosa e i fiori bianchi stellati.

Tradescantia per la base

L’introduzione sul mercato di nuove varietà, per forma e colore, e di ibridi vigorosi e fioriferi ne ha rilanciato l’immagine. La varietà “Osprey” raggiunge i 50 cm di altezza, formando una vegetazione folta; T. Flumin “Blushing Bride” è una delle scelte più affidabili. Le foglie sono verde intenso con una caratteristica macchia irregolare alla base, bianca.

Rosmarino e altre piante aromatiche per la zona pranzo

Anche per l’area adiacente alla cucina, arredata con tavolo rettangolare e sedie, si prediligono piante intensamente odorose come i gelsomini, alle quali aggiungere varie erbe aromatiche, tra cui rosmarini diversi per portamento, strisciante ed eretto, e per colore della fioritura, affiancando al classico azzurro-blu anche varietà a fiore bianco o rosa.

Petunie in policromia

Sul muro di casa, fra la porta del soggiorno e l’ingresso, su una mensola fissata a circa 160 cm da terra sarà d’effetto una fantasia di petunie come quelle della serie “a cielo stellato”, tutte accomunate da fioritura precoce e vegetazione vigorosa, capace di raggiungere un’altezza di circa 40 centimetri e un diametro quasi doppio. Le stelle – sono chiamate così le macchie chiare su fondo scuro – possono essere bianche o crema. “Circus Sky” ha la forma del fiore classico, grande e aperto con un color rosa fucsia squillante di fondo; la corolla diventa più compatta e arrotondata, anche più contenuta, nella nuova “Cherry Sky” dal fondo rosso ciliegia, allegra e invitante; nuovissima anche “Glacier Sky”, dall’aspetto complesso perché la tinta viola milka, tempestata di stelle bianche, è incorniciata dal bianco che interessa la cima di ogni singolo lobo della corolla, creando un effetto di sovrapposizione simile a quello di un fiore doppio.

A ogni pianta il suo vaso

Per il gelsomino bastano contenitori di 40 cm di lato, purché profondi (anche 60 cm). I vasi di forma rotonda sono ideali per coltivare le erbe aromatiche, che spesso vengono colte mentre si cucina, mentre i rosmarini andranno posti a dimora in una lunga fioriera centrale.

L’angolo delle bouganville

Questo spazio è riservato al rampicante da fiore per eccellenza in questi climi: la bougainvillea. Il segreto, per ottenere un effetto dirompente, sarà mescolare varietà di colore diverso, ma la scenografia sarà comunque assicurata anche da un monocromatismo più sobrio ed elegante. In ogni caso queste specie richiedono vasi più grandi rispetto a quelli riservati ai gelsomini, perché sviluppano un apparato radicale e una struttura aerea più estesa e importante. Ai loro piedi, per creare un contrasto con la tonalità intensa delle fioriture, si può mettere a dimora un tappeto di delosperma, considerando che l’esposizione è a sud in piena luce.

Una cascata di colori

“Seafoam”, ossia schiuma di mare, è forse la più nota varietà a fiore bianco, che spicca sul fogliame verde lucido e luminoso. Le brattee colorate, quelle che tutti chiamano fiore, sono bianco crema e col tempo tendono a venarsi di rosa. Fiorifera, di sviluppo contenuto, produce grandi e persistenti festoni chiari. “Red Tiger” offre uno splendido contrasto tra i fiori, di tonalità fra il rosso e il porpora squillante, e le foglie che sono variegate con fondo verde e larghe macchie color giallo uovo. Di forte carattere, è adatta a chi ama i contrasti netti. “Lady Daniela” è una varietà monocolore sui toni dell’arancione, che vanno dall’albicocca a quelli più carichi, a seconda dell’esposizione e dell’età del fiore.

Conoscere tutte le specie: dalle petunie al rosmarino, dal mirto al gelsomino

Conoscere meglio le caratteristiche delle varie specie è il primo passo per ottenere i risultati sperati nella coltivazione

Petunia

Erbacea annuale incapace di sopportare il freddo, regala fioriture colorate e dirompenti senza interruzione per tutta l’estate. Il segreto? Bagnarle e nutrirle con continuità. E aggiungere terreno sufficiente ogni volta che il piede si scopre.

Petunia Circus Sky

Rosmarino

Fra le tante varietà, Rosmarinus officinalis è un arbusto perenne sempreverde che forma cespuglietti semplici da tenere ordinati con normali potature. I fiori, tra il bianco e il viola, compaiono in primavera e sono commestibili come le foglie.

Rosmarino

Bougainvillea

Rampicante vigoroso ed esotico, perfettamente adattato alle nostre regioni con clima mite, è capace di una fioritura estiva ricca, multicolore e prolungata. All’arrivo del freddo va protetto al piede con una ricca pacciamatura.

Bougainvillea

Mirto

È caratterizzato dalla preziosa fioritura bianca, tardo primaverile, profumata, discreta ed elegante. Unico limite al suo utilizzo, l’elevata richiesta in luce. Le foglie sono verde scuro nella pagina superiore e verde chiaro opaco in quella inferiore; sono semplici, piccole, sessili, di forma ovato-lanceolata, e intensamente profumate. I frutti sono bacche di color nero-ceruleo. Sempreverde con vegetazione densa, molto ramoso, presenta corteccia rossastra sui rami nuovi e grigio cenere sulle branche più vecchie. La potatura è richiesta solo per rami spezzati e fuori forma. Evitare le lavorazioni superficiali del terreno per non danneggiare l’apparato radicale.

Mirto

Lantana sellowiana

Dotata di maggior rusticità rispetto alla Lantana camara che tutti riconoscono, ha fusti corti e ricadenti; nella forma classica ha fiori che coprono la gamma fra il rosa e il lilla. In inverno va protetta con adeguata pacciamatura.

Lantana di varietà sellowiana.

Gelsomino

Quelli “veri”, appartenenti al genere Jasminum, hanno origini orientali o comunque esotiche che in alcuni casi mostrano però una buona resistenza al freddo. All’inizio di ogni primavera è bene sostituire il terriccio superficiale con un nuovo substrato.

gelsomino

Delosperma

Piccole succulente tappezzanti con le foglie in forma di ago di pino carnoso, se esposte al sole assicurano una ricca fioritura. Con il tempo tendono ad allungarsi oltre il bordo del contenitore. Eliminare i fiori appassiti per farne crescere di nuovi.

delosperma

Tradescantia

Tante le varietà (come T. sillamontana o T. Flumin “Blushing Bride”), ognuna ha caratteristiche specifiche, ma le cure si possono assimilare. Non pongono particolari problemi per quanto riguarda i terreni di coltura e crescono bene sia dentro sia fuori casa. All’esterno, prediligono la mezz’ombra e ambienti umidi, ma privi di ristagni idrici. Le due cause principali che possono determinare malattia e anche morte della pianta sono gli eccessi di acqua o la sua assenza totale. In vaso, lasciare asciugare il terreno prima di bagnarlo di nuovo. Annaffiature costanti sono un buon presupposto per mantenerle in condizioni di salute ottimali.

tradescantia

 

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