Zenzero pianta

Zingiber officinale

Caldo, umidità e temperature miti anche in inverno sono condizioni imprescindibili per coltivare con successo la pianta di zenzero.

  • Caldo, umidità e temperature miti anche in inverno sono condizioni imprescindibili per coltivare con successo la pianta di zenzero.
  • La fioritura dello zenzero è un evento piuttosto raro alle nostre latitudini.
  • Lo zenzero si coltiva in mezz'ombra, evitando la luce diretta del sole.
  • Le foglie di zenzero sono molto lunghe, da 15 a 30 cm.
  • La parte edibile e utilizzata in cucina dello zenzero è il rizoma (visibile in foto), ramificato e di colore giallastro.
  • Lo zenzero è una specie officinale di origine tropicale, coltivabile nel nostro Paese rispettandone l'habitat di provenienza.
  • Le infiorescenze della pianta di zenzero sono tipicamente giallognole e compaiono sul finire dell'estate.
  • Caldo, umidità e temperature miti anche in inverno sono condizioni imprescindibili per coltivare con successo la pianta di zenzero.
  • La fioritura dello zenzero è un evento piuttosto raro alle nostre latitudini.
  • Lo zenzero si coltiva in mezz’ombra, evitando la luce diretta del sole.
  • Le foglie di zenzero sono molto lunghe, da 15 a 30 cm.
  • La parte edibile e utilizzata in cucina dello zenzero è il rizoma (visibile in foto), ramificato e di colore giallastro.
  • Lo zenzero è una specie officinale di origine tropicale, coltivabile nel nostro Paese rispettandone l’habitat di provenienza.
  • Le infiorescenze della pianta di zenzero sono tipicamente giallognole e compaiono sul finire dell’estate.

Lo zenzero è una pianta erbacea perenne tropicale, appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae, la stessa famiglia di curcuma e cardamomo. È apprezzata principalmente per il suo rizoma, la parte sotterranea che è comunemente usata come spezia e medicinale.

Si tratta di un fusto sotterraneo carnoso, irregolare, nodoso e ramificato orizzontalmente. La buccia esterna è solitamente di colore beige-marrone chiaro, mentre l’interno è giallo pallido, a volte quasi bianco, o giallo più intenso (a seconda della varietà).

Ha un sapore pungente, piccante, leggermente dolce e aromatico, dovuto principalmente a composti come i gingeroli e gli shogaoli.

Dalle gemme del rizoma si sviluppano radici sottili e fibrose che ancorano la pianta al terreno e assorbono nutrienti e acqua.

Dal rizoma spuntano anche fusti eretti che possono raggiungere un’altezza di circa 60-120 cm. Questi fusti sono simili a canne e sono formati da guaine fogliari strettamente avvolte, che danno l’impressione di un singolo stelo; sono di colore verde chiaro e non lignificano.

Le foglie dello zenzero sono lanceolate, lunghe e strette, con una punta affusolata. Di colore verde brillante, sono disposte alternativamente lungo il fusto in due file e possono raggiungere una lunghezza di 15-30 cm.

Non hanno un profumo particolarmente forte, a differenza del rizoma.

Sebbene sia una pianta perenne, in climi non tropicali come il nostro, lo zenzero può essere coltivato come annuale o come pianta da vaso da portare in casa in inverno. Infatti, non tollera minimamente il freddo e ama i climi caldi e molto umidi.

Preferisce la mezz’ombra o luce filtrata (il sole diretto e intenso, specialmente nelle ore più calde dell’estate), può bruciare le foglie e richiede un terreno ricco di sostanza organica, ben drenato, sciolto e leggermente acido o neutro. I ristagni idrici sono molto dannosi per il rizoma, che può marcire facilmente: per questo la pianta di zenzero va annaffiata con regolarità in estate, ma evitando di inzuppare il terriccio.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

Per fiorire, la pianta di zenzero ha bisogno di condizioni ottimali, simili a quelle del suo ambiente tropicale: calore costante, elevata umidità, terreno fertile e ben drenato, e una lunga stagione di crescita. Nelle coltivazioni domestiche in vaso, la fioritura è, quindi, molto rara rispetto alle condizioni ideali in piena terra in climi tropicali.

In genere, lo zenzero fiorisce verso la fine dell’estate o l’inizio dell’autunno, dopo circa 4-5 mesi dalla piantagione, o quando la pianta ha raggiunto una certa maturità (spesso dopo almeno un anno di crescita).

I fiori dello zenzero sono piuttosto particolari. Si sviluppano su steli separati (non sulle foglie), formando una spiga conica densa. I fiori veri e propri sono piccoli, di colore giallo-crema o verde-giallastro, con un labello (petalo modificato) violaceo o rosso scuro punteggiato di giallo. Sono racchiusi da brattee sovrapposte che possono essere verdastre o giallastre.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadiciBulbo

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

La pianta di zenzero si riproduce per divisione del rizoma, utilizzando un rizoma fresco e sodo, preferibilmente biologico, che presenti germogli visibili. Evitare quelli molli o con segni di marciume.

Se si desidera accelerare il processo, si può mettere il rizoma in un bicchiere d’acqua (a metà, in modo che una parte sia immersa e l’altra no) per alcuni giorni, finché non si vedono i germogli ingrossarsi o spuntare le prime radici.

Se il rizoma è grande, si possono tagliare in pezzi di circa 4-5 cm, assicurandosi che ogni pezzo abbia almeno uno o due germogli. Lasciare asciugare i tagli per una notte prima di piantare per prevenire infezioni.

Semi

Sebbene la pianta di zenzero produca fiori, la formazione di semi fertili è estremamente rara, soprattutto nelle varietà coltivate per il consumo alimentare. 

Si sviluppano all’interno di un frutto a capsula e sono piccoli, di colore nero e spesso ricoperti da un tegumento di colore bianco.

Informazioni e curiosità

Lo zenzero è una spezia molto apprezzata non solo per il suo sapore distintivo, ma anche per le sue numerose proprietà benefiche per la salute, che derivano principalmente dalla presenza di composti bioattivi come i gingeroli e gli shogaoli. Questi composti sono responsabili del suo gusto pungente e della maggior parte delle sue virtù, come:

  • antiemetico e anti-nausea
  • antinfiammatorio e analgesico
  • digestivo
  • antiossidante
  • benefico per il sistema immunitario e cardiovascolare

Coltivazione

VasoPiena Terra

Nelle regioni con clima mite, è possibile coltivare lo zenzero in piena terra in aiuole oppure orti.

Quella in vaso è l’opzione più consigliata in Italia, specialmente al Nord, perché permette di proteggere la pianta dalle basse temperature invernali. Scegliere un vaso ampio e profondo (almeno 30-40 cm di diametro), poiché il rizoma si sviluppa orizzontalmente, dotato di ottimi fori di drenaggio.

Collocazione

InternoEsterno

Lo zenzero è una pianta da esterno, che però necessita di precise condizioni climatiche per sopravvivere e crescere. In inverno, specialmente al Nord, va ricoverato al chiuso.

 

Concimazione

Durante la fase di crescita (dalla primavera all’autunno), concimare la pianta di zenzero ogni 3-4 settimane con un fertilizzante liquido ricco di potassio o un concime organico (come compost, stallatico pellettato) per favorire lo sviluppo del rizoma.

Esposizione e luce

SoleMezz’ombraOmbra

Lo zenzero ama un’esposizione luminosa, ma evitando il sole diretto e intenso, soprattutto nelle ore più calde della giornata, che potrebbe bruciare le foglie. Prediligere quindi la mezz’ombra.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

Per annaffiare correttamente la pianta di zenzero, mantenere il terreno costantemente umido, ma evitando assolutamente i ristagni d’acqua: bagnare, quindi, quando lo strato superficiale del terreno è asciutto al tatto.

In estate, potrebbe essere necessario annaffiare più spesso; al contrario, ridurre le annaffiature in inverno, quando la pianta entra in fase di riposo vegetativo.

Essendo una pianta tropicale, lo zenzero apprezza l’umidità: nebulizzare le foglie regolarmente, soprattutto in ambienti secchi o durante l’estate.

Potatura

La pianta di zenzero non richiede una potatura nel senso tradizionale del termine. Tuttavia, man mano che lo zenzero cresce, soprattutto verso la fine del ciclo vegetativo (autunno), le foglie più vecchie e quelle danneggiate possono ingiallire o seccare: rimuoverle delicatamente può aiutare a mantenere la pianta più pulita e a prevenire l’insorgere di malattie fungine, migliorando anche l’estetica. 

Rinvaso e trapianto

Il periodo ideale per trapiantare lo zenzero è tra la tarda primavera e l’inizio dell’estate, quando le temperature sono costantemente miti e il rischio di gelate è scongiurato. In Italia, questo significa generalmente tra maggio e giugno. In questo periodo, la pianta è nella sua fase di crescita attiva e ha maggiori possibilità di adattarsi al nuovo ambiente.

Preparazione prima del trapianto

Per prima cosa, annaffiare abbondantemente la pianta di zenzero nel suo contenitore originale (o la zona in piena terra) un giorno prima del trapianto: questo renderà il terreno più morbido e ridurrà lo shock da trapianto per le radici.

A questo punto si può preparare la nuova dimora:

  • In vaso: scegliere un vaso più grande e profondo (almeno 30-40 cm di diametro per consentire lo sviluppo orizzontale dei rizomi) con abbondanti fori di drenaggio. Posizionare uno strato di argilla espansa o ghiaia sul fondo sempre per garantire un drenaggio ottimale.
  • In piena terra: prediligere una posizione in mezz’ombra o con luce filtrata (evitando il sole diretto intenso, specialmente nelle ore più calde del pomeriggio). Assicurarsi che il terreno sia ben drenato, ricco di sostanza organica e sciolto. Se necessario, migliorare il drenaggio aggiungendo sabbia o compost; infine, scavare una buca ampia e profonda quanto la zolla del rizoma, o leggermente più grande.

Come estrarre la pianta

Sia dal vaso che dalla terra, è fondamentale essere delicati per non danneggiare i rizomi e le radici della pianta di zenzero.

Dal vaso

  1. Inclinare il contenitore da un lato.
  2. Picchiettare delicatamente i lati del vaso per allentare il terreno.
  3. Afferrare la base della pianta e tirare delicatamente, cercando di far scivolare fuori la zolla intera. Se la pianta è “radicata” (radici che hanno riempito il vaso), potrebbe essere necessario massaggiare delicatamente i lati del vaso o, in casi estremi, tagliare il recipiente se è di plastica.

Dalla piena terra

  1. Usare una vanga o una paletta per scavare un ampio cerchio attorno alla base della pianta, mantenendo una buona distanza per non tagliare il rizoma.
  2. Scavare in profondità per includere il più possibile la zolla radicale/rizomatosa.
  3. Sollevare delicatamente la pianta di zenzero, cercando di mantenere intatta la zolla.

Il trapianto vero e proprio

Una volta estratta la pianta, ispezionare il rizoma per valutarne lo stato di salute ed eventualmente dividerlo per ottenere nuovi esemplari di zenzero. 

In vaso, porre uno strato di terriccio fresco e ben drenante sul fondo, quindi posizionare il rizoma in modo che la parte superiore sia appena sotto la superficie del terreno (2-3 cm di profondità), con i germogli rivolti verso l’alto.

In piena terra, posizionare la pianta nella buca preparata, assicurandosi che la parte superiore del rizoma sia a filo con la superficie del terreno circostante o leggermente sotto (2-3 cm).

Ora, riempire delicatamente il contenitore o la buca con il terriccio, compattando leggermente attorno alla base della pianta di zenzero per eliminare le sacche d’aria, ma senza comprimere troppo il terreno.

Annaffiare abbondantemente subito dopo il trapianto per aiutare il terreno a stabilizzarsi attorno alle radici.

Terriccio

Lo zenzero predilige un terreno ben drenato, sciolto, ricco di sostanza organica e leggermente acido o neutro (pH 6-7).

Per la coltivazione in vaso, usare un mix di terriccio universale di buona qualità, sabbia grossolana e compost maturo per migliorare il drenaggio e la fertilità.

Sul fondo del vaso, distribuire uno strato di argilla espansa o ghiaia per favorire il drenaggio ed evitare i ristagni idrici, che sono la causa principale del marciume del rizoma.

Per mantenere l’umidità del terreno e controllare le erbe infestanti, applicare uno strato di pacciamatura attorno alla base della pianta.

Man mano che la pianta cresce e i rizomi tendono a riemergere dal terreno, aggiungere un po’ di terriccio per coprirli (rincalzatura): ciò favorisce lo sviluppo di nuovi rizomi.

Ubicazione stagionale

Lo zenzero è sensibile al freddo. Se coltivato in vaso, trasferire la pianta in casa in autunno, prima che le temperature scendano sotto i 10-15°C. In piena terra, nelle zone con inverni rigidi, occorrerà estrarre i rizomi e conservarli in un luogo fresco e asciutto fino alla primavera successiva.

Raccolta

Lo zenzero impiega circa 8-10 mesi per maturare. Il momento ideale per la raccolta è l’autunno (settembre-ottobre), quando le foglie della pianta iniziano a ingiallire e seccarsi: questo è il segno che il rizoma sotterraneo è pronto.

Per la raccolta, estrarre delicatamente l’intera pianta dal terreno o dal vaso, scuotere via il terriccio e separare i rizomi.

Lo zenzero si può consumare fresco oppure conservare.

  • Fresco: si pone in frigorifero in un sacchetto di carta o di stoffa per 2-3 settimane.
  • Congelato: tagliare il rizoma in pezzi o grattugiarlo e congelarlo per un uso prolungato.
  • Essiccato: per ottenere la polvere di zenzero, essiccare i rizomi affettati e poi macinarli.

Malattia e cure

La pianta di zenzero, sebbene relativamente resistente, può essere colpita da diversi problemi e parassiti, soprattutto se le condizioni di coltivazione non sono ottimali (eccesso di umidità, terreno poco drenante…).

Le problematiche più comuni riguardano le malattie fungine e batteriche che attaccano i rizomi e le foglie.

Malattie fungine

Sono le più diffuse e spesso le più dannose, specialmente in presenza di ristagni idrici.

Marciume molle

È la malattia più grave dello zenzero ed è causata principalmente da funghi come Pythium aphanidermatum e Pythium myriotylum.

  • Sintomi: ingiallimento delle foglie a partire dalle punte, che poi progredisce verso il basso. Le foglie possono avvizzire e morire; il rizoma diventa molle e acquoso, con un odore sgradevole, e si disintegra facilmente.
  • Causa principale: eccesso di umidità nel terreno, scarso drenaggio, alte temperature e rizomi infetti utilizzati per la semina.

Fusariosi 

  • Sintomi: ingiallimento delle foglie che inizia dai margini inferiori e si estende verso l’alto. La pianta può mostrare una crescita stentata e appassimento; i rizomi infetti possono mostrare una decolorazione di colore crema-marrone accompagnata da raggrinzimento. 
  • Causa: il fungo è presente nel terreno o può essere veicolato da rizomi infetti.

Maculatura fogliare 

Compaiono macchie sulle foglie, inizialmente acquose, che poi diventano bianche con margini marrone scuro e un alone giallo. Le lesioni possono ingrandirsi e fondersi, riducendo la superficie fotosintetica della foglia.

Appassimento fogliare

Si tratta dell’appassimento e decolorazione rapida delle foglie, che compromette gravemente la salute e la produttività della pianta.

L’ingiallimento delle foglie può essere causato anche dall’errata gestione e cura della pianta di zenzero, in particolare:

  • Carenze nutrizionali (in particolare azoto o potassio)
  • Eccesso o carenza d’acqua
  • Freddo eccessivo o sbalzi termici

Malattie Batteriche

Avvizzimento batterico 

  • Sintomi: è una malattia molto grave. La pianta può avvizzire rapidamente, anche se il terreno è umido, mentre le foglie inferiori ingialliscono e muoiono; i tessuti vascolari del fusto e del rizoma diventano marroni e, se tagliati, possono rilasciare un essudato lattiginoso. I rizomi possono marcire e presentare una decolorazione interna.
  • Causa: il batterio è presente nel terreno, o in rizomi infetti, e può entrare nella pianta attraverso ferite nelle radici (anche quelle causate da nematodi).

Parassiti

Anche se lo zenzero è generalmente meno attaccato dai parassiti rispetto ad altre colture, alcuni possono creare problemi:

  • Nematodi: i nematodi galligeni (Meloidogyne spp.) e altri tipi di nematodi (es. Pratylenchus coffeae) attaccano le radici e i rizomi, facendo apparire la pianta stentata, con foglie ingiallite. Sui rizomi si possono notare rigonfiamenti o lesioni, i quali possono favorire l’ingresso di infezioni fungine.
  • Cocciniglia farinosa: si tratta di piccoli insetti bianchi e cotonosi che succhiano la linfa dalle foglie e dagli steli. Provocano rallentamento della crescita, ingiallimento delle foglie e presenza di “ammassi” bianchi e cerosi.
  • Tripidi, afidi, acari: possono nutrirsi della linfa delle foglie, causando deformazioni, ingiallimenti o punteggiature.
  • Larve di insetti (come piralide del germoglio, mosca del rizoma): possono danneggiare gli steli o i rizomi, favorendo l’ingresso di patogeni.

Prevenzione e gestione delle malattie

La prevenzione è la chiave per coltivare con successo lo zenzero ed evitare l’insorgere dei problemi sopra indicati. Tra le regole fondamentali da seguire si segnalano:

  • Utilizzare solo rizomi sani e privi di macchie, o segni di malattia, per la semina
  • Assicurare un ottimo drenaggio del terreno o del substrato in vaso; evitare i ristagni idrici
  • Usare un terreno ben aerato e ricco di sostanza organica
  • Innaffiare con moderazione, solo quando lo strato superficiale del terreno è asciutto
  • Garantire un’adeguata circolazione dell’aria tra le piante
  • Se si coltiva in piena terra, evitare di piantare lo zenzero nello stesso posto anno dopo anno
  • Rimuovere e distruggere le parti di pianta malate
  • In caso di infezioni gravi, si possono valutare trattamenti con fungicidi o insetticidi specifici, preferendo prodotti biologici per l’orto domestico
  • Per alcune malattie (come l’avvizzimento batterico), il trattamento dei rizomi di zenzero con acqua calda a temperature specifiche prima della semina può ridurre l’infezione
Come valuti questo articolo?
12345
Valutazione: 0 / 5, basato su 0 voti.
Avvicina il cursore alla stella corrispondente al punteggio che vuoi attribuire; quando le vedrai tutte evidenziate, clicca!
A Cose di Casa interessa la tua opinione!
Scrivi una mail a info@cosedicasa.com per dirci quali argomenti ti interessano di più o compila il form!