- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Raccolta
- Malattia e cure
- La verbena si presta benissimo alla coltivazione in ciotole fiorite, ma cresce senza problemi anche in piena terra.
- La verbena fiorisce in estate, da luglio a settembre.
- La verbena ama le temperature miti e i climi temperati, quindi non è adatta a essere coltivata al Nord, se non in vaso.
- Le foglie di verbena sono lucide, coriacee, leggermente pelose al tatto e rugose: fanno capolino tra i graziosi fiorellini variopinti.
- In foto, un campo di verbena officinale.
Il genere verbena è originario dell’America Meridionale e appartenente alla famiglia delle verbenacee. Si tratta di una pianta perenne che può essere considerata tale solo nelle regioni del Sud Italia, mentre nelle altre è in genere coltivata come pianta annuale visto che non sopporta i rigori invernali.
A parte la sensibilità al freddo, non sono molte altre le esigenza della verbena: pianta da esterno coltivabile sia in vaso (è perfetta ad esempio per creare una ciotola fiorita insieme all’edera) sia in giardino, si riproduce facilmente per semina e richiede di essere coltivata in un terreno ben drenato e in una posizione soleggiata e ventilata. Durante la crescita, la verbena beneficia di una concimazione regolare con fertilizzanti a lento rilascio o liquidi per piante da fiore. È importante annaffiarla moderatamente ma con regolarità, evitando i ristagni idrici che possono causare marciume radicale, ma garantendo un terreno sempre fresco. Il trapianto della verbena si effettua preferibilmente in primavera, in un terriccio abbastanza profondo, ricco di sostanza organica, sciolto e senza ristagni, anche se le piante mostrano una buona capacità di adattamento a varie tipologie di substrato.
La verbena è generalmente piuttosto resistente, ma può essere soggetta a problemi come l’oidio, una malattia fungina che provoca polvere bianca sulle foglie: per prevenirla, assicurare alle piante una buona circolazione d’aria e non esagerare con le annaffiature. Anche gli afidi possono attaccare la verbena, succhiandone la linfa e causando foglie ingiallite e deformate. In questo caso, si possono usare repellenti naturali come l’olio di neem o soluzioni di sapone insetticida. Limacce, bruchi e chiocciole possono danneggiare le foglie della verbena, specialmente durante periodi umidi: utilizzare specifiche trappole o barriere fisiche può aiutare a proteggere le piante.
La verbena presenta foglie piccole, rugose, leggermente coriacee, pelose e ruvide al tatto, che si sviluppano su sottili fusti erbacei. Negli anni i tralci assumono un portamento prostrato e decombente. Agli apici dei fusti, dalla primavera fino all’autunno le piante producono numerosi fiori piccoli di colore diversi (dal viola, al blu, al rosa e rosso), molto graziosi e decorativi. La pianta di verbena officinale è utilizzata però anche in erboristeria, per scopi principalmente diuretici o rilassanti e calmanti.
Fioritura
La verbena comincia a fiorire da fine primavera/inizio estate e la sua fioritura può prolungarsi fino all’autunno.
Commestibilità
Riproduzione
La semina è il modo più semplice per riprodurre la verbena. In particolare, occorre seminare a gennaio in un semenzaio tenuto al chiuso utilizzando terreno da semina. Quando le pianticelle avranno raggiunto un’altezza di 5 cm, trapiantarle in vasetti singoli in un mix di sabbia e terriccio da giardino.
A metà maggio metterle a dimora dopo aver accuratamente preparato il terreno. Al termine dell’operazione bagnare il terreno con cura per favorire un leggero compattamento.
Semi
I semi della verbena sono piccoli, ovali e di colore scuro.
Informazioni e curiosità
Il mondo delle verbene è popolato da una folta schiera di ibridi. Verbena x hybrida, citata dai testi anche come Verbena hortensis, ha origini orticole, è alta 15-40 cm, presenta foglie ovali con margine dentato, appuntite all’estremità, e vegetazione ricca e densa con infiorescenze terminali compatte.
Si tratta di piante molto decorative disponibili in una vasta gamma di colori, suddivise secondo la taglia in due grandi gruppi.
- Le varietà di verbena del gruppo Grandiflora raggiungono un’altezza di 30-40 cm, e talvolta anche più, sono caratterizzate da una fioritura abbondante e dalla crescita delle infiorescenze su fusti più alti della massa della vegetazione. Ellen Willmott è stata fra le prime varietà bicolori, oggi così apprezzate, ha fiori color salmone con il centro bianco. Novalis Deep Blue ha fiori violetti con il centro bianco crema.
- Le varietà di verbena del gruppo Compacta hanno sviluppo minore (fra i 20 e i 30 cm di altezza), e sono caratterizzate da una forma più densa e definita. Fra quelle contraddistinte da un mix di colori, sempre valida è verbena Sparkle hybrids, mentre nel mondo monocolore Amethyst, con le sue tinte fra il blu e il violetto, è sempre scenografica.
Oggi si può individuare anche un terzo gruppo di verbene tappezzanti alte circa 10 cm: fra queste spicca Flame, varietà dai fiori scarlatti.
Coltivazione
La verbena si coltiva sia in vaso sia in piena terra.
Nella coltivazione in vaso si consiglia di impiegare ciotole di 30-40 cm di diametro capaci di ospitare cinque piante ciascuna. Le piante di verbena, collocate nella parte centrale del vaso a una distanza di circa 8 cm l’una dall’altra, daranno vita a un ricco cespuglio capace di debordare oltre il margine del vaso, ideale per i basket appesi. Nei vasi è consigliabile porre verbene di un solo colore per accrescere l’effetto cromatico: la migliore è Verbena hybrida.
Collocazione
La verbena è una pianta da esterno.
Concimazione
Una volta ogni venti giorni impiegare un fertilizzante liquido per piante da fiore a metà del dosaggio indicato dal produttore perché un eccesso di azoto facilita la filatura della pianta di verbena e una sua crescita disordinata con pochi fiori.
Esposizione
La verbena va coltivata sempre in pieno sole, in aiuole calde e asciutte, con un buon ricambio d’aria.
Annaffiatura
Bagnare la verbena sempre di mattina, così che il sole elimini l’umidità che ristagna fra la vegetazione. Annaffiare in modo regolare al piede, evitando l’irrigazione a pioggia, così da mantenere il terreno fresco ma non zuppo, lasciandolo asciugare fra una bagnatura e l’altra quando le piante salgono a fiore.
Potatura
La potatura della verbena serve essenzialmente per favorire la produzione di nuove infiorescenze. Si deve intervenire anche quando le piante rallentano la produzione di fiori e tendono a filare, crescendo in altezza e perdendo la forma raccolta o compatta. La cimatura favorisce l’emissione di germogli laterali che produrranno nuovi fiori e nuova vegetazione.
Trapianto
In generale, gli esemplari di verbena richiedono un terreno ben drenato, abbastanza profondo, ricco di sostanza organica, sciolto e senza ristagni, anche se mostrano una buona capacità di adattamento.
Per le piante coltivate in vaso, mescolare due parti di terriccio da fiori con una di terricciato di letame maturo, preparato l’anno precedente, e una di sabbia a granulometria grossa.
Per le piante di verbena da trapiantare in piena terra vangare il terreno dell’aiuola, aggiungere sabbia e terricciato di letame. Nei terreni argillosi, freddi e pesanti, dove le probabilità di ristagno a fronte di un’abbondante precipitazione sono molto elevate, si può realizzare un’aiuola sopraelevata aggiungendo sul terreno uno strato di circa dieci centimetri di materiale simile a quello utilizzato per le piante in vaso. Una semplice perimetrazione con mattoni, sassi o tronchetti di legno appoggiati al suolo renderà semipermanente questa realizzazione.
In terreni sabbiosi, molto sciolti o poveri, inglobare terricciato di letame per migliorare la fertilità e la capacità di ritenzione idrica senza però favorire fenomeni di ristagno.
Ubicazione stagionale
La verbena non sopporta il freddo, specie se accompagnato da nebbia e umidità elevata. La temperatura minima invernale per la sua coltivazione non dovrebbe scendere al di sotto dei 7-13°C. Per questo andrebbe coltivata in zone dal clima temperato o ricoverata all’interno, se in vaso, quando le temperature calano. In estate, quando il clima è eccessivamente afoso, la verbena va posta in una zona fresca dove non sia colpita dai raggi diretti del sole nelle ore centrali della giornata.
Raccolta
In erboristeria si utilizzano le sommità fiorite della verbena: queste si raccolgono a inizio fioritura, recidendo la pianta a 10-20 cm dai fiori più bassi. Una volta riunite in mazzi, si appendono a seccare in un luogo fresco e ombroso, dopodiché si potranno conservare in sacchetti di carta.
Malattia e cure
La verbena soffre l’attacco di afidi e mosca bianca, che possono essere combattuti con un antiparassitario all’ortica. I germogli teneri e le foglie vengono rovinati dai bruchi, ma si possono facilmente rimuovere manualmente.
Tra le malattie fungine teme il marciume radicale causato dal ristagno idrico e il mal bianco, o oidio, che forma depositi biancastri sulle foglie: in via preventiva bisogna effettuare sempre le adeguate annaffiature o, in caso di comparsa dei sintomi, nebulizzare la parte aerea delle piante di verbena con un anticrittogamico specifico.