- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione e luce
- Annaffiatura
- Potatura
- Rinvaso e trapianto
- Ubicazione stagionale
- Raccolta
- Malattia e cure

- La pianta uccello del Paradiso deve il suo nome ai caratteristici colori intensi e sgargianti e alla particolarissima forma che ricorda il becco di airone dell’infiorescenza.
- La strelitzia ama il caldo e l’umidità: due fattori da tenere ben presenti prima di procedere all’acquisto della pianta.
- La strelitzia in fiore è un vero spettacolo variopinto.
- Strelitzia reginae fiorisce durante il periodo estivo.
- L’uccello del Paradiso sa portare un tocco esotico in ogni casa.
Originaria del Sudafrica, la strelitzia, nota anche come uccello del Paradiso, incanta con il suo aspetto unico e le sue colorazioni intense e vivaci. Si tratta di una pianta erbacea rizomatosa appartenente alla famiglia delle Strelitziaceae, caratterizzata da foglie oblunghe e lanceolate, lunghe fino a 45 cm, di colore verde scuro con venature marcate, sorrette da un lungo picciolo.
Le spettacolari infiorescenze, a forma di becco d’airone (da cui il nome particolare della pianta), emergono da brattee rigide e variopinte; sono formate da tre sepali di un intenso arancione e da tre petali di colore blu profondo. L’apparato radicale, infine, è lungo e robusto.
Coltivabile sia in vaso sia in piena terra (ma solo dove le temperature invernali non scendono sotto i 10°C), la strelitzia è considerata principalmente una pianta d’appartamento. Va concimata una volta al mese con un fertilizzante liquido per piante da fiore. Le annaffiature devono essere abbondanti durante i mesi estivi, per poi essere diminuite drasticamente nel resto dell’anno.
Il terreno ideale per il trapianto o il rinvaso (da eseguire ad anni alterni) deve essere fertile, soffice, ben drenato e ricco di sostanza organica. L’esposizione più adeguata è in pieno sole, alternato a una leggera ombreggiatura durante le ore più calde delle giornate estive. L’uccello del Paradiso non richiede potatura: è sufficiente eliminare le infiorescenze appassite e le foglie secche o danneggiate.
Per quanto riguarda la sua collocazione stagionale, bisogna ricordare che la strelitzia mal tollera il freddo. Le stagioni intermedie sono i periodi migliori per tenerla all’aperto, ad esempio su un terrazzo. Al contrario, durante inverni rigidi ed estati particolarmente afose e secche, è necessario ricoverare la pianta in casa o, se posta a dimora in giardino, proteggerla con pacciamatura alla base e teli protettivi.
Oltre alle temperature estreme, l’uccello del Paradiso è sensibile ad afidi, cocciniglia e ragnetto rosso, nonché all’attacco del fungo Phytophthora, che colpisce le radici in caso di substrato eccessivamente umido.
Fioritura
Se coltivata in casa, la strelitzia non entra in riposo vegetativo e può fiorire durante tutto l’anno.
Se invece si trova all’aperto, la fioritura avviene tipicamente in estate.
Commestibilità
Riproduzione
In natura, la riproduzione della strelitzia avviene per impollinazione zoofila, operata da piccoli uccelli nettarinidi come la Nectarinia afra.
In coltivazione, si ricorre invece alla semina o alla divisione dei cespi.
Semi
I semi di strelitzia sono grandi e avvolti da un duro tegumento protettivo. Per ammorbidire tale rivestimento prima della semina, è necessario immergerli in acqua tiepida per 24-48 ore.
Informazioni e curiosità
Quando si acquista una pianta di strelitzia già fiorita, ad esempio per un regalo, è importante non lasciarsi distrarre solo dalla bellezza dei fiori.
È fondamentale concentrarsi sul fusto della pianta, scegliendo esemplari vigorosi e ben eretti, che non presentino segni di tagli recenti o foglie in fase di appassimento.
Coltivazione
La strelitzia è una pianta adatta sia alla coltivazione in piena terra (se le condizioni climatiche lo permettono) sia in vaso. In quest’ultimo caso, è preferibile un contenitore di terracotta, largo e profondo almeno 30 cm.
Collocazione
La strelitzia è considerata principalmente una pianta d’appartamento, ma può vivere anche all’esterno, a condizione che le temperature non scendano mai sotto i 10°C.
Concimazione
Per la concimazione della strelitzia è necessario utilizzare un fertilizzante liquido per piante da fiore, da somministrare una volta al mese.
Esposizione e luce
Il vaso di strelitzia deve essere collocato in una posizione molto luminosa e ben esposta, come davanti a una finestra, ma al riparo da correnti d’aria.
È importante garantire una parziale ombreggiatura durante le ore più calde.
Nella bella stagione è possibile spostare la pianta all’esterno, avendo cura di proteggerla dai raggi solari diretti per evitare danni fogliari.
Annaffiatura
In primavera ed estate è necessario annaffiare la strelitzia con abbondanza e regolarità, diminuendo la frequenza e la quantità d’acqua in autunno e inverno.
Potatura
La strelitzia non necessita di alcuna potatura; è sufficiente eliminare le foglie secche o danneggiate e i fiori appassiti.
Rinvaso e trapianto
La sterlitzia coltivata in vaso va rinvasata ad anni alterni, anche se l’operazione non è semplicissima e va eseguita con cura. In alternativa, può essere trapiantata in piena terra.
In entrambi i casi, il terreno deve essere fertile, soffice, ben drenato e ricco di sostanza organica.
Ubicazione stagionale
Autunno/primavera: le mezze stagioni sono il periodo migliore per tenere la strelitzia all’esterno, a patto che le temperature si mantengano tra i 10 e i 20°C.
Estate/inverno: in caso di inverni rigidi (sotto i 10°C, con un limite di sopravvivenza di 5°C) ed estati molto calde e secche (con temperature stabilmente sopra i 20-25°C), è opportuno tenere la pianta in casa o proteggerla dal freddo con pacciamatura e teli protettivi.
Raccolta
I fiori di strelitzia vengono recisi e raccolti per il loro straordinario aspetto decorativo, che li rende perfetti per comporre bouquet ornamentali dal tocco esotico.
Malattia e cure
Oltre ad afidi, cocciniglia e ragnetto rosso (che si possono contrastare trattando la pianta con specifici prodotti, come oli naturali repellenti), la strelitzia è soggetta all’attacco del fungo Phytophthora. Questo patogeno prolifera a causa di annaffiature eccessive e colpisce le radici.
Per rimediare, bisogna svasare la pianta, rimuovere le radici marce o danneggiate, trattare le zone tagliate con un fungicida e lasciare asciugare bene l’apparato radicale.
A questo punto si può riposizionare la strelitzia nel suo vaso con terriccio nuovo, ma sarà necessario attendere una settimana prima di procedere con la prima annaffiatura.