Stella di Natale

Euphorbia pulcherrima

La stella di Natale si caratterizza per le ampie brattee dalle colorazioni intense.

  • La stella di Natale si caratterizza per le ampie brattee dalle colorazioni intense.
  • Nel nostro Paese la stella di Natale si può coltivare solo in vaso.
  • La stella di Natale richiede luce abbondante e temperature miti e costanti per poter vivere in salute.
  • Il vero fiore della stella di Natale è il ciazio: piccolo e verdognolo, fa capolino tra le bellissime brattee rosse della pianta.
  • La stella di Natale non è solo rossa: con le brattee rosa variegate è altrettanto affascinante.
  • La stella di Natale si caratterizza per le ampie brattee dalle colorazioni intense.
  • Nel nostro Paese la stella di Natale si può coltivare solo in vaso.
  • La stella di Natale richiede luce abbondante e temperature miti e costanti per poter vivere in salute.
  • Il vero fiore della stella di Natale è il ciazio: piccolo e verdognolo, fa capolino tra le bellissime brattee rosse della pianta.
  • La stella di Natale non è solo rossa: con le brattee rosa variegate è altrettanto affascinante.

La stella di Natale, nota anche come poinsettia e botanicamente identificata come Euphorbia pulcherrima, si caratterizza per le brattee apicali che assumono una colorazione vivace. Queste brattee, erroneamente chiamate petali fiorali, circondano il vero fiore verde-giallastro chiamato ciazio. Pur essendo più comuni le tonalità di rosso, sul mercato sono disponibili varietà di stella di Natale con brattee bianche, rosa o multicolori. Le foglie stesse possono variare dal verde uniforme a varietà con sfumature bianche o verde-gialle.

La stella di Natale, nonostante la sua indubitabile bellezza, è nota per la breve durata della fioritura e la difficoltà di manutenzione. Tuttavia, con la giusta conoscenza delle sue esigenze ambientali e la corretta applicazione di pratiche agronomiche, è possibile prolungarne la vita in condizioni ottimali, facendola durare e rifiorire ogni anno.

Innanzitutto, la coltivazione della poinsettia richiede un terreno ben drenato e molto poroso, ricco di sostanza organica, meglio se leggermente acido. È essenziale, inoltre, posizionarla in una zona luminosa e fresca della casa (come una scala vetrata o veranda, con temperatura costante attorno ai 20°C), evitando l’esposizione diretta ai raggi solari intensi, soprattutto nelle ore centrali del giorno.

Per quanto riguarda la concimazione, un moderato apporto di fertilizzante, ricco di fosforo, potassio e ferro, una volta al mese, permette una prolungata permanenza sulla pianta delle foglie e delle brattee. La potatura della stella di Natale si limita principalmente alla rimozione dei fiori appassiti e alla riduzione degli steli in primavera, al fine di promuoverne una crescita più compatta e vigorosa; la pianta si riproduce per talea di ramo proprio durante il periodo primaverile.

La corretta gestione delle annaffiature e il mantenimento del giusto livello di umidità sono fondamentali per la salute della pianta: il terreno deve rimanere costantemente umido, ma senza mai provocare ristagni, utilizzando acqua non calcarea, per non causare macchie sulle foglie. Il rinvaso va eseguito all’inizio dell’estate, ricorrendo a un vaso leggermente più grande del precedente (6-8 cm) e manipolando con attenzione le radici per minimizzare il trauma.

Le malattie più frequenti della stella di Natale includono attacchi di insetti e acari, presenza di muffe e marciumi, ma è soprattutto la carenza di nutrienti, in particolare azoto, ferro e molibdeno, a metterne a repentaglio la sopravvivenza.

Originaria delle zone montuose di Messico e Guatemala, la poinsettia in natura cresce come arbusto perenne di notevoli dimensioni, fino a quattro metri di altezza. Nelle nostre regioni, viene coltivata con tecniche avanzate in serre e tunnel riscaldati per indurre la formazione delle brattee colorate a partire da novembre, ottenendo la massima intensità cromatica per il periodo natalizio. Le dimensioni delle piante in vaso variano ampiamente, da esemplari miniaturizzati di 10-15 centimetri fino ad alberelli alti fino a 150-170 centimetri. Molto decorativa e utilizzatissima nei fai da te a tema natalizio, la stella di Natale è sempre esteticamente bellissima, ma una variante particolarmente affascinate è poinsettia pulcherrima Superba New Glitter.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La stella di Natale fiorisce tipicamente tra dicembre e febbraio. È una pianta cosiddetta brevidiurna, il che significa che la sua fioritura è innescata dalla riduzione delle ore di luce naturale durante l’autunno e l’inverno. Per fiorire puntualmente nel periodo natalizio, a partire da ottobre necessita di circa 14 ore di buio totale ogni giorno

Quelli che noi chiamiamo comunemente “fiori” sono in realtà brattee, ovvero foglie trasformate che cambiano colore (rosso, bianco o rosa) per attirare gli impollinatori. I veri fiori sono minuscoli, di colore giallo o verde, e si trovano proprio al centro di queste brattee (si chiamano ciazi).

Con le giuste cure, la stella di Natale può mantenere le sue brattee colorate per molto tempo, spesso fino a febbraio o marzo.

Tossicità

GattiCaniBambini

La stella di Natale contiene una linfa lattiginosa (lattice) che risulta irritante per gli animali domestici.

Se morsa o masticata, può causare irritazione della bocca e della gola, scialorrea (eccessiva salivazione), vomito o, più raramente, diarrea. Se il lattice viene a contatto con gli occhi, può causare congiuntivite.

C’è anche da dire che il livello di pericolo è generalmente basso: la maggior parte degli animali smette di mangiarla subito a causa del sapore amaro e dell’irritazione immediata. Difficilmente ne ingerirà una quantità tale da correre pericoli mortali.

In ogni caso, per una maggiore sicurezza, è sempre opportuno collocare la pianta su ripiani alti o scaffali non raggiungibili da gatti curiosi o bambini piccoli. Se cadono delle foglie, raccoglierle subito (le foglie secche mantengono parte della tossicità).

Anche per i piccoli il rischio principale è legato all’irritazione da contatto o ingestione: i sintomi riguardano arrossamento cutaneo o prurito (se toccano la linfa), nausea e vomito se ingerita.

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggineTubero

Il modo più efficace e veloce per riprodurre la stella di Natale è la talea di fusto, da effettuare in tarda primavera (maggio o giugno), quando la pianta è in pieno vigore vegetativo.

1. Preparazione della talea

  • Scegliere un ramo giovane, sano e non fiorito
  • Tagliare una porzione di ramo lunga circa 10-15 cm. Il taglio deve essere netto e praticato appena sotto un nodo (il punto da cui spuntano le foglie)
  • Lasciare solo 2 o 3 foglie sulla parte superiore e rimuovi quelle più in basso: serve a ridurre la perdita di acqua per traspirazione.

Appena tagliato il rametto, uscirà il tipico lattice bianco. Colando, questo creerà una “crosta” che impedirà alle radici di spuntare. Per evitare che succeda, immergere la base della talea in acqua tiepida per qualche minuto, quindi tamponare il taglio con della polvere di carbone vegetale o semplicemente con della carta assorbente finché la fuoriuscita non si ferma.

2. Interramento

Per aumentare le probabilità di successo, si può intingere la base della talea in una polvere di ormoni radicanti (si trova in tutti i vivai). Inoltre, usare un mix molto leggero, composto da metà torba e metà sabbia (o perlite), per garantire che le radici ricevano ossigeno senza marcire.

Fare un buco nel terreno con una matita e inserire la talea per circa 3-4 cm. Non spingerla direttamente nel terreno per non rimuovere l’ormone o danneggiare il fusto.

3. Effetto serra

La talea non ha ancora radici per bere, quindi deve assorbire umidità dall’aria.

  • Coprire il vasetto con un sacchetto di plastica trasparente (fissato con un elastico al vaso) o una bottiglia di plastica tagliata
  • Fare dei piccoli fori per il ricircolo dell’aria
  • Posizionare il vasetto in un luogo molto luminoso ma mai al sole diretto, con una temperatura costante intorno ai 20-22°C.

4. Cure e tempistica

  • Umidità: controllare che il terreno sia sempre umido (ma non inzuppato) e spruzzare ogni tanto un po’ d’acqua all’interno del sacchetto
  • Radicazione: dopo circa 4-6 settimane, spuntanno i primi nuovi germogli. È il segno che le radici si sono formate
  • Rinvaso: una volta che la piantina sembra robusta, si può togliere la plastica e, dopo qualche altra settimana, spostare in un vaso con terriccio normale.

Se si desidera una pianta più folta e cespugliosa fin da subito, è possibile mettere 2 o 3 talee nello stesso vaso.

Semi

È molto raro vedere i semi di una stella di Natale nelle piante che si comprano in negozio, perché in casa la pianta difficilmente viene impollinata. Tuttavia, i semi non si trovano “liberi”, ma all’interno di piccole capsule chiamate baccelli, i quali hanno l’aspetto di piccoli bulbi verdi e tondeggianti che spuntano su dei peduncoli proprio al centro delle brattee colorate. Quando maturano, diventano marroni e legnosi.

All’interno di ogni baccello ci sono solitamente tre semi. Sono piccoli, di colore scuro (marrone o nero) e di forma ovoidale, simili a minuscoli sassolini o chicchi di pepe.

Una caratteristica curiosa è che, quando il baccello è completamente secco, “esplode” letteralmente per lanciare i semi lontano dalla pianta madre.

I semi si sviluppano dai ciazi, ovvero quei piccoli “bottoni” gialli e appiccicosi che si notano al centro della pianta. 

Informazioni e curiosità

Due problemi ricorrenti nella coltivazione della stella di Natale sono la decolorazione delle brattee e la perdita delle foglie: vediamo come affrontarli.

In ambiente domestico è difficile ottenere nuovamente la colorazione delle brattee della stella di Natale l’anno successivo all’acquisto, anche in esemplari ben conservati; tuttavia, si può cercare di raggiungere tale risultato riportando la pianta in ambiente protetto a partire da settembre, mantenendola a temperature minime non inferiori ai 15-18°C e in luogo fortemente ombreggiato per 8-9 settimane, per almeno 14 ore al giorno, dal tardo pomeriggio alla mattina.

È l’oscuramento prolungato, ottenibile anche semplicemente avvolgendo la pianta con un sacco di polietilene nero forato, il principale fattore ambientale che induce la stella di Natale a colorare le proprie brattee.

È possibile recuperare una pianta ormai priva di foglie? Si può provare così: in febbraio-marzo si tagliano gli steli, lasciando circa un terzo dell’originale altezza, si diradano le annaffiature e si mantiene la pianta in ambiente luminoso, a temperature non particolarmente elevate e comunque mai inferiori ai 16-17°C.

Nell’arco di 2-3 settimane, se la pianta non ha subìto precedentemente gravi danni, si assiste alla schiusura di gemme latenti poste sugli steli, che danno origine a una nuova e vigorosa vegetazione.

Agli inizi dell’estate, la pianta ha riformato la porzione aerea ramificata, raggiungendo la sua altezza iniziale.

Coltivazione

VasoPiena Terra

Al contrario di altre euphorbie, la coltivazione della stella di Natale è possibile solo in vaso.

Collocazione

InternoEsterno

La stella di Natale è una pianta d’appartamento che però può essere trasferita all’esterno in determinati periodi dell’anno, quando le condizioni climatiche lo consentono.

Concimazione

La stella di Natale va concimata diversamente a seconda della stagione.

  1. Dicembre – Febbraio: in questo periodo la pianta è nel pieno della sua bellezza cromatica, ma la sua crescita vegetativa è ferma. Per questo, non serve concimare, anzi, al momento dell’acquisto, il terreno è già ricco di nutrienti forniti dal vivaista. Un eccesso di concime potrebbe stressare le radici e far cadere prematuramente le foglie. Se si vuole sostenerla, si può dare un concime liquido per piante fiorite una volta al mese, ma a dose dimezzata rispetto a quanto scritto sulla confezione
  2. Aprile – Settembre: dopo la potatura primaverile, la pianta inizia a produrre rami e foglie verdi. In questa fase va fertilizzata ogni 15 giorni, usando un concime liquido universale o per piante verdi, ricco di azoto e potassio. L’azoto serve a far crescere foglie grandi e robuste
  3. Ottobre – Novembre: in autunno la pianta si prepara a cambiare colore (le brattee diventano rosse) e va concimata, anche in questo caso, ogni 15 giorni. Si consiglia di passare a un concime specifico per piante fiorite, più ricco di fosforo e potassio, che aiuta lo sviluppo dei fiori (i ciazi gialli) e rende il colore delle foglie più intenso e brillante.

3 errori da evitare assolutamente

  1. Mai su terreno secco: prima di concimare, bagnare leggermente il terreno con acqua normale. Versando il concime sulla terra completamente asciutta, si rischia di bruciare le radici
  2. Non esagerare: è sempre meglio dare un po’ meno concime del dovuto che troppo. L’eccesso di sali nel terreno fa arricciare e seccare i bordi delle foglie
  3. Sospensione invernale: se la pianta sembra in sofferenza o perde molte foglie, interrompere subito le concimazioni e sistemare piuttosto annaffiature ed esposizione.

Esposizione e luce

SoleMezz’ombraOmbraLuce indiretta

Per far durare a lungo la stella di Natale, l’esposizione è fondamentale. La pianta, infatti, ha bisogno di un ambiente che ricordi il clima tropicale: molta luce, ma protezione dal gelo e dall’aria secca.

  • Luce abbondante ma indiretta: il posto perfetto è vicino a una finestra molto luminosa (esposta a Sud o Ovest), ma filtrata da una tenda leggera. Il sole diretto può scottare le brattee colorate
  • Lontano dalle correnti d’aria: la poinsettia è estremamente sensibile agli sbalzi termici. Non metterla mai vicino a una porta d’ingresso che si apre spesso o su un davanzale dove ci sono spifferi d’aria fredda
  • Lontano dal calore diretto: evitare assolutamente la vicinanza a termosifoni, stufe o condizionatori. L’aria calda e secca fa cadere le foglie in pochissimi giorni.

La temperatura ideale, durante il giorno, è compresa tra i 18°C e i 22°C, mentre di notte gradisce temperature leggermente più fresche, intorno ai 15-16°C, ma mai sotto i 12-14°C. Se la temperatura scende troppo, la pianta rischia di perdere tutte le foglie.

L’importanza dell’umidità

Le case in inverno sono spesso troppo secche a causa del riscaldamento. Per rimediare, si consiglia di mettere il vaso sopra un sottovaso con della ghiaia o argilla espansa e un filo d’acqua: l’evaporazione creerà un microclima umido intorno alla pianta senza far marcire le radici.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

L’umidità dell’aria e le bagnature sono fondamentali per garantire la sopravvivenza della stella di Natale in casa: un’irrorazione a base di acqua non calcarea, così che non si macchino le foglie, è sempre gradita. Si bagna ogni due o tre giorni, saggiando con le dita il grado di umidità del terreno: il terriccio non deve mai seccare del tutto ma restare fresco senza essere fradicio.

Per questa ragione occorre eliminare l’acqua presente nel sottovaso dieci minuti dopo la bagnatura.

Oppure, chi volesse tenere il sottovaso per mantenere una “bolla d’umidità” intorno alla pianta, ne scelga uno largo e riempito con uno strato di ghiaia di 3 cm, o di argilla espansa, nel quale mantenere l’acqua.

Potatura

Il periodo ideale per potare la stella di Natale è tra fine febbraio e inizio aprile, ovvero quando le brattee iniziano a perdere colore o a cadere naturalmente e la pianta entra in una sorta di riposo.

Quando la pianta sta diventando spoglia perdendo gran parte del fogliame, tagliare i rami a circa 10-15 cm dalla base, proteggendo le mani con i guanti per non entrare in contatto con il lattice e usando forbici da potatura o cesoie molto affilate e ben pulite. Assicurarsi di lasciare su ogni ramo almeno 2 o 3 nodi (quelle piccole protuberanze sul fusto da cui spunteranno le nuove foglie).

Cosa fare dopo la potatura

Dopo il taglio, la pianta sembrerà solo un insieme di rametti spogli, ma è normale:

  • Ridurre le annaffiature: senza foglie, la stella di Natale traspira molto meno, per cui va bagnata solo quando il terreno è quasi asciutto
  • Rinvasare: verso maggio, si può spostare in un vaso leggermente più grande riempito con terriccio nuovo
  • Spostare la pianta all’esterno: con l’arrivo del caldo (giugno), la stella di Natale adora stare all’aperto, in una zona di mezz’ombra. Spunteranno velocemente tantissime nuove foglie verdi.

Se i rami che tagliati sono sani e lunghi almeno 10 cm, potranno essere usati come talee per creare nuove piantine: basta metterli in un vasetto con terra e sabbia e tenerli al caldo.

Rinvaso e trapianto

Poiché non si può effettuare il trapianto nel terreno, agli inizi dell’estate si consiglia di effettuare un cambio di vaso utilizzando un substrato adatto, ossia un terriccio universale di alta qualità o per piante fiorite, alleggerito mescolandolo con un po’ di sabbia o perlite (circa il 20%).

Mettere sempre uno strato di 2 cm di argilla espansa o ghiaia sul fondo del vaso per evitare ristagni.

L’operazione di rinvaso va effettuata quando la pianta termina la fioritura e inizia la sua nuova fase di crescita, ossia tra aprile e maggio.

  • Segnale: È il momento giusto dopo che hai effettuato la potatura drastica (di cui abbiamo parlato prima) e vedi spuntare i primi nuovi germogli verdi.
  • Perché non ora? Rinvasarla mentre è in fiore (con le foglie rosse) causerebbe uno shock termico e radicale che porterebbe alla caduta immediata di tutte le brattee.

Rinvaso step by step

  1. Togliere delicatamente la pianta dal vecchio vaso. Se si nota una sottile retina intorno alle radici (spesso usata nei vivai), cercare di rimuoverla con estrema cautela senza spezzare le radici stesse
  2. Non interrare la pianta troppo in profondità. La base del fusto (chiamata colletto) deve restare al livello del terreno o leggermente sopra; se coperta di terra, marcisce facilmente
  3. Dopo il rinvaso, bagnare abbondantemente per far aderire la terra alle radici, poi svuotare il sottovaso.

Se durante il rinvaso si dovessero notare radici annerite o molli, tagliarle con forbici disinfettate: sono segni di marciume radicale dovuto a troppa acqua.

Ubicazione stagionale

La stella di Natale è originaria del Messico e quindi ama un clima mite con temperature costanti per tutto l’anno, con ridotte escursioni termiche e minime solo eccezionalmente sotto i 15°C. Per questo deve essere trattata come una pianta da appartamento fresco o addirittura da scale e da veranda se queste sono condizionate e luminose.

Già a temperature superiori ai 20°C, facili da raggiungere negli appartamenti e ancor più negli uffici, inizia a soffrire, specie se l’umidità ambientale è scarsa. A temperature costanti di 20°C e con umidità elevata la crescita continua con forza, ma la fioritura si mantiene più a lungo, se la pianta è tenuta sulle scale o in un locale fresco, a 16-18°C, senza mai scendere sotto i 15°C. Quando la casa è troppo calda e priva di umidità le foglie seccano.

Se la pianta perde di tono e le foglie si presentano afflosciate, significa che ha freddo o è stata esposta a correnti fredde. Spostandola in un locale più caldo avrà modo di riprendersi anche se in parte si spoglierà perdendo le foglie più grandi.

In primavera la stella di Natale si può spostare all’esterno, in mezz’ombra.

Malattia e cure

La stella di Natale può essere soggetta all’attacco di insetti (afidi neri, cocciniglie farinose e mosca bianca), acari (ragnetto rosso) e funghi (macchie fogliari, marciumi radicali causati da eccesso di acqua nel substrato) e muffa grigia.

Per difenderla dagli insetti, ricorrere tempestivamente ad insetticidi specifici da distribuire soprattutto sulle pagine inferiori delle foglie, eliminare le foglie danneggiate e spostare la pianta in ambiente ben aerato.

Per debellare gli acari, in presenza dei primi attacchi, distribuire insetticidi liquidi specifici, di sintesi o biologici.
All’apparire dei primi sintomi di infestazione da funghi, utilizzare anticrittogamici specifici per piante da interni.

La stella di Natale può essere facilmente colpita anche da virus, trasmessi alla pianta dalle punture di insetti. Le lesioni sono generalmente gravi e non curabili: ingiallimenti, screziature, deformazioni e collosità delle foglie e delle brattee; formazione di foglie e brattee più piccole e allungate; blocco di crescita. Contro i virus non esiste lotta diretta, pertanto si devono velocemente eliminare le piante colpite e condurre una lotta diretta contro gli insetti responsabili della loro diffusione.

Durante i mesi primaverili ed estivi spesso si verificano carenze di elementi nutritivi, che vanno risolte velocemente al fine di mantenere la pianta in buone condizioni vegetative, indispensabili per cercare di riottenere la colorazione delle brattee. Tra queste si segnalano:

  • Carenza di azoto. Le nuove foglie crescono lentamente e rimangono piccole, con una colorazione verde più chiara del normale; possono anche comparire macchie giallo-brune, che poi confluiscono in zone più estese. Nei casi più gravi l’intera pianta ingiallisce in modo uniforme, restando piccola e producendo solo un numero limitato di brattee, di ridotta dimensione e scolorite.
    Il danno si manifesta soprattutto in piante mantenute in contenitori troppo piccoli e messe a dimora in un substrato poco fertile.
    Come rimedio, distribuire concimi, liquidi o in granuli, ricchi in azoto (ad esempio sangue di bue); a livello preventivo, acquistare piante di ottima qualità, sane e ben sviluppate; utilizzare substrati fertili e drenanti.
  • Carenza di ferro. Le giovani foglie si schiariscono e poi possono anche assumere un colore bianco crema, con piccole aree brune tra le nervature; la crescita è ostacolata, le foglie restano più piccole e le brattee non si colorano. Tale problematica è nota come “clorosi ferrica”, ed è assai frequente in terricci poco fertili, con persistenti ristagni idrici o quando la pianta è in contenitore con terriccio vecchio. Se non si interviene subito, la stella di Natale può anche deperire velocemente.
    Come rimedi, inglobare nel substrato prodotti ricchi in ferro, in polvere o liquidi (solfato di ferro, ferro chelato) e non eccedere con l’irrigazione.
  • Carenza di molibdeno. Si tratta di un elemento fondamentale per la colorazione delle brattee, presente nei fertilizzanti specifici per questa pianta. In caso di carenza, la stella di Natale cresce stentatamente, le foglie giovani restano più piccole e presentano un ingiallimento dei margini, che poi si estende nella parte centrale; i margini fogliari tendono a ripiegarsi verso l’alto e le brattee si colorano poco o rimangono verdi.
    Per evitare il problema, distribuire ripetutamente fertilizzanti contenenti questo elemento.
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