- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione e luce
- Annaffiatura
- Potatura
- Rinvaso e trapianto
- Ubicazione stagionale
- Raccolta
- Malattia e cure

- La stella alpina cresce preferibilmente in piena terra, in substrati perfettamente drenati.
- La peluria argentata che ricopre i petali della stella alpina costituisce una protezione dai raggi solari, non dal freddo come spesso si crede.
- Le brattee dei fiori della pianta compongono una tipica forma a stella.
- La stella alpina si caratterizza per la fioritura tipicamente estiva.
- La stella alpina è il fiore emblema degli ambienti montani.
La stella alpina è il fiore simbolo dell’alta montagna. Similmente alla genziana, è una pianta perenne che cresce spontaneamente sui prati alpini e tra le rocce, esclusivamente ad altitudini superiori ai 2.000 metri. Raggiunge un’altezza di circa 15 cm e fiorisce in estate, presentandosi in esemplari isolati o in piccoli gruppi, tipicamente in luoghi poco frequentati.
Le sue foglie, lunghe circa 4 cm e di colore grigio-verde, sono disposte a rosetta e si distinguono per una consistenza lanuginosa al tatto. La caratteristica infiorescenza è composta da 5 a 8 piccoli capolini gialli centrali, circondati da quelle che appaiono come petali ma che in realtà sono brattee: foglie modificate di forma allungata, ricoperte da una fitta e leggera peluria argentea che le protegge dalle condizioni climatiche estreme.
In natura, la stella alpina è una specie protetta in via d’estinzione. La legge ne vieta severamente la raccolta: chi contravviene a tale divieto rischia di incorrere in sanzioni pecuniarie molto elevate. È invece possibile conservare i fiori degli esemplari coltivati, ad esempio lasciandoli essiccare tra le pagine di un libro a scopo ornamentale.
La coltivazione della stella alpina, effettuabile in piena terra (o in vaso solo nelle regioni a clima fresco), richiede un terreno ben drenato, preferibilmente calcareo e ricco di sabbia, per riprodurre al meglio il suo habitat naturale. È importante collocarla in un luogo soleggiato ma fresco, che le consenta di crescere in modo sano e rigoglioso, evitando però l’esposizione prolungata a climi troppo caldi o umidi, nei quali è poco adatta a vivere. Per la concimazione, si consiglia di utilizzare un prodotto per arbusti da fiore in granuli a cessione programmata, eseguendo una somministrazione all’inizio di maggio; le annaffiature della stella alpina devono essere moderate e riservate solo alla stretta necessità: la pianta, infatti, tollera meglio la siccità dei ristagni d’acqua. Durante la stagione vegetativa, quando la pianta entra in fase di riposo perdendo i fiori, bisogna bagnare con ulteriore estrema parsimonia. La stella alpina si riproduce facilmente per semina e la potatura si limita alla rimozione dei fiori appassiti e delle foglie secche al termine della stagione di fioritura.
L’ubicazione stagionale della stella alpina deve tenere conto delle sue esigenze climatiche: durante l’inverno, se coltivata in zone di alta quota dove la temperatura scende al di sotto dello zero termico, è consigliabile proteggerla dal gelo eccessivo con pacciamatura o teli di plastica, mentre in estate va tenuta al riparo da temperature troppo elevate, garantendole un ambiente fresco e ben ventilato, oltre che un’esposizione in mezz’ombra durante i mesi più caldi dell’anno. La stella alpina è una pianta robusta ma sensibile, come già detto, ai ristagni idrici, che possono provocare marciume radicale, e alle infestazioni di afidi. Per combattere questi parassiti in modo naturale e senza compromettere la salute della pianta, è possibile ricorrere a oli essenziali, come l’olio di melaleuca e l’olio di neem.
Fioritura
La stella alpina fiorisce nei mesi estivi (giugno/luglio principalmente).
Commestibilità
Riproduzione
La riproduzione della stella alpina avviene principalmente mediante i semi.
Il periodo ideale è marzo o aprile per la semina all’esterno (in piena terra o in vaso) oppure febbraio per la semina in ambiente protetto, come un semenzaio. I semi vanno disposti a una distanza di circa 15-20 cm l’uno dall’altro su un mix di sabbia e terriccio torboso. È importante non coprirli con la terra, ma semplicemente compattarli premendoli delicatamente sul suolo e umidificarli con un nebulizzatore.
Semi
I semi di stella alpina hanno l’aspetto di piccoli chicchi di riso di colore scuro.
Informazioni e curiosità
Oltre alla sua bellezza ornamentale, la stella alpina vanta notevoli proprietà. In cosmesi, i suoi estratti vengono utilizzati per le loro qualità dermoprotettive e antinfiammatorie, entrando nella formulazione di creme anti-età, idratanti e nutrienti.
Nella tradizione popolare, è considerata utile per alleviare tosse e dolori reumatici e possiede anche proprietà astringenti.
Coltivazione
La stella alpina si può acquistare e poi coltivare sia in piena terra sia in vaso, purché non in regioni a clima caldo (specialmente d’estate): può diventare anche protagonista di un balcone in montagna.
Collocazione
La stella alpina è una tipica pianta da esterno poiché resiste efficacemente alle temperature invernali (non a caso il suo habitat ideale è quello montano). Ciononostante la piantina va protetta nelle ore più calde dei mesi estivi, soprattutto se si vuole coltivarla in zone temperate.
Concimazione
Per la concimazione della stella alpina, si consiglia di utilizzare un prodotto per arbusti da fiore in granuli a cessione programmata. È sufficiente una singola somministrazione all’inizio del mese di maggio.
Esposizione e luce
La corretta esposizione della stella alpina è fondamentale per una crescita sana e rigogliosa. Essendo una tipica pianta da esterno e di montagna, resiste bene alle basse temperature invernali. Tuttavia, le sue esigenze cambiano con le stagioni:
- Da ottobre ad aprile: va posta in piena luce e in pieno sole
- Da maggio a settembre: deve essere collocata a mezz’ombra, al riparo dal sole diretto nelle ore più calde, specialmente se coltivata in zone temperate
- In inverno: se la temperatura scende sotto i -5°C, è opportuno proteggere la pianta con una pacciamatura alla base o, se in vaso, avvolgendo il contenitore con teli di plastica o pluriball
- In estate: va protetta da temperature troppo elevate (tollera fino a circa 30°C) e da climi umidi, garantendole un ambiente fresco e ben ventilato
Annaffiatura
La stella alpina teme i ristagni idrici più della siccità. Le annaffiature devono quindi essere moderate e effettuate solo in caso di stretta necessità, quando il terreno è completamente asciutto.
Durante il periodo di riposo vegetativo, al termine della fioritura, le irrigazioni devono essere ancora più parche.
Potatura
La stella alpina non richiede veri e propri interventi di potatura. È sufficiente rimuovere i fiori appassiti e le foglie secche al termine della stagione di fioritura per mantenerla pulita e ordinata.
Rinvaso e trapianto
Una volta che le piantine di stella alpina saranno germinate in semenzaio, si selezionano gli esemplari più forti e resistenti, lasciandoli crescere nei loro vasetti per almeno due mesi.
Solo quando si saranno ben irrobustite si potrà procedere con il trapianto definitivo in giardino o in un vaso più grande.
Terriccio
Per riprodurre al meglio il suo habitat naturale, la stella alpina richiede un terreno molto ben drenato, preferibilmente calcareo e arricchito con sabbia e ghiaia. Una miscela efficace si può ottenere unendo una parte di sabbia, una di ghiaia fine e una di terra di pineta.
Ubicazione stagionale
Le regole per l’ubicazione stagionale della stella alpina seguono le indicazioni già specificate per l’esposizione, ossia:
Inverno: sotto i – 5° è opportuno proteggere il vaso collocato in esterno con una plastica pluriball e pacciamare la superficie del terriccio.
Primavera/Estate/Autunno: la stella alpina si adatta perfettamente a vivere all’esterno anche con temperature fino a 30°C. L’importante è che l’esposizione avvenga in pieno sole da ottobre ad aprile, ma a mezz’ombra nei restanti mesi.
Raccolta
È possibile conservare i fiori raccolti (solo) degli esemplari coltivati di stella alpina, a scopo ornamentale, lasciandoli essiccare tra le pagine di un libro.
Malattia e cure
Sebbene sia una pianta robusta, la stella alpina è sensibile a due problemi principali:
- Marciume radicale: causato dai ristagni d’acqua, si previene garantendo un ottimo drenaggio e annaffiando con parsimonia.
- Afidi: queste infestazioni possono essere combattute in modo naturale, senza compromettere la salute della pianta. Si possono utilizzare oli essenziali come l’olio di melaleuca e l’olio di neem. Entrambi si applicano con un batuffolo di cotone direttamente sui parassiti, esercitando un’efficace azione repellente.