- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione e luce
- Annaffiatura
- Potatura
- Rinvaso e trapianto
- Ubicazione stagionale
- Malattia e cure

- Il genere solanum comprende anche piante rampicanti, adatte a coprire le facciate delle abitazioni.
- Solanum capsicastrum, come si vede in foto, è un grazioso arbusto ornamentale coltivabile facilmente in vaso.
- Come suggerisce il nome, i fiori bianchi di solanum jasminoides possono ricordare quelli del gelsomino, ma sono privi di profumo.
- In foto, i bellissimi fiori del solanum wendlandii.
- Solanum jasminoides è una pianta rampicante sempreverde con infiorescenze a forma di stella.
Il genere Solanum, appartenente alla famiglia delle Solanaceae, comprende circa 1500 specie di piante da fiore. Queste possono essere annuali o perenni, cespugliose, arbustive o rampicanti, con usi che vanno dall’ornamentale all’orticolo, fino a diventare infestanti.
Originario del Sud America, il genere presenta una grande varietà di forme e dimensioni: alcune specie formano cespugli alti e larghi fino a 60 cm, mentre altre, come il Solanum jasminoides, possono raggiungere i 7 metri di altezza. In Italia, le uniche due specie spontanee sono il Solanum nigrum e il Solanum dulcamara.
Le varietà rampicanti hanno un fogliame folto e sempreverde, con foglie lanceolate di un brillante verde. La fioritura è composta da fiori campanulati, bianchi o violetti.
Solanum capsicastrum produce bacche colorate che si ingrossano da agosto in poi. Inizialmente sono verde chiaro, lucide e brillanti, poi diventano più scure per virare al rosso. Raggiungono un diametro di circa 2 cm e rimangono sulla pianta fino a primavera inoltrata, quando avviene la loro caduta fisiologica. La maggior parte delle piante in commercio sono compatte, alte 20-30 cm, e spesso trattate come piante stagionali.
Esigenze colturali comuni
Cercare di raggruppare le esigenze colturali di un numero così ampio di varietà non è semplicissimo, ma si possono trovare degli elementi comuni (si raccomanda sempre, in ogni caso, di informarsi presso il vivaio prima di effettuare l’acquisto, in modo da conoscere esattamente le specifiche della pianta cui si è interessati): in generale, le piante di solanum si possono riprodurre per semina o talea, e riescono a vegetare sia in vaso sul terrazzo, sia in piena terra; il terreno ideale dovrebbe presentarsi sempre umido, grazie ad annaffiature eseguite regolarmente (anche più volte la settimana durante l’estate), ma senza essere fradicio.
Il solanum ama le esposizioni in pieno sole e sopporta bene le alte temperature, meno il freddo: per questa ragione si consiglia di metterlo a dimora in piena terra laddove le temperature invernali non scendano mai al di sotto dello zero (addirittura sarebbe bene che si attestassero attorno ai 12-14°C); le potature, specialmente per le varietà rampicanti, si rendono necessarie al fine di contenere lo sviluppo eccessivo della pianta, mentre il terriccio adeguato per il trapianto e il rinvaso deve essere soffice, ricco di sostanze organiche e ben drenato.
Le malattie generalmente insorgono quando il solanum è mal curato: per questo bisogna sempre osservare lo stato di salute della vegetazione per capire se è necessario apportare cambiamenti nella gestione della pianta (esposizione insufficiente, bagnature eccessive…).
Fioritura
La fioritura del solanum, in particolare del Solanum jasminoides, avviene solitamente in un periodo molto prolungato che va dalla primavera all’autunno inoltrato.
Può fiorire abbondantemente da maggio a ottobre, o addirittura fino ai primi freddi di novembre, a seconda del clima e della varietà.
Commestibilità
Riproduzione
Il solanum può essere riprodotto per semina o talea. Le talee si prelevano in estate (luglio-agosto) da rami laterali non fioriferi, lunghe 8-10 cm, e vanno messe in un mix di sabbia e torba a circa 18°C, mantenuto leggermente umido.
I semi, prelevati da frutti maturi, si piantano subito dopo la caduta in contenitori con terriccio da semina; una volta che le piantine raggiungono i 4-5 cm, vanno trapiantate in vasi singoli.
Semi
I semi del genere Solanum si trovano all’interno delle bacche prodotte dalla pianta. La loro descrizione può variare leggermente a seconda della specie, ma in generale sono numerosi, di piccole dimensioni e con forma schiacciata.
Per la riproduzione, i semi vengono prelevati da bacche mature (ad esempio, di colore giallo o rosso, a seconda della specie) e possono essere piantati subito dopo l’estrazione. È importante che le bacche non siano troppo secche, altrimenti i semi all’interno potrebbero danneggiarsi e non riuscire a germinare.
Informazioni e curiosità
Le bacche di solanum capsicastrum, per quanto particolarmente attrattive, non sono commestibili per l’uomo: contengono, anzi, un alcaloide tossico pericoloso per la salute.
Coltivazione
Il solanum può essere coltivato sia in vaso che in piena terra; la coltivazione in vaso è preferibile nelle regioni con inverni rigidi, mentre le varietà più diffuse nei giardini sono il Solanum capsicastrum, il Solanum wendlandii (fiori viola) e il Solanum jasminoides (fiori bianchi).
Collocazione
La pianta di solano coltivata in vaso si può tenere all’esterno durante la bella stagione, mentre durante l’inverno, specialmente se le temperature restano prossime allo zero per diverso tempo, il solanum va ritirato all’interno.
Concimazione
Dopo il rinvaso, il solanum capsicastrum va fertilizzato ogni due settimane con un prodotto liquido per piante da fiore fino a ottobre.
Per le varietà rampicanti, si consiglia un concime liquido ogni 15 giorni durante la stagione di crescita (primavera-autunno).
Esposizione e luce
La pianta di solanum prospera al meglio in posizioni molto luminose. L’esposizione ideale è, quindi, il pieno sole, che garantisce una fioritura più abbondante e una crescita vigorosa.
Tuttavia, tollera anche la mezz’ombra, specialmente nelle zone con estati molto calde. In questo caso, è importante che riceva comunque diverse ore di luce solare diretta al giorno (almeno 4-6) per non compromettere la fioritura.
Annaffiatura
Il terreno di coltivazione del solanum deve essere mantenuto sempre umido, ma non fradicio. Le annaffiature devono essere regolari: in estate anche più volte a settimana (orientativamente due, o tre in caso di alte temperature), mentre in inverno si può ridurre a una ogni due settimane.
È preferibile usare acqua non fredda e non calcarea. Bagnature insufficienti provocano l’avvizzimento e la caduta delle foglie, riducendo la permanenza dei frutti sulla pianta.
Potatura
La potatura è necessaria per contenere lo sviluppo del solano, soprattutto nelle varietà rampicanti.
Per il Solanum capsicastrum, al momento del trapianto, si accorciano i fusti a metà per dare una forma compatta. In autunno, si cimano gli steli non fruttiferi.
Il Solanum jasminoides va potato a fine inverno o inizio primavera, rimuovendo rami secchi o danneggiati e accorciando quelli troppo lunghi.
Rinvaso e trapianto
La primavera, tra marzo e maggio, è il momento ideale per effttuare il trapianto o il rinvaso del solanum. In questo periodo la pianta sta riprendendo la sua crescita attiva e si adatterà meglio al nuovo contenitore o alla nuova posizione.
I segnali che indicano la necessità di un trapianto sono:
- Le radici fuoriescono dai fori di drenaggio del vaso
- La crescita della pianta rallenta notevolmente
- La pianta sembra sproporzionata rispetto al vaso
- Il terreno si asciuga molto rapidamente dopo l’irrigazione
Come eseguire il rinvaso o il trapianto
- Preparazione: scegliere un vaso leggermente più grande del precedente (circa 3-5 cm di diametro in più) o preparare la buca nel terreno. Assicurarsi che il nuovo vaso abbia dei fori di drenaggio adeguati
- Terriccio: utilizzare un terriccio universale di buona qualità, arricchito con un po’ di compost o concime organico per fornire i nutrienti necessari al solanum
- Estrazione della pianta: innaffiare la pianta il giorno prima per rendere il terriccio più morbido. Rovesciare delicatamente il vaso, tenendo la base del fusto con una mano, e picchiettare il fondo per far scivolare fuori la zolla di terra
- Ispezione delle radici: in caso di radici aggrovigliate, o che formano un “gomitolo” sul fondo, allentarle delicatamente con le dita. Eliminare anche eventuali radici morte o danneggiate
- Posizionamento: mettere un po’ di terriccio fresco sul fondo del nuovo vaso o della buca. Posizionare la pianta di solano al centro, assicurandosi che la parte superiore della zolla sia a circa 2-3 cm dal bordo del vaso
- Riempimento: riempire gli spazi vuoti con il nuovo terriccio, premendo leggermente per eliminare le sacche d’aria. Non compattare troppo
- Irrigazione: dopo il rinvaso o il trapianto, annaffiare abbondantemente per assestare il terriccio
Cure post-trapianto
- Mantenere il terreno umido, ma evitando i ristagni d’acqua
- Posizionare la pianta in un luogo con luce indiretta per i primi giorni, per permetterle di adattarsi senza subire stress da sole diretto
- Riprendere la normale routine di cura dopo circa una settimana o due, quando la pianta di solano avrà mostrato segni di ripresa
Terriccio
Il terreno ideale, sia per la coltivazione in vaso che in piena terra, deve essere soffice, ricco di sostanze organiche e ben drenato.
Ubicazione stagionale
Le temperature invernali ideali per il solanum dovrebbero oscillare tra i 12 e i 16°C, e non scendere mai sotto i 5°C.
In inverno, le piante in vaso andrebbero spostate in un luogo riparato come una serra o una veranda.
Durante la bella stagione, possono stare all’esterno, ma al riparo da correnti e vento freddo.
In casa, l’aria troppo secca, specialmente a temperature superiori ai 18°C, può causare sofferenza alla pianta.
Bonsai
Il solanum, in particolare alcune specie come il Solanum rantonnetii, si presta molto bene alla coltivazione come bonsai.
Malattia e cure
La principale causa del deterioramento della pianta di solanum è la cura inadeguata dopo l’acquisto.
Spesso il vaso è troppo piccolo rispetto alla pianta, il che fa seccare il terriccio molto rapidamente, portando a stress idrici che causano l’arresto della crescita e la perdita delle foglie inferiori.
Un’altra causa è la collocazione inadeguata: la pianta richiede una posizione fresca ma soleggiata, difficile da garantire nelle case moderne.
Malattie e problematiche comuni
Parassiti
I solanum sono piante rustiche e i parassiti (acari e mosca bianca) li attaccano solo in ambienti caldi e secchi. Spesso basta spostare la pianta in un luogo più idoneo (circa 13°C) per farli scomparire.
Virus
La comparsa di cerchi gialli sulle foglie di Solanum capsicastrum indica la presenza del virus della bronzatura del pomodoro. In questo caso non c’è cura: la pianta va eliminata e non si devono riutilizzare vaso e terriccio.
Altre problematiche
- Foglie ingiallite: carenza di nutrienti. Fertilizzare regolarmente o rinvasare in primavera con terriccio fresco
- Foglie gialle con macchie brune: carenza di magnesio. Usare un fertilizzante ricco di magnesio (di solito quelli per orto o specifici per pomodori, patate e peperoni)
- Poche foglie: luce insufficiente. Spostare la pianta in un luogo più luminoso e fresco
- Crescita zero: terreno troppo bagnato. Lasciar asciugare e annaffiare per mantenere il terriccio umido, non inzuppato
- Foglie ingiallite e terreno umido: aria troppo secca. Irrorare quotidianamente le foglie con acqua non calcarea
- Foglie secche e/o bacche avvizzite: temperatura troppo alta. Spostare la pianta in un luogo fresco (12-16°C)
- Afidi e funghi (varietà rampicanti): gli afidi vanno trattati con antiparassitari specifici, mentre i funghi (che causano macchioline scure) richiedono la rimozione delle parti danneggiate e l’uso di anticrittogamici