- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Raccolta
- Malattia e cure
- Degli splendidi rami di skimmia rosa ricchi di bacche.
- Per quanto attraenti, le bacche di skimmia non sono assolutamente commestibili.
- Il rosso non è l’unico colore delle bacche di skimmia: anche bianche sono molto decorative.
- La skimmia è una pianta facilmente coltivabile in vaso.
- I fiori di skimmia sono piccoli, bianchi o rosati.
La skimmia è un arbusto originario dell’America meridionale dalle dimensioni contenute (non supera i 2 metri di altezza), che durante l’inverno emette tante piccole bacche rosse (ma anche rosa o bianche), simili a grani di pepe rosso (viene, infatti, anche chiamato “falso pepe rosso”), riunite in mazzetti terminali. Le bacche si sviluppano in seguito alla fioritura, caratterizzata dall’apertura di fiorellini composti da quattro petali bianchi, riuniti in infiorescenze.
La skimmia, coltivabile facilmente anche in vaso ad esempio in una cassetta fiorita, è un arbusto sempreverde che quindi non perde il fogliame durante l’inverno, ma mantiene la sua folta chioma, costituita da migliaia di foglie ovali di colore verde scuro lucido. La skimmia è una pianta dioica, ovvero esistono esemplari femminili ed esemplari maschili. Solo le piante femminili producono le bacche ma, affinché si formino, è necessario che vicino a una pianta femminile ve ne sia anche una maschile, che possa impollinarla.
La coltivazione della skimmia richiede attenzione a diversi aspetti. È una pianta che preferisce essere posizionata in un luogo parzialmente ombreggiato, protetta dal sole diretto e dai venti freddi. Il terreno ideale è ben drenato, fertile e leggermente acido. Durante la stagione di crescita, è importante mantenere il terreno costantemente umido, evitando però ristagni d’acqua che potrebbero danneggiare le radici. La skimmia beneficia di una concimazione annuale primaverile con un fertilizzante equilibrato per favorire la fioritura e la crescita. Durante i periodi secchi, o in caso di ambienti interni riscaldati, è utile nebulizzare le foglie per aumentare l’umidità atmosferica.
Tra le malattie della skimmia, le infezioni fungine sono le più comuni, come il marciume radicale e del colletto, causate da un’eccessiva irrigazione e da un drenaggio insufficiente, che porta all’ingiallimento delle foglie e alla morte della pianta. Anche le macchie fogliari, provocate da funghi, possono colpire la skimmia, manifestandosi con macchie scure sulle foglie, le quali poi diventano gialle e cadono. Parassiti come afidi e cocciniglie possono infestare la pianta, succhiando la linfa e causando deformazioni e ingiallimento delle foglie. Per prevenire queste malattie, è essenziale mantenere una buona pratica di irrigazione, garantire un terreno ben drenato e ispezionare regolarmente la pianta per individuare tempestivamente eventuali segni di infezione o infestazione.
Tra le più famose varietà della pianta di skimmia si segnalano: skimmia japonica, la più comune, con foglie lucide e fiori profumati bianchi o rosa (skimmia japonica Temptation e skimmia japonica Obsession sono particolarmente decorative); skimmia japonica ‘Rubella’ che si distingue per le foglie rosse o rosso-bronzate durante l’inverno; skimmia reevesiana dalle foglie più lunghe e sottili rispetto alla specie tipo; skimmia confusa, nota per le sue bacche rosse vistose che decorano la pianta in autunno e inverno.
Fioritura
La fioritura della skimmia avviene tra fine inverno e metà primavera. Ad essa fa seguito la maturazione delle bacche, dall’estate a fine autunno.
Commestibilità
Riproduzione
La riproduzione della skimmia per seme è un processo lungo, ma possibile. Più rapida e utilizzata a livello amatoriale è piuttosto la moltiplicazione per talea. A fine luglio si prelevano talee lunghe 8 cm circa dai germogli laterali dotati di una porzione di ramo portante. Si pongono in un mix di torba e sabbia da mantenere umido. Le nuove piantine si trapiantano in vaso singolo solo a primavera del secondo anno, quando le temperature si saranno stabilizzate. Si possono mettere a dimora in piena terra nel quarto anno.
Semi
I semi di skimmia sono piccoli e di solito di colore marrone scuro. Vengono raccolti dai frutti maturi della pianta, che sono piccole drupe spesso di colore rosso brillante.
Informazioni e curiosità
La skimmia in vaso giova della vicinanza di altre piante, come ad esempio l’erica. L’ideale sarebbe accostare due o tre piante, in base alle dimensioni: considerato che la skimmia è una pianta dioica, è consigliabile mettere una pianta maschile in mezzo a due femminili, per avere una buona produzione di bacche.
Coltivazione
La skimmia si può coltivare sia in vaso (meglio se rettangolare e profondo 50-60 cm), sia in piena terra.
Collocazione
La skimmia è una pianta ornamentale da esterno.
Concimazione
Per la concimazione della skimmia, una volta ogni tre settimane impiegare un fertilizzante liquido per piante da fiore a partire da agosto. Nelle piante in vaso, a primavera sostituire il primo strato di terra con un nuovo terriccio di foglie o terriccio per piante acidofile. Nelle piante in piena terra in autunno proteggere il piede con un terricciato di foglie e letame maturo dalla doppia funzione di protezione e fertilizzazione.
Ogni tre mesi aggiungere un pugno di torba per piante, mescolandolo allo strato superficiale, per prevenire la clorosi ferrica.
Esposizione
Porre la skimmia in ombra parziale, così che venga illuminata direttamente solo al mattino o nel tardo pomeriggio.
Annaffiatura
Le piante di skimmia devono essere annaffiate con regolarità tutto l’anno, specie in estate, con temperature alte e prolungata siccità. Si bagnano quando il terriccio al piede delle piante asciuga.
Le piante in vaso acquistate durante il periodo invernale, soprattutto se conservate al chiuso con temperature intorno ai 18°C, devono essere bagnate a giorni alterni perché i vasi spesso sono piccoli, occupati per la maggior parte del volume dalla massa delle radici e il terriccio ben drenato si asciuga rapidamente.
Versare l’acqua lentamente fino a quando non inizia a percolare dai fori di fondo e lasciare riassorbire per mezz’ora prima di eliminare quanto rimane. Un buon modo per valutare lo stato di idratazione delle piante in vaso è valutarne il peso, perché l’aspetto sempreverde e lucido delle foglie tende a ingannare rendendo manifesta la mancanza d’acqua solo quando la disidratazione è già in stadio avanzato.
Potatura
La potatura della skimmia, sempre leggera, serve per eliminare i rami secchi, spezzati o fuori forma. Si effettua dopo la fioritura per accorciare i getti sporgenti e mantenere una chioma compatta. Non è necessario togliere i fiori secchi perché la pianta può essere considerata “autopulente”.
Trapianto
In caso di trapianto in piena terra, la skimmia predilige i terreni acidi, ricchi di terriccio di foglie e/o sostanza organica, soffici, freschi, ma non intrisi d’acqua. Nei substrati ricchi di calcare mostra spesso una crescita ridotta, ed è per questa ragione che è bene evitare l’impiego prolungato di acqua dura. Nel caso, quando possibile, raccogliere acqua piovana o in alternativa, acidulare l’acqua.
Per quanto riguarda la coltivazione in vaso, sul fondo del contenitore è sempre bene creare un sottile strato (2-3 cm) di materiale drenante; vanno bene anche dei semplici sassetti: servirà a facilitare il drenaggio dell’acqua in eccesso. Il terreno, infatti, deve essere sciolto e ben drenato: i ristagni idrici, come per la maggior parte delle piante, sono dannosi e favoriscono lo sviluppo di malattie fungine con conseguenti marciumi radicali che dal livello del colletto si estendono ad altre parti della pianta.
Come detto per il trapianto in piena terra, oltre che ben drenato, il terriccio deve essere tendenzialmente acido: si consiglia di acquistare terriccio per acidofile ad ogni rinvaso. Per rendere il terreno più fertile aggiungere sostanza organica (compost) e, per facilitare il drenaggio, sabbia.
Ubicazione stagionale
La skimmia è una pianta che può stare all’esterno tutto l’anno. Resiste, infatti, molto bene al freddo e al gelo, e, per la forma compatta, alle pesanti nevicate. Sopporta fino a -15°C.
Oltre i 30°C, invece, soffre e per questa ragione è bene non porre le piante di skimmia in pieno sole, specie se ci si trova in pianura o in zone geografiche particolarmente calde in estate.
Anche la skimmia in vaso è resistente al freddo e sopporta temperature fino a -5°C. In presenza di temperature particolarmente rigide e prolungate, sarà comunque opportuno proteggere la pianta per evitare che geli: meglio spostare il vaso in posizione riparata, addossata ad un muro, preferibilmente rivolto a Sud, in maniera che possa godere delle poche ore di sole che il periodo invernale concede. Dalla primavera all’autunno, invece, è bene spostare la pianta in mezz’ombra. Non deve essere mai esposta al sole caldo che provoca sofferenza e ingiallimento delle foglie.
Raccolta
La raccolta della skimmia fa seguito alla maturazione dei suoi frutti, piccole drupe rosse o bianche. Questi frutti vengono generalmente raccolti in autunno quando sono completamente maturi e utilizzati all’interno di composizioni ornamentali come un centrotavola invernale. I semi all’interno dei frutti possono essere estratti e seminati per propagare nuove piante. È importante gestire con cura i frutti per evitare la contaminazione con le sostanze tossiche contenute nei semi.
Malattia e cure
La skimmia, specie quella coltivata in vaso, soffre di tre problemi ricorrenti.
- Il marciume radicale si riscontra quando le piante vengono rinvasate con un terreno inadatto, pesante e argilloso, non ben drenato, capace di trattenere a lungo l’acqua di bagnatura.
- La clorosi ferrica, che si riconosce dall’ingiallimento delle foglie, si manifesta quando vi è carenza di microelementi per esaurimento del terreno in piante non rinvasate o con poca terra, oppure nel caso di impiego prolungato di acqua calcarea che rialza il pH del terreno e impedisce la solubilizzazione del ferro. Si combatte acidificando il terreno con ammendanti (terreno di foglie e torba), e impiegando fertilizzanti appositi.
- Gli afidi a primavera attaccano i giovani germogli delle piante di skimmia. Le punture degli insetti, quando molto numerose, deformano le foglie che diventano ondulate, gibbose e con profilo irregolare. Nei casi di attacchi più gravi, con foglie accartocciate, impiegare un prodotto a base di piretro.