Siderasis

Siderasis fuscata

Siderasis ha foglie lunghe, larghe e morbide al tatto.

  • Siderasis ha foglie lunghe, larghe e morbide al tatto.
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  • L'esposizione giusta per la siderasis è la mezz'ombra.
  • Nei climi freddi, siderasis fuscata rappresenta un'ottima pianta d'appartamento.
  • Le foglie terminanti a punta della siderasis sono di colore verde oliva con una banda argentea che le percorre al centro.
  • Il genere siderasis consiste in un’unica specie conosciuta, siderasis fuscata.
  • L’esposizione giusta per la siderasis è la mezz’ombra.
  • Nei climi freddi, siderasis fuscata rappresenta un’ottima pianta d’appartamento.

La siderasis, pianta originaria del Brasile ma diffusa e ambientatasi anche in aree come Giava e l’Indonesia, appartiene alla famiglia delle Commelinaceae, la stessa del genere Tradescantia (ad esempio la Tradescantia fuscata), con cui talvolta viene confusa.

Spesso, quando si parla di siderasis, ci si riferisce a un’unica specie conosciuta: la siderasis fuscata. A differenza di altri generi con numerose varietà, questo genere è monotipico, ovvero è composto da una sola specie.

Si tratta di una pianta sempreverde da ombra, con un portamento semi-strisciante che tende ad allargarsi sul terreno, raggiungendo un’altezza massima di circa 20 centimetri. La sua consistenza morbida e tomentosa la rende piacevole al tatto. Le foglie sono grandi, lunghe fino a 20-25 cm e larghe 8 cm, di colore verde oliva e caratterizzate da una distintiva banda argentata centrale. Hanno una forma spatolata che termina a punta, spesso profilata di rosso. La pagina inferiore della foglia è di color viola-cioccolato, una tonalità intensa che può talvolta diffondersi anche sulla parte superiore.

I fiori, di colore lilla, rosa o porpora, sono composti da tre petali triangolari e crescono singoli o in piccoli gruppi al centro della rosetta di foglie.

Riproducibile tramite talea, la pianta di siderasis si può coltivare sia in vaso sia in piena terra, in appartamento o in giardino a seconda delle condizioni climatiche: al di sotto dei 6°C, ma già a temperature di 10-12°C, la pianta smette di vegetare e va quindi mantenuta in casa quando le temperature notturne scendono stabilmente intorno ai 10°C; attenzione però anche al caldo eccessivo: in estate la pianta va riposta in un luogo fresco e ombreggiato.

Per concimare la siderasis occorre utilizzare in primavera un fertilizzante liquido o a lenta cessione per piante da fiore (senza esagerare nei dosaggi per non promuovere una crescita eccessivamente disordinata: il terreno ideale per il trapianto deve essere, infatti, ben drenato e fresco, ma non troppo fertile), mentre le annaffiature vanno eseguite con abbondanza e frequenza in estate, lasciando però sempre che il terreno asciughi completamente tra un intervento e l’altro.

La potatura si limita alla cimatura degli apici della pianta, al fine di conferire alla siderasis un aspetto più armonico e regolare. Infine, afidi e cocciniglie sono i parassiti che più frequentemente possono colpire la siderasis, ma si eliminano senza difficoltà con trattamenti a base di alcol, oli naturali oppure antiparassitari specifici.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La fioritura della siderasis, in particolare della specie più comune, la siderasis fuscata, avviene solitamente in estate.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadiciBulbo

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

La siderasis si riproduce principalmente per talea, il metodo più comune e affidabile per ottenere nuove piante.

  1. Prelevare la talea: tagliare un rametto sano dalla pianta madre, preferibilmente durante l’estate. La talea dovrebbe avere una lunghezza di circa 10-15 cm e presentare almeno un paio di nodi (i rigonfiamenti da cui spuntano le foglie). È importante usare attrezzi puliti e affilati per evitare di danneggiare la pianta.
  2. Preparare la talea: rimuovere le foglie inferiori dalla talea, lasciando solo quelle superiori.
  3. Radicazione: ci sono due modi per far radicare la talea. In acqua, mettere la talea in un vasetto d’acqua pulita, assicurandosi che i nodi inferiori siano sommersi e cambiando l’acqua regolarmente per prevenire la formazione di batteri e marciumi. Quando le radici saranno lunghe 3-4 cm, sarà possibile trapiantarla. In alternativa, è possibile trapiantare direttamente la talea in un piccolo vaso con terriccio leggero e ben drenante. Quest’ultimo va mantenuto costantemente umido, ma evitando i ristagni idrici.
  4. Cura della nuova piantina: collocare la talea in un luogo luminoso ma lontano dalla luce solare diretta. Una volta che la siderasis avrà attecchito, si potrà trattare come una pianta adulta.

Semi

I semi di siderasis sono contenuti all’interno di una capsula; si presentano di colore biancastro tendente al grigio, poco appariscenti e avvolti nell’arillo.

Informazioni e curiosità

Il nome scientifico siderasis fuscata ha un significato particolare. “Fuscata”, infatti, vuol dire “scuro, di colore bruno”, un chiaro riferimento alla colorazione delle foglie di questa pianta, che presentano sfumature scure e un aspetto quasi bronzeo.

Coltivazione

VasoPiena Terra

La siderasis può essere coltivata sia in vaso (un contenitore dal diametro di 15 cm è sufficiente) sia in piena terra.

Collocazione

InternoEsterno

La scelta della collocazione dipende strettamente dal clima: se le temperature sono miti tutto l’anno, la siderasis può vivere all’esterno; in caso contrario, è una perfetta pianta da appartamento.

Concimazione

La siderasis va concimata solo durante il suo periodo di crescita attiva, che va dalla primavera all’estate.

In autunno e inverno, la pianta entra in una fase di riposo e non ha bisogno di fertilizzanti. La concimazione in questo periodo potrebbe stressare le radici e causare danni.

Che tipo di concime usare

  • Concime liquido per piante verdi o fiorite: un concime liquido bilanciato, specifico per piante d’appartamento, va benissimo. Scegliere un prodotto con una formula che supporti lo sviluppo delle foglie e, se la pianta fiorisce, anche la fioritura.
  • Concime a lenta cessione: usato in primavera, rilascerà i nutrienti gradualmente nel corso dei mesi, semplificando la gestione rispetto al concime liquido

Come concimare

  1. Diluizione: è fondamentale diluire il fertilizzante a metà della dose consigliata sulla confezione. La siderasis è una pianta sensibile e una dose troppo concentrata potrebbe bruciare le radici
  2. Frequenza: durante la primavera e l’estate, concimare la siderasis circa una volta ogni 2-4 settimane
  3. Annaffiare prima: è sempre una buona pratica annaffiare la pianta con acqua pulita prima di applicare il fertilizzante. In questo modo si evitano le “bruciature da fertilizzante” e si aiuta la pianta ad assorbire meglio i nutrienti
  4. Non concimare piante stressate o appena rinvasate: non concimare una siderasis che sta già soffrendo per altri motivi (parassiti, eccesso di acqua, ecc.). Allo stesso modo, aspettare almeno un paio di mesi dopo un rinvaso, in quanto il nuovo terriccio avrà già una buona quantità di nutrienti

Esposizione e luce

SoleMezz’ombraOmbra

La siderasis non ama il sole diretto e la sua collocazione ideale è in ombra parziale, dove riceva luce solo nelle ore più fresche del mattino o della sera.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

La siderasis preferisce un terreno costantemente umido, ma non fradicio. È quindi fondamentale lasciare che il substrato si asciughi parzialmente tra un’annaffiatura e l’altra.

Frequenza stagionale

  • In primavera-estate (periodo di crescita): innaffiare più frequentemente, in genere ogni 1-2 settimane, per mantenere il terreno leggermente umido
  • In autunno-inverno (periodo di riposo): ridurre le annaffiature, permettendo al terreno di asciugarsi un po’ di più tra un’irrigazione e l’altra

È fondamentale assicurarsi sempre che il vaso abbia dei fori di drenaggio e che non ci sia acqua stagnante nel sottovaso. L’eccesso di acqua può causare marciume radicale, un problema fatale per la pianta.

La siderasis ama l’umidità dell’aria. Per ricreare le condizioni del suo habitat naturale, nebulizzare le foglie regolarmente con acqua non calcarea o posizionare il vaso su un vassoio di argilla espansa umida. L’importante è non bagnare i fiori, se presenti.

Potatura

La potatura è un’operazione semplice e si limita alla cimatura degli apici della pianta di siderasis. Questo intervento serve a mantenerne un aspetto più armonico, compatto e regolare.

Rinvaso e trapianto

Il momento ideale per rinvasare la siderasis è l’inizio della primavera. Questo è il periodo in cui la pianta riprende la sua crescita vegetativa, e il rinvaso le darà lo spazio e i nutrienti necessari per svilupparsi al meglio durante la bella stagione.

Di solito, il rinvaso è necessario ogni 1-2 anni, o quando appaiono i seguenti segnali:

  • Le radici spuntano dai fori di drenaggio: la pianta ha esaurito lo spazio a disposizione nel contenitore
  • La pianta smette di crescere: potrebbe essere un segno che le radici non hanno più spazio per espandersi
  • L’acqua non viene assorbita: se l’acqua fuoriesce immediatamente dai fori di drenaggio, il terriccio è compattato e non riesce più a trattenere l’umidità, e le radici non riescono ad assorbirla

Come si rinvasa

  1. Scegliere il nuovo vaso: quest’ultimo dovrebbe essere solo leggermente più grande del precedente, circa 2-3 cm di diametro in più. Un vaso troppo grande potrebbe trattenere troppa umidità, aumentando il rischio di marciume radicale
  2. Preparare il terriccio: la siderasis necessita di un substrato leggero e ben drenante. Una miscela ideale può essere composta da terriccio universale, con l’aggiunta di una parte di sabbia grossolana o perlite per migliorare il drenaggio
  3. Rimuovere la pianta dal vecchio vaso: inclinando delicatamente il vaso e tirando con cautela alla base del fusto, estrarre la pianta con delicatezza
  4. Controllare le radici: se si notano radici marce o danneggiate (di colore scuro e molli), eliminarle con forbici pulite
  5. Posiziona la pianta nel nuovo vaso: mettere un po’ del nuovo terriccio sul fondo del nuovo vaso, posizionare la pianta al centro e riempire i lati con il resto del substrato, premendo delicatamente per assestarlo. Non interrare il fusto troppo in profondità.
  6. Dopo il rinvaso: annaffiare leggermente la pianta per far assestare il terriccio e posizionarla in un luogo luminoso ma non esposto alla luce solare diretta. È consigliabile non concimare per circa 1-2 mesi per non stressare le radici appena trapiantate

Ubicazione stagionale

Essendo una pianta di origine esotica, la siderasis non sopporta il gelo. La sua temperatura di crescita ideale si attesta intorno ai 16°C, rendendo la primavera e l’autunno i periodi migliori per tenerla all’esterno.

La pianta arresta la sua vegetazione già a temperature di 10-12°C e non sopravvive sotto i 6°C; va quindi ritirata in casa quando le temperature notturne scendono stabilmente intorno ai 10°C.

Anche il caldo eccessivo (oltre i 28°C) può essere dannoso: durante l’estate è preferibile collocarla in un luogo fresco e ombreggiato, anche in casa.

Malattia e cure

La siderasis, come molte piante da interno, può essere colpita da malattie e parassiti, specialmente se le sue condizioni di coltivazione non sono ottimali. I problemi più comuni sono spesso legati a un’eccessiva umidità o a una scarsa ventilazione.

Parassiti

  • Afidi: sono piccoli insetti verdi, neri o bruni che si nutrono della linfa della pianta, indebolendola. Spesso si trovano sulla parte inferiore delle foglie o sui germogli più giovani
  • Cocciniglie: si presentano come piccoli batuffoli bianchi e cerosi (cocciniglia cotonosa) o piccole placche dure (cocciniglia a scudetto) e si attaccano alle foglie e ai fusti per succhiare la linfa

Come agire

  • Rimozione manuale: se l’infestazione è limitata, rimuovere i parassiti manualmente con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol denaturato
  • Olio di neem: un insetticida naturale efficace. Seguire le istruzioni sulla confezione per diluirlo e spruzzalo sulla pianta di siderasis
  • Sapone di Marsiglia: una soluzione a base di sapone di Marsiglia (sciogliere 20 grammi in un litro d’acqua tiepida) può essere spruzzata sulla pianta per soffocare i parassiti

Malattie fungine

Le malattie fungine sono quasi sempre causate da un eccesso di umidità e una scarsa circolazione dell’aria.

Il nemico principale è il marciume radicale: se le radici si trovano costantemente in un terreno troppo bagnato, marciscono. I sintomi in superficie includono ingiallimento delle foglie, appassimento e una crescita stentata.

Come agire

  • Rinvaso: togliere la pianta dal vaso, rimuovere il terriccio bagnato, tagliare le radici marce (sono scure e molli) e trapiantare la siderasis in un vaso pulito con terriccio nuovo e ben drenante
  • Prevenzione: il modo migliore per prevenire le malattie fungine è una corretta gestione dell’irrigazione, ossia lasciare che il terriccio si asciughi parzialmente tra un’annaffiatura e l’altra e assicurarsi che il vaso abbia un buon drenaggio

Problemi legati a cure errate

A volte i problemi non sono dovuti a malattie o parassiti, ma a condizioni ambientali non adatte.

  • Foglie gialle: spesso è un segnale di troppa acqua (marciume radicale) o, meno comunemente, di carenza di nutrienti
  • Punte delle foglie secche e marroni: è un classico sintomo di bassa umidità ambientale. Si può risolvere il problema nebulizzando le foglie con acqua o posizionando il vaso su un vassoio con argilla espansa umida
  • Macchie marroni sulle foglie: possono essere causate da scottature solari se la pianta è esposta alla luce diretta del sole. Spostare la siderasis in un luogo con luce diffusa
  • Crescita lenta o assente: potrebbe essere un segnale che la pianta ha esaurito i nutrienti nel terreno e ha bisogno di essere rinvasata o concimata

In generale, la siderasis è una pianta relativamente resistente, e la maggior parte dei problemi possono essere evitati prestando attenzione alle sue esigenze fondamentali: luce indiretta, umidità e un’irrigazione moderata.

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