Salvia

Salvia officinalis

La salvia ha bisogno di sole e calore per crescere folta e sana; non sopporta né il freddo né le gelate.

  • La salvia ha bisogno di sole e calore per crescere folta e sana; non sopporta né il freddo né le gelate.
  • La salvia si può facilmente coltivare sia nell'orto casalingo, sia in vaso.
  • I rametti di salvia si colgono al mattino presto, quando è più alta la concentrazione di oli essenziali.
  • La salvia fiorisce durante l'estate producendo fiorellini viola.
  • La salvia raccolta va utilizzata al momento, oppure si può procedere con l'essiccazione.
  • La salvia ha bisogno di sole e calore per crescere folta e sana; non sopporta né il freddo né le gelate.
  • La salvia si può facilmente coltivare sia nell’orto casalingo, sia in vaso.
  • I rametti di salvia si colgono al mattino presto, quando è più alta la concentrazione di oli essenziali.
  • La salvia fiorisce durante l’estate producendo fiorellini viola.
  • La salvia raccolta va utilizzata al momento, oppure si può procedere con l’essiccazione.

La salvia (Salvia officinalis), appartenente alla famiglia delle Lamiaceae (o Labiate), è una pianta che cresce spontaneamente solo nelle regioni del Sud Italia e in zone calde, caratterizzate da un terreno ben drenato ma non arido, dove si riproduce e diffonde per seme.

Questa pianta forma cespugli le cui dimensioni variano notevolmente in base all’età, alle condizioni climatiche e alle potature subite.

Essendo vigorosa, può raggiungere facilmente i 70 cm di altezza e una larghezza anche superiore. Tuttavia, esemplari di tali dimensioni rischiano di apparire disordinati, radi o con una struttura a ciuffi alternata a tratti di fusto spogli. Questo aspetto può risultare sgradevole, specialmente se la salvia è coltivata in giardino, in un orto ornamentale o in un angolo dedicato alle erbe aromatiche con funzione anche decorativa.

La salvia prospera in posizioni soleggiate o parzialmente ombreggiate e si riproduce per semina o per talea. In fase di trapianto, è cruciale fornirle un terriccio tendenzialmente leggero, con un pH neutro o solo leggermente calcareo. La collocazione ideale è a ridosso di un muro a secco esposto a Sud. Durante l’annaffiatura, è importante evitare i ristagni idrici per scongiurare il marciume radicale. Al momento dell’impianto, e successivamente ogni autunno, è buona norma arricchire il terreno con terricciato di letame molto maturo. Per le piante in vaso, si consiglia di utilizzare concimi liquidi circa due volte al mese, da marzo a fine settembre. Una potatura regolare favorisce una crescita sana e mantiene una forma compatta, ma è fondamentale non effettuarla mai sulla parte legnosa della pianta.

È una pianta robusta e resistente, con pochi nemici naturali, tra cui la mosca bianca. Dato l’uso alimentare della salvia e la superficie pelosa e rugosa delle foglie, che trattiene polvere e altre sostanze, l’uso di insetticidi è sconsigliato. Per controllare la mosca bianca, è preferibile rimuoverla con un getto d’acqua. Un pericolo ben più grave dei parassiti è rappresentato dal gelo: per evitare danni spesso irreversibili, è sufficiente rincalzare la base della pianta con del terriccio o spostare i vasi al riparo durante l’inverno.

Descrizione botanica

  • Fusti: sono a sezione quadrangolare e molto ramificati. I rami apicali hanno un portamento eretto, mentre quelli laterali e basali tendono a essere decombenti e prostrati, conferendo al cespuglio compatto una forma semiglobosa. La parte basale dei fusti diventa legnosa, caratteristica tipica delle piante suffruticose. È proprio su questa porzione invecchiata, che ha una ridotta capacità di emettere nuovi getti, che non si deve mai intervenire con tagli di potatura o raccolta.
  • Foglie: come le altre parti aeree della pianta, sono ricoperte da una leggera peluria, più evidente sulla pagina superiore. La loro superficie è percorsa da una fitta rete di nervature. Il colore della specie tipo è verde-cenere, ma esistono varietà argentea (verde-argento) o screziate come la salvia officinale “Icterina” (verde chiaro con macchie gialle). Le foglie hanno un margine finemente dentellato, sono intere, di forma ellittica e lanceolata solo nella parte terminale. Le loro dimensioni sono molto variabili all’interno della stessa pianta. Al tatto appaiono spesse, quasi carnose, vellutate e rugose. La disposizione sul fusto è opposta.
  • Fiori: la salvia presenta fiori labiati (con il labbro superiore eretto e quello inferiore diviso in tre lobi) che sono piuttosto durevoli. Sono riuniti in numero da 5 a 10 in infiorescenze verticali allungate, la cui fioritura procede in modo scalare dal basso verso l’alto. I fiori in posizione apicale sono generalmente più grandi. Il colore varia dall’azzurro al viola; le varietà a fiore bianco sono più rare. Le piante esposte in pieno sole per tutta la giornata presentano spesso fiori di colore meno intenso.
  • Radici: l’apparato radicale è ben sviluppato, di tipo fascicolato e fibroso, il che lo rende difficile da estirpare. Si sviluppa più in larghezza che in profondità; per questa ragione, sebbene sia adatta a climi caldi, la salvia non tollera periodi di siccità prolungata.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La salvia fiorisce tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate e, talvolta, può avere una seconda fioritura in autunno, producendo piccole infiorescenze di colore violetto.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadiciBulbo

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

Nella coltivazione domestica, la salvia si propaga più comunemente per talea che per semina, sebbene quest’ultima sia possibile.

Le talee si prelevano a fine primavera da piante sane e non troppo vecchie. Si scelgono porzioni apicali di ramo lunghe circa 10 cm, con almeno tre o quattro gemme, poi si eliminano le foglie basali, lasciando solo il ciuffo terminale.

Le talee vanno poi inserite in vasetti singoli, affondate per due terzi della loro lunghezza in un substrato di sabbia e torba, da mantenere umido e in posizione ombreggiata.

Radicano con facilità e, dopo l’estate, possono essere messe a dimora definitiva.

Semi

Il frutto della salvia è un tetrachenio, che contiene piccoli semi di colore bruno scuro.

Informazioni e curiosità

Nel tempo sono state selezionate numerose varietà di salvia officinale, apprezzate sia per l’aroma particolare sia per il colore del fogliame, che le rende perfette come piante ornamentali sempreverdi da bordura.

  • ‘Alba’: è tra le più diffuse. Si tratta della varietà comunemente venduta anche dai fruttivendoli, ideale per la frittura grazie alle sue foglie lunghe, larghe e di colore verde chiaro. Produce fiori bianchi. È una pianta rustica che raggiunge gli 80 cm di altezza
  • ‘Bicolor’: presenta foglie screziate di giallo e verde e fiori color lillà chiaro
  • ‘Tricolor’: aggiunge sfumature rosa o rosse al fogliame. Fiorisce di rado e costituisce un’ottima base per aiuole fiorite. Raggiunge i 50 cm di altezza
  • ‘Purpurascens’: pianta molto rustica, alta fino a 50 cm, con uno splendido fogliame verde soffuso di porpora e fiori di colore azzurro vivo
  • ‘Compacta’: varietà ideale per la coltivazione in vaso. Ha una forma raccolta, fogliame denso grigio-verde, sviluppo contenuto (massimo 30 cm) e fiori tra il viola e l’azzurro
  • ‘Berggarten’: si riconosce facilmente per la forma tondeggiante delle foglie. Alta fino a 40 cm, forma un arbusto grigio-verde molto resistente

Antiparassitario naturale

La salvia agisce come un antiparassitario naturale, proteggendo le carote e le piante della famiglia dei cavoli.

La sua presenza allontana la mosca della carota e la cavolaia, una comune farfalla le cui larve danneggiano le foglie di verze, cavoli e broccoli.

Sembra inoltre che svolga un’azione repellente nei confronti delle zecche, motivo per cui se ne consiglia la coltivazione in giardini frequentati da cani e gatti.

Coltivazione

VasoPiena Terra

La salvia cresce bene nell’orto domestico, ma può essere tenuta anche nel classico vasetto in cucina, per averla sempre a portata di mano.

Collocazione

InternoEsterno

Essendo una pianta aromatica, la salvia cresce all’esterno. Tuttavia, data la sua sensibilità alle gelate, durante inverni particolarmente rigidi può essere opportuno ricoverarla all’interno.

Concimazione

Al momento dell’impianto, e poi ogni anno in autunno, si consiglia di arricchire il terreno con terricciato di letame molto maturo.

Per le piante in vaso, utilizzare concimi liquidi circa due volte al mese da marzo a fine settembre.

Esposizione e luce

SoleMezz’ombraOmbra

Tutte le specie di salvia amano la luce piena e i luoghi caldi, assolati e ben riparati dal vento.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

La salvia non richiede abbondanti annaffiature. Queste vanno riservate soprattutto alle giovani piante, per favorirne l’attecchimento, o in caso di carenza d’acqua (riconoscibile dall’accartocciamento delle foglie).

Un eccessivo apporto idrico riduce la concentrazione di oli aromatici nelle foglie; è quindi opportuno bagnare solo quando il terreno è completamente asciutto.

Potatura

La potatura si effettua dopo la fioritura per mantenere la pianta di salvia ordinata e compatta, accorciando i rami di un anno di qualche centimetro.

È fondamentale non intervenire mai sulla parte legnosa, poiché questa ha quasi perso la capacità di generare nuovi getti.

Dopo l’estate, è meglio limitarsi a tagli correttivi singoli, evitando potature generali che potrebbero indebolire la pianta prima dell’inverno.

Rinvaso e trapianto

Le giovani piantine di salvia vanno trapiantate in una posizione luminosa e non sovrastata da altre piante, in un terreno leggero, non eccessivamente fertile e possibilmente calcareo.

È molto importante che la posizione sia ben esposta e protetta, poiché la salvia teme le gelate tardive.

L’ideale è una zona soleggiata ma riparata dal vento, come vicino a un muro a secco esposto a Sud.

Per garantire la salute della pianta, è essenziale assicurare un buon drenaggio e, al momento del trapianto, posizionare il colletto a livello del terreno, senza interrarlo né lasciarlo troppo esposto.

Se si vuole creare una macchia decorativa, lasciare almeno 30 cm di distanza tra una pianta e l’altra.

Cure generali

Le piante di salvia a dimora non richiedono grandi cure. È utile una lavorazione superficiale del terreno sotto la chioma per arieggiarlo, ridurre l’evaporazione dell’acqua ed eliminare le erbe infestanti.

Ubicazione stagionale

La salvia è una pianta moderatamente rustica che sopporta abbastanza bene il freddo, ma non le gelate intense. La protezione invernale è quindi di primaria importanza.

Questa operazione include un controllo ravvicinato dello stato di salute, la rimozione delle parti secche e una riduzione della vegetazione, intervenendo sempre e solo sulla parte erbacea.

Così facendo, si crea una riserva di foglie per l’inverno e si mantiene il cespuglio compatto e ordinato.

Il punto debole della pianta è la base, o “piede”, che deve essere rincalzata con del terriccio. Questa operazione protegge anche le gemme basali, favorendo la produzione di nuovi rami in primavera.

Si può inoltre riempire l’intreccio dei rami basali con foglie secche.

L’uso di tessuto non tessuto o di protezioni più strutturate è necessario solo in luoghi dove le temperature scendono di molti gradi sotto lo zero.

Raccolta

Il periodo di raccolta della salvia va dalla ripresa vegetativa fino all’arrivo del freddo. La qualità aromatica è al suo apice prima della fioritura, in primavera.

Come per le altre erbe aromatiche, la raccolta va effettuata in giornate di bel tempo e asciutte, al mattino presto, quando il contenuto di oli essenziali è massimo.

Si tagliano le cime a circa 15 cm dalla base.

Il prodotto va utilizzato subito fresco o messo a essiccare in un luogo ventilato e ombreggiato, disposto in un unico strato su graticci o reti. Si conserva in sacchetti di carta o vasi ermetici solo quando è perfettamente secco.

Malattia e cure

La salvia è una pianta rustica e resistente il cui principale nemico è la mosca bianca.

Data la natura alimentare della pianta e la superficie fogliare che trattiene le sostanze, è sconsigliato l’uso di insetticidi. È preferibile allontanare gli insetti manualmente con un getto d’acqua.

In caso di forti infestazioni, la lotta biologica prevede l’introduzione di predatori naturali come emerobidi e coccinellidi.

Come misura preventiva, al momento dell’acquisto è sempre bene ispezionare attentamente le piantine.

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