- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione e luce
- Annaffiatura
- Potatura
- Rinvaso e trapianto
- Ubicazione stagionale
- Raccolta
- Malattia e cure

- La rucola ha bisogno di pieno sole per crescere, ma durante le stagioni più calde, specialmente nelle ore centrali della giornata, va parzialmente ombreggiata per evitare scottature.
- La rucola va seminata preferibilmente in primavera o a inizio autunno.
- Sul finire della primavera, la rucola comincia a fiorire, ma questo determina un peggioramento della qualità delle foglie che diventano più dure e amare.
- La rucola si adatta perfettamente alla coltivazione in vaso, purché dotato di fori di drenaggio adeguati.
- Le foglie della rucola sono verdi, frastagliate, croccanti e leggere.
La rucola, scientificamente nota come Eruca sativa, è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Brassicaceae (o Crucifere), la stessa di cavoli e ravanelli. Apprezzata per il suo caratteristico sapore pungente e leggermente amarognolo, è un ortaggio a foglia molto diffuso nella cucina mediterranea. Esiste anche una varietà selvatica (Diplotaxis tenuifolia), dal sapore ancora più intenso e deciso.
Caratteristiche morfologiche e coltivazione
La pianta della rucola presenta una struttura relativamente semplice e una crescita rapida. Le sue principali componenti sono:
- Radici: l’apparato radicale è fittonante ma non molto profondo, il che la rende adatta anche alla coltivazione in vaso
- Fusto: il fusto è eretto, ramificato e può raggiungere un’altezza che varia dai 20 ai 60 cm, a seconda della varietà e delle condizioni di crescita
- Foglie: le foglie sono la parte edule della pianta. Sono raccolte in una rosetta basale nelle prime fasi di sviluppo. La loro forma è oblunga e lanceolata, con margini più o meno frastagliati o lobati, a seconda della varietà. Le foglie superiori, che si sviluppano lungo il fusto fiorale, sono generalmente più piccole e strette
- Fiori: sono piccoli e composti da quattro petali disposti a croce, caratteristica tipica della famiglia delle Brassicaceae. Il colore varia dal bianco al giallognolo, con venature violacee. Sono riuniti in infiorescenze a racemo. La fioritura avviene con l’allungarsi delle giornate e l’aumento delle temperature, segnalando che la pianta sta completando il suo ciclo vitale e che le foglie diventeranno più dure e amare
- Frutti e semi: dopo la fioritura, si sviluppano i frutti, chiamati silique, che sono delle piccole bacche contenenti numerosi semi di piccole dimensioni e di colore scuro. La rucola si riproduce con facilità proprio tramite i semi
La rucola è una pianta dal ciclo vegetativo molto breve. Dalla semina alla raccolta possono passare anche solo 30-40 giorni. Questa rapidità di crescita permette di avere più raccolti durante l’anno.
Inoltre, una delle caratteristiche più apprezzate della pianta è la sua capacità di ricacciare: dopo il taglio delle foglie, se si ha l’accortezza di non recidere la pianta a livello del colletto (la base), questa è in grado di emettere nuove foglie, permettendo così raccolti multipli dalla stessa pianta.
La rucola è una pianta piuttosto rustica e di facile coltivazione: predilige un clima temperato (le temperature ottimali per la crescita sono comprese tra i 15°C e i 20°C), tollera il freddo e può sopportare leggere gelate, anche se una temperatura inferiore ai 5-6°C ne rallenta la crescita.
Nelle stagioni più calde e con forte insolazione, le foglie tendono a diventare eccessivamente piccanti e la pianta va a seme più rapidamente. Per questo, durante l’estate, è consigliabile una posizione a mezz’ombra, soprattutto nelle ore più calde della giornata. Nelle stagioni più miti (primavera e autunno), predilige un’esposizione in pieno sole.
Si adatta a diversi tipi di terreno, ma preferisce quelli sciolti, ben drenati e con una buona dotazione di sostanza organica. Il pH ideale del suolo è tendenzialmente neutro o leggermente acido, compreso tra 6 e 7. È importante evitare i ristagni idrici, che possono favorire l’insorgenza di malattie fungine a carico dell’apparato radicale.
La rucola necessita di annaffiature regolari per mantenere il terreno costantemente umido, ma non zuppo; la carenza d’acqua, soprattutto nei periodi caldi, è uno dei principali fattori che rendono le foglie amare e coriacee.
È preferibile irrigare nelle ore più fresche della giornata, bagnando il terreno e non le foglie, per ridurre il rischio di malattie.
Infine, la pianta non ha esigenze nutritive elevate, anzi, un eccesso di azoto può compromettere il sapore delle foglie.
È sufficiente, quindi, una buona concimazione di fondo al momento della preparazione del terreno, utilizzando del letame maturo o del compost. Durante la crescita, se necessario, si può intervenire con un fertilizzante liquido biologico diluito nell’acqua di irrigazione.
Fioritura
La rucola tende a fiorire quando le giornate si allungano e le temperature si alzano. In generale, questo avviene dalla tarda primavera all’inizio dell’estate.
La fioritura si manifesta con la crescita di un lungo stelo centrale, dal quale spuntano i fiori, che possono essere bianchi o gialli a seconda della varietà.
È importante sapere che la fioritura ha un effetto diretto sul sapore delle foglie: queste diventano più piccanti, forti e amare. Per questo, spesso viene interrotta la raccolta delle foglie per il consumo una volta che la pianta inizia a fiorire, anche se i fiori sono commestibili e possono essere usati per guarnire le insalate.
Per prolungare il periodo di raccolta delle foglie tenere e saporite, è consigliabile:
- Seminare la rucola in successione: fare piccole semine a distanza di qualche settimana l’una dall’altra, in modo da avere sempre piante giovani a disposizione
- Mantenere il terreno umido: un’irrigazione costante aiuta a ritardare la fioritura
- Coltivare in un luogo fresco o parzialmente ombreggiato: soprattutto nelle regioni più calde, l’ombra pomeridiana può prevenire la fioritura precoce
Commestibilità
Riproduzione
Il periodo ottimale per la semina della rucola in Italia si estende per gran parte dell’anno, da marzo a settembre. Tuttavia, per ottenere i risultati migliori, si consigliano due finestre temporali principali:
- Primavera (aprile-maggio): le temperature miti favoriscono una crescita rapida e rigogliosa, garantendo raccolti abbondanti in breve tempo
- Inizio autunno (settembre-ottobre): seminando in questo periodo si potrà godere di un raccolto tardivo autunnale-invernale, approfittando di un clima più fresco che spesso esalta il sapore delle foglie
È possibile anticipare la semina a febbraio o prolungarla fino a ottobre, avendo però l’accortezza di proteggere le giovani piantine da eventuali gelate tardive o precoci, ad esempio con un telo di tessuto non tessuto. L’estate è il periodo meno indicato per semine abbondanti, poiché il caldo intenso può accelerare la montata a seme della pianta, rendendo le foglie più dure e amare.
Semina in piena terra
Per chi dispone di un orto o di un’aiuola, la semina in piena terra è la soluzione ideale. È importante preparare il terreno lavorandolo per renderlo soffice e ben drenato. La rucola non necessita di un suolo particolarmente ricco, ma un apporto di compost maturo è sempre benefico.
Le due tecniche di semina più comuni sono:
- A spaglio: consiste nel distribuire i semi in modo uniforme sulla superficie del terreno lavorato
- A file: si creano dei piccoli solchi paralleli, profondi circa 1 cm e distanti tra loro 20-30 cm. I semi vengono poi distribuiti all’interno dei solchi. Questo metodo facilita le operazioni di diradamento, pulizia dalle erbe infestanti e raccolta
Dopo la semina, è fondamentale ricoprire i semi con un sottile strato di terra (circa 0,5-1 cm) e annaffiare delicatamente, preferibilmente con un getto a pioggia per non spostare i semi.
Semina in vaso
È consigliabile scegliere un vaso rettangolare o una fioriera, con una profondità di almeno 15-20 cm e dotato di fori di drenaggio sul fondo per evitare ristagni d’acqua.
Il terriccio ideale è quello universale di buona qualità, mescolato con un po’ di sabbia per migliorare il drenaggio. La semina si effettua spargendo i semi sulla superficie del terriccio e ricoprendoli con un leggero strato dello stesso. Anche in questo caso, l’annaffiatura iniziale deve essere delicata.
Cura e raccolta
Una volta seminata, la rucola richiede poche cure. In particolare, il terreno va mantenuto costantemente umido, ma non zuppo. È importante annaffiare regolarmente, soprattutto durante i periodi più caldi e secchi.
Quando poi le piantine avranno sviluppato le prime foglie vere, è consigliabile diradarle, lasciando una distanza di circa 5-10 cm tra una pianta e l’altra (nel caso della semina a file) per permettere loro di crescere al meglio.
La raccolta può iniziare già dopo 3-4 settimane dalla semina. Si possono raccogliere le singole foglie esterne, lasciando il cuore della pianta per favorire una nuova crescita, oppure si può tagliare l’intero cespo a qualche centimetro dalla base del terreno; in questo modo la pianta ricrescerà, regalando un secondo raccolto. Per avere un raccolto continuo, si consiglia di effettuare semine scalari ogni 15-20 giorni.
Semi
I semi della rucola sono molto piccoli e di colore scuro, solitamente marrone. Hanno una forma sferica o leggermente allungata e, in alcune varietà, possono avere una superficie mucillaginosa (cioè diventano appiccicosi a contatto con l’acqua).
È importante distinguere tra i semi di rucola coltivata (Eruca sativa) e quelli di rucola selvatica (Diplotaxis tenuifolia). I semi di rucola selvatica tendono ad essere più piccoli, ma la pianta che ne deriva è più resistente al caldo e ha un sapore più forte e piccante.
Informazioni e curiosità
La rucola è un alimento a basso contenuto calorico, ma ricco di micronutrienti essenziali, soprattutto vitamina C, ma anche vitamina A, K e B9.
Contiene poi composti come l’erucina e i polifenoli, dalle proprietà antiossidanti, e facilita la digestione. Vanta anche proprietà diuretiche e leggermente lassative.
Coltivazione
Oltre che nell’orto, la rucola si può coltivare senza difficoltà anche in vaso. È una pianta molto adattabile e la coltivazione su balcone o terrazzo è un’ottima soluzione per avere sempre a disposizione foglie fresche e dal sapore intenso.
L’importante è scegliere un vaso con fori di drenaggio per evitare i ristagni d’acqua, che sono molto dannosi per la rucola, e utilizzare un terriccio ben drenato e ricco di sostanza organica.
Collocazione
Dato che non teme particolarmente il freddo e ama le esposizioni soleggiate, la rucola si coltiva all’esterno, anche in vaso.
Concimazione
La rucola è una pianta relativamente poco esigente in termini di nutrienti. Tuttavia, una corretta concimazione può fare la differenza, garantendo foglie tenere, saporite e un raccolto prolungato. Il segreto sta nel fornire il giusto nutrimento al momento opportuno, senza eccedere.
Quando concimare
Il calendario della concimazione della rucola si articola in due fasi principali:
- Prima della semina o del trapianto: arricchire il suolo con sostanza organica ben matura, come compost o letame, circa due settimane prima della semina, assicura alle giovani piantine un ambiente fertile e ricco di nutrienti essenziali per la fase iniziale di crescita
- Durante la crescita: per sostenere lo sviluppo rigoglioso delle foglie, soprattutto se si effettuano raccolti frequenti, è consigliabile intervenire con concimazioni periodiche. Un buon ritmo è ogni 2-3 settimane, specialmente durante la primavera e l’estate
Come concimare
La rucola ha bisogno principalmente di azoto (N) per favorire lo sviluppo delle foglie.
I concimi organici sono la scelta ideale per un orto domestico e sostenibile. Oltre al compost e al letame da interrare prima della semina, si possono utilizzare: macerato di stallatico o pollina (diluito in acqua e usato per l’irrigazione, fornisce un apporto nutritivo equilibrato), humus di lombrico (ottimo per migliorare la struttura del terreno e apportare nutrienti in forma facilmente assimilabile), concimi liquidi biologici (da diluire nell’acqua di irrigazione ogni 15-20 giorni).
Anche se si vuole optare per i concimi minerali, è importante scegliere un prodotto con un alto titolo di azoto (N). Ad esempio, un rapporto N-P-K (azoto-fosforo-potassio) indicativo potrebbe essere 13-2-5 o similari. È fondamentale comunque seguire scrupolosamente le dosi indicate in etichetta per evitare un eccesso di concimazione.
Rucola in vaso: attenzioni specifiche
La coltivazione della rucola in vaso richiede qualche accortezza in più. Il substrato in contenitore, infatti, tende a esaurire i nutrienti più rapidamente. Pertanto, le concimazioni dovranno essere più frequenti ma più leggere.
L’ideale è utilizzare un concime liquido, biologico o minerale, diluito nell’acqua di irrigazione ogni 10-15 giorni.
Attenzione agli eccessi
Un eccesso di concime, in particolare di azoto, può essere dannoso per la rucola. I segnali di un’eccessiva fertilizzazione includono:
- Foglie ingiallite o con punte marroni
- Crescita stentata o deforme
- Accumulo di sali biancastri sulla superficie del terreno
Un aspetto cruciale da non sottovalutare è che un eccesso di azoto, pur favorendo una crescita fogliare abbondante, compromette il sapore della rucola, rendendola meno piccante e più amara. È quindi sempre meglio concimare con moderazione, osservando la risposta della pianta e intervenendo solo quando necessario.
Un terreno ben preparato in partenza spesso è sufficiente a garantire un buon raccolto senza ulteriori interventi.
Esposizione e luce
L’esposizione ideale per la rucola dipende in gran parte dalla stagione e dalla temperatura.
In generale, la rucola ama il pieno sole, che favorisce una crescita vigorosa e un sapore più intenso e piccante. Questo vale soprattutto nei periodi più freschi dell’anno, come la primavera e l’autunno.
Tuttavia, con l’aumento delle temperature estive, l’esposizione al sole diretto, specialmente nelle ore più calde del pomeriggio, può causare diversi problemi, come la “montata a seme”, ovvero la rapida produzione di stelo fiorale e semi. Questo processo rende le foglie più dure, fibrose e il sapore molto più amaro e sgradevole.
Per questo motivo, durante l’estate è preferibile un’esposizione a mezz’ombra, specialmente nelle ore pomeridiane.
Annaffiatura
Per ottenere una rucola tenera, saporita e con il giusto grado di piccantezza, l’irrigazione gioca un ruolo cruciale. Un apporto d’acqua corretto e costante è il segreto per evitare che le foglie diventino amare e per garantire una crescita rigogliosa.
La rucola, infatti, ama un terreno costantemente umido, ma teme fortemente i ristagni idrici. Come capire, allora, quando è il momento di annaffiare? Il metodo più semplice ed efficace è inserire un dito nel terreno vicino alle piante per circa 2-3 centimetri di profondità.
La frequenza delle irrigazioni non è fissa:
- Nell’orto: generalmente, durante la primavera e l’autunno, possono essere sufficienti 1-2 irrigazioni a settimana, a seconda delle piogge. Durante l’estate, con temperature elevate e assenza di precipitazioni, potrebbe essere necessario annaffiare ogni 1-2 giorni
- In vaso: la terra in contenitore si asciuga molto più rapidamente. Durante la stagione calda, è probabile che la rucola in vaso necessiti di essere annaffiata tutti i giorni, specialmente se i contenitori sono piccoli ed esposti al sole diretto
Un consiglio importante: dopo la semina, è fondamentale mantenere il terreno costantemente umido con leggere e frequenti nebulizzazioni per favorire la germinazione.
Come annaffiare
Il momento ideale per irrigare la rucola è la mattina presto. Annaffiare a quest’ora permette all’acqua di penetrare in profondità nel terreno e di essere assorbita dalle radici prima che il calore del sole la faccia evaporare. Inoltre, eventuali gocce d’acqua sulle foglie hanno tutto il tempo di asciugarsi, riducendo drasticamente il rischio di malattie fungine.
L’annaffiatura serale è una seconda opzione, ma è meno consigliata perché le foglie, rimanendo bagnate a lungo durante la notte, diventano più vulnerabili all’attacco di funghi e muffe.
Per un’irrigazione efficace e sicura, dirigere il getto d’acqua direttamente sul terreno, alla base delle piante, evitando di bagnare le foglie. Utilizzare, inoltre, un annaffiatoio con un diffusore a “doccia” o un sistema di irrigazione a goccia per non danneggiare le piante e non compattare il terreno.
In generale, meglio un’irrigazione abbondante e meno frequente che tante piccole e superficiali. Questo incoraggia le radici a crescere in profondità, rendendo la pianta di rucola più resistente alla siccità.
Riconoscere i segnali di stress idrico
Imparare a osservare le piante è fondamentale:
- Carenza d’acqua: il segnale più evidente è l’appassimento delle foglie. Inoltre, una rucola che ha sofferto la sete svilupperà un sapore eccessivamente amaro e piccante e tenderà a montare a seme più velocemente
- Eccesso d’acqua: foglie che ingialliscono partendo dal basso, crescita stentata e un odore di marcio proveniente dal terreno sono chiari indicatori di un’eccessiva irrigazione e di un pericoloso ristagno idrico
Potatura
La potatura della rucola consiste essenzialmente nella sua regolare raccolta.
Accanto a questo, è buona norma effettuare semplici operazioni di manutenzione come:
- Eliminare i fiori: non appena si notano i primi steli fiorali, è consigliabile tagliarli immediatamente. Questo gesto indirizza le energie della pianta verso la produzione di nuove foglie anziché verso la fioritura e la produzione di semi
- Rimuovere le foglie danneggiate: eliminare regolarmente eventuali foglie ingiallite, secche o danneggiate aiuta a mantenere la pianta sana e prevenire l’insorgere di malattie
Rinvaso e trapianto
Il momento migliore per trapiantare la rucola è quando le piantine hanno sviluppato almeno 2-4 foglie vere, oltre ai cotiledoni (le prime due foglioline embrionali). Generalmente, questo stadio viene raggiunto circa 3-4 settimane dopo la semina.
- Primavera: il trapianto si effettua non appena le temperature si stabilizzano e il rischio di gelate tardive è scongiurato. La primavera offre condizioni climatiche ideali, con temperature fresche che la rucola predilige
- Autunno: è possibile trapiantare la rucola anche a fine estate o inizio autunno, per un raccolto che si protrarrà fino ai primi freddi. In questo caso, è importante assicurarsi che le piante abbiano il tempo di svilupparsi a sufficienza prima dell’arrivo delle basse temperature
Si sconsiglia di effettuare il trapianto durante i mesi più caldi dell’estate, poiché lo stress da calore potrebbe compromettere la ripresa delle piantine.
Ecco gli step per effettuare un trapianto di successo, sia in pieno campo che in vaso.
- Preparazione del terreno: scegliere una posizione soleggiata o parzialmente ombreggiata. Il terreno ideale per la rucola è ben drenato, fertile e leggero. Lavorare il terreno con una vanga o una forca per renderlo soffice e incorporare del compost maturo per arricchirlo di sostanze nutritive
- Estrazione delle piantine: inumidire bene il terriccio del semenzaio o del vasetto in cui si trovano le piantine per facilitarne l’estrazione. Con l’aiuto di una piccola paletta o delle dita, estrarre delicatamente ogni singola piantina, cercando di preservare il più possibile il pane di terra attorno alle radici
- Messa a dimora: creare delle piccole buche nel terreno preparato, a una distanza di circa 15-20 cm l’una dall’altra e lasciando circa 30 cm tra le file (questo garantirà alle piante di rucola lo spazio sufficiente per svilupparsi correttamente). La profondità della buca deve essere tale da accogliere tutto il pane di terra della piantina
- Posizionamento e rincalzo: posizionare delicatamente la piantina nella buca, assicurandosi che il colletto (la zona di transizione tra le radici e il fusto) sia a livello del terreno. Riempire la buca con la terra, compattandola leggermente attorno alla base della pianta per eliminare eventuali sacche d’aria
- Annaffiatura: subito dopo il trapianto, annaffiare abbondantemente ma con delicatezza, utilizzando un getto d’acqua leggero per non smuovere il terreno attorno alle radici
Cure dopo il trapianto
Una volta trapiantata, la rucola non richiede cure eccessive, ma alcuni accorgimenti favoriranno una crescita sana e rigogliosa.
- Irrigazione: mantenere il terreno costantemente umido, ma non zuppo. Annaffiature regolari sono fondamentali, soprattutto durante i periodi di siccità
- Controllo delle infestanti: rimuovere regolarmente le erbe infestanti che potrebbero competere con la rucola per acqua e nutrienti
- Raccolta: può iniziare quando le foglie hanno raggiunto una dimensione adeguata, solitamente dopo 3-4 settimane dal trapianto. È possibile raccogliere le foglie esterne più grandi, lasciando che il cuore della pianta continui a produrre nuove foglie, oppure tagliare l’intera pianta a qualche centimetro dal terreno; in questo modo, se le condizioni sono favorevoli, la pianta ricaccerà nuove foglie per un secondo raccolto
Ubicazione stagionale
L’intervallo di temperatura ideale per una crescita rigogliosa e ottimale della rucola si situa tra i 15°C e i 20°C. All’interno di questo range, la pianta sviluppa foglie tenere, aromatiche e con il giusto grado di piccantezza in modo rapido e costante.
Anche le temperature per la germinazione sono simili: intorno ai 18-20°C, i semi germogliano in pochi giorni.
La rucola dimostra una buona resistenza al freddo. Può sopportare temperature minime che si avvicinano ai 5°C senza subire danni significativi, sebbene la sua crescita risulti notevolmente rallentata.
Brevi e leggere gelate possono essere tollerate, ma il gelo persistente può danneggiare irrimediabilmente le foglie. Per questo, nelle regioni del Nord Italia e durante i mesi più freddi, è consigliabile proteggere la coltivazione con un telo di tessuto non tessuto o in un tunnel freddo per garantire il raccolto anche in inverno.
Più che il freddo, il vero nemico della rucola è il caldo intenso. Quando le temperature superano costantemente i 25-30°C, la pianta entra in una fase di stress che innesca il processo di “prefioritura” o “montata a seme”. La pianta concentra le sue energie nella produzione dello stelo fiorale a scapito delle foglie, con due conseguenze negative principali:
- Indurimento delle foglie: le foglie diventano più dure, fibrose e meno piacevoli al palato
- Aumento del sapore amaro: il gusto si intensifica, virando verso un amaro e un piccante molto pronunciati, spesso sgradevoli
Per ovviare a questo problema durante l’estate, è consigliabile seminare la rucola in una posizione di mezz’ombra, dove possa essere protetta dai raggi solari diretti nelle ore più calde della giornata, e garantire irrigazioni frequenti per mantenere il terreno fresco.
Raccolta
Il segnale inequivocabile che la rucola è pronta per essere raccolta è la dimensione delle sue foglie. Generalmente, il momento ideale arriva dopo circa 4-6 settimane dalla semina, quando le foglie hanno raggiunto una lunghezza di 7-10 cm.
Raccogliere foglie di queste dimensioni assicura il perfetto equilibrio tra tenerezza e sapore. Foglie più giovani, anche di 6 cm, possono essere raccolte per un gusto più delicato, mentre attendere che superino i 15 cm le renderà più dure, fibrose e dal sapore eccessivamente amaro e piccante.
Il periodo migliore della giornata per la raccolta è la mattina presto, quando le foglie sono ancora fresche, turgide e al massimo del loro aroma.
Esistono due metodi principali per raccogliere la rucola, entrambi con la finalità di non danneggiare la pianta e stimolarla a produrre nuove foglie.
1. Raccolta a foglie singole
Questa tecnica, ideale per un consumo familiare e graduale, consiste nel raccogliere solo le foglie più esterne e sviluppate del cespo. Utilizzando le dita o un paio di forbici, si tagliano le foglie alla base, avendo cura di lasciare intatto il cuore centrale della pianta (il colletto) da cui si svilupperanno le nuove foglie.
2. Taglio completo del cespo
Questo metodo è più rapido e adatto a quando si necessita di una maggiore quantità di prodotto. Con un coltello affilato, si taglia l’intero cespo di foglie a circa 2-3 cm sopra il livello del terreno. È cruciale effettuare un taglio netto e non troppo basso per non danneggiare il colletto della pianta. Se l’operazione è eseguita correttamente, la pianta ricaccerà rapidamente, offrendo un nuovo raccolto nel giro di poche settimane.
Con queste tecniche, una singola pianta di rucola può garantire dalle 4 alle 6 raccolte successive, a volte anche di più, prima di esaurire il suo ciclo produttivo.
Malattia e cure
La rucola è una pianta piuttosto rustica, ma può essere soggetta ad attacchi da parte di funghi e insetti, soprattutto in condizioni ambientali sfavorevoli.
Malattie fungine
Sono spesso favorite da un’eccessiva umidità, scarsa ventilazione e temperature miti.
Peronospora
- Sintomi: si manifesta con macchie gialle e traslucide sulla pagina superiore delle foglie. In corrispondenza di queste macchie, sulla pagina inferiore, si forma una muffetta grigio-violacea. Le foglie colpite ingialliscono rapidamente e seccano
- Cura e prevenzione: è importante evitare i ristagni idrici irrigando al mattino e direttamente sul terreno, senza bagnare le foglie. Inoltre, assicurare una buona ventilazione tra le piante, rispettando le distanze di semina, e, ai primi sintomi, eliminare le foglie colpite. In agricoltura biologica si può intervenire preventivamente con prodotti a base di rame, rispettando sempre dosaggi e tempi indicati in etichetta
Oidio o mal bianco
- Sintomi: si presenta come una patina bianca e polverulenta che ricopre le foglie, le quali tendono poi a ingiallire e a deformarsi
- Cura e prevenzione: anche in questo caso, la buona circolazione dell’aria e l’irrigazione controllata sono le migliori strategie preventive. Ai primi segnali, si può trattare la pianta di rucola con prodotti a base di zolfo o, per un rimedio casalingo, con una soluzione di acqua e bicarbonato di sodio
Rizoctonia e sclerotinia
Questi funghi terricoli attaccano la base della pianta.
- Sintomi: provocano marciumi al colletto, la zona che unisce le radici alla parte aerea. La pianta appassisce, si affloscia e muore. Spesso si nota una muffa bianca e densa alla base della rucola
- Cura e prevenzione: la principale arma è la rotazione colturale, evitando di coltivare la rucola o altre crucifere (cavoli, ravanelli, ecc.) sullo stesso terreno per più cicli consecutivi. È fondamentale garantire un ottimo drenaggio del terreno per evitare i ristagni d’acqua che favoriscono questi patogeni. Le piante colpite vanno eliminate per fermare la diffusione dell’infestazione
Parassiti e insetti dannosi
Oltre ai funghi, anche alcuni insetti possono compromettere il raccolto.
Altica
È senza dubbio l’insetto più fastidioso per la rucola.
- Sintomi: questo piccolo coleottero nero e saltellante bucherella le foglie, creando decine di piccoli fori rotondi che possono compromettere l’aspetto e la commerciabilità del prodotto
- Cura e prevenzione. Per difendersi in modo naturale, si possono adottare diverse strategie come; tessuto non tessuto (coprire le aiuole con teli anti-insetto subito dopo la semina impedisce fisicamente all’altica di raggiungere le piante); irrigazioni frequenti (l’altica non ama l’umidità, quindi mantenere il terreno fresco con irrigazioni per aspersione nelle ore più calde può fungere da deterrente); cenere o polveri di roccia (spargere un velo di cenere di legna o di polveri di roccia, come la zeolite, sulle foglie crea una barriera fisica che disturba l’insetto); macerati (quello di aglio o di tanaceto spruzzati sulle piante hanno un’azione repellente)
Afidi
- Sintomi: questi parassiti si ammassano in colonie, solitamente sulla pagina inferiore delle foglie, succhiando la linfa e causando l’accartocciamento e l’ingiallimento delle foglie
- Cura e prevenzione: un primo intervento consiste nel rimuoverli manualmente o con un getto d’acqua. Per infestazioni più estese, è efficace un trattamento con sapone di Marsiglia o sapone molle potassico disciolto in acqua, da spruzzare direttamente sulle colonie. Anche i macerati di ortica possono essere d’aiuto
Minatori fogliari
Le larve di queste piccole mosche scavano gallerie all’interno delle foglie.
- Sintomi: si notano sulle foglie dei disegni sinuosi e biancastri, ossia le gallerie scavate dalla larva
- Cura e prevenzione: il danno è principalmente estetico. È sufficiente eliminare le foglie colpite. L’uso di reti anti-insetto previene la deposizione delle uova da parte degli adulti







































