Ravanello (pianta)

Raphanus sativus

La pianta del ravanello ama il pieno sola, ma una ombreggiatura di protezione in estate è senza dubbio consigliata.

  • La pianta del ravanello ama il pieno sola, ma una ombreggiatura di protezione in estate è senza dubbio consigliata.
  • Anche se spesso il ravanello viene immaginato tondo e rosso, esistono varietà di forma allungata e colore bianco o scuro.
  • La fioritura della pianta del ravanello coincide con la fine del suo ciclo vitale: in questa fase, la radice diventa legnosa e spugnosa.
  • Il daikon è una cultivar del ravanello comune, utilizzatissimo nella cucina asiatica.
  • I ravanelli si raccolgono quando la radice sporge leggermente dal terreno e appare di un colore rosso-rosa intenso e risulta soda al tatto.
  • La pianta del ravanello ama il pieno sola, ma una ombreggiatura di protezione in estate è senza dubbio consigliata.
  • Anche se spesso il ravanello viene immaginato tondo e rosso, esistono varietà di forma allungata e colore bianco o scuro.
  • La fioritura della pianta del ravanello coincide con la fine del suo ciclo vitale: in questa fase, la radice diventa legnosa e spugnosa.
  • Il daikon è una cultivar del ravanello comune, utilizzatissimo nella cucina asiatica.
  • I ravanelli si raccolgono quando la radice sporge leggermente dal terreno e appare di un colore rosso-rosa intenso e risulta soda al tatto.

Il ravanello è una pianta erbacea della famiglia delle Brassicaceae, apprezzata principalmente per la sua radice commestibile, ingrossata e carnosa.

Per essere precisi, dal punto di vista botanico, quest’ultima è in realtà un ipocotile ingrossato, ovvero la zona di transizione tra il fusto e la vera radice. La vera radice, invece, si presenta come un filamento lungo e sottile che si estende dalla base di questo ipocotile ingrossato.

Questa struttura carnosa funge da organo di accumulo, immagazzinando liquidi e molecole nutrizionali essenziali per lo sviluppo della pianta, in particolare per la successiva fioritura e fruttificazione. 

Le radici del ravanello esibiscono una vasta gamma di forme, tra cui rotonda, globosa, ovoidale, sferico-conica, cilindrico-conica e allungata. Il loro colore esterno varia significativamente, passando dal rosso brillante, scarlatto, rosso scuro, fino al bianco, rosa o persino variegato. La polpa interna, tuttavia, mantiene invariabilmente un colore bianco.

Anche le dimensioni possono cambiare: da piccole, con un diametro di 2-3 cm al momento della raccolta , a molto grandi, come nel caso della varietà Daikon, che può raggiungere fino a 1 metro di lunghezza e 4 kg di peso.

La polpa è tipicamente croccante e soda, con una consistenza fine e uniforme e un sapore caratteristico, che può variare da delicato a molto piccante. Questa piccantezza è principalmente attribuita alla presenza di rafanolo e, più in generale, agli isotiocianati, che sono composti contenenti zolfo. 

La parte aerea della pianta del ravanello è invece composta da una rosetta di foglie basali (picciolate, pelose e generalmente di forma tondeggiante o variamente lobata) e da uno scapo fiorale eretto, ramificato e spesso setoloso, che può raggiungere altezze di 50-80 cm o anche fino a un metro. 

Il colore delle foglie basali può variare dal verde scuro al verde chiaro, mentre il colore del picciolo può essere rosso, striato di rosa o verde scuro; le foglie presenti sul fusto (foglie cauline) sono simili a quelle basali ma progressivamente ridotte in dimensione, spesso intere, lanceolate o ovali, e prive di picciolo. Le foglie possono essere ricoperte da una fine peluria.

Il ravanello è una pianta che prospera a temperature fresche. La sua temperatura minima di crescita è di 4-5°C, con un intervallo ottimale di 15°-18/20°C.

Le alte temperature estive sono generalmente dannose, poiché possono portare a una maggiore spugnosità e piccantezza della radice. Anche sbalzi termici eccessivi tra giorno e notte non sono favorevoli. 

Per uno sviluppo ottimale dell’ipocotile commestibile, il ravanello predilige giornate con un elevato numero di ore di luce.

Per quanto riguarda il terreno, la pianta non ha esigenze particolari, ma si sviluppa al meglio in suoli soleggiati, sciolti, leggeri, ben drenati e fertili, ricchi di sostanza organica e con un pH ideale compreso tra 6.0 e 7.0. Terreni pesanti possono causare deformazioni o anellature nell’ipocotile, mentre terreni sabbiosi possono portare a spaccature e polpa spugnosa. 

I ravanelli richiedono anche una quantità d’acqua costante e discreta durante la loro crescita, a partire dalla semina o dal trapianto, tale per cui il terreno rimanga costantemente umido; di contro, la carenza idrica degrada significativamente la qualità del prodotto, portando a radici legnose e amare.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

Se il ravanello viene lasciato nel terreno dopo aver raggiunto la maturità, svilupperà uno stelo fiorale e produrrà piccoli fiori. Questi fiori, una volta impollinati, daranno origine ai semi.

La fioritura, tuttavia, indica che la radice commestibile sta diventando legnosa e non è più ideale per il consumo.

Generalmente, la pianta del ravanello fiorisce:

  • In estate, quando le temperature si alzano
  • Quando le piante sono state seminate troppo fitte o non sono state diradate correttamente
  • Quando la crescita della pianta viene interrotta da stress, come siccità o temperature elevate

I fiori del ravanello sono tipicamente ermafroditi, cioè possiedono sia organi riproduttivi maschili che femminili, e sono disposti in racemi aperti e terminali.

Sono anche tetrameri, il che significa che il loro calice e la loro corolla sono composti da quattro parti.

Il colore dei petali può variare, essendo comunemente bianco-rosa, bianco-violaceo, violetto, rosa-lilla o bianco-rosato. 

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadiciBulboGemmeTubero

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggineTubero

La pianta del ravanello si riproduce facilmente tramite seme.

Si può seminare quasi tutto l’anno, a patto che le temperature medie superino i 7°C (il periodo ideale è la primavera o l’autunno). In inverno la coltivazione è possibile usando protezioni come tunnel freddi.

Si può seminare a spaglio o, per un lavoro più ordinato, a file distanti circa 15-20 cm l’una dall’altra.

I semi si interrano a circa 1 cm di profondità, ma dato che sono molto piccoli, per distribuirli meglio, si possono mescolare con un po’ di sabbia o terriccio fine prima della semina.

Per avere un raccolto continuo, seminare piccole quantità ogni 10-15 giorni.

Infine, il diradamento è fondamentale: quando le piantine di ravanello hanno sviluppato 3-4 foglie, è essenziale diradarle, lasciando una distanza di circa 4-5 cm tra l’una e l’altra. Questa operazione garantisce che ogni ravanello abbia lo spazio sufficiente per ingrossarsi bene. Le piantine eliminate sono ottime da aggiungere alle insalate.

Semi

I semi del ravanello sono piccoli (circa 2-3 mm), di forma ovale o leggermente sferica, e hanno una superficie liscia. Il loro colore varia dal marrone chiaro al bruno-rossastro.

Sono contenuti in numero variabile all’interno della siliqua (un frutto secco deiscente caratteristico della famiglia delle Brassicacee) che si forma dopo la fioritura della pianta; sono noti per la facilità e rapidità di germinazione.

Informazioni e curiosità

La specie Raphanus sativus comprende una notevole varietà di cultivar, che si distinguono principalmente per la forma, il colore, le dimensioni e il sapore delle loro radici commestibili, oltre che per la loro precocità. 

Tra le varietà più diffuse in Italia si annoverano:

  • A radice tonda e rossa: Mária (molto precoce, adatta per serra), Granát (radici grandi, sapore fine, precoce), Prima (rotonda-appiattita, resistente alle spaccature), Saxa (piccola, scarlatta), Kvarta (rosso scuro, resistente a spaccature e montatura a seme), Vera (rosso brillante, croccante), Duo (rotonda-appiattita, rosso/bianco, sapore dolciastro)
  • A radice oblunga o lunga: Rampouch (cilindrica, bianca, retrogusto pungente), Candela di Ghiaccio (bianca), Candela di Fuoco (rossa), Ravanello Lungo o di Torino (detto anche Tabasso, è cilindrico, rosso intenso con apice bianco).
  • Altre varietà: Daikon (di origine giapponese, dalla forma allungata, colore bianco e sapore deciso e piccante; può raggiungere un metro di lunghezza e 4 kg di peso, coltivato nei mesi invernali)

Non solo la radice, ma anche le foglie della pianta del ravanello sono commestibili e rappresentano una fonte preziosa di vitamine, minerali e antiossidanti.

Coltivazione

VasoPiena Terra

Le varietà di ravanello tonde e a crescita contenuta sono perfette per la coltivazione in vaso (come una fioriera profonda almeno 20 cm). 

Il contenitore deve avere fori di scolo e sul fondo andrebbe distribuito uno strato di 3 cm di argilla espansa o ghiaia.

Il vaso va posizionato secondo le indicazioni stagionali (più sole in primavera, più ombra in estate) e riempito con un buon terriccio universale mescolato con un po’ di sabbia (circa il 30%) per migliorarne il drenaggio.

Collocazione

InternoEsterno

Come tutti gli ortaggi, la pianta del ravanello va coltivata all’esterno anche perché ama le temperature fresche.

Concimazione

La pianta del ravanello è poco esigente per quanto riguarda la concimazione poiché sfrutta benissimo la fertilità residua lasciata da colture precedenti che richiedono molta concimazione (come pomodori, zucchine o melanzane).

Di conseguenza, nell’orto non sono necessarie fertilizzazioni specifiche.

Diverso è il discorso per il ravanello in vaso, che va concimato con moderazione e attenzione. In vaso, infatti, il volume di terra è limitato e i nutrienti si esauriscono più rapidamente rispetto a un orto in piena terra.

Gli aspetti da considerare nella fertilizzazione in contenitore sono:

  • Terreno di partenza: quando si prepara il vaso, usare un terriccio specifico per ortaggi, che solitamente è già arricchito con i nutrienti necessari per le prime settimane di crescita. In questo modo, non sarà necessario concimare subito dopo la semina
  • Concimazione moderata: il ravanello ha un ciclo di vita molto breve (spesso meno di un mese). Un eccesso di concime, in particolare di azoto, può essere controproducente. Infatti, troppo azoto stimola la crescita delle foglie a scapito della radice, che è la parte più interessante
  • Tipo di concime: l’ideale è usare un concime organico, come compost o letame ben maturo, da mescolare al terriccio prima di seminare. Se la pianta dovesse mostrare segni di carenza (crescita debole, foglie ingiallite), usare un concime liquido specifico per ortaggi, ma in dosi molto basse. È importante privilegiare concimi che contengano anche fosforo e potassio per favorire lo sviluppo della radice
  • Drenaggio: un ristagno d’acqua può causare marciumi radicali, e la concimazione non può risolvere questo problema. Per questo, assicurarsi sempre che il vaso abbia fori di drenaggio, quindi disporre uno strato di argilla espansa o ghiaia sul fondo del contenitore stesso

Esposizione e luce

SoleMezz’ombraOmbra

L’esposizione ideale per la pianta del ravanello varia a seconda della stagionalità.

  • Primavera e autunno: scegliere una posizione in pieno sole
  • Estate: prediligere una zona ombreggiata nelle ore più calde. Il caldo eccessivo rende i ravanelli legnosi, piccanti e li spinge a fiorire prematuramente

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

L’acqua è l’elemento più critico da gestire nella coltivazione della pianta del ravanello: le annaffiature devono essere costanti e regolari per mantenere il terreno sempre leggermente umido, poiché periodi di siccità seguiti da irrigazioni abbondanti causano la spaccatura dei ravanelli e ne rendono il sapore acre e sgradevole.

Il metodo migliore è irrigare a pioggia con un getto fine.

Potatura

La pianta del ravanello non necessita di una potatura vera e propria, quanto in un paio di interventi specifici:

  1. Rimozione delle foglie danneggiate o ingiallite: durante la crescita, è buona prassi ispezionare la pianta e rimuovere le foglie che appaiono ingiallite, secche o danneggiate da parassiti o malattie. Questo aiuta a migliorare la circolazione dell’aria, previene la diffusione di malattie e permette alla pianta del ravanello di concentrare le proprie energie sullo sviluppo della radice anziché sulla manutenzione di foglie malate
  2. Rimozione dello stelo floreale (bullonatura): se la pianta del ravanello sta sviluppando un alto stelo dal centro, è un segnale che sta per fiorire. Poiché, come già anticipato, la fioritura riduce la qualità della radice (che diventa legnosa e amara), si consiglia di tagliare questo stelo alla base non appena spunta. Questo intervento non è una vera e propria potatura, ma serve a tentare di reindirizzare l’energia della pianta verso la radice. Tuttavia, una volta che la pianta ha iniziato il processo di fioritura, è difficile fermare completamente quest’ultimo e la radice raramente recupera la sua qualità ottimale

Rinvaso e trapianto

Il trapianto, o il rinvaso, della pianta del ravanello è altamente sconsigliata per via della radice a fittone molto sensibile ai danni.

Trapiantandola, infatti, si rischia di danneggiare la radice, il che può portare a una crescita stentata o alla mancata formazione del bulbo commestibile.

La pratica migliore è seminare direttamente i semi di ravanello nel luogo definitivo in cui cresceranno.

Ubicazione stagionale

La pianta del ravanello prospera in un clima fresco e temperato, con temperature ideali comprese tra i 15°C e i 20°C.

La crescita minima avviene a circa 4°C, ma la pianta inizia a soffrire se le temperature scendono sotto i 5°C.

Il ravanello è molto sensibile al caldo: se le temperature superano i 20°C per un periodo prolungato, la pianta tende ad “andare a seme”, ovvero a fiorire prematuramente. 

Per questo motivo, il periodo migliore per la semina del ravanello è la primavera e l’autunno, evitando i mesi più caldi dell’estate. Possibili sono anche le semine scalari (ogni 2-3 settimane) per avere un raccolto continuo per tutta la stagione.

Raccolta

La raccolta dei ravanelli avviene in modo scalare, a circa 4-7 settimane dalla semina, a seconda della varietà e della stagione. Vanno scelti i ravanelli che hanno raggiunto la dimensione desiderata (di solito 2-3 cm di diametro per le varietà tonde), senza aspettare troppo, altrimenti diventano spugnosi e perdono sapore.

Per raccoglierli, basta estirpare delicatamente la pianta dal terreno. Un metro quadrato di terreno ben coltivato può produrre circa 1 kg di ravanelli.

Dopo la raccolta, eliminare le foglie (si possono usare in zuppe o frittate) per evitare che sottraggano umidità alla radice. I ravanelli si conservano in frigorifero per circa una settimana.

Malattia e cure

Il ravanello, sebbene sia una pianta dal ciclo di crescita breve, può essere soggetto a diverse malattie e parassiti. La prevenzione e l’intervento tempestivo sono cruciali per garantire un buon raccolto.

Malattie fungine

Sono tra le più comuni e spesso sono favorite da condizioni di elevata umidità e scarsa circolazione dell’aria.

  • Muffa grigia: si manifesta con macchie grigie su foglie e radici. Si cura mantenendo una buona circolazione dell’aria e riducendo l’umidità
  • Muffa bianca: causa macchie bianche sulle foglie e sulle radici. La prevenzione si basa su una corretta rotazione delle colture e una buona igiene del suolo
  • Peronospora: provoca macchie gialle o brune sulle foglie. Per prevenirla, è importante evitare l’eccesso di umidità e garantire un’adeguata circolazione dell’aria tra le piante
  • Marciume radicale: colpisce le radici, rendendole scure e molli. Si previene con la rotazione delle colture e un buon drenaggio del terreno
  • Ruggine bianca: si manifesta con aree clorotiche o necrotiche sulle foglie superiori e pustole bianche sulla pagina inferiore e si sviluppa in condizioni di clima fresco e umido. Si consiglia l’uso di semi sani, la rotazione delle colture e l’eliminazione dei residui vegetali

Parassiti

Anche i parassiti possono danneggiare le piante di ravanello. Spesso, questi sono gli stessi che colpiscono altre piante della famiglia delle Brassicacee (come i cavoli).

  • Afidi: si insediano sulle parti più tenere delle piante di ravanello, causando deformazioni e ingiallimento delle foglie
  • Altica (pulce degli orti): si tratta di piccoli coleotteri che creano fori sulle foglie. Un rimedio biologico efficace è il piretro, ma è consigliabile irrigare frequentemente le foglie per scoraggiare gli attacchi dell’insetto
  • Larve defogliatrici (nottue): si nutrono delle foglie e dei fusti. In caso di infestazioni estese, possono distruggere completamente il fogliame
  • Mosca dei cavoli: le larve scavano gallerie nella radice principale, danneggiandola e rischiando di condurre la pianta del ravanello alla morte

Rimedi e prevenzione

La maggior parte delle malattie e dei parassiti si può prevenire adottando buone pratiche agronomiche:

  • Rotazione delle colture: non coltivare ravanelli (o altre Brassicacee) nello stesso terreno per diversi anni, per interrompere il ciclo vitale di funghi e parassiti
  • Drenaggio e irrigazione: assicurarsi che il terreno sia ben drenato per evitare ristagni idrici. Irrigare in modo regolare ma non eccessivo, preferendo l’irrigazione a goccia o dal basso per non bagnare le foglie
  • Circolazione dell’aria: mantenere una distanza adeguata tra le piante per favorire la circolazione dell’aria e ridurre l’umidità
  • Igiene del terreno: rimuovere e distruggere i residui vegetali infetti e le erbe infestanti
  • Uso di varietà resistenti: dove possibile, scegliere varietà di ravanello che mostrano una maggiore resistenza a determinate malattie
  • Concimazione equilibrata: evitare eccessi di azoto che favoriscono lo sviluppo della parte aerea a scapito della radice, rendendo la pianta più debole

In caso di infezioni estese, si possono utilizzare prodotti specifici, come fungicidi o insetticidi, preferendo quelli biologici o a basso impatto ambientale quando possibile.

Per la gestione dei parassiti, ad esempio, lo spargimento di cenere di legna sulle foglie può avere una certa efficacia contro l’altica. In caso di infestazioni molto serie, possono essere impiegati preparati insetticidi ad azione abbattente come il macerato di ortica, il legno di quassia e il piretro.

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