- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione e luce
- Annaffiatura
- Potatura
- Rinvaso e trapianto
- Ubicazione stagionale
- Malattia e cure

- La guzmania si può coltivare solo in vaso nel nostro Paese.
- La guzmania fiorisce una sola volta nella vita.
- Il colore più comune della guzmania è il rosso, ma non mancano esemplari di altre tonalità come viola, giallo o arancione.
- La guzmania è una pianta tipica delle foreste calde e umide dell’America Centrale e Meridionale.
- La guzmania ama la luce ma non il sole diretto.
- Come tutte le piante tropicali, la guzmania non tollera le basse temperature, quindi può essere spostata all’esterno solo in determinati periodi dell’anno.
Il genere guzmania appartiene alla famiglia delle Bromeliaceae e raggruppa all’incirca un centinaio di specie di piante perenni sempreverdi, nella quasi totalità dei casi epifite, originarie delle foreste americane della Florida, e della giungla pluviale di Brasile, Guyana, Colombia, Ecuador, Bolivia.
Le piante epifite (la più famosa delle quali è il vischio) vivono sugli alberi e non radicano nel terreno, ma, anche se si tratta di piante parassite, non “succhiano” nessun nutrimento e non danneggiano gli esemplari che le ospitano. Più questa natura epifita della guzmania sarà rispettata nella coltivazione in casa e maggiori saranno le possibilità di successo: la pianta ama, infatti, gli spazi molto luminosi, ma evitando l’esposizione diretta; se spostata all’esterno, solo se le temperature lo consentono perché il freddo è nemico della guzmania, va collocata in una posizione ombreggiata. L’umidità elevata e il terriccio a reazione acida e ben idratato, specialmente d’estate, sono fattori fondamentali per garantire alla pianta le condizioni ambientali ideali.
Se ben curata, la guzmania difficilmente si ammala, mentre in caso di esposizione errata, temperature troppo alte o troppo basse e scarsa umidità, mostra subito segni di deperimento; esemplari indeboliti sono poi preda facile di parassiti come cocciniglia, ragnetto rosso e botrytis.
Per quanto riguarda le caratteristiche della pianta, la guzmania presenta delle foglie lucide e a margine liscio, che formano una rosetta centrale capace di trattenere l’acqua (è il pozzetto in cui versare l’acqua, non calcarea, delle annaffiature). I fiori, bianchi o gialli, a tre petali, sono di breve durata e si affacciano verso l’esterno da brattee molto colorate.
Fioritura
La guzmania ha un ciclo vitale che dura in media circa tre anni e soltanto nell’ultima fase fiorisce, una sola volta nella vita. La fioritura avviene in estate.
Occorre specificare che il caratteristico ciuffo colorato della guzmania, molto simile a quello dell’ananas, non è il vero fiore, bensì foglie modificate, dette brattee, che servono alla pianta per farsi notare dagli insetti. Il vero fiore, protetto dalle brattee, è piccolo e poco decorativo.
Commestibilità
Riproduzione
Dopo che la guzmania fiorisce, anche se può vivere ancora a lungo (anche un anno), inevitabilmente comincia a declinare, le foglie si macchiano e si coprono di piccole aree necrotiche; non è però un processo del tutto negativo: alla base della pianta si formano dei polloni, i quali origineranno nuove piante e, quando la pianta madre morirà, avranno raggiunto uno sviluppo pari alla metà delle dimensioni finali.
Con un coltello affilato si taglia la pianta madre, una volta seccata, 5 cm circa sopra la base e a primavera si provvede a rinvasare le nuove piantine riposizionandole in verticale perché di solito crescono fortemente inclinate.
Si utilizzi per il rinvaso un mix di torba e sabbia a granulometria grossa per garantire un ottimo drenaggio. Le giovani piante, dopo il rinvaso, devono essere tenute all’ombra e al riparo dalle correnti d’aria fino all’attecchimento. Da questo momento si potrà bagnarle nel pozzetto centrale.
Semi
I semi di guzmania, come quelli di molte altre Bromeliaceae, hanno alcune caratteristiche distintive:
- Dimensioni ridotte: sono molto piccoli, spesso quasi polverosi o comunque minuti
- Abitualmente dotati di “peli” o “piumino”: una delle caratteristiche più notevoli dei semi di guzmania (e di altre bromeliacee epifite) è la presenza di una sorta di appendice setosa, simile a peli o a una piuma. Questa struttura ha lo scopo di aiutarli a disperdersi con il vento nel loro habitat naturale (le foreste pluviali) e di aggrapparsi alle cortecce degli alberi o ad altre superfici
- Colore scuro: generalmente sono di colore marrone scuro o nero
- Forma: spesso sono allungati o affusolati, più che perfettamente rotondi
Queste caratteristiche li rendono adatti alla loro strategia di propagazione naturale, che prevede la dispersione e l’attecchimento su substrati diversi dal terreno.
La germinazione dei semi di guzmania può essere complessa e richiede condizioni di umidità molto elevate e luce indiretta, simili a quelle del loro ambiente nativo. Per questo motivo, la propagazione domestica è più comunemente fatta attraverso i germogli laterali che la pianta madre produce dopo la fioritura.
Informazioni e curiosità
Il nome particolare della pianta deriva da Anastasio Guzmán, un naturalista spagnolo del XVIII secolo, che andò alla scoperta delle piante argentine e brasiliane, allora sconosciute, percorrendo tutta l’America Meridionale.
Coltivazione
Essendo una pianta tropicale, la guzmania si coltiva in vaso: in questo modo, si potrà spostare in casa all’arrivo dei primi freddi.
Collocazione
Date le sue particolari esigenze ambientali e la scarsissima tolleranza al freddo, la guzmania va considerata una pianta d’appartamento.
Concimazione
Per concimare la guzmania si può utilizzare un fertilizzante liquido per piante acidofile, ogni 15 giorni, mescolato all’acqua di bagnatura, che andrebbe immessa nel pozzetto centrale e solo secondariamente nel terreno. Ne bastano poche gocce per pianta senza mai eccedere.
Esposizione e luce
La guzmania ha bisogno di molta luce, ma sempre diffusa e non diretta. Si tratta, infatti, di una pianta epifita che in natura vegeta al riparo della chioma degli alberi.
Annaffiatura
Bagnare correttamente la guzmania è fondamentale per avere piante sane e durevoli.
Allo scopo, utilizzare solo acqua dolce (l’acqua calcarea macchia le foglie) e a temperatura ambiente, da versare nel pozzetto centrale della pianta in modo da riempirlo completamente. Durante l’inverno occorrerà attendere che l’acqua nel pozzetto sia stata assorbita del tutto prima di aggiungerne altra; in estate, si bagna anche due volte la settimana e si distribuisce acqua anche sul terriccio, così da mantenerlo leggermente umido.
Potatura
La guzmania non necessita di potatura in senso tradizionale: è sempre buona norma rimuovere le foglie singole che diventano marroni, secche o danneggiate alla base, semplicemente tagliandole alla base con forbici pulite.
Accanto a questo, la separazione dei polloni, come già anticipato, permette la propagazione della pianta stessa e avviene in questo modo:
- Fioritura e declino della pianta madre: la guzmania fiorisce una sola volta nella sua vita. La brattea colorata (spesso scambiata per il fiore stesso) e i piccoli fiori reali all’interno, durano diversi mesi. Una volta che la fioritura svanisce e la brattea comincia a perdere colore e a seccare, la pianta madre inizia un lento declino e finirà per morire
- Rimozione dello stelo fiorale esaurito: si esegue una volta che la brattea e i fiori sono completamente appassiti, marroni e secchi. Si taglia lo stelo fiorale alla base, il più vicino possibile alla “coppa” centrale della pianta, usando forbici o cesoie affilate e sterilizzate. Questo non farà fiorire di nuovo la pianta madre, ma indirizzerà l’energia verso lo sviluppo dei germogli laterali.
- Apparizione dei germogli laterali: mentre la pianta madre deperisce, inizierà a produrre piccoli germogli alla base. Questi vanno lasciati crescere fino a quando avranno raggiunto circa 1/3 o 1/2 delle dimensioni della pianta madre stessa A questo punto dovrebbero aver sviluppato le proprie piccole radici. Separarli prima potrebbe ridurre le loro possibilità di sopravvivenza
- Separazione dei germogli e potatura finale della pianta madre: quando i polloni sono abbastanza grandi, usare un coltello o delle forbici sterilizzate per tagliarli dalla pianta madre, cercando di includere quante più radici possibile. Una volta che tutti i germogli sono stati rimossi, o che la pianta madre è completamente appassita, quest’ultima va scartata poiché non fiorirà di nuovo
In sintesi, la “potatura” della guzmania consiste principalmente nella gestione del suo ciclo vitale: si rimuove il fiore esaurito per incoraggiare i nuovi germogli, e poi si separano questi germogli per far nascere nuove piante.
Rinvaso e trapianto
Più che di trapianto, nel caso della guzmania si parla di rinvaso, in primavera. Il terriccio deve essere sempre ben drenato, per consentire un rapido sgrondo dell’acqua in eccesso, e a reazione acida, formato da un mix di torba e sabbia a granulometria grossa; deve anche essere soffice per consentire, come in natura, una buona areazione delle radici.
Ubicazione stagionale
La guzmania ama temperature stabili comprese fra i 16 e i 21°C. In inverno, bagnandola con parsimonia, resiste fino a 13°C, mentre in estate può temere il caldo al di sopra dei 27°C, specie se l’umidità dell’aria e le annaffiature sono insufficienti.
Soprattutto l’umidità ambientale deve essere mantenuta elevata irrorando le foglie ogni giorno durante l’estate o quando i termosifoni sono accesi; vaporizzare due volte la settimana in primavera, autunno e in inverno se si sposta la pianta in locali freschi, con temperature comprese fra 16 e 18°C.
Malattia e cure
Capire se la guzmania non gode di buona salute è facile perché la pianta manifesta presto i sintomi di pratiche colturali o condizioni ambientali scorrette:
- Un cambio di colore progressivo delle foglie verso il verde scuro/nero indica che la pianta è esposta a temperature troppo basse e ha avuto inizio la degenerazione dei tessuti che porterà alla marcescenza. Non è facile recuperare la pianta se il processo è in atto da molti giorni, ma si può provare a spostarla in un locale luminoso e caldo, con temperature superiori ai 15°C, bagnandola solo quando il terriccio si sarà asciugato del tutto
- Se le giovani piante non crescono e non fioriscono i motivi possono essere molteplici: temperatura insufficiente, mancanza di luce, scarsa umidità, poco nutrimento. Per rimediare, verificare che la temperatura minima non sia inferiore ai 16°C, irrorare la pianta con acqua dolce, spostarla in luce piena, aggiungere nell’acqua di bagnatura da porre nel pozzetto centrale un fertilizzante per piante da fiore ad un quarto del dosaggio indicato dal produttore
- Le foglie della guzmania imbruniscono e seccano quando la temperatura è troppo alta e l’umidità dell’aria scarsa. Intervenire verificando la presenza di acqua nel pozzetto centrale, quindi pulire le foglie con un panno umido per reidratare la superficie fogliare e inumidire il terriccio senza inzupparlo. Durante l’inverno, quando il riscaldamento è acceso, porre le piante su un largo sottovaso con uno strato di ghiaia da mantenere bagnato: la pianta deve poter sgrondare l’acqua senza assorbire liquido dal basso
La guzmania, se ben tenuta, non soffre di problemi parassitari, ma, in caso contrario, possono manifestarsi infestazioni di:
- Cocciniglia: la cocciniglia cotonosa si insedia di preferenza alla base delle piante di guzmania, dove non sempre è chiaramente visibile. Va rimossa manualmente con cotone e alcool, ripetendo il trattamento ogni cinque giorni fino alla risoluzione del problema. In caso di ricomparsa del parassita (di solito può avvenire dopo circa un mese), si può utilizzare un prodotto specifico a base di malathion
- Ragnetto rosso: è molto comune laddove le condizioni di umidità siano scarse. Prima di utilizzare prodotti antiparassitari, pulire accuratamente tutte le foglie della pianta, specie nella pagina inferiore dove le ragnatele sono presenti, con un panno umido. Ripetere il trattamento ogni settimana e porre il vaso sopra un ampio sottovaso con ghiaia da mantenere bagnata
- Muffa grigia: si forma laddove le temperature siano basse e l’umidità elevata. La guzmania malata tende a marcire e non esiste rimedio se non tentare di ripristinare le condizioni ambientali ideali