- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione e luce
- Annaffiatura
- Potatura
- Rinvaso e trapianto
- Ubicazione stagionale
- Raccolta
- Malattia e cure

- La pianta del girasole si distingue per il fusto eretto e non ramificato, che può raggiungere e addirittura superare i due metri di altezza.
- Il fiore di girasole è composto da una corona di fiori ligulati di un giallo intenso con al centro un bottone di fiori più scuri.
- In foto, uno sterminato campo di girasoli in estate.
- Il girasole è una pianta imponente: l’esemplare più alto al mondo ha sfiorato ben 9 metri di altezza!
- Il girasole non ha bisogno solo di un’esposizione diretta, deve anche essere ben protetto dalle raffiche di vento.
Helianthus è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Asteraceae, originaria degli Stati Uniti, inconfondibile sia per le dimensioni (il fusto può arrivare fino a 3 metri), sia per la magnificenza del fiore. Il nome comune, “girasole”, deriva dalla particolare capacità di questa pianta di seguire gli spostamenti del sole durante la giornata e ciò grazie al “pulvino”, un filamento che si trova sullo stelo.
La pianta di girasole si riproduce esclusivamente per seme, si coltiva in piena terra e all’esterno, sempre in posizione calda e soleggiata: le temperature ideali per la sua crescita rigogliosa sono comprese tra i 18 e i 25°C, mentre al di sotto dei -10/-5°C, la pianta entra in sofferenza (per questa ragione occorre valutare se sia possibile effettuare o meno la semina del girasole nelle regioni del Nord). Per concimare il girasole, si può incorporare nel terreno, al momento della semina o del trapianto, un terricciato di letame maturo; in più, occorrerà distribuire ogni settimana un fertilizzante liquido per piante verdi, da sostituire con un prodotto per piante da fiore quando il capolino inizierà a ingrossarsi. Le annaffiature dovranno essere regolari e abbondanti, ma sempre evitando la formazione di ristagni, mentre il terreno ideale per il trapianto dovrà essere lavorato in profondità e ricco di nutrienti. La potatura non è operazione necessaria e anche le malattie sono poco frequenti, fatta eccezione per gli eventuali attacchi di afidi, i quali facilmente si annidano e nascondono all’interno delle ampie infiorescenze del girasole.
La caratteristica “testa” del girasole è, infatti, una grossa infiorescenza a capolino, composta da due tipi di fiori. Al centro si trovano i “fiori del disco”, che formano il “bottone” marrone e che produrranno i semi. Alla periferia, quelli che comunemente chiamiamo petali sono in realtà i “fiori del raggio”, di colore giallo brillante e a forma di piccola tromba.
Le foglie sono grandi, a forma di cuore (cuoriformi), con margine grossolanamente dentato. Possono essere lisce o leggermente pelose (tomentose). Il loro portamento è un ottimo indicatore dello stato di idratazione della pianta.
Il girasole ha un’elevata capacità di ibridazione, che ha portato a numerose varietà con colori e dimensioni diverse. Generalmente vengono suddivise in tre gruppi:
- Monofiore: producono un solo, grande fiore e sono destinate principalmente alla produzione di semi
- Multifiore: presentano più fiori sullo stesso stelo (ad esempio Helianthus decapetalus ‘Capenoch Star’) e sono apprezzate come piante ornamentali
- A fiori doppi: simili a pompon, molto diversi dal girasole classico, sono molto appariscenti sia nella taglia grande che in quella nana, adatta alla coltivazione in vaso
Fioritura
Il girasole fiorisce d’estate (da fine giugno fino anche a inizio ottobre, come Helianthus atrorubens ‘Gullick’s Variety’ o Helianthus decapetalus ‘Capenoch star’).
Commestibilità
Riproduzione
Il girasole si riproduce soltanto per seme, che sia in piena terra o in vaso (questa seconda opzione vale solo ed esclusivamente per le varietà nane).
Coltivazione in piena terra (varietà grandi)
- Posizione: scegliere un’area del giardino con esposizione a Sud, dove la pianta possa ricevere irraggiamento diretto per gran parte della giornata
- Terreno: lavorare il terreno in profondità per renderlo morbido e ricco di nutrienti; se troppo pesante, va alleggerito con della sabbia per facilitare lo sviluppo delle radici
- Semina: si effettua tra marzo (Centro Italia) e aprile (Nord). Mettere due semi per buchetta, ricoprendoli con circa mezzo centimetro di terra, e rispettare una distanza di 60 cm tra le piante (circa cinque piante per metro quadrato)
- Trapianto: in alternativa alla semina, è possibile acquistare piantine già formate in vivaio e trapiantarle quando sono alte circa 15 cm, all’inizio della primavera, annaffiando generosamente. La distanza minima tra gli esemplari è di 40 cm, ma va valutata in base alla varietà
Coltivazione in vaso (specie nane)
- Vaso: utilizzare contenitori tondi o rettangolari profondi almeno 20 cm, riempiti con terriccio universale o per piante da fiore
- Preparazione dei semi: per accelerare la germinazione, lasciare i semi a bagno in acqua a temperatura ambiente la notte precedente la semina. Questo ammorbidirà l’involucro esterno
- Semina: si effettua ad aprile. Mettere due semi in un vaso da 18-20 cm di diametro, o due coppie di semi in una cassetta da 40 cm (distanziando le buchette di 30 cm)
- Germinazione: dopo la semina, bagnare uniformemente. Si può coprire il vaso con pellicola per alimenti bucherellata per mantenere l’umidità. Le piantine spunteranno dopo 10-15 giorni; a quel punto, rimuovere la copertura
Semi
I semi di girasole sono commestibili e ricchi di preziosi nutrienti. Hanno un duro involucro esterno a righe bianche e nere che racchiude una mandorla, da cui si estrae anche il famoso olio di girasole.
I semi sono pronti per essere raccolti a fine agosto/inizio settembre, quando il retro del fiore diventa di colore giallo-marrone. Prima del consumo, vanno sciacquati e lasciati essiccare perfettamente.
Informazioni e curiosità
Il nome girasole deriva dalla particolare capacità della pianta di orientarsi con il sole, un fenomeno chiamato eliotropismo.
Contrariamente alla credenza comune, non è la pianta matura a seguire il sole per tutto il giorno: questo comportamento è tipico solo dei fiori giovani, che si orientano da Est a Ovest durante il giorno per poi tornare a Est durante la notte. Una volta maturi, i fiori si stabilizzano, puntando fissi verso Est.
Tale movimento è reso possibile dal “pulvino”, un segmento flessibile dello stelo, situato sotto l’infiorescenza, che reagisce agli stimoli luminosi attraverso specifici ormoni.
Pianta sacra agli Incas, che già ne conoscevano le proprietà nutritive, il girasole fu introdotto in Europa solo nel XVI secolo. Oggi in Italia è coltivato soprattutto nelle regioni del Centro, sia a scopo alimentare che ornamentale.
Coltivazione
Per le dimensioni elevate (anche dell’apparato radicale), il girasole si coltiva preferibilmente in piena terra.
Per la coltivazione in vaso occorrerà optare per le specie nane, reperibili sia come sementi, sia in forma di piantine già formate alte 15-20 cm, pronte per il rinvaso.
Allo scopo, utilizzare dei vasi tondi o rettangolari profondi almeno 20 cm riempiti con terriccio universale o per piante da fiore.
Collocazione
Anche per le sue dimensioni imponenti, oltre che per la sua natura decisamente eliofila, il girasole è una pianta che vive all’esterno.
Concimazione
La concimazione del girasole va suddivisa in 3 tempi:
- Al momento della semina/trapianto, incorporare nel terreno un terricciato di letame maturo o un concime granulare a lenta cessione (con N, P, K in egual misura)
- Durante la crescita, distribuire ogni settimana un fertilizzante liquido per piante verdi
- All’inizio della fioritura, sostituire il fertilizzante con un prodotto specifico per piante da fiore (più ricco di microelementi) e continuare ogni due settimane fino alla fine della fioritura
Esposizione e luce
Il girasole deve essere obbligatoriamente posto in pieno sole e in una zona calda.
Annaffiatura
Le annaffiature del girasole devono essere regolari e abbondanti, ma evitando sempre i ristagni d’acqua (per questo, bisogna svuotare sempre il sottovaso).
È bene aspettare che la superficie del terreno appaia asciutta prima di bagnare di nuovo.
Carenze idriche ripetute arrestano lo sviluppo e favoriscono un invecchiamento precoce della pianta.
Potatura
Il girasole non necessita di potatura; è sufficiente eliminare le parti secche o danneggiate.
Rinvaso e trapianto
A meno che non si tratti di una specie nana, il girasole si può seminare in vaso, ma va poi trapiantato in piena terra quando le piantine saranno alte circa 15 cm, all’inizio della stagione primaverile. La distanza minima tra un esemplare e l’altro è di 40 cm ma deve essere valutata secondo la varietà scelta. Il terreno deve essere lavorato in profondità e ricco di nutrienti.
Ubicazione stagionale
Il girasole vive all’esterno tutto l’anno, ma deve essere obbligatoriamente posto in pieno sole e in una zona calda.
- Temperature ideali: la crescita è rigogliosa con temperature comprese tra i 18 e i 25°C
- Resistenza al caldo: non teme le alte temperature estive, sopportando anche 32-33°C
- Resistenza al freddo: la pianta entra in sofferenza sotto i -5/-10°C, motivo per cui la semina nelle regioni del Nord Italia va valutata con attenzione, scegliendo il momento giusto o varietà nane da vaso
Raccolta
Il girasole è uno splendido fiore reciso, da raccogliere durante l’estate. Per farlo durare a lungo (almeno una settimana) in vaso, basta seguire una semplice procedura:
- Eliminare le foglie più basse che marcirebbero in acqua
- Sfrangiare la base del gambo per aumentare la superficie di assorbimento
- Usare un vaso di vetro pesante (eventualmente con una pietra sul fondo per la stabilità)
- Riempire con acqua fresca e aggiungere qualche goccia di candeggina per conservare più a lungo l’infiorescenza
Malattia e cure
Il girasole è una pianta resistente alle malattie, ma può essere soggetta ad attacchi di afidi, che si annidano facilmente all’interno delle grandi infiorescenze.
In caso di infestazione, intervenire subito con prodotti specifici o con composti naturali a base di ortica o aglio da vaporizzare sulla pianta.