- Fioritura
 - Commestibilità
 - Riproduzione
 - Semi
 - Informazioni e curiosità
 - Coltivazione
 - Collocazione
 - Concimazione
 - Esposizione e luce
 - Annaffiatura
 - Potatura
 - Rinvaso e trapianto
 - Ubicazione stagionale
 - Malattia e cure
 

- Ficus lyrata è una pianta da interno perfetta per portare un tocco esotico in casa.
 - Ficus lyrata può essere spostato all’esterno durante la bella stagione, evitando l’esposizione diretta che potrebbe provocare bruciature sulle foglie.
 - Le foglie di ficus lyrata sono caratterizzate da un bordo irregolare e venature marcate, che seguono un pattern centrale molto pronunciato.
 - In casa, porre il ficus lyrata in una stanza molto luminosa.
 - Nel nostro Paese, ficus lyrata va coltivato in vaso.
 
Ficus lyrata appartiene al genere Ficus della famiglia delle Moracee, originaria delle zone tropicali dell’Africa. Si tratta di un arbusto sempreverde che in natura raggiunge le dimensioni di un albero, dalla chioma disordinata, e produce frutti, non commestibili, che difficilmente si formano sulla pianta in appartamento così come anche i fiori.
Il nome particolare deriva dalle caratteristica forma delle foglie, che ricorda quella di un violino o della lira; proprio il fogliame rappresenta l’elemento di pregio di questa pianta: lucido, di colore verde scuro con vistose venature gialle o bianche, e margine ondulato. Per favorire lo sviluppo di ramificazioni è consigliabile cimare la pianta, ad un’altezza di 30-80 cm, in modo che sviluppi alcuni germogli laterali.
Curare il ficus lyrata non è troppo difficile: richiede un’esposizione molto luminosa e va annaffiato con frequenza durante la primavera e l’estate, sempre evitando di inzuppare il terreno; nei mesi invernali basta mantenere alta l’umidità ambientale perché l’aria secca facilita l’infestazione parassitaria da ragnetto rosso. Il terreno ideale è soffice e sciolto, ben drenato e ricco di sostanza organica (la pianta si concima con un fertilizzante liquido specifico per piante verdi, ogni 15-20 giorni), mentre il rinvaso è richiesto ogni 2-3 anni. Il ficus non ha bisogno di potatura, ma grazie alle talee è possibile riprodurre facilmente la pianta.
Fioritura
Ficus lyrata difficilmente fiorisce come pianta d’appartamento coltivata in vaso.
Commestibilità
Riproduzione
Il ficus lyrata si moltiplica principalmente per talea di fusto. È un metodo che richiede pazienza, ma è l’unico modo affidabile per farlo in casa.
Il periodo migliore per questa operazione è la primavera o l’inizio dell’estate, quando la pianta è nel pieno del periodo di crescita attiva e ha più energie per radicare.
Propagazione in acqua (il più comune)
- Scegliere e tagliare la talea: per prima cosa, individuare un ramo sano, preferibilmente una talea apicale (la punta di un ramo) che abbia 2-3 foglie sane, quindi, con forbici o un coltello affilato e disinfettato, tagliare un pezzo di fusto lungo circa 10-15 cm. Effettuare il taglio appena sotto un nodo (il punto in cui una foglia si attacca al fusto): è da qui che spunteranno le nuove radici.
 - Preparare la talea: il ficus lyrata emetterà una linfa lattiginosa bianca che è irritante per la pelle e tossica se ingerita, per cui occorre usare sempre i guanti e sciacquare delicatamente il taglio sotto l’acqua fredda per fermare la fuoriuscita della linfa. Rimuovere la foglia più in basso, in modo che nessun picciolo o foglia rimanga sott’acqua (marcirebbe); se le foglie rimanenti sono molto grandi, alcuni consigliano di tagliarle a metà orizzontalmente per ridurre la superficie di traspirazione e lo stress per la pianta.
 - Mettere in acqua la talea, assicurandosi che solo la parte del fusto e il nodo siano immersi, mai le foglie. Posizionare il barattolo in un luogo molto luminoso (luce indiretta) e caldo e cambiare l’acqua ogni 3-5 giorni per evitare la formazione di batteri. Possono servire da 4 settimane fino a 2-3 mesi per vedere la formazione di radici robuste, lunghe qualche centimetro.
 - Trapiantare: quando le radici sono ben sviluppate, trapiantare delicatamente la talea in un vasetto con terriccio drenante. Mantenere il terriccio leggermente umido (ma non fradicio) per le prime settimane aiuterà le radici ad adattarsi dalla vita in acqua a quella in terra.
 
Propagazione diretta in terra
- Preparare la talea: seguire gli stessi passaggi 1 e 2 del metodo precedente.
 - Ormone radicante (consigliato): immergere la base tagliata della talea nella polvere di ormone radicante per aumentare notevolmente le probabilità di successo e velocizzare il processo.
 - Piantare: preparare un vasetto con terriccio per piante verdi ben drenante, mescolato magari con un po’ di perlite; fare un buco nel terriccio con una matita e inserisci la talea; compattare leggermente il terriccio attorno al fusto per tenerlo dritto.
 - Cura: annaffiare bene il terriccio dopo aver piantato; coprire il vaso con un sacchetto di plastica trasparente (tipo serra) o metterlo in una serra domestica per mantenere alta l’umidità, arieggiando ogni 2-3 giorni per evitare muffe; mantenere il terriccio costantemente umido (non bagnato) e posizionare il vaso in luce indiretta e calda.
 - Dopo 1-2 mesi, provare a tirare molto delicatamente la talea: se senti resistenza, significa che ha radicato.
 
Semi
I semi del ficus lyrata sono piccolissimi, duri e numerosi, e si trovano all’interno di strutture sferiche verdi (i siconi), simili a piccoli fichi.
È quasi impossibile vederli su una pianta d’appartamento perché, mancando l’insetto impollinatore specifico, la pianta non produce frutti (siconi) fertili e, di conseguenza, non sviluppa semi vitali.
La propagazione domestica di questa pianta avviene infatti quasi esclusivamente per talea.
Informazioni e curiosità
I ficus (tra cui anche ficus elastica e ficus benjamin) sono particolarmente adatti a essere collocati in soggiorno perché in grado di assorbire la nicotina presente nell’aria e di eliminarla attraverso l’apparato radicale, grazie alla presenza di microrganismi nel terreno.
Coltivazione
Ficus lyrata va coltivato in vaso.
Gli esemplari allevati in contenitore si mantengono di dimensioni inferiori ai due metri; hanno portamento eretto, fusto scarsamente o per niente ramificato, allargato e legnoso, con corteccia scura, solcata da profonde fessure.
Collocazione
Alle nostre latitudini, la pianta di ficus lyrata è da considerarsi d’appartamento poiché per vivere necessita di temperature minime superiori ai 12-15°C.
Concimazione
Il ficus lyrata ha un periodo di crescita attiva e uno di riposo (dormienza).
Da inizio primavera (marzo/aprile) fino alla fine dell’estate (agosto/settembre), la pianta cresce attivamente e ha bisogno di nutrienti.
Invece, in autunno e inverno la pianta rallenta la sua crescita e concimare in questa fase può “bruciare” le radici e danneggiarla, poiché non utilizzerà i nutrienti in eccesso.
Anche la scelta del prodotto è importante. Per una pianta d’appartamento come questa, il concime liquido, specifico per piante verdi, è il più facile e sicuro da gestire ed è preferibile a quello granulare perché permette un dosaggio più preciso e un assorbimento più rapido (e controllato).
Un rapporto NPK (azoto-fosforo-potassio) di 3-1-2 è considerato perfetto per il lyrata, poiché favorisce la crescita delle foglie (grazie all’azoto) senza stimolare eccessivamente radici o fioriture.
Va benissimo anche un comune concime liquido bilanciato, come un 10-10-10 o 20-20-20.
Come e quanto concimare
La regola d’oro per il ficus lyrata è: meglio meno che troppo.
- Qualunque sia il concime liquido scelto, utilizzare metà della dose consigliata sull’etichetta: il lyrata è molto sensibile all’eccesso di sali minerali
 - Non concimare mai la pianta quando il terreno è asciutto (le radici asciutte assorbirebbero il concime concentrato troppo velocemente, bruciandosi), quindi annaffiare la pianta normalmente e attendere qualche minuto
 - Somministrare l’acqua mista al concime (diluito a metà dose) sul terreno già umido
 - Durante il periodo di crescita (primavera-estate), è sufficiente concimare una volta ogni 3-4 settimane (circa una volta al mese)
 
Esposizione e luce
Ficus lyrata predilige posizioni molto luminose, anche la luce diretta del sole se non è troppo intensa (quindi certamente non nelle ore più calde delle giornate estive); è comunque consigliabile esporre le piante alla luce viva solo gradualmente, per evitare scottature alle foglie.
Annaffiatura
L’annaffiatura è il punto più critico nella cura del ficus lyrata: è la prima causa di problemi e la parte più difficile da imparare, perché questa pianta è molto esigente.
La sua “sete” cambia in base alla stagione, alla luce e all’umidità della casa.
- In primavera/estate (crescita attiva): potrebbe aver bisogno d’acqua ogni 7-12 giorni, a seconda di quanta luce riceve e quanto fa caldo
 - In autunno/inverno (riposo): la pianta rallenta la crescita e beve molto meno, per cui potrebbe aver bisogno d’acqua solo ogni 2, 3 o anche 4 settimane. Controllare sempre con le dita l’umidità del terreno prima di procedere con l’annaffiatura.
 
Quanto e come annaffiare
- Bagnare a fondo: annaffiare lentamente e abbondantemente con acqua a temperatura ambiente; l’obiettivo è saturare l’intero pane di terra
 - Far drenare: continuare a versare acqua finché non esce liberamente dai fori di drenaggio sul fondo del vaso. Questo è fondamentale per assicurarsi che anche le radici sul fondo abbiano ricevuto acqua
 - Svuotare il sottovaso: dopo 10-15 minuti, gettare via tutta l’acqua in eccesso che si è raccolta nel sottovaso. Lasciare il ficus lyrata con le radici immerse nell’acqua stagnante è il modo più rapido per provocare il marciume radicale e la caduta delle foglie
 
Potatura
Ficus lyrata non ha bisogno di potatura: basta solo eliminare le foglie che man mano disseccano. Una manutenzione necessaria è, invece, la pulizia periodica della superficie fogliare per eliminare la polvere.
Rinvaso e trapianto
La primavera (marzo-maggio) è il momento migliore per eseguire il trapianto, poiché la pianta è in fase di crescita vegetativa e si riprende più facilmente dallo stress del rinvaso.
Le piante giovani si rinvasano una volta all’anno o ogni due anni, mentre le piante mature ogni 3-4 anni, o quando compaiono alcuni segni evidenti, come:
- Le radici escono dai fori di drenaggio del vaso
 - Le radici sono talmente fitte da formare un “pane” compatto quando si solleva la pianta
 - L’acqua scorre via troppo velocemente, senza bagnare il terriccio (segno di eccessiva compattazione radicale)
 - La pianta smette di crescere nonostante le cure adeguate
 
Il nuovo vaso deve avere un diametro solo 2-3 cm più grande del precedente (un vaso eccessivamente grande può trattenere troppa umidità, aumentando drasticamente il rischio di marciume radicale) ed è essenziale che abbia fori di drenaggio.
Il lyrata ha bisogno di un terriccio molto ben drenante, per cui una buona miscela può essere: terriccio universale per piante verdi (base) + perlite e/o pomice/argilla espansa (per drenaggio) in rapporto 3:1 o 4:1.
Mettere anche uno strato di argilla espansa, cocci o pomice sul fondo del nuovo vaso per facilitare ulteriormente lo sgrondo dell’acqua.
Dopo il rinvaso, annaffiare abbondantemente per assestare il terriccio, lasciare scolare tutta l’acqua in eccesso e gettare quella in eccesso raccoltasi nel sottovaso. Inoltre, rimettere il ficus nella sua solita posizione, con la stessa esposizione luminosa (luce indiretta brillante), ed evitare di concimare per le prime 4-6 settimane per dare alle radici il tempo di riprendersi.
Si tenga presente che il ficus lyrata è sensibile ai cambiamenti, per cui, dopo il rinvaso, è normale che perda qualche foglia (shock da rinvaso). Mantenendo le cure costanti (luce, acqua solo quando il terreno è asciutto) si riprenderà.
Ubicazione stagionale
Il ficus lyrata ama il caldo stabile e odia il freddo, con un intervallo di temperatura ideale compreso tra i 18°C e i 25°C.
Sotto i 15°C, la pianta inizia a stressarsi e a soffrire, mentre sotto i 13°C (o 10°C) si ha la soglia di pericolo. Temperature inferiori a questa, anche se non costanti, possono causare danni gravi e improvvisi, come la perdita delle foglie (un classico sintomo di shock da freddo).
Non è assolutamente una pianta da esterno, se non per brevi periodi in estate e solo se le temperature notturne rimangono stabilmente sopra i 16°C-18°C.
Tollera bene il caldo, anche fino a 28°C-30°C, a condizione che abbia un’umidità ambientale sufficiente e non sia esposto al sole diretto, che brucerebbe le foglie.
Altri fattori da considerare sono:
- Gli sbalzi termici: non spostarlo mai bruscamente da dentro a fuori
 - Le correnti d’aria (e l’aria condizionata in estate): è assolutamente sconsigliato posizionarlo vicino a una porta che si apre spesso o vicino a una finestra con spifferi
 
Malattia e cure
L’eccessiva irrigazione del ficus lyrata può creare marciumi radicali, perdita delle foglie, ingiallimento o afflosciamento delle stesse. In questi casi, sospendere immediatamente le annaffiature, rinvasare la pianta eliminando le parti danneggiate e seguire i consigli sulla gestione delle bagnature per evitare di incappare nuovamente in tale problematica.
Questa varietà di ficus può essere attaccata anche dalle cocciniglie (le foglie colpite presentano muffa grigiastra) o dal ragnetto rosso che crea sulla pagina superiore delle foglie una puntinatura gialla, mentre su quella inferiore microscopiche ragnatele.
Nel primo caso, si può tentare di rimuoverli manualmente con un batuffolo di cotone imbevuto in alcol o con una spugna e sapone neutro; altrimenti, occorrerà ricorrere a un insetticida specifico.
L’infestazione da ragnetto rosso viene facilitato dalla secchezza dell’aria, quindi il numero di nebulizzazioni deve essere aumentato per incrementare l’umidità ambientale.









































