Ficus benjamin

Ficus benjamina

Il ficus benjamin va rinvasato ogni 2-3 anni.

  • Il ficus benjamin va rinvasato ogni 2-3 anni.
  • Per mantenere le foglie sane e idratate, specialmente d'estate, occorre effettuare nebulizzazioni regolari.
  • Il ficus benjamin ha bisogno di piena luce, ma il sole diretto può danneggiare il fogliame delicato.
  • Il fogliame verde intenso, lucido e talvolta variegato, rappresenta senza dubbio il pregio estetico del ficus banjamin.
  • Il ficus benjamin nel nostro Paese si può coltivare solo come pianta d'appartamento in vaso.
  • Il ficus benjamin va rinvasato ogni 2-3 anni.
  • Per mantenere le foglie sane e idratate, specialmente d’estate, occorre effettuare nebulizzazioni regolari.
  • Il ficus benjamin ha bisogno di piena luce, ma il sole diretto può danneggiare il fogliame delicato.
  • Il fogliame verde intenso, lucido e talvolta variegato, rappresenta senza dubbio il pregio estetico del ficus banjamin.
  • Il ficus benjamin nel nostro Paese si può coltivare solo come pianta d’appartamento in vaso.

Originario delle foreste fluviali e lacustri dell’Asia tropicale, il ficus benjamin ha iniziato a diffondersi estesamente come pianta d’appartamento nei nostri ambienti a partire dagli inizi degli anni ’80: da allora riscuote un grande successo di vendita e da diversi anni è presente in commercio in molte varietà di forme, portamento, dimensione e variegatura del fogliame. In questo modo, è in grado di soddisfare le più disparate esigenze nel campo dell’arredo verde da interni.

Nei luoghi di origine si presenta come una pianta di grande sviluppo, alta sino ad alcune decine di metri, capace di produrre radici superficiali di notevole spessore, emergenti dalla base del tronco.

In condizioni ottimali di crescita, anche nei nostri spazi interni, può raggiungere in breve tempo dimensioni ragguardevoli, tali da imporre un ridimensionamento della chioma mediante interventi di potatura.

Il ficus benjamin appartiene al genere ficus, che comprende più di 800 specie di alberi e arbusti sempreverdi o a foglie decidue (come ficus binnendijkii, ficus elastica, ficus vasta), coltivate soprattutto per il loro fogliame ornamentale. La pianta è, infatti, molto apprezzata per i rami sottili e le foglie ellittiche e acuminate verso la punta, lucide e cerose

In casa, può vivere molto a lungo se correttamente curato, soprattutto se si trova in un contenitore capiente e in una posizione ideale: richiede, infatti, un ambiente luminoso ma lontano dai raggi diretti del sole, che possono provocare bruciature alle foglie. Inoltre:

  • La pianta teme gli sbalzi improvvisi di temperatura e anche gli spostamenti, fattori che possono causare la caduta delle foglie. È bene quindi evitare di posizionare le piante vicino a spifferi o luoghi soggetti alla corrente d’aria di porte e finestre; sarebbe bene anche evitare di spostare la pianta da una stanza all’altra durante l’anno.
  • La pianta è sensibile al freddo (richiede una temperatura minima di 12 °C), quindi durante i mesi autunno-invernali deve essere tenuta in casa.
  • Per evitare che soffra l’aria calda del riscaldamento, annaffiare regolarmente ma senza esagerare: si bagna solo quando il terriccio è asciutto e non si lascia mai l’acqua nel sottovaso dopo le annaffiature. Piuttosto, la pianta gradisce frequenti nebulizzazioni, possibilmente con acqua demineralizzata o acqua piovana.
  • Concimare regolarmente fino alla fine di ottobre con un concime liquido per piante verdi sciolto nell’acqua.
  • Fare regolarmente un controllo sanitario per valutare che non sia stata attaccata da insetti o acari.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La fioritura del ficus banjamin è poco appariscente e comunque avviene molto raramente negli esemplari coltivati in appartamento.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadiciBulbo

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

Il ficus benjamin si riproduce per talea di fusto nel mese di luglio.

Semi

I semi di ficus benjamin sono molto piccoli e di colore marrone.

Informazioni e curiosità

Originari in prevalenza delle zone tropicali dell’Asia e tutti appartenenti alla famiglia delle Moraceae, i ficus si prestano bene a vivere nelle nostre case. Oltre al ficus benjamin, i più diffusi tra quelli con dimensioni contenute sono:

  • Ficus elasticaOriginario dell’Asia tropicale, presenta fusti flessuosi che lignificano e ramificano con l’età, sui quali si inseriscono belle foglie verdi, oppure variegate di bianco, grandi, naturalmente lucide, coriacee, con nervatura centrale ben evidente. La specie è molto sensibile ai fertilizzanti che, se in eccesso, possono danneggiare le parti verdi.
  • Ficus pumila (o F. repens). Specie rampicante assai vigorosa, a crescita rapida, è dotata di fusti volubili e ricadenti, con piccole foglie cuoriformi, non più lunghe di 3 cm, di colore verde scuro o variegate di bianco, adatta per cesti appesi (basket) o per mensole; può crescere anche in vasi di limitato diametro (12-14 centimetri). È assai indicato per gli spazi più ristretti.
  • Ficus microcarpa in forma bonsai. È spesso definito con il nome di fantasia “ficus Ginseng” per l’aspetto delle nodose e rigonfie radici che fuoriescono dal substrato e che ricordano proprio quelle del Ginseng. Allevato in forma bonsai, il ficus microcarpa presenta foglioline tondo-ovali lucide. Di taglia contenuta (altezze variabili da 30 a 60-70 cm), ben si adatta al posizionamento su tavolini o mensole.

Coltivazione

VasoPiena Terra

Il ficus benjamin è coltivabile in vaso.

Collocazione

InternoEsterno

Il ficus benjamin è una pianta d’appartamento.

Concimazione

La concimazione del ficus benjamin deve essere regolare (una volta ogni 20-30 giorni in primavera e in autunno), soprattutto per gli esemplari molto grandi e ormai difficili da rinvasare e va effettuata con prodotti liquidi, specifici per piante verdi da interno e ricchi in azoto.

Esposizione e luce

SoleMezz’ombraOmbra

L’esposizione ideale del ficus benjamin deve prevedere una stanza molto luminosa, ma senza irraggiamento diretto.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

Il ficus benjamin va irrigato regolarmente, ma senza esagerare, al fine di mantenere il substrato sempre leggermente inumidito in superficie; sopporta discretamente modesti ristagni di acqua nel substrato, ma soltanto durante i periodi caldi.

Al fine di mantenere il pieno vigore vegetativo, è opportuno nebulizzare il fogliame, particolarmente durante il periodo di funzionamento dell’impianto di riscaldamento e in estate.

Potatura

Quando la pianta raggiunge uno sviluppo non più compatibile con le dimensioni del luogo in cui si trova e un ulteriore rinvaso diventa improponibile, è necessario ricorrere alla potatura per contenere la parte aerea mediante il taglio dei rami.

La potatura deve essere eseguita in un periodo compreso tra marzo e settembre, quando le temperature sono medie, per non causare ulteriore stress alla pianta.

La potatura del ficus benjamin non presenta particolari difficoltà di esecuzione, l’unico inconveniente è dato dal copioso gocciolamento di lattice biancastro e vischioso dai punti di taglio: pertanto, è buona norma eseguire la potatura con la protezione di adeguati guanti e stendere, al di sotto del vaso, teli o cartoni in grado di raccogliere gli essudati.

Ecco come procedere: per prima cosa, procurarsi una cesoia ben affilata. Durante la potatura, fare attenzione a non asportare mai più del 30% della vegetazione complessiva della pianta. È buona regola non intervenire sui rami troppo grossi, o su quelli che fanno parte della struttura principale della pianta. 

Occorre eliminare, invece, tutti i fusti secchi all’interno della chioma e i rami che si incrociano verso l’interno. Accorciare anche i rami più lunghi, in modo da favorire la crescita dei giovani rametti e permettere il rinfoltimento della pianta che, con il passare del tempo, tende a svuotarsi nella parte inferiore lasciando il fusto spoglio. Per eseguire la potatura è importante non tagliare troppo vicino al fusto, ma lasciare sempre sulla pianta un piccolo sperone di 1 cm

 

Rinvaso e trapianto

Il ficus benjamin non si trapianta in piena terra, ma, ogni 2-3 anni, se la pianta è in ottime condizioni di vigore e la crescita non rallenta, è opportuno procedere a un nuovo rinvaso in primavera: a tale scopo, utilizzare un vaso capiente e generalmente più fondo che largo, visto il grande sviluppo verticale dell’apparato radicale.

L’alternativa al rinvaso è rappresentata dal rinnovo, ogni due anni circa, dello strato superficiale di terriccio; per gli eventuali rinvasi o aggiunte di substrato, va usato un terriccio di buona qualità, organico, torboso e non troppo leggero.

Quello ideale è così costituito: 50% terriccio universale per piante d’appartamento; 30% terra di foglie o terra d’erica; 20% sabbia silicea.

 

Ubicazione stagionale

Negli spazi interni, il ficus benjamin necessita di una buona luminosità, purché non si tratti di insolazione diretta, e di una temperatura media compresa tra circa 18 e 25°C. Soffre gli sbalzi improvvisi di temperatura e le correnti d’aria fredda che possono entrare in appartamento durante i mesi invernali.

Durante l’estate può essere mantenuto all’aperto, a mezz’ombra, avendo l’accortezza, in questo caso, di evitare il rientro in casa autunnale troppo tardivo: lo sbalzo di temperatura tra ambiente esterno fresco e luogo interno riscaldato dai termosifoni, può facilmente causare problemi di adattamento, evidenziato dalla caduta massiccia e rapida delle foglie.

Malattia e cure

I nemici principali del ficus benjamin sono gli insetti, in particolare:

  • Afidi: causano decolorazione e deformazione delle foglie, arrotolamenti dei margini fogliari e rallentamento di crescita nelle giovani piante.
  • Tripidi: determinano la comparsa di macchie puntiformi, prima giallo-brune e poi bronzate ed il rallentamento di crescita dei germogli.
  • Cocciniglie cotonose e a scudetto: si presentano come ammassi biancastri cerosi e appiccicosi o piccole incrostazioni circolari sotto i quali si nascondono gli insetti adulti. Le piante attaccate dalle cocciniglie subiscono prima decolorazioni e ingiallimento delle foglie per sottrazione di linfa e poi disseccamenti fogliari, perdita di foglie e generale deperimento. Le cocciniglie, secondariamente, favoriscono lo sviluppo di melata e di fumaggine.

In tutti questi casi, la cura consiste nel trattare tempestivamente il ficus con insetticidi specifici ed eliminare le porzioni più gravemente colpite. La prevenzione consiste nel ridurre le concimazioni con azoto e nello sfoltire le parti interne della chioma più fitte.

Più rari sono gli attacchi dovuti ai funghi, come la muffa grigia (che determina il disfacimento dei tessuti verdi delle foglie e il rapido deperimento degli esemplari piccoli), e le macchie fogliari (macchie di forma tondeggiante, di dimensione variabile e di colore marrone-grigiastro).

Occorre intervenire alla prima comparsa dei sintomi con anticrittogamici a base di rame (ossicloruro di rame), specifici per piante d’appartamento. La prevenzione consiste nell’evitare l’eccesso di acqua nel terriccio, nel favorire un moderato ricircolo di aria attorno alla chioma e nell’evitare il contatto con piante malate, anche di genere diverso.

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