- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione e luce
- Annaffiatura
- Potatura
- Rinvaso e trapianto
- Ubicazione stagionale
- Raccolta
- Malattia e cure

- L’erba cipollina è una pianta perenne caratterizzata da fitti cespugli che arrivano a circa 25 cm di altezza.
- L’erba cipollina fiorisce copiosamente tra il finire della primavera e l’inizio dell’estate.
- L’erba cipollina si riconosce per gli steli lunghi, sottili e tubolari che sprigionano un caratteristico e intenso aroma.
- L’erba cipollina produce bellissime infiorescenze di colore lilla/violetto molto odorose.
- L’erba cipollina ama il pieno sole, ma si adatta facilmente anche alla mezz’ombra.
L’erba cipollina è una pianta aromatica molto apprezzata in cucina per il suo sapore delicato, a metà strada tra l’aglio e la cipolla, ma più dolce e meno pungente.
Appartenente alla famiglia delle Amaryllidaceae (storicamente classificata nelle Liliaceae), è una specie perenne: in inverno, la parte aerea secca completamente, ma in primavera ricaccia con forza dai bulbi sotterranei.
Cresce formando densi cespi compatti, costituiti da numerose foglie che spuntano direttamente dal terreno, e solitamente raggiunge un’altezza di 20-50 cm.
Come tutte le specie del genere Allium, l’erba cipollina si sviluppa da piccoli bulbi sotterranei. Questi ultimi sono piccoli, di forma ovale allungata, biancastri o bruno chiaro, e spesso si aggregano formando fitte masse, il che contribuisce alla formazione del cespo. Inizialmente c’è un solo bulbo, che poi si divide in bulbilli più piccoli.
A differenza della cipolla o dell’aglio, però, non si consumano i bulbi dell’erba cipollina.
Le foglie spuntano direttamente da questi bulbi e formano la parte aerea che si usa in cucina. Sono lunghe, sottili, cilindriche (come dei tubicini cavi all’interno), di un bel colore verde brillante. Hanno una consistenza elastica, ma se schiacciate, “scrocchiano” e rilasciano il loro caratteristico aroma.
Dopo essere state tagliate, le foglie ricrescono rapidamente, permettendo più raccolti durante la stagione.
Quando la pianta va a fiore, solitamente tra giugno e luglio, produce uno stelo fiorale (detto scapo) cavo e cilindrico, che porta la tipica infiorescenza a forma di ombrello globoso o semisferico.
I fiori sono piccoli, numerosi (da 10 a 30 per infiorescenza), di colore rosa-lilla o porporino. Sono molto decorativi e spesso vengono utilizzati anche in cucina per guarnire i piatti, avendo un delicato aroma simile a quello delle foglie.
Dopo la fioritura, si sviluppano piccoli frutti a capsula, di forma irregolare, che contengono i semi. I semi sono piccoli, allungati e di colore nero. Se si lasciano maturare i fiori per ottenere i semi, il fogliame tende a perdere parte del suo aroma.
Per quanto riguarda le esigenze di coltivazione, l’erba cipollina è facile da far crescere sia in vaso sia in piena terra. Anche se preferisce i climi temperati, resiste bene al freddo e alle basse temperature invernali.
Si adatta sia al pieno sole che alla mezz’ombra e predilige i terreni sciolti, fertili, ben drenati e ricchi di sostanza organica. Non tollera i ristagni idrici, anche se necessita di annaffiature regolari, specialmente in estate, per mantenere il terreno umido.
Fioritura
L’erba cipollina fiorisce generalmente tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, producendo infiorescenze globose di colore rosa-lilla o porporino.
A seconda del clima e della zona, il periodo esatto può però variare da maggio fino anche ad agosto.
È importante notare che, se si coltiva l’erba cipollina principalmente per le sue foglie aromatiche (che è l’uso più comune), è consigliabile tagliare gli steli fiorali non appena compaiono i boccioli. Questo perché la fioritura richiede molta energia alla pianta, per cui, permettendo ai fiori di svilupparsi e andare a seme, le foglie tenderanno a crescere meno vigorosamente e potrebbero perdere parte della loro intensità aromatica.
Tuttavia, i fiori dell’erba cipollina sono molto decorativi e anche commestibili, con un sapore delicato simile alle foglie.
Commestibilità
Riproduzione
La pianta di erba cipollina si riproduce in due modi principali: per divisione dei cespi (o dei bulbi) e per seme (metodo meno comune e più lento)
Riproduzione per divisione dei cespi
L’erba cipollina cresce formando dei cespi sempre più densi man mano che i bulbi sottoterra si moltiplicano e si dividono. Questa caratteristica la rende molto facile da riprodurre per divisione.
Il periodo migliore per eseguire questo metodo di moltiplicazione è la primavera (marzo-aprile), quando la pianta inizia a ricrescere vigorosamente dopo l’inverno. Anche l’autunno (settembre-ottobre) può andare bene, specialmente in climi miti.
Ecco come fare:
- Estrazione del cespo: scavare delicatamente intorno a un cespo di erba cipollina maturo, sollevandolo dal terreno con una forca o una paletta da giardino, cercando di mantenere intatto il più possibile il pane di terra attorno alle radici.
- Divisione: una volta estratto il cespo, dividerlo in porzioni più piccole. Si può fare manualmente, tirando con delicatezza le sezioni, o usando un coltello affilato e pulito per tagliare il pane di radici e bulbi in 3-5 sezioni, a seconda delle dimensioni del cespo originale. Ogni sezione deve avere un buon numero di foglie e un apparato radicale sufficiente.
- Trapianto: piantare immediatamente le nuove sezioni in piena terra o in vasi, a una distanza di circa 20-30 cm l’una dall’altra. Assicurarsi che il terreno sia ben drenato e ricco di sostanza organica.
- Annaffiatura: annaffiare abbondantemente dopo il trapianto per favorire l’attecchimento.
Con la divisione, le piante figlie sono geneticamente identiche alla pianta madre, mantenendo le stesse caratteristiche di sapore e crescita.
In più, la divisione dei cespi aiuta anche a ringiovanire la pianta madre, che altrimenti diventerebbe troppo fitta e meno produttiva.
Riproduzione per seme
La riproduzione per seme è possibile, ma è un processo più lento e meno utilizzato a livello domestico.
- Raccolta dei semi: lasciare che alcuni steli fiorali vadano completamente a maturazione. Quando i fiori appassiscono e i baccelli iniziano a seccarsi e ad assumere un colore marrone, è possibile raccogliere i semi.
- Semina: per anticipare la crescita, si possono seminare i semi in semenzaio in primavera (marzo-aprile), in ambiente protetto, a poca profondità (circa 0,5 cm) e mantenendo il terreno umido. In alternativa, si può anche seminare direttamente in piena terra dopo che è passato il rischio di gelate (aprile-maggio), in file o a spaglio.
- Germinazione: i semi di erba cipollina possono impiegare diverse settimane (anche 2-3) per germinare, e la percentuale di germinazione non è sempre altissima.
- Diradamento: una volta che le piantine sono emerse e hanno raggiunto una certa dimensione, è consigliabile diradarle, lasciando uno spazio adeguato tra una piantina e l’altra (circa 15-20 cm) per permettere lo sviluppo del cespo.
- Crescita: la pianta crescerà lentamente nel primo anno, producendo solo poche foglie. Sarà dal secondo anno in poi che inizierà a formare un cespo più consistente e a essere produttiva per il raccolto.
Semi
I semi di erba cipollina sono molto piccoli (2-3 millimetri di lunghezza), hanno una forma irregolare, spesso angolare o leggermente appiattita su alcuni lati, con un aspetto che può ricordare una piccola goccia appiattita. Il colore è tipicamente nero lucido.
I semi si sviluppano all’interno di piccole capsule (frutti) che si formano dopo che i fiori dell’erba cipollina sono stati impollinati e sono appassiti. Queste capsule sono raggruppate nell’infiorescenza a ombrella che si trova in cima allo stelo fiorale.
Quando i semi sono maturi, le capsule si aprono e rilasciano i semi.
Informazioni e curiosità
L’erba cipollina nasconde un notevole profilo nutrizionale e numerose proprietà benefiche per la salute: infatti, a fronte di un bassissimo contenuto calorico (circa 30 kcal per 100g) è ricca di vitamine (K, C, A, B9), sali minerali (soprattutto potassio, utile per il controllo della pressione sanguigna e la salute cardiaca, ma anche calcio, magnesio e ferro) e fibre.
Grazie ai suoi principi attivi, l’erba cipollina possiede diverse proprietà che la rendono un’alleata per il benessere quotidiano.
- Proprietà antiossidanti: la pianta è ricca di flavonoidi, come la quercetina e il kaempferolo, che combattono lo stress ossidativo e l’invecchiamento cellulare. Questa azione protettiva può contribuire a ridurre il rischio di sviluppare malattie croniche
- Salute cardiovascolare: i composti solforati, come l’allicina e la quercetina, contribuiscono a ridurre i livelli di colesterolo “cattivo” (LDL), a migliorare l’elasticità dei vasi sanguigni e a regolare la pressione arteriosa
- Azione digestiva e depurativa: l’erba cipollina stimola la produzione di succhi gastrici, facilitando la digestione e risultando più digeribile della cipolla. Possiede inoltre proprietà diuretiche che favoriscono l’eliminazione dei liquidi in eccesso e delle tossine, supportando la funzionalità renale
- Proprietà antimicrobiche e antisettiche: come altri membri della famiglia Allium, ha dimostrato di possedere una blanda azione antibatterica e antimicotica, utile per contrastare piccole infezioni
Per preservarne al meglio le proprietà e l’aroma delicato, è consigliabile aggiungere l’erba cipollina a crudo e a fine cottura. Il calore prolungato, infatti, ne riduce il contenuto vitaminico e ne attenua il sapore.
Coltivazione
L’erba cipollina è una delle piante aromatiche più facili da coltivare in vaso, sia sul balcone che sul davanzale di una finestra o anche all’interno, purché riceva luce sufficiente.
Non servono vasi enormi per farla crescere (basta un contenitore di almeno 15-20 cm all’inizio, oppure, se si vuole un cespo più grande, optare per un vaso di 25-30 cm), purché siano dotati di fori di drenaggio sul fondo.
Usare un buon terriccio universale di qualità, leggero e ben drenante, migliorando, se occorre, il drenaggio aggiungendo un po’ di perlite o sabbia grossolana.
Collocazione
L’erba cipollina si coltiva preferibilmente all’esterno, in piena terra, sul balcone o davanzale.
Se si preferisce farla crescere in casa, occorrerà posizionarla vicino a una finestra molto luminosa, mantenendo, se possibile, una temperatura tra i 18°C e i 24°C.
Concimazione
L’erba cipollina è una pianta relativamente poco esigente in termini di concimazione, soprattutto se coltivata in piena terra con un terreno già ben arricchito. Tuttavia, se la si coltiva in vaso (come spesso accade) o si nota che la pianta è meno vigorosa del solito, una concimazione mirata può fare la differenza.
Il periodo migliore per concimare l’erba cipollina è durante la sua fase di crescita attiva, ovvero in primavera e in estate.
Se si usa un concime liquido, una frequenza pari a ogni 3-4 settimane durante la primavera-estate è generalmente sufficiente; per i fertilizzanti a lento rilascio oppure organici solidi (come humus di lombrico), l’applicazione può essere fatta anche solo 1-2 volte a stagione.
Come concimare l’erba cipollina
Tipo di concime
I concimi organici sono sempre la scelta migliore per le aromatiche perché rilasciano i nutrienti lentamente, migliorano la struttura del terreno e sono meno rischiosi per la pianta e per l’ambiente.
In alternativa, si può ricorrere ai concimi minerali, optando per formulazioni liquide bilanciate. Vanno usati con moderazione, seguendo scrupolosamente le dosi indicate dal produttore, per evitare il rischio di sovra-fertilizzazione, che può bruciare le radici o alterare il sapore dell’erba.
Modalità di applicazione
- In vaso: diluire il concime liquido nell’acqua di irrigazione secondo le istruzioni e annaffia la pianta di erba cipollina. È consigliabile farlo dopo aver già annaffiato leggermente il terreno per evitare di dare il concime a radici completamente asciutte. Nel caso del concime granulare/solido, spargerne una piccola quantità sulla superficie del terreno nel vaso e poi interrarla leggermente o coprire con un sottile strato di terriccio fresco. Annaffiare subito dopo.
- In piena terra: distribuire compost o humus di lombrico intorno al cespo in primavera e zappettare leggermente per incorporarlo. Concimi liquidi possono essere usati con le stesse modalità del vaso.
Con le aromatiche, è sempre meglio sotto-concimare che sovra-concimare, dato che un eccesso di fertilizzante può ridurre l’intensità dell’aroma delle foglie.
Un indicatore importante è l’aspetto della pianta: se le foglie sono pallide o la crescita è lenta, l’erba cipollina potrebbe aver bisogno di nutrienti; se invece cresce troppo rapidamente con foglie molto grandi ma poco profumate, potrebbe aver ricevuto troppo fertilizzante.
Se si coltiva l’erba cipollina in vaso, ogni 1-2 anni, al momento del rinvaso o della divisione dei cespi, è fondamentale rinnovare completamente il terriccio, che da solo fornirà gran parte dei nutrienti necessari alla pianta.
Esposizione e luce
L’erba cipollina predilige un’esposizione in pieno sole, ricevendo almeno 6-8 ore di luce solare diretta al giorno. In queste condizioni, la crescita sarà più vigorosa, le foglie saranno più sode e l’aroma più intenso e concentrato. Se coltivata in vaso, posizionare quest’ultimo su un balcone esposto a Sud.
In realtà, l’erba cipollina si sviluppa senza problemi anche in condizioni di mezz’ombra: la crescita potrebbe essere leggermente meno rigogliosa e le foglie un po’ più tenere, ma la pianta produrrà comunque bene. Si tratta di un buon compromesso per chi vive in zone con estati molto calde e sole intenso, dove l’erba cipollina potrebbe beneficiare di un po’ di protezione nelle ore più calde del pomeriggio per evitare scottature.
In piena ombra, invece, l’erba cipollina tenderà a crescere meno densa, le foglie saranno più lunghe e sottili e l’aroma potrebbe risultare meno caratteristico.
Annaffiatura
L’erba cipollina è una pianta che ama il terreno umido, ma non inzuppato. La frequenza delle annaffiature dipende da diversi fattori:
- Tipo di coltivazione (in vaso o in piena terra): le piante in vaso si asciugano molto più rapidamente rispetto a quelle in piena terra, per via del volume limitato del substrato e della maggiore esposizione all’aria. Il terreno in giardino, invece, mantiene l’umidità più a lungo, quindi le annaffiature saranno meno frequenti.
- Clima e stagione: durante i mesi più caldi e secchi, specialmente con alte temperature e vento, l’erba cipollina avrà bisogno di annaffiature molto più frequenti, anche quotidianamente o a giorni alterni se è in vaso al sole. In primavera/autunno, le annaffiature dovranno essere meno frequenti, circa ogni 2-4 giorni per le piante in vaso, e 1 o 2 volte a settimana per quelle in piena terra, a seconda delle piogge. In inverno, se l’erba cipollina è all’aperto, andrà in riposo vegetativo (la parte aerea seccherà) e le annaffiature dovranno essere quasi sospese, se non in caso di siccità prolungata e temperature sopra lo zero. Se la si tiene in casa e continua a vegetare, annaffiare solo quando il terreno è asciutto.
- Esposizione al sole: le piante di erba cipollina in pieno sole avranno bisogno di più acqua rispetto a quelle in mezz’ombra.
- Tipo di terreno: un terreno ben drenante, ma che trattiene un po’ di umidità (come un buon terriccio universale per vasi o un terreno ricco di sostanza organica in piena terra) è l’ideale. Terreni troppo sabbiosi si asciugano più in fretta; quelli troppo argillosi rischiano il ristagno.
La regola per non sbagliare prevede di non lasciare mai che il terreno si asciughi completamente per lunghi periodi, ma allo stesso tempo evitare i ristagni d’acqua, che possono causare marciume radicale.
Il metodo migliore per capire quando annaffiare è controllare l’umidità del terreno, specialmente in vaso, inserendo un dito nel terriccio per circa 2-3 cm di profondità.
È preferibile annaffiare direttamente alla base della pianta per evitare di bagnare eccessivamente le foglie, il che può favorire lo sviluppo di malattie fungine. Inoltre, le ore migliori per irrigare sono al mattino presto o alla sera, quando le temperature sono più fresche e l’evaporazione è minore.
Potatura
La potatura dell’erba cipollina consiste di fatto nella raccolta regolare.
Quest’ultima apporta diversi vantaggi:
- Stimolare la crescita: tagliare regolarmente le foglie stimola la pianta a produrne di nuove, mantenendo il cespo fitto e vigoroso. Se non viene raccolta, la pianta tende a rallentare la produzione di nuove foglie
- Migliorare l’aroma e la tenerezza: le foglie più giovani e fresche hanno un aroma più intenso e una consistenza più tenera; le foglie più vecchie possono diventare più coriacee e meno saporite
- Controllare la fioritura: tagliando i fiori, l’energia della pianta rimane concentrata sulle foglie, rendendole più abbondanti e aromatiche
- Ringiovanire la pianta a fine stagione: verso la fine dell’autunno, prima che la pianta di erba cipollina vada in riposo vegetativo (seccando le foglie), è possibile effettuare un taglio più radicale, accorciando tutte le foglie a circa 2-3 cm dal terreno. Questo serve a “pulire” la pianta dalle foglie vecchie e prepararla per la ripartenza vigorosa in primavera
- Mantenere la salute del cespo: una raccolta regolare aiuta a prevenire l’eccessivo infittimento del cespo, che potrebbe ridurre la circolazione dell’aria e favorire l’insorgere di malattie fungine
Rinvaso e trapianto
Il periodo migliore per trapiantare o rinvasare l’erba cipollina è durante la sua fase di riposo vegetativo o all’inizio della ripresa per minimizzare lo stress.
- Inizio primavera (marzo-aprile): è il momento ideale. La pianta sta iniziando a ricrescere vigorosamente dopo l’inverno, e ha tutta la stagione davanti per attecchire e svilupparsi.
- Autunno (settembre-ottobre): anche questo è un buon periodo, soprattutto in climi miti. L’erba cipollina ha, infatti, il tempo di stabilirsi prima dell’arrivo del freddo.
- Evitare l’estate piena: trapiantare in questo periodo dell’anno, con temperature elevate e sole intenso, è sconsigliato perché lo stress idrico e termico potrebbe danneggiare la pianta.
Come trapiantare o rinvasare l’erba cipollina
Il processo è molto simile sia per il trapianto che per il rinvaso, e spesso include anche la divisione del cespo.
Preparazione del nuovo alloggio
- In vaso: scegliere un vaso leggermente più grande del precedente (se la pianta è cresciuta) o della stessa dimensione se la si divide in più parti. Assicurarsi che abbia fori di drenaggio e, sul fondo, sistemare uno strato di argilla espansa o ghiaia per favorire ulteriormente lo scolo dell’acqua. Riempire il vaso per circa un terzo o metà con il nuovo terriccio.
- In piena terra: preparare la buca nel terreno, facendo in modo che sia leggermente più grande della zolla della pianta che andrà trasferita. Assicurarsi che il terreno sia ben drenato e, se necessario, arricchirlo con un po’ di compost maturo.
Estrazione della pianta
Annaffiare bene l’erba cipollina qualche ora prima dell’operazione: ciò renderà più facile l’estrazione e ridurrà lo shock per le radici.
Se è in vaso, rovesciare delicatamente quest’ultimo e far scivolare fuori la zolla, tenendo la base della pianta; se è in piena terra, scavare con la paletta o la forca attorno al cespo, cercando di prelevare il più possibile della zolla di terra e radici.
Ispezione e divisione del cespo (facoltativo, ma consigliato ogni 2-3 anni)
Una volta estratta la zolla, ispezionare le radici: se il cespo è molto fitto e si desidera moltiplicare la pianta o semplicemente “ringiovanirla”, questo è il momento per dividerlo.
Si può tirare delicatamente le singole sezioni o usare un coltello affilato e pulito per tagliare il pane di terra e radici in 2-4 (o più, a seconda delle dimensioni) porzioni. Ogni porzione deve possedere un buon apparato radicale e alcune foglie.
Posizionamento e interramento
Posizionare la zolla (o le singole porzioni divise) al centro del vaso o della buca, assicurandosi che la parte superiore della zolla sia allo stesso livello del terreno circostante.
Riempire lo spazio rimanente con il nuovo terriccio o con la terra preparata, premendo delicatamente attorno alla base della pianta per eliminare sacche d’aria. Non compattare eccessivamente.
Annaffiatura
Annaffiare abbondantemente subito dopo il trapianto/rinvaso (questo aiuterà il terreno ad assestarsi attorno alle radici e a favorire l’attecchimento). Continuare ad annaffiare regolarmente nei giorni successivi per mantenere il terreno umido.
Ubicazione stagionale
L’erba cipollina è una pianta estremamente rustica e versatile per quanto riguarda le temperature, anche se l’intervallo di temperatura ideale per una crescita ottimale si situa tra i 15°C e i 25°C. In questo range, la pianta si sviluppa vigorosamente, producendo abbondanti foglie dal sapore intenso.
Questa preferenza non le impedisce però di resistere molto bene tanto al freddo e al gelo quanto al caldo. Le temperature sotto lo zero, infatti, non rappresentano un problema grave poiché durante l’inverno, la parte aerea della pianta tende a seccarsi completamente, entrando in uno stato di riposo vegetativo. L’energia viene così immagazzinata nei bulbi sotterranei, i quali sono incredibilmente resistenti e possono sopportare temperature anche di diversi gradi sotto lo zero (fino a -20°C o -25°C) senza subire danni permanenti.
In zone con inverni particolarmente rigidi e gelate intense e prolungate, si consiglia comunque una pacciamatura alla base della pianta per offrire una protezione aggiuntiva ai bulbi. Se coltivata in vaso, in climi molto freddi, si può pensare di spostare il vaso in un luogo più riparato o non riscaldato (come una serra fredda o un garage) per l’inverno, oppure di proteggere l’erba cipollina con del telo di tessuto non tessuto.
L’erba cipollina tollera bene anche le alte temperature estive, purché sia garantita un’adeguata irrigazione e il terreno rimanga umido.
In climi molto caldi, o in presenza di sole cocente diretto per molte ore, un leggero ombreggiamento nelle ore più calde del pomeriggio può aiutarla a mantenere le foglie più verdi e prevenire scottature o un’eccessiva disidratazione.
Raccolta
L’erba cipollina può essere raccolta per gran parte dell’anno, dalla primavera all’autunno inoltrato (il periodo di massima attività vegetativa della pianta), e anche in inverno se coltivata al chiuso.
È possibile iniziare a raccogliere le foglie quando la pianta ha raggiunto un’altezza di circa 15-20 cm. Generalmente, il primo raccolto è pronto in aprile-maggio, a seconda del clima e della zona di coltivazione.
L’erba cipollina è una pianta che beneficia della raccolta regolare. Man mano che si tagliano le foglie, la pianta è stimolata a produrne di nuove. In piena stagione (giugno-agosto), si può effettuare raccolti anche ogni 2-3 settimane.
- Prima della fioritura: se si vuole massimizzare la produzione di foglie e mantenerne il sapore più intenso, è consigliabile effettuare un taglio più abbondante prima che la pianta inizi a produrre gli steli fiorali (generalmente a fine primavera/inizio estate). La fioritura, infatti, concentra le energie della pianta sulla produzione di semi, a scapito della crescita delle foglie e della loro aromaticità.
- In inverno (se coltivata al chiuso): se il vaso di erba cipollina è stato spostato al riparo in casa, continuerà a produrre foglie, anche se con un ritmo più lento. Queste si possono raccogliere alla bisogna, prestando attenzione a non stressare troppo la pianta e a garantirle una buona luminosità.
Come raccogliere l’erba cipollina
La raccolta è semplice, ma alcune accortezze aiuteranno a mantenere la pianta sana e produttiva:
- Usare forbici pulite e affilate: fondamentale per evitare di sfilacciare le foglie e prevenire l’ingresso di malattie
- Tagliare alla base: afferrare un piccolo ciuffo di foglie e tagliarle a circa 2-3 cm dal livello del terreno. Non tagliare troppo in alto, perché le foglie ricresceranno dai bulbi sotterranei
- Non tagliare tutte le foglie: è importante non tagliare mai tutte le foglie della pianta in una sola volta e lasciare, invece, sempre almeno un terzo o la metà delle foglie intatte. Questo permette alla pianta di continuare a fotosintetizzare e di avere l’energia necessaria per ricrescere vigorosamente. Raccogliendo tutte le foglie, la pianta potrebbe andare in stress e impiegare più tempo per riprendersi, o addirittura indebolirsi eccessivamente.
- Tagliare i fiori (se non si vogliono i semi): se l’obiettivo principale è la produzione di foglie per uso culinario, tagliare gli steli fiorali non appena compaiono. Questo reindirizzerà l’energia della pianta verso la crescita delle foglie e manterrà il loro aroma più forte. Se invece si desidera raccogliere i semi o godere della bellezza dei fiori, si possono lasciare.
- Pulire i residui: dopo la raccolta, rimuovere eventuali foglie ingiallite o secche alla base del cespo per mantenere la pianta pulita e favorire la circolazione dell’aria.
Dopo la raccolta
L’erba cipollina è qualitativamente migliore se usata fresca. In caso però di avanzo, è possibile conservarla in frigorifero avvolta in carta assorbente umida per alcuni giorni, oppure tritarla e congelarla in sacchetti per alimenti o in cubetti di ghiaccio con un po’ d’acqua.
Se il terreno è asciutto, annaffiare la pianta dopo la raccolta la aiuterà a recuperare energia e stimolare la ricrescita.
Malattia e cure
L’erba cipollina è generalmente una pianta molto rustica e resistente a malattie e parassiti, anche grazie al suo aroma pungente che funge da repellente naturale per molti insetti. Tuttavia, in determinate condizioni, può essere colpita da alcune problematiche.
Le malattie che più frequentemente possono interessare l’erba cipollina sono per lo più di origine fungina, spesso legate a condizioni di eccessiva umidità o scarsa ventilazione.
Malattie fungine
Macchie fogliari
Si tratta forse del problema più comune e si manifesta con macchie di colore scuro (nere-violacee o marroni) sulle foglie, che possono ingrandirsi e portare all’appassimento e alla caduta prematura delle foglie stesse. Prospera in ambienti umidi e caldi.
Prevenzione/trattamento
- Assicurare una buona circolazione dell’aria tra le piante (diradamento)
- Evitare di bagnare eccessivamente il fogliame durante l’irrigazione (meglio annaffiare alla base)
- Rimuovere e distruggere le foglie infette
- In caso di grave infestazione, si possono usare prodotti a base di rame o bicarbonato di potassio, sempre con parsimonia
Peronospora
Si manifesta con macchie allungate grigio-biancastre sulle foglie, che in presenza di elevata umidità si ricoprono di una muffa grigiastra. Le foglie colpite tendono a marcire e ad afflosciarsi.
Prevenzione/trattamento
- Buona ventilazione e drenaggio del terreno
- Evitare l’eccesso di umidità
- Prodotti a base di rame possono essere usati a scopo preventivo o curativo
Oidio
Un fungo che causa una patina biancastra e polverosa sulle foglie. È più comune in ambienti umidi e poco ventilati.
Prevenzione/trattamento
- Garantire una buona aerazione
- Rimuovere le parti infette
- Prodotti a base di zolfo possono essere impiegati se necessario
Marciume radicale o del fusto
Causato da funghi del suolo (come Pythium, Rhizoctonia), compare quando il terreno è eccessivamente umido e mal drenato, portando al deperimento e alla morte della pianta. I fusti e le radici appaiono molli e marcescenti.
Prevenzione/trattamento
- Il fattore più importante è un ottimo drenaggio del terreno, evitando i ristagni d’acqua
- Non annaffiare eccessivamente
- Utilizzare terricci di qualità e ben drenanti in vaso
- L’uso di prodotti a base di micorrize può rafforzare l’apparato radicale
Parassiti
Anche se, come già anticipato, l’erba cipollina è un repellente naturale per molti insetti, alcuni parassiti possono comunque attaccarla, soprattutto se la pianta è già indebolita o in condizioni di stress.
Tra questi, gli afidi: sono piccoli insetti che si nutrono della linfa delle piante, causando deformazioni e ingiallimenti delle foglie. Possono comparire in particolare quando la pianta è in sofferenza.
Si eliminano con un forte getto d’acqua, sapone di Marsiglia diluito in acqua (sapone molle), o olio di Neem. Anche un macerato d’aglio o peperoncino può essere utile.
Cause non patologiche
A volte, i problemi dell’erba cipollina non sono dovuti a malattie o parassiti, ma a stress ambientali o carenze:
- Ingiallimento delle foglie: spesso è un segno di carenza di nutrienti (soprattutto azoto), eccesso o carenza d’acqua, o stress dovuto a calore o freddo eccessivi
- Appassimento dei fusti: può indicare problemi di irrigazione (troppa o troppo poca acqua) o scarso drenaggio
- Carenza di azoto: può portare a una colorazione pallida delle foglie e a una crescita meno vigorosa
Per mantenere l’erba cipollina sana e minimizzare il rischio di malattie, è fondamentale:
- Garantire un buon drenaggio del terreno
- Evitare l’eccesso di annaffiature e i ristagni d’acqua
- Assicurare una buona circolazione dell’aria tra le piante (se molto fitte, considerare di dividerle)
- Posizionarla in un luogo con adeguata esposizione solare
- Fertilizzare in modo equilibrato, senza esagerare
- Raccogliere regolarmente e rimuovere eventuali parti danneggiate o secche