Dracaena marginata

Dracaena marginata

In Italia, la dracaena marginata va coltivata in vaso e posta in un luogo molto luminoso come una finestra esposta a Sud.

  • In Italia, la dracaena marginata va coltivata in vaso e posta in un luogo molto luminoso come una finestra esposta a Sud.
  • La dracaena marginata non è troppo esigente in fatto di cure, anzi, va annaffiata e concimata con molta parsimonia.
  • Il contrasto tra il verde e il rosso delle foglie viene garantito soprattutto dalla corretta esposizione.
  • Anche se fiorisce raramente in vaso, la dracaena marginata è una bellissima pianta da interno per il suo fogliame caratteristico.
  • Originaria del Madagascar, la dracaena marginata cresce in climi caldi e secchi per cui, nel nostro Paese, può vivere all'esterno solo durante la bella stagione.
  • In Italia, la dracaena marginata va coltivata in vaso e posta in un luogo molto luminoso come una finestra esposta a Sud.
  • La dracaena marginata non è troppo esigente in fatto di cure, anzi, va annaffiata e concimata con molta parsimonia.
  • Il contrasto tra il verde e il rosso delle foglie viene garantito soprattutto dalla corretta esposizione.
  • Anche se fiorisce raramente in vaso, la dracaena marginata è una bellissima pianta da interno per il suo fogliame caratteristico.
  • Originaria del Madagascar, la dracaena marginata cresce in climi caldi e secchi per cui, nel nostro Paese, può vivere all’esterno solo durante la bella stagione.

Originaria del Madagascar, la dracaena marginata è una scelta eccellente sia per i principianti sia per chi desidera aggiungere un tocco tropicale alla propria casa con il minimo sforzo.

La sua caratteristica più riconoscibile è il fusto (o i fusti) sottile, legnoso e di colore grigio-beige, che tende a crescere verticalmente. Spesso viene venduta con più fusti di altezze diverse nello stesso vaso, creando un effetto “foresta”.

Le foglie sono però il suo punto forte: appaiono lunghe, sottili e nastriformi, con una consistenza coriacea. Nascono in ciuffi compatti solo all’apice dei fusti.

La caratteristica marginata si riferisce ai bordi delle foglie, che sono tinti di una colorazione rosso-violacea o rosa intenso. Il centro della foglia è invece di un verde scuro brillante. Più luce riceve la pianta, più questi bordi saranno accentuati.

Questa dracena ha una crescita piuttosto lenta, il che la rende ideale per gli interni, dato che non diventerà enorme in breve tempo. Con gli anni, può comunque raggiungere e superare i 2 metri di altezza in vaso.

Si tratta di una pianta molto facile da curare e la sua esigenza più importante è rappresentata dall’esposizione. In particolare, ha bisogno di molta luce indiretta e brillante. Una posizione vicino a una finestra (magari schermata da una tenda leggera se il sole è diretto e forte) è perfetta.

Per quanto riguarda le annaffiature, va bagnata solo quando il terriccio è quasi completamente asciutto e in modo abbondante, fino a che l’acqua non fuoriesce dai fori di drenaggio. In estate si bagna ogni 7-10 giorni circa, in inverno anche ogni 2-3 settimane.

Anche la temperatura è un fattore determinante: l’intervallo ideale è tra i 18°C e i 25°C, non ama gli sbalzi termici e soffre molto sotto i 13-15°C. Per questo, va tenuta lontana da spifferi freddi (porte, finestre aperte in inverno) e da fonti di calore diretto (termosifoni, stufe).

Apprezza un buon livello di umidità: se l’aria in casa è molto secca (tipico in inverno con i riscaldamenti accesi), gradisce nebulizzazioni occasionali sulla chioma o la vicinanza di un umidificatore.

Infine, la dracaena marginata ha bisogno di un terriccio ben drenante (un buon mix universale mescolato con un po’ di perlite o pomice è perfetto per evitare ristagni idrici) e, dalla primavera all’estate, si può concimare una volta al mese con un fertilizzante liquido per piante verdi, diluito nell’acqua di irrigazione. 

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La dracaena marginata fiorisce, ma è un evento piuttosto raro quando la pianta è coltivata in vaso in appartamento.

Nei suoi ambienti d’origine (come il Madagascar), la fioritura avviene regolarmente, generalmente tra la primavera e l’autunno.

È difficile che fiorisca in appartamento perché per innescare la fioritura, la pianta deve raggiungere una certa maturità e trovare delle condizioni ambientali ottimali e stabili, che simulino il suo habitat naturale (soprattutto per quanto riguarda luce, temperatura e umidità).

I fiori, in ogni caso, non sono la principale attrazione della pianta (che è invece il fogliame): sono piccoli, di colore bianco o bianco-giallastro, riuniti in grappoli e spesso hanno una piacevole fragranza.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadiciBulboGemmeTubero

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggineTubero

La dracaena marginata si riproduce facilmente tramite talea in primavera o all’inizio dell’estate, quando la pianta è in piena fase di crescita attiva.

Talea (apicale o di fusto)

È il metodo più comune e si può fare in due modi, spesso combinati, partendo da un’unica potatura.

Propagazione in terra (metodo consigliato)

  1. Tagliare la pianta: per prima cosa, bisogna decidere a che altezza si vuole tagliare il fusto principale. Per la talea apicale, tagliare la parte superiore della pianta, il “ciuffo” di foglie, lasciando almeno 10-15 cm di fusto nudo sotto le foglie. Nel caso delle talee di fusto, il fusto nudo che rimane può essere tagliato in più sezioni di circa 10-20 cm l’una. È importante ricordare qual è la parte “alta” e quale la parte “bassa” di ogni sezione di fusto perché essere piantate rispettando la loro direzione di crescita originale.
  2. Preparare le talee: per la talea apicale, rimuovere alcune delle foglie più basse per esporre meglio il fusto. Volendo, si può intingere la base di ogni talea (sia apicale che di fusto) nell’ormone radicante in polvere.
  3. Piantare le talee: interrare la base delle talee in un vaso riempito con terriccio fresco e ben drenante, quindi compattare leggermente il terreno attorno alla talea.
  4. Cure post-trapianto: annaffiare leggermente e mantenere il terriccio costantemente umido, ma mai fradicio (il ristagno d’acqua fa marcire le talee). Posizionare i vasi in un luogo caldo e luminoso, ma lontano dalla luce solare diretta. Per aumentare l’umidità (che favorisce la radicazione), si può coprire il vaso con un sacchetto di plastica trasparente per le prime settimane.

Propagazione in acqua

Questo metodo funziona molto bene, specialmente per la talea apicale (il ciuffo), e permette di vedere le radici mentre crescono.

  1. Preparare la talea: ricavare la talea apicale (il ciuffo con il suo pezzo di fusto) come descritto sopra.
  2. Mettere in acqua: inserire la base della talea in un barattolo o bicchiere di vetro pieno d’acqua, assicurandosi che nessuna foglia sia immersa perché marcirebbe.
  3. Manutenzione: cambiare l’acqua ogni 3-4 giorni per evitare la formazione di batteri e alghe.
  4. Attendere la comparsa delle radici: posizionare il contenitore in un luogo luminoso (non al sole diretto). Dopo circa 2-4 settimane, dovrebbero spuntare le prime radici bianche.
  5. Trasferimento in terra: quando le radici saranno lunghe qualche centimetro, trasferire delicatamente la talea in un vaso con terriccio.

La parte del tronco della pianta madre che è rimasta nel vaso originale non morirà. Anzi, annaffiandola come al solito, dopo qualche settimana compariranno uno o più nuovi germogli appena sotto il punto del taglio. Questo permetterà alla vecchia pianta di diventare più folta e cespugliosa.

Semi

I semi di dracaena marginata non si sviluppano direttamente dal fiore, ma sono contenuti all’interno di bacche sferiche (frutti).

Queste bacche sono generalmente di colore giallo-arancio o arancione e appaiono in grappoli sugli steli che portano i fiori.
Ogni bacca contiene tipicamente uno o pochi semi.

Il seme stesso è relativamente grande rispetto ad altri semi di piante d’appartamento (come i sedum o i ficus), simile a un piccolo pisello o una nocciolina, spesso attorno ai 6-8 mm di diametro.

La forma è generalmente sferica o leggermente ovale, il colore è solitamente marrone chiaro o marrone scuro e possiede un guscio piuttosto duro, protetto dalla polpa sottile della bacca.

Anche se la dracaena marginata può essere coltivata da seme, per i coltivatori domestici questo metodo è molto lento e non comune.

Informazioni e curiosità

La dracaena marginata, come tutte le dracene, è tra le piante da interno capaci di filtrare le tossine presenti nell’aria di case e uffici. In particolare, si rivela efficace nel rimuovere composti organici volatili come il benzene, la formaldeide e il tricloroetilene.

È considerata però leggermente tossica per cani e gatti se ingerita. Contiene, infatti, saponine che possono causare irritazione gastrointestinale, vomito e, più raramente, salivazione eccessiva.

Coltivazione

VasoPiena Terra

Per via delle particolari esigenze climatiche della pianta, la dracaena marginata va coltivata in vaso nel nostro Paese, così da poterla comodamente spostare a seconda della stagione.

Collocazione

InternoEsterno

La dracaena marginata è una pianta tropicale e in Italia viene coltivata quasi ovunque come pianta da vaso d’appartamento per via della sua scarsissima resistenza al freddo.

Fanno eccezione alcune zone costiere molto meridionali, come alcune aree della Sicilia, della Calabria, della Sardegna e della Puglia (specialmente lungo la costa dove non si verificano gelate).

Concimazione

La regola per concimare la dracaena marginata è semplice: si concima solo quando la pianta cresce attivamente.

  • Dalla primavera a fine estate (circa marzo-settembre): è il periodo di crescita. La pianta va concimata regolarmente una volta ogni 3-4 settimane
  • Dall’autunno all’inverno (circa ottobre-febbraio): la pianta entra in riposo vegetativo e la concimazione va sospesa completamente. Concimare in inverno è inutile e può danneggiare le radici

Il tipo di concime più comodo ed efficace è quello liquido per piante verdi, formulato per essere ricco di azoto, ossia l’elemento che favorisce lo sviluppo delle foglie e la colorazione verde intensa.

Per concimare correttamente, si consiglia di seguire sempre le dosi indicate sull’etichetta del prodotto, evitando di dare il fertilizzante a una pianta con il terriccio completamente asciutto. Le radici “assetate” assorbirebbero il concime troppo velocemente, bruciandosi.

Per questo, annaffiare normalmente la pianta, aspettare qualche minuto, poi usare l’acqua con il concime diluito come se fosse una seconda, leggera annaffiatura. Come per l’annaffiatura normale, dopo 10-15 minuti, gettare via l’acqua in eccesso dal sottovaso.

Se la dracaena è stata appena rinvasata, aspettare almeno 4-6 settimane prima di iniziare a concimare dato che il nuovo terriccio contiene già tutti i nutrienti necessari per le prime settimane.

Esposizione e luce

SoleMezz’ombraOmbra

L’esposizione ideale per la dracaena marginata è la luce intensa e indiretta o la luce diffusa.

La luce intensa, infatti, permette alla pianta di crescere vigorosamente, mantenendo il fogliame sano e compatto; una luce insufficiente, al contrario, rende i margini tipicamente rossi delle foglie pallidi o verdi.

In casa, porre la pianta preferibilmente vicino a una finestra orientata a Est (riceve il sole mattutino, più delicato) o a pochi metri da una finestra orientata a Sud o Ovest, dove la luce è abbondante ma non colpisce direttamente le foglie.

La dracaena marginata è tollerante anche a condizioni di luce moderata o semi-ombra, ma la crescita sarà molto più lenta e il rischio che la colorazione tipica del fogliame si spenga è molto più alto.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

Dracaena marginata è una pianta che teme molto di più l’eccesso d’acqua che la siccità, per cui va annaffiata solo quando il terreno è asciutto per almeno 2-3 centimetri.

La frequenza con cui occorre controllare il terreno cambia drasticamente durante l’anno.

Primavera ed estate (periodo di crescita)

La pianta è in fase di crescita attiva e l’acqua evapora più velocemente, per cui bisognerà controllare il terreno più spesso (indicativamente, potrebbe essere ogni 7-10 giorni) e annaffiare non appena i primi centimetri di terriccio risulteranno asciutti.

Autunno e inverno (periodo di riposo)

Si tratta del periodo più pericoloso: la pianta va in semi-riposo vegetativo, la luce è minore e il suo fabbisogno d’acqua crolla.

Di conseguenza, ridurre drasticamente le annaffiature e lasciare che il terriccio si asciughi quasi completamente tra un’annaffiatura e l’altra (potrebbe significare annaffiare solo una volta ogni 2, 3 o anche 4 settimane).

Una volta stabilito che è il momento di annaffiare, ecco come fare:

  1. Annaffiare abbondantemente, bagnando il terriccio in modo uniforme e completo
  2. Lasciare scolare: continuare a bagnare lentamente finché l’acqua uscirà dai fori di drenaggio sul fondo del vaso
  3. Svuotare il sottovaso: dopo 10-15 minuti, gettare via tutta l’acqua in eccesso che si è raccolta nel sottovaso. La dracaena non deve mai rimanere con le “radici a mollo”, altrimenti marciranno

Le dracaene sono sensibili al fluoro e al cloro presenti nell’acqua del rubinetto, per cui, se possibile, usare acqua filtrata o piovana oppure lasciare decantare l’acqua del rubinetto in un annaffiatoio per 24 ore prima di usarla.

Sintomi da osservare

  • Foglie gialle che cadono: è quasi sempre un segno di eccesso d’acqua e marciume radicale incipiente. Ridurre subito le annaffiature e controllare le radici se il problema persiste
  • Punte delle foglie marroni/secche: indicano aria troppo secca (bassa umidità ambientale), non necessariamente poca acqua nel terreno. In questo caso, è più utile nebulizzare le foglie con acqua (soprattutto in inverno con i termosifoni accesi) che annaffiare di più il terriccio.

Potatura

La dracaena marginata va potata per tre motivi principali:

1. Gestire l’altezza e la forma

Questa pianta tende a crescere verso l’alto, perdendo le foglie inferiori e lasciando un lungo fusto nudo con un ciuffo in cima.

Se non potata, diventa troppo alta per l’ambiente domestico e può diventare sgraziata o instabile. Invece, tagliando il fusto principale (potatura drastica), si ottiene un duplice effetto:

  • Si abbassa immediatamente l’altezza della pianta
  • Si stimola il tronco a produrre nuovi germogli (spesso due o tre) appena sotto il taglio, rendendo la dracaena più folta e cespugliosa

2. Eliminare eventuali parti danneggiate o ingiallite

La potatura “leggera” serve a mantenere la pianta pulita e in salute: basta eliminare le foglie più vecchie e ingiallite per evitare che la dracaena sprechi inutilmente energia per sostenerle, migliorandone l’aspetto generale.

Se solo le punte sono secche (spesso per via della bassa umidità o un eccesso di sali), si possono tagliare con un paio di forbici, seguendo l’angolazione naturale della foglia per mantenere un aspetto naturale.

3. Riprodurre la pianta

La potatura del fusto è il modo migliore per ottenere nuove piante, come visto in precedenza. La sezione di fusto tagliata può essere usata come talea e fatta radicare in acqua o in terriccio.

In tutti i casi, il periodo ideale per eseguire la potatura è la primavera, quando la pianta sta entrando nel periodo di crescita attiva.

Una volta decisa l’altezza desiderata, tagliare il fusto con un coltello o delle cesoie molto affilate e sterilizzate assicurandosi che il taglio sia netto e orizzontale o leggermente inclinato.

Il tronco nel vaso riprenderà vita e, nel giro di settimane o mesi, emetterà nuovi ciuffi appena sotto il punto del taglio.

La parte tagliata (il ciuffo superiore) può essere usata come talea per generare una nuova pianta.

Se non è necessario un taglio drastico, concentrarsi comunque sulla rimozione periodica delle sole foglie danneggiate.

Rinvaso e trapianto

La dracaena marginata è una pianta a crescita lenta che preferisce stare un po’ “stretta” nel suo vaso.

Rinvasare troppo presto o in un vaso troppo grande è uno degli errori più comuni e può portare a marciumi radicali, poiché il terriccio in eccesso trattiene troppa acqua.

In ogni caso, l’inizio della primavera (marzo-aprile) è il momento ideale per eseguire il rinvaso, da effettuarsi ogni 2-3 anni, nel caso degli esemplari giovani, e 3-5 anni nel caso delle piante adulte.

Ci sono poi dei segnali che aiutano a capire se è il momento o meno di rinvasare:

  • Le radici iniziano a spuntare visibilmente dai fori di drenaggio sul fondo
  • L’acqua, quando si annaffia, scorre via immediatamente (significa che il vaso è tutto radici e non c’è più terriccio)
  • La crescita della pianta si è arrestata completamente da molto tempo (nonostante sia primavera/estate)
  • La pianta è diventata troppo alta e instabile per il suo vaso

Il rinvaso step by step

  1. Preparare il nuovo vaso: scegliere un contenitore che sia solo leggermente più grande del precedente, ossia con un diametro di massimo 3-4 cm in più; in più, se il vaso è in terracotta, immergerlo in acqua per un’ora. Posizionare uno strato di argilla espansa o ghiaia sul fondo del nuovo vaso per favorire ulteriormente il drenaggio (anche se un buon terriccio drenante è più importante)
  2. Estrarre la pianta: premere delicatamente i lati del vaso di plastica o passare un coltello lungo il bordo interno per staccare la zolla. Tirare la pianta delicatamente dalla base del fusto, non dalle foglie
  3. Controllare le radici: una volta estratta, ispezionare la zolla e non districare le radici più di tanto (alle dracaene non piace che le radici vengano disturbate). Eliminare eventuali radici marce usando forbici disinfettate
  4. Posizionare la pianta al centro del nuovo vaso assicurandosi che il colletto (il punto in cui il fusto esce dalla terra) sia alla stessa altezza di prima, o appena un po’ più sotto il bordo del vaso
  5. Riempire con nuovo terriccio senza compattare troppo (deve rimanere soffice e aerato). Premere leggermente per dare stabilità alla pianta.
  6. Subito dopo il rinvaso, annaffiare leggermente, solo quanto basta per assestare il nuovo terriccio. Inoltre, evitare di concimare subito e riposizionare la dracaena nel suo posto abituale, in un luogo luminoso ma senza sole diretto

Terriccio

La dracaena odia i ristagni d’acqua, per cui un terriccio pesante e argilloso è assolutamente sconsigliato.

La miscela ideale è un buon terriccio universale di qualità (o terriccio per piante verdi), miscelato con un 30-40% di materiale inerte drenante, come:

  • Perlite (scelta migliore per leggerezza e aerazione)
  • Pomice
  • Sabbia di fiume grossolana
  • Lapillo vulcanico

Ubicazione stagionale

Per la maggior parte dell’anno, e comunque durante tutta la stagione fredda, la dracaena marginata va tenuta in casa. Cresce, infatti, a una temperatura ideale compresa tra i 18°C e i 24°C e non tollera temperature inferiori ai 10°C, anzi, può subire danni gravi o morire se esposta a lungo sotto i 15°C.

Malattia e cure

La dracaena marginata è una pianta molto resistente, che può manifestare problemi fisiologici causati da errori di coltivazione (soprattutto nell’annaffiatura) o da parassiti.

Problemi fisiologici

Sono quasi sempre causati dalle annaffiature scorrette.

Foglie gialle e molli (soprattutto alla base)

Sono causate dall’eccesso d’acqua, per cui bisogna immediatamente interrompere le annaffiature, lasciando che il terriccio si asciughi completamente. Se il problema è grave e il terriccio rimane bagnato per giorni, svasare la pianta, controllare le radici e rinvasare in terriccio fresco e drenante.

Punte delle foglie marroni e secche

Si verifica in caso di aria troppo secca o bassa qualità dell’acqua (la dracaena è sensibile al fluoro e ai sali minerali presenti nell’acqua del rubinetto).

Per risolvere il problema, nebulizzare le foglie con acqua distillata o piovana ogni 2-3 giorni, oppure posizionare la pianta su un sottovaso pieno di argilla espansa e un dito d’acqua (che evaporando creerà umidità, senza toccare le radici).

Ricordarsi di usare acqua filtrata, piovana o lascia decantare l’acqua del rubinetto per 24 ore prima di usarla.

Foglie che cadono

Se cadono le foglie più vecchie (in basso), è normale. Fa parte del ciclo vitale della pianta per creare il suo tronco.

Se cadono foglie giovani o in massa, probabilmente è un colpo d’aria fredda o, di nuovo, un eccesso d’acqua.

Si consiglia di spostare la pianta lontano da spifferi (porte, finestre) e controllare il terreno per verificare che non sia zuppo.

Parassiti

Cocciniglia (cotonosa o a scudetto)

Le cocciniglie appaiono come piccoli insetti bianchi dall’aspetto cotonoso o piccoli “scudetti” marroni attaccati al fusto e sotto le foglie. Spesso lasciano una sostanza appiccicosa detta melata.

Cura

    1. Isolare la pianta per evitare di diffondere il contagio
    2. Rimuovere manualmente i parassiti con un batuffolo di cotone o un cotton fioc imbevuto di alcool denaturato
    3. Lavare le foglie con una soluzione di acqua e sapone di Marsiglia (o sapone molle potassico) e risciacquare bene
    4. Per infestazioni persistenti, spruzzare l’olio di Neem (un insetticida biologico) sulla pianta ogni 7-10 giorni per qualche settimana

Ragnetto rosso

Questo parassita prospera in ambienti molto secchi. In caso di infestazione, le foglie diventano grigie o gialle, con finissime puntinature e, se è molto avanzata, compariranno sottili ragnatele tra le foglie e il fusto.

Cura

    1. Aumentare l’umidità: il ragnetto rosso odia l’acqua. La prima cosa da fare è portare la pianta nella doccia e lavarla accuratamente (anche sotto le foglie) con un getto d’acqua tiepida
    2. Nebulizzare spesso per mantenere l’ambiente ostile al parassita
    3. Se il lavaggio non basta, usare sapone di Marsiglia oppure olio di Neem, che sono efficaci anche contro gli acari.

Malattie fungine

Il marciume radicale e del fusto è il problema più letale. Nel primo caso, la pianta appassisce anche se il terreno è bagnato, le foglie ingialliscono velocemente, il terriccio puzza di muffa; se è coinvolto il fusto, questo diventa molle, spugnoso o nero alla base.

Se solo le radici sono colpite, svasare la pianta, tagliare via tutte le radici nere e molli (usando forbici disinfettate), sciacquare le radici sane e rinvasare in un vaso pulito e con terriccio nuovo e drenante. Annaffiare pochissimo.

Se il fusto è molle, c’è poco da fare. L’unica speranza è tagliare la parte sana superiore (il ciuffo con un pezzo di fusto ancora duro) e cercare di farla radicare (talea), buttando via il resto della pianta e del terriccio infetto.

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