Coreopsis

Coreopsis

Coreopsis

  • Coreopsis heaven.
  • La forma del fiore del coreopsis, con petali ligulati radiali, ricorda la struttura di una margherita e in alcune specie quella di una cosmea.
  • Le foglie della coreopsis sono lanceolate, lineari e di colore verde, più chiaro in primavera, mentre i fiori vengono portati su steli lunghi anche 40 cm, sono grandi e di colore completamente giallo o arricchiti da una marginatura color mattone fra i petali ed il disco.
  • Coreopsis varietà rosea dragon
  • I fiori di coreopsis possono essere utilizzati in molteplici modi: dalle bordure alle aiuole, fino alle composizioni in vaso per decorare casa.
  • Esemplare di Coreopsis tripteris
  • Coreopsis varietà sunfire
  • Coreopsis xanthos.
  • Coreopsis Mercury Risin.
  • Coreopsis redshift
  • Coreopsis Sweet Mar.
  • Coreopsis heaven.
  • La forma del fiore del coreopsis, con petali ligulati radiali, ricorda la struttura di una margherita e in alcune specie quella di una cosmea.
  • Le foglie della coreopsis sono lanceolate, lineari e di colore verde, più chiaro in primavera, mentre i fiori vengono portati su steli lunghi anche 40 cm, sono grandi e di colore completamente giallo o arricchiti da una marginatura color mattone fra i petali ed il disco.
  • Coreopsis varietà rosea dragon.
  • I fiori di coreopsis possono essere utilizzati in molteplici modi: dalle bordure alle aiuole, fino alle composizioni in vaso per decorare casa.
  • Esemplare di coreopsis tripteris.
  • Coreopsis varietà sunfire.
  • Coreopsis xanthos.
  • Coreopsis Mercury Risin.
  • Coreopsis redshift.
  • Coreopsis Sweet Mar.

Originarie di tutto il continente americano, ma anche dell’Africa tropicale e di alcune isole dell’Oceano pacifico, sono 115 le specie che formano il genere coreopsis . Appartengono alla famiglia delle Compositae e la forma del fiore, con petali ligulati radiali, ricorda la struttura di una margherita.

Le coreopsis sono indicate:

  • per formare bordure, dove le specie più piccole (altezza 25 cm) possono rappresentare il primo elemento, mentre le classiche (altezza 50-60 cm) possono formare la “spina dorsale” o un elemento intermedio;
  • per animare aiuole, specie a partire dal mese di giugno e nel periodo autunnale, da unire a rudbeckhia, heliopsis, heliantus, aster, echinacea e graminacee ornamentali;
  • per portare una macchia di colore in terreni difficili o per interrompere il verde dei manti erbosi con grandi cespi colorati. Le specie a fiore giallo, le più diffuse, sono perfette per contrastare piante a fiori rossi come Gaillardia x grandiflora “Burgunder”, o arancione come i comuni tagete, possono introdurre una nota di colore che manca nella scala cromatica delle Impatiens e Sunpatiens;
  • per produrre fiori recisi.

Caratteristica delle coreopsis, di sempre maggiore importanza, è l’elevata resistenza ai fumi e agli agenti inquinanti in genere. Questo le rende indicate non solo per i giardini di città e per le aiuole che devono costeggiare e dividere da una strada ad elevata percorrenza, anche in prossimità di un semaforo dove maggiore è la presenza e l’intensità dei gas di scarico delle autovetture, ma anche per i vasi da porre sui balconi e sui davanzali.

Riproducibile per semina o divisione dei cespi, la pianta di coreopsis si concima una volta alla settimana, regolarmente, dalla comparsa dei boccioli fino al termine della stagione di fioritura. Le annaffiature dovranno essere frequenti e abbondanti nel periodo estivo, mentre durante il resto dell’anno non occorre intervenire con le bagnature, poiché la pianta si accontenta dell’acqua piovana. Per la messa a dimora la coreopsis preferisce terreni sciolti, leggeri, ben drenati e ricchi di sabbia, di media fertilità, oltre che ben esposti al sole diretto. La potatura consiste più che altro nella rimozione dei capolini sfioriti, mentre la pianta non teme particolarmente il freddo (anche se cresce al meglio tra i 10 e i 30℃), né è soggetta a malattie ricorrenti.

La tipologia delle coreopsis da tenere in vaso è diversa da quelle da mettere in piena terra, non tanto per le specie e le varietà, ma piuttosto per le dimensioni dei vasi. Acquistando soggetti vigorosi in vasi grandi, di almeno 22 cm di diametro e di altezza non inferiore a 26 cm, sarà possibile contare su una “riserva” di terriccio in grado di consentire lo sviluppo corretto e forte della pianta per tutta la stagione, senza che le radici occupino tutto lo spazio disponibile e il vaso diventi “leggero” perché tutto il substrato è stato consumato, dilavato e sostituito dal solo capillizzio. Una buona riserva di terriccio garantisce anche la capacità di trattenere acqua e assicurare una corretta umidità fino alla bagnatura successiva. Ricordarsi di non esporre il vaso direttamente in pieno sole, ma di schermarlo perché la temperatura interna non si alzi troppo nei mesi più caldi causando la lessatura delle radici.

Coreopsis grandiflora è la specie più diffusa, originaria del Sud degli Stati Uniti, ed è dotata di un grande vigore. La rosetta basale del piccolo cespuglio è molto densa, formata da foglie lanceolate e lineari di colore verde chiaro.

I fiori sono portati su steli più o meno lunghi che determinano l’altezza delle diverse varietà, 50 cm per la monocromatica “Early sunrise”, solo 40 cm per la bicolore e vigorosissima “Sonnenkind”. I fiori, larghi anche 6-8 cm, possono essere semplici, semidoppi o doppi, con colore completamente giallo o arricchiti da toccature arancio o rosse nella parte prossimale dei petali (fiori ligulati), o con disco più scuro, sempre con petali frangiati. La semina dà sempre buoni risultati. Le coreopsis grandiflora e i suoi ibridi sono i più resistenti al freddo, potendo sopportare temperature di circa 20°C sotto lo zero.

Coreopsis verticillata, anch’essa originaria degli Stati Uniti, è specie longeva e cespugliosa, con foglie profondamente divise, di colore verde chiaro, riunite in verticilli. I fiori, sempre numerosi, si differenziano da quelli della grandiflora e richiamano nella forma quelli di un heliantus. “Moon bean”, dai fiori giallo zolfo, è di dimensioni contenute (altezza 40 cm) e può essere posta anche in ombra parziale. “Zagreb” si riconosce per il colore giallo canarino e la forma dei petali che in questo caso terminano a punta.

Il gruppo delle coreopsis limerock è più sensibile al freddo e già a 4°C possono non sopravvivere; anche se ricoverate in vaso in un luogo luminoso e riparato dalle correnti, come una scala vetrata, la temperatura resta un fattore discriminante. Possono essere trattate come piante perenni solo al Sud, nel resto del paese si utilizzano come annuali a fioritura estiva, capaci di stupire fino all’arrivo dell’autunno, da giugno a ottobre. Alte circa 60 cm, si pongono sempre in pieno sole. La varietà “Ruby” si riconosce per l’intenso color rubino, “Dream” e “Sweet dream” sono sui toni del rosa: la prima ha la marginatura chiara dei petali frastagliati e il colore predominante è un vinato intenso;  la seconda, all’opposto, ha una focatura centrale di tono molto più scuro e brillante. “Passion” è di un colore rosa-lillà uniforme molto luminoso.

Coreopsis pubescens è specie resistente al freddo invernale, ricoperta di una diffusa tomentosità cui deve il nome. Ha fiori ligulati percorsi da due evidenti venature e margine digitiforme. Si apprezza per la grande rusticità.

Altre varietà altrettanto interessanti da scoprire sono c. tripteris, c. auricolata nana e c. rosea.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La coreopsis fiorisce dalla tarda primavera fino a metà autunno.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

La semina della coreopsis dà sempre buoni risultati, ma per la riproduzione si possono anche dividere i cespi più vigorosi alla fine della primavera o procedere con la talea.

Le coreopsis sono piante di rapida crescita che già nel primo anno di semina salgono a fiore. Si seminano all’aperto da aprile, in semenzaio già nel mese di marzo.

Nelle zone di montagna dove la primavera ritarda, è consigliato posticipare la semina a maggio, anche se la fioritura del primo anno sarà minore o non avverrà. In questo caso sarebbe opportuno identificare le piantine messe a dimora in piena terra perché potrebbe essere facile confonderle con malerbe a foglia larga ed estirparle senza intenzione.

Le piantine vanno diradate e, all’occorrenza, trapiantate a una distanza di 20 cm per le varietà nane e di 40 cm per le varietà di taglia standard.

La divisione dei cespi può essere effettuata in primavera o in autunno, ma è bene non affrettare i tempi e lasciare che ogni pianta possa godere di almeno tre anni di tranquillità per dare il meglio di sé. Si estrae il cespo, che si presenta sempre vigoroso e con radici molto intricate, dal terreno, si separa con le mani in due o più porzioni, secondo le dimensioni, partendo dall’alto e affondando piano piano le dita nella zolla; infine, si rimette a dimora senza indugio, bagnando subito dopo.

A primavera si può tentare la riproduzione per talea impiegando i getti laterali posti a radicare in una miscela di due parti di sabbia e una di torba.

La diffusione naturale per seme avviene con una certa facilità dove il terreno non sia soggetto a lavorazioni superficiali, ma lasciato a prato o incolto. Le piantine, in forte concorrenza con le altre specie, impiegano tempi più lunghi per svilupparsi e spesso salgono a fiore nel terzo anno.

Semi

I semi di coreopsis sono molto piccoli (circa 3 mm), marrone scuro, di forma irregolare e superficie frastagliata e rugosa. 

Informazioni e curiosità

Al momento dell’acquisto preferire coreopsis ben accestite e vigorose, senza radici che fuoriescano dai fori di fondo del vaso e con un buon numero di boccioli già visibili. Valutare sempre il numero di steli già recisi per capire quanti fiori la pianta abbia già prodotto e quanti ancora possa produrne.

Coltivazione

VasoPiena Terra

La coreopsis viene coltivata sia in piena terra (ad esempio nelle aiuole cittadine), sia in vaso (meglio se profondo per evitare il rischio di ristagni).

Collocazione

InternoEsterno

Rustica e resistente, la coreopsis è una pianta da esterno molto decorativa.

Concimazione

Una forte concimazione induce la pianta di coreopsis a produrre una rigogliosa massa fogliare, ma uno scarso numero di fiori. Per favorire una fioritura abbondante e prolungata concimare in modo costante, una volta alla settimana, dalla comparsa dei boccioli fino al termine della stagione con un prodotto liquido a dosaggi pari ad un terzo di quelli consigliati.

 

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

La posizione ideale per le specie e varietà più coltivate di coreopsis è in pieno sole; in aiuole dove siano presenti altre piante è consigliato porle verso l’esterno in modo che non vengano dominate od ombreggiate eccessivamente. Le piante parzialmente ombreggiate crescono più lentamente, fioriscono con ritardo, e in modo meno abbondante.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

Per sostenere un intenso rigoglio vegetativo e una fioritura abbondante annaffiare la coreopsis frequentemente, ma con generosità solo nel periodo estivo, quando vi sono alte temperature, in presenza di un terreno permeabile e ben drenato. In terreni pesanti e argillosi capaci di una maggiore ritenzione d’acqua annaffiare con parsimonia perché le piante temono il ristagno e i terreni umidi o freddi.

In estate annaffiare ogni giorno, nel periodo invernale sospendere le annaffiature.

 

Potatura

Più che potare la coreopsis, bisogna eliminare i fiori secchi tagliando lo stelo sopra le ultime foglie: questa operazione è necessaria per promuovere la differenziazione e lo sviluppo di nuovi boccioli.

Trapianto

Pianta facilmente adattabile a ogni suolo, per la messa a dimora la coreopsis preferisce comunque terreni sciolti, leggeri, ben drenati e ricchi di sabbia, di media fertilità.

Ubicazione stagionale

La coreopsis è una pianta tenace e resistente, che si adatta a vivere all’esterno tutto l’anno (cresce meglio tra 10 a 30℃). 

Le coreopsis perenni da giardino sono infatti piante resistenti al caldo come al freddo. In estate, a fronte di una carenza idrica, cessano la produzione di fiori e la rimozione delle cime sfiorite è l’unica manutenzione di cui necessitano le piante (oltre al mantenimento dell’umidità del terreno). Questa semplice operazione, impedendo la formazione di semi, mantiene la pianta giovane e piena di vigore favorendone una prolungata e intensa fioritura.

A metà autunno, quando le temperature sono già scese sotto i dieci gradi, specie durante la notte, ridurre la parte aerea della pianta tagliando gli steli a 4 cm di altezza, anche se l’intervento può sembrare troppo drastico. Solo nelle piante vecchie che abbiano formato un “piede” di maggiore consistenza alzare l’altezza del taglio, per non intervenire sulla parte “legnosa” che ha minori capacità di ricaccio. Dove durante l’inverno le temperature scendono abitualmente sotto lo zero, si dovrà ricorrere a una protezione degli steli tagliati con foglie secche o paglia. È anche l’occasione per aggiungere un buon terricciato di letame maturo che avrà anche il compito di apportare al terreno sostanza organica e sostanze nutritive a lento rilascio.

Non si abbia timore se le piante restano per lunghi periodi sotto la neve, sono maggiormente pericolose le ondate di gelo con il terreno nudo.

Malattia e cure

La coreopsis è una pianta molto resistente, che raramente viene attaccata da parassiti o malattie. Per questo non occorre intervenire con insetticidi o altri trattamenti.

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