Ciclamino

Cyclamen

Ciclamino

  • I fiori di ciclamino, prodotti sempre in abbondanza, sono singoli e portati da un lungo stelo sopra le foglie.
  • La fioritura del ciclamino, in colori che spaziano dal bianco al rosa, può iniziare fin da settembre e si protrae fino a marzo.
  • Nella stessa pianta di ciclamino possono essere presenti fiori in tre diversi stadi: boccioli verdi, boccioli già colorati, fiori schiusi. I petali possono essere interi o a bordo frangiato, rivolti all’indietro e con un’elegante disposizione elicoidale.
  • Il ciclamino è pianta a fioritura invernale.
  • Le foglie di ciclamino si presentano cuoriformi e marmorizzate: sono decorative anche senza fiori.
  • I fiori di ciclamino, prodotti sempre in abbondanza, sono singoli e portati da un lungo stelo sopra le foglie.
  • La fioritura del ciclamino, in colori che spaziano dal bianco al rosa, può iniziare fin da settembre e si protrae fino a marzo.
  • Nella stessa pianta di ciclamino possono essere presenti fiori in tre diversi stadi: boccioli verdi, boccioli già colorati, fiori schiusi. I petali possono essere interi o a bordo frangiato, rivolti all’indietro e con un’elegante disposizione elicoidale.
  • Il ciclamino è pianta a fioritura invernale.
  • Le foglie di ciclamino si presentano cuoriformi e marmorizzate: sono decorative anche senza fiori.

Abbastanza facile da coltivare, di prezzo contenuto e presente sul mercato in varie taglie, il ciclamino, soprattutto nella varietà cyclamen persicum (e suoi ibridi), che è la più famosa e diffusa, è una specie molto apprezzata, decorativa per l’abbondante e prolungata fioritura capace di rallegrare balconi e davanzali durante i mesi invernali.

La pianta è originaria del bacino del Mediterraneo, dell’Asia minore e del Nord Africa e possiede un grosso tubero sotterraneo, simile a una patata, da cui si diramano le radici e la parte aerea; si tratta quindi a tutti gli effetti di una bulbosa, reperibile in commercio per buona parte dell’anno, anche se gli esemplari più belli e ricchi di fiori si trovano in epoca autunno-invernale.

Riproducibile facilmente per semina, il ciclamino si può coltivare tanto in vaso quanto in piena terra, sempre all’esterno poiché mal tollera gli ambienti caldi e le alte temperature (specialmente gli appartamenti riscaldati durante l’inverno). La pianta si concima, durante il periodo di emissione e crescita delle foglie e fino al termine della fioritura, impiegando ogni 15 giorni un prodotto liquido per piante da interno, mentre va annaffiato con molta attenzione per evitare la formazione di pericolosi ristagni: l’acqua va versata nel sottovaso, scartando quella rimasta dopo mezz’ora di attesa. Il ciclamino va rinvasato o trapiantato in un terreno ricco di sostanza organica, soffice e ben drenato, e posto in un luogo luminoso ma riparato dai raggi diretti del sole. La potatura si limita alla sola rimozione dei fiori e delle foglie ingiallite e appassite. La temperatura ideale per la sua crescita è compresa tra i 4 e i 20°C, mentre le patologie che più frequentemente possono colpire la pianta vanno dalla presenza di muffe e funghi, fino all’infestazione di parassiti come acari e afidi.

Se ben coltivato, il ciclamino può vivere anche 4-5 anni e ogni anno riprendere a produrre fiori, seppur in numero via via minore. La fioritura è continua anche per due mesi e può produrre 30-40 fiori. Questi ultimi sono fiori singoli (già schiusi oppure in forma di boccioli verdi o già colorati) portati da un lungo stelo sopra le foglie; i petali possono essere interi o a bordo frangiato, caratterizzati da un’elegante disposizione elicoidale. Le foglie, da 30 a 50, hanno lunghi piccioli, sono di consistenza carnosa, cuoriformi, e di colore verde scuro marmorizzato in tonalità più chiare di verde, grigio o grigio metallico. Le foglie sono molto decorative anche senza fiori.

La variabilità di dimensione delle piante in commercio (da un’altezza media di 30-40 cm degli esemplari normali, sino ai 12-15 cm delle varietà “mini”) facilita la loro collocazione in spazi di differente ampiezza e rende questa specie fiorita estremamente versatile nell’utilizzo sia in casa che all’aperto, a seconda della varietà.

Il genere cyclamen comprende una ventina di specie perenni, provenienti da diversi tipi di habitat. Tre sono quelle più diffuse:

  • Cyclamen europaeum, presente nei boschi delle regioni del Centro Europa e del Centro-Nord Italia, alto non più di 12-15 centimetri, ha fioritura estiva colore carminio intenso, molto profumata.
  • Cyclamen neapolitanum, spontaneo nei boschi dell’Italia meridionale e nelle isole maggiori, ha fioritura tardo estiva-autunnale, con fiori dal bianco al rosa-lilla.
  • Cyclamen persicum. La denominazione persicum si riferisce alla sua provenienza mediorientale (Cipro,Turchia, Siria, Libano e Israele), dove cresce nelle zone boscose alle pendici dei monti, in terreni ombreggiati e fiorisce da fine inverno a fine primavera. Dal cyclamen persicum hanno avuto origine, tramite lavori di incrocio e selezione, le varietà ibride coltivate, attualmente numerosissime, con fiori di dimensioni variabili e colore diverso, ad esclusione del giallo e del celeste.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

Il ciclamino fiorisce d’inverno (tra settembre e marzo), mentre in primavera entra in fase di riposo vegetativo.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

Il ciclamino si propaga tramite semina, tra luglio e settembre: i semi vanno posti in vasetti con terriccio torboso finemente setacciato, mantenuti a una temperatura di 18-24°C, in luogo ombroso e regolarmente nebulizzati. Nelle condizioni ottimali germinano in 5-6 settimane e trascorrono circa 12-15 mesi dalla semina sino alla piena fioritura delle piante.

È possibile, anche se poco diffusa, la moltiplicazione tramite divisione dei tuberi in epoca primaverile: ogni tubero va diviso in 2-3 porzioni, ciascuna dotata di almeno 1-2 gemme e messa a dimora in vasetti singolarmente.

 

Semi

Contenuti all’interno di piccole sferette, i semi di ciclamino sono piccoli e marroni. Quando raggiungono la piena maturazione, in estate, le sferette cadono dalla pianta, si aprono e depositano nel terreno i semi, che daranno vita a nuove piantine.

Informazioni e curiosità

Quando acquistate una piantina di ciclamino, preferite esemplari a inizio fioritura, con numerosi boccioli e senza ingiallimenti fogliari.

Coltivazione

VasoPiena Terra

La coltivazione del ciclamino si effettua facilmente sia in vaso sul balcone, sia in piena terra.

Collocazione

InternoEsterno

Il ciclamino vive meglio all’esterno perché non ama il caldo eccessivo degli appartamenti. Questo non vuol dire che non possa vivere anche in casa: chi volesse tenerlo indoor soprattutto in estate, però, lo ponga su scale vetrate, nella stanza più fresca della casa o nello spazio che si crea fra i doppi vetri (purché non rivolti a Sud perché la pianta teme gli sbalzi di temperatura).

Solo la varietà persicum, che raggiunge un’altezza di 20-30 cm, viene coltivata specificamente come pianta da serra e da appartamento, dato che in piena terra può sopravvivere soltanto in zone a clima molto mite. Anche cyclamen Indiaka vive bene in casa per un breve periodo.

In generale, essendo una pianta resistente alle basse temperature, durante il periodo autunnale e in inverno il ciclamino può essere collocato all’aperto senza problemi, anzi, un ottimo metodo per prolungare la fioritura consiste proprio nel lasciare all’aperto, per alcune ore nel periodo centrale delle giornate autunnali e invernali, le piante in piena fioritura che abitualmente vengono mantenute in ambiente interno.

Concimazione

Il ciclamino è discretamente esigente per quanto riguarda le concimazioni ma solo durante il periodo di fioritura, durante il quale è opportuno somministrare ogni 12-15 giorni una modesta quantità di concime liquido specifico per piante fiorite da interno (ricco in fosforo e potassio e scarsamente dotato in azoto) seguendo il dosaggio consigliato dal produttore. Sospendere le concimazioni al termine della fioritura e riprenderla, verso fine estate, non appena i boccioli fiorali inizieranno a ingrossarsi.

 

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

Il ciclamino richiede di essere posto in piena luce ma mai esposto ai raggi del sole direttamente. In autunno avanzato, in inverno e in primavera sopporta il sole del mattino o della sera, purché non sia troppo forte, rivelandosi un’ottima pianta da davanzale.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

Esiste un solo modo per annaffiare il ciclamino senza danneggiarlo: bagnarlo da sotto il contenitore ponendo l’acqua nel sottovaso. Anche la messa in acqua del vaso, come talvolta si fa per le orchidee, è del tutto sconsigliata. La terra deve essere umida, specie quando vi è l’emissione di nuove foglie e durante la fioritura, ma mai inzuppata: in questo periodo bagnare quindi una volta ogni quattro giorni, ogni otto quando non vi sono fiori. Mettere l’acqua nel sottovaso, attendere mezz’ora ed eliminare quella rimasta. Non irrorare.

In generale, il ciclamino ama gli ambienti umidi e con umidità costante. Buona norma è quindi porre nel sottovaso, largo quanto la circonferenza dello sviluppo fogliare, due cm di ghiaia o argilla espansa da tenere sempre coperta con un velo d’acqua.

Il ciclamino necessita rigorosamente dell’alternanza di asciutto e umido: il peggior nemico è un substrato sempre bagnato, in grado di far marcire rapidamente i tuberi. Si deve irrigare solo quando il substrato inizia ad asciugare in superficie. Come detto, la quantità d’acqua va aumentata durante la fioritura, fase durante la quale un’eccessiva secchezza del substrato può impedire la schiusura dei fiori e far appassire precocemente quelli già aperti. Le irrigazioni vanno ridotte nel periodo successivo alla fioritura, quando la pianta ha solo foglie e, pur mantenendo sempre vitale l’apparato fogliare, si prepara a una fase di riposo.

Potatura

Il ciclamino non richiede potatura: basta solo eliminare in estate le foglie morte, recidendole alla base. Inoltre, in autunno e in inverno, staccare i fiori e le foglie appassite alla base per non lasciare materiale sul quale si possano sviluppare i marciumi. Prendendo lo stelo o lo scapo fra le dita si scorre fino alla base e, con una leggera torsione, si spezza, senza operare trazione.

Trapianto

Il ciclamino andrebbe rinvasato annualmente, durante la fase di riposo vegetativo e dopo la caduta delle foglie, in un vaso di coccio oppure trasferito in piena terra se l’apparato radicale si espande eccessivamente.

Per la messa a dimora in piena terra serve un suolo molto fertile, leggero, facilmente lavorabile e soprattutto senza ristagni di acqua. Vanno evitati i terreni argillosi troppo compatti e, all’opposto, quelli troppo sabbiosi.

Il ciclamino necessita infatti di un substrato molto poroso, in modo da assicurare un ottimo e veloce drenaggio dell’acqua in eccesso ed evitare così lo sviluppo di malattie pericolose causate da funghi e batteri, con un pH intorno a 6.

In commercio esistono terricci già preparati che hanno la seguente composizione indicativa: 50% terra di foglie di faggio; 40% torba bruna o bionda, piuttosto grossolana; 10% sabbia di fiume. Per renderli più leggeri può risultare utile l’aggiunta di piccoli grani di argilla espansa o di pietra pomice.

Ubicazione stagionale

In tutte le sue fasi di crescita il ciclamino non ama ambienti troppo caldi : la temperatura ottimale di crescita durante il periodo di fioritura non dovrebbe superare i 15-16°C . Dovrebbe essere inoltre garantito un buon ricircolo di aria, indispensabile per evitare la formazione di marciumi.

Temperature molto alte durante la fioritura determinano la formazione di fiori piccoli e di scarsa durata. Quindi:

Autunno/inverno: il ciclamino vive bene tra i 4 e i 20°C, quindi va lasciato all’esterno purché non si verifichino gelate.
Primavera/estate: come detto, la pianta di ciclamino tollera poco le temperature eccessivamente alte, quindi d’estate meglio tenere i vasi in casa ma in zone fresche e ventilate (tra gli 8 ed i 15°C), oppure all’esterno ma in posizione ben ombreggiata.

Raccolta

Durante l’estate, quando le capsule che contengono i semi si schiudono, si può procedere alla raccolta dei semi di ciclamino che andranno conservati in un luogo fresco, ventilato e asciutto in attesa della semina (da effettuare in agosto/settembre).

Malattia e cure

Il ciclamino soffre generalmente più per errate posizioni e inappropriate cure colturali che per l’attacco di parassiti. Le più comuni sono:

  • eccesso di luce e temperatura: raggi solari diretti, quando le piante sono all’aperto, o fonti di intensa luce artificiale, quando all’interno, possono facilmente causare decolorazioni e ingiallimenti delle foglie, ma, soprattutto, appassimento temporaneo dei fiori, sino ad arrivare, nei casi più gravi, al disseccamento dei petali;
  • eccesso di temperatura: temperature molto alte durante la fioritura, quali quelle degli impianti di riscaldamento costantemente al di sopra dei 20°C, determinano formazione di fiori piccoli, sbiaditi e di scarsa durata in pianta, con piccioli esili, molto allungati e ricurvi in modo anomalo. Nei casi più gravi si assiste all’apertura verso l’esterno della rosetta di foglie;
  • scarsa illuminazione: se c’è poca luce nel periodo autunno-invernale di emissione dei fiori, il ciclamino rallenta o blocca completamente la fioritura e mostra un fogliame tenero e decolorato.

Per risolvere i problemi di origine ambientale è indispensabile, alla prima comparsa dei sintomi, ripristinare velocemente le condizioni di luce e temperatura ottimali per il ciclamino. Interventi tardivi o errati sono insufficienti a recuperare in modo soddisfacente il tipico aspetto del ciclamino. Per esempio irrigare abbondantemente un ciclamino che soffre per eccesso di temperatura non risolve il problema, anzi ne crea un altro, ovvero il marciume del tubero, non più in grado di smaltire l’eccesso di acqua.

Tra gli insetti, i nemici più diffusi sono gli afidi (pungono le giovani foglie e i boccioli fiorali per sottrarre linfa, causano accartocciamenti ed ingiallimenti delle parti verdi e possono trasmettere virus ); i tripidi (le loro punture determinano decolorazione e arricciamento dei petali e formazione di aree rossastre sulle foglie, per cui la vegetazione risulta compromessa). Tra gli acari, il ragnetto rosso (con le sue punture danneggia le foglie, che si presentano macchiettate di giallo e spesso seccano; impedisce inoltre l’apertura dei boccioli fiorali).

Per combatterli, in presenza dei primi attacchi, distribuire insetticidi liquidi specifici, di sintesi o biologici.

Tra i funghi, i ciclamini possono essere colpiti da macchie fogliari (sulle foglie vecchie compaiono piccole macchie circolari giallo-brune che con il tempo possono estendersi e coprire quasi l’intera foglia determinando il rapido deperimento dell’intera pianta; si sviluppano in concomitanza di clima caldo-umido) e marciumi radicali (causati da eccesso di acqua nel substrato; la pianta prima ingiallisce le foglie, poi subentra il marciume dei tuberi; si blocca la fioritura, poi il ciclamino appassisce e si affloscia a terra ). La lotta, preventiva e curativa, va effettuata con anticrittogamici a base di rame.

Come valuti questo articolo?
12345
Valutazione: 4.67 / 5, basato su 3 voti.
Avvicina il cursore alla stella corrispondente al punteggio che vuoi attribuire; quando le vedrai tutte evidenziate, clicca!
A Cose di Casa interessa la tua opinione!
Scrivi una mail a info@cosedicasa.com per dirci quali argomenti ti interessano di più o compila il form!