Cetriolo pianta

Cucumis sativus

Pianta da orto strisciante o rampicante, il cetriolo ha bisogno di tutori cui aggrapparsi per crescere.

  • Pianta da orto strisciante o rampicante, il cetriolo ha bisogno di tutori cui aggrapparsi per crescere.
  • La raccolta dei cetrioli comincia di solito all'inizio dell'estate e procede poi per circa tre mesi.
  • La pianta di cetriolo fiorisce in estate, producendo fiori di colore giallo intenso a 5 lobi.
  • La pianta di cetriolo è soprattutto molto esigente in fatto di annaffiature e necessita di apporti idrici consistenti.
  • I cetrioli più comuni da trovare sono lunghi e lisci, ma ci sono anche varietà più corte e tozze.
  • Sole e caldo sono fattori indispensabili per la salute e la produttività della pianta di cetriolo.
  • Pianta da orto strisciante o rampicante, il cetriolo ha bisogno di tutori cui aggrapparsi per crescere.
  • La raccolta dei cetrioli comincia di solito all’inizio dell’estate e procede poi per circa tre mesi.
  • La pianta di cetriolo fiorisce in estate, producendo fiori di colore giallo intenso a 5 lobi.
  • La pianta di cetriolo è soprattutto molto esigente in fatto di annaffiature e necessita di apporti idrici consistenti.
  • I cetrioli più comuni da trovare sono lunghi e lisci, ma ci sono anche varietà più corte e tozze.
  • Sole e caldo sono fattori indispensabili per la salute e la produttività della pianta di cetriolo.

Il cetriolo (Cucumis sativus) è una pianta annuale di origine asiatica appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee, la stessa di zucche, zucchine e meloni. È coltivato in tutto il mondo per i suoi frutti commestibili consumati crudi.

La pianta del cetriolo ha un portamento rampicante o strisciante. Produce lunghi fusti che possono allungarsi per diversi metri: se lasciata a terra, si allarga sul terreno; se le si fornisce un supporto (come tutori, reti o graticci), tende ad arrampicarsi grazie ai suoi viticci.

Il fusto è solitamente angoloso, striato, e spesso ricoperto da una leggera peluria o setole, mentre le foglie sono grandi, alterne, palmato-lobate (cioè divise in 3-7 lobi simili a dita), con margini dentati e hanno una forma che ricorda quella della vite o della zucca. Sono anche leggermente ruvide al tatto, con una peluria più o meno evidente sulla superficie e sul picciolo e il colore è un verde medio-scuro.

Il cetriolo è una pianta monoica, il che significa che produce fiori maschili e fiori femminili sulla stessa pianta, ma separati. I fiori sono campanulati, di colore giallo brillante e abbastanza grandi, spesso solitari o raggruppati all’ascella delle foglie.

Il frutto della pianta del cetriolo è una bacca allungata, cilindrica o leggermente affusolata alle estremità. Le dimensioni variano enormemente a seconda della varietà, da pochi centimetri (mini-cetrioli) a oltre 30-40 cm.

La buccia può essere liscia o più comunemente rugosa, verrucosa o spinosa, con spine più o meno evidenti e colori che vanno dal verde chiaro al verde scuro, a volte striata o variegata. Alcune varietà hanno una buccia sottile che non richiede di essere pelata.

La polpa è croccante, acquosa, di colore verde chiaro o biancastro, con numerosi semi piatti e ovali disposti longitudinalmente al centro del frutto. Il sapore è fresco, leggermente amarognolo o dolciastro, a seconda della varietà. 

Per quanto riguarda le regole di coltivazione, la pianta del cetriolo ama il sole e il caldo e necessita di temperature elevate per crescere e fruttificare al meglio (ideali tra i 20°C e i 30°C). Teme il freddo e le gelate.

Predilige terreni fertili, ricchi di sostanza organica, ben drenati e leggermente acidi o neutri (pH 6.0-7.0). 

Sebbene abbia elevate esigenze idriche, specialmente durante la fioritura e la fruttificazione, non tollera i ristagni idrici, per cui l’irrigazione deve essere regolare e abbondante, evitando di bagnare le foglie per prevenire malattie fungine. La pianta del cetriolo necessita anche di una buona concimazione, soprattutto con potassio, per favorire la produzione di frutti.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La pianta del cetriolo fiorisce generalmente durante la stagione calda, tipicamente tra giugno e agosto/settembre in Italia. Questo periodo coincide con il pieno sviluppo vegetativo della pianta e la successiva fase di produzione dei frutti.

I fiori maschili compaiono prima e, dopo circa un paio di settimane dalla loro apertura, inizieranno a sbocciare anche quelli femminili, riconoscibili per il piccolo ovario alla base (che diventerà il cetriolo).

La pianta di cetriolo ha una fioritura “scalare” o continua, il che significa che produce fiori e frutti per tutta la durata della sua vita utile, finché le condizioni climatiche lo permettono e la pianta è sana.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadiciBulbo

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

La pianta di cetriolo si riproduce facilmente tramite seme.

In particolare, il cetriolo si semina in tunnel riscaldato dalla fine di gennaio per disporre a marzo di piantine già sviluppate da passare nei tunnel freddi. Nei tunnel freddi si inizia a seminare a marzo, quando le temperature notturne non scendono più al di sotto dei 12°C.

La copertura dei tunnel non deve essere rimossa in modo anticipato perché il cetriolo teme il freddo e sono facili gli arresti di sviluppo.

In piena terra si semina da aprile in poi secondo l’andamento stagionale; in aree del Sud particolarmente calde si può ricorrere ad una coltivazione fuori stagione con semine da luglio a settembre.

La pianta di cetriolo si semina in diversi modi:

  • in contenitori alveolati impiegando un seme per foro
  • in vasi di torba con tre semi per contenitore allevando, dopo la germinazione, solo quello meglio formato
  • in buche nel terreno, riempite sul fondo con compost e terriccio, disponendovi quattro semi da trattare allo stesso modo o lasciandone al massimo due se si coltiverà la pianta su sostegni

Vale la pena ricordare la raccomandazione di porre i semi nel terreno con la punta verso il basso, per facilitare l’affondamento nel terreno delle radici e l’emergenza dei cotiledoni.

La germinazione è ottimale con temperature intorno ai 25°C, e non avviene al di sotto dei 14°C.

Si consiglia di mantenere almeno un metro tra le fila e 60 cm lungo le fila, sfalsando, inoltre, le fila fra di loro. In questo modo si eviterà che i frutti, crescendo, si addossino l’uno all’altro entrando in competizione per luce, acqua e nutrimento.

Semi

I semi del cetriolo sono molto riconoscibili: tipicamente piatti e ovali o leggermente allungati, con una delle estremità che può essere un po’ più appuntita, hanno un colore che varia dal bianco crema al giallo molto chiaro, tendente quasi al beige.

Non sono molto grandi, sono lisci al tatto e, all’interno del cetriolo, sono disposti in file longitudinali nella parte centrale del frutto, immersi in una polpa gelatinosa. Quando il cetriolo è maturo per il consumo, i semi sono ancora teneri e commestibili.

Informazioni e curiosità

Il più grande rischio di fallimento nella coltivazione della pianta di cetriolo è rappresentato dalle sue radici superficiali.

Queste ultime possono causare più di un problema e per questo vanno trattate con attenzione:

  • Le piante di cetriolo non hanno una forte presa sul terreno e sono di facile sradicamento se i sostegni sono scalzati
  • Le operazioni di diserbo possono danneggiare l’apparato radicale e dovranno essere sempre molto superficiali e delicate (meglio recidere le malerbe al piede che sradicare, specie se queste sono dotate di un apparato radicale esteso e profondo o fittonante come il comune tarassaco)
  • Le irrigazioni sono efficaci solo se frequenti perché una bagnatura abbondante raggiunge gli strati profondi del terreno, dove le radici della pianta di cetriolo non arrivano
  • A causa delle sue radici, la pianta teme più di altri ortaggi le variazioni di temperatura

Coltivazione

VasoPiena Terra

Oltre che nell’orto di casa, il cetriolo si può coltivare in vaso (specialmente alcune varietà), su di un balcone o un piccolo patio, richiedendo però qualche attenzione in più rispetto alla coltivazione in piena terra.

Ad esempio, il terriccio nei vasi si asciuga molto più rapidamente e le sostanze nutritive vengono dilavate più facilmente; inoltre, è chiaro che la pianta di cetriolo allevata in contenitore produrrà meno frutti di quella cresciuta nell’orto.

In ogni caso, la scelta del vaso è fondamentale: un diametro minimo di 30-40 cm e una profondità simile è l’ideale per una singola pianta; il materiale può essere la terracotta o la plastica, l’importante è che ci siano numerosi fori di drenaggio sul fondo per evitare ristagni d’acqua.

Non vanno dimenticati neanche i tutori: si possono usare una canna di bambù, una rete o una piccola spalliera inserita nel contenitore.

Collocazione

InternoEsterno

La pianta di cetriolo si coltiva all’esterno.

Concimazione

Le radici superficiali della pianta di cetriolo non rendono necessarie lavorazioni profonde, per cui si può effettuare anche solo un’energica zappatura in luogo della più faticosa vangatura.

Il cetriolo è coltura da rinnovo: si avvantaggia di letamazioni abbondanti (5 kg per metro quadrato) che rendono il terreno fertile e ricco di sostanza organica; in aggiunta si possono impiegare concimi ternari (azoto, fosforo e potassio) con alto titolo di potassio. Il terreno ideale è dotato di un buon drenaggio e non è troppo compatto, con presenza d’argilla, ma anche di sabbia, a pH subacido, fresco e profondo.

Durante il ciclo produttivo s’impiegano concimi azotati in copertura.

Esposizione e luce

SoleMezz’ombraOmbra

La pianta di cetriolo richiede un’esposizione molto soleggiata.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

La pianta del cetriolo ha un fabbisogno idrico elevato e costante, soprattutto perché i frutti stessi sono composti per oltre il 90% di acqua. Un’irrigazione insufficiente è la causa principale di cetrioli dal sapore amaro o cavi all’interno.

Il segreto è irrigare senza lasciare mai asciugare del tutto il terreno, anche se la frequenza dipende dalla fase di vita della pianta e dalla stagionalità:

  • Fasi iniziali di crescita: bisogna bangnare con costanza ma senza esagerare. L’obiettivo è stimolare lo sviluppo delle radici in profondità. Due volte a settimana possono essere sufficienti, a seconda delle condizioni climatico-ambientali.
  • Fioritura e fruttificazione: è la fase più critica per l’irrigazione. Da inizio fioritura in poi, il cetriolo ha bisogno di molta acqua e umidità costanti.
  • Periodi freschi: bagnare 1-2 volte a settimana.
  • Estate: 3-5 volte a settimana, o anche ogni giorno in climi torridi e ventilati.

Anche se bisogna mantenere il terreno costantemente umido, non va mai inzuppato: per controllare l’umidità, affondare un dito nel terreno per circa 5-10 cm e verificare che sia completamente asciutto prima di annaffiare.

La pianta di cetriolo si bagna direttamente alla base, evitando le foglie. L’acqua sulle foglie, infatti, specialmente in pieno sole, può causare scottature o favorire lo sviluppo di malattie fungine.

L’irrigazione a goccia è il metodo ideale per i cetrioli: permette di fornire acqua lentamente e direttamente alle radici, riducendo gli sprechi e mantenendo l’umidità costante nel terreno. Inoltre, applicare uno strato di pacciamatura organica (paglia, compost, foglie secche) attorno alle piante aiuta a mantenere l’umidità del terreno, riducendo la frequenza delle annaffiature, controllare le erbacce e garantire una temperatura del suolo più stabile.

Segni di eccesso o mancanza d’acqua

Nel primo caso si notano:

  • Ingiallimento diffuso delle foglie
  • Ammuffimento o marciume alla base del fusto
  • Crescita stentata

In caso di mancanza d’acqua, invece, i sintomi sono:

  • Foglie appassite o ingiallite
  • Frutti piccoli, deformi, amari o vuoti all’interno
  • Rallentamento della crescita

L’acqua dovrebbe essere a una temperatura di circa 20°C. Acqua troppo fredda rallenta lo sviluppo della pianta di cetriolo e riduce la dolcezza dei frutti.

 

Potatura

La cimatura, più che la potatura, della pianta di cetriolo è una pratica controversa che conta tanti sostenitori quanti detrattori e servirebbe a contenere lo sviluppo in altezza della pianta favorendo l’emissione di branche laterali. 

Si pratica sul fusto principale dopo l’emissione della terza foglia (non si contano le prime due che sono i cotiledoni), sui rami laterali sopra la quinta foglia, e sui rametti che da questi si sviluppano lasciando un solo fiore.

Si può effettuare anche una cimatura ritardata quando le temperature scendono e le probabilità di portare a termine lo sviluppo dei nuovi frutti è nulla. In questo modo i frutti già presenti si ingrosseranno più velocemente.

Rinvaso e trapianto

Il trapianto o il rinvaso della pianta di cetriolo richiedono molta delicatezza, poiché le radici sono piuttosto sensibili. 

Il momento migliore per eseguire queste operazioni è a metà-fine primavera (generalmente da aprile a inizio giugno, a seconda della zona climatica), quando le temperature si sono stabilizzate, il rischio di gelate è completamente passato e il terreno ha raggiunto una temperatura di almeno 15°C.

Le piantine sono pronte per il trapianto quando hanno sviluppato 2-4 foglie vere (oltre i cotiledoni), il che avviene solitamente 3-6 settimane dopo la semina.

Per quanto riguarda il rinvaso, se le radici iniziano a fuoriuscire dai fori di drenaggio, il terreno si secca rapidamente o la crescita della pianta di cetriolo rallenta, significa che è il momento di scegliere un contenitore più grande (alto almeno 30 cm e altrettanto largo, con buoni fori di drenaggio). 

Terriccio

Il cetriolo predilige terreni profondi, freschi, di medio impasto, ben drenati e ricchi di sostanza organica. È consigliabile preparare il terreno con largo anticipo rispetto al trapianto, incorporando abbondante concime organico (letame maturo, compost, humus di lombrico).

In vaso, utilizzare un terriccio di buona qualità, ben drenante e ricco di sostanza organica; è possibile aggiungervi compost o un fertilizzante a lento rilascio.

Si consiglia di inumidire bene la zolletta della piantina di cetriolo qualche ora prima del trapianto. Questo rende il pane di terra più compatto e riduce lo stress per le radici. Anche il terreno o il substrato del nuovo vaso/area di trapianto dovrebbe essere leggermente umido.

Come trapiantare o rinvasare

  1. Scelta del momento: effettuare il trapianto nelle ore più fresche della giornata, preferibilmente al mattino presto o al tardo pomeriggio, per evitare lo stress da calore.
  2. Estrazione della piantina: con estrema delicatezza, capovolgere il vaso (se è una piantina da semenzaio) e sostenere la pianta alla base dello stelo. Picchiettare leggermente i bordi del contenitore per staccare il pane di terra e sfilare la piantina di cetriolo con tutta la sua zolla. Non tirare mai la pianta per il fusto o le foglie. 
  3. Controllo delle radici: se necessario, rimuovere delicatamente il vecchio terriccio e tagliare eventuali radici secche o danneggiate con forbici disinfettate.
  4. Posizionamento: in pieno campo, scavare una buchetta sufficientemente grande per accogliere l’intera zolla; le distanze ideali tra le piante sono di 40-60 cm sulla fila e 100-150 cm tra le file. Interrare la piantina con la stessa profondità che aveva nel vaso originale. Nel caso del vaso, collocare la pianta al centro del nuovo contenitore, mantenendo la stessa profondità.
  5. Riempimento e compattazione: riempire la buca/il vaso con il nuovo terreno, compattandolo delicatamente attorno alle radici con le dita per eliminare eventuali sacche d’aria. Lasciare 2-3 cm di spazio dal bordo del vaso per facilitare l’annaffiatura.
  6. Sostegni: i cetrioli sono piante rampicanti. Predisporre fin da subito dei sostegni (pali, reti, fili, sistemi a capanna) per permettere alla pianta di arrampicarsi e favorire lo sviluppo di frutti dritti e puliti. L’altezza ideale dei sostegni è di circa 150 cm.
  7. Annaffiatura: dopo il trapianto, annaffiare generosamente la piantina di cetriolo per favorire l’attecchimento.

Ubicazione stagionale

La pianta del cetriolo ama il caldo e teme il freddo. Le temperature ideali per la sua crescita e produzione sono generalmente comprese tra i 20°C e i 30°C, per cui è fondamentale assicurarle un ambiente caldo e soleggiato, proteggendola da temperature troppo basse, soprattutto nelle prime fasi di crescita e durante la notte.

La temperatura minima di crescita si attesta attorno ai 10-15°C; sotto i 12°C la pianta si ferma e sotto i 5°C può subire danni. Temperature prolungate attorno a 0°C possono portare alla morte della pianta.

La temperatura massima tollerabile dalla pianta di cetriolo si aggira attorno ai 35°C. Sopra questa temperatura la pianta soffre, i frutti possono deformarsi a causa di difficoltà nell’impollinazione e la produzione cala. Oltre i 38°C la crescita rallenta e le foglie possono subire danni.

Raccolta

La raccolta dei cetrioli si effettua generalmente all’inizio dell’estate, prima che i frutti tendano al giallastro e ingrossino i semi, quando la polpa è soda e croccante, così che, rompendoli, si spezzino con un suono caratteristico. Si effettua a giorni alterni impiegando forbici o un coltello affilato e mai spaccando il picciolo con le mani. 

Anticipare troppo la raccolta è un errore perché il cetriolo avrà un gusto sciapo; allo stesso tempo, ritardare la raccolta darà frutti stopposi, pieni di semi, di sapore poco piacevole.

Malattia e cure

La pianta di cetriolo, come tutte le colture orticole, può essere soggetta a diverse malattie e attacchi di parassiti. Le condizioni ambientali, come umidità elevata, scarsa aerazione e sbalzi di temperatura, possono favorire l’insorgenza di queste problematiche.

Malattie fungine

Sono tra le più comuni e dannose per il cetriolo.

Oidio 

Appare come una patina biancastra, polverosa e farinosa sulle foglie (soprattutto sulla pagina superiore), sugli steli e a volte sui frutti. Le foglie colpite ingialliscono, si deformano e si seccano. Viene favorita da umidità elevata e temperature miti e si previene con una buona aerazione, evitando i ristagni idrici ed eliminando le parti infette.

Trattamenti con prodotti a base di zolfo, bicarbonato di sodio o specifici fungicidi biologici/chimici sono la cura in caso di attacco.

Peronospora

Si manifesta con macchie giallastre e angolate (delimitate dalle nervature) sulla pagina superiore delle foglie, che poi diventano necrotiche. Sulla pagina inferiore si sviluppa una muffetta violacea. Le foglie seccano e cadono.

Anche in questo caso, l’umidità elevata può favorire l’insorgere del problema per cui si consiglia di favorire la circolazione dell’aria e di evitare l’irrigazione dall’alto (meglio a goccia o alla base della pianta di cetriolo). Intervenire, in caso di malattia, con trattamenti a base di prodotti rameici (come poltiglia bordolese) o fungicidi specifici.

Antracnosi 

Provoca macchie circolari, acquose, grigio-verdi sulle foglie che poi si allargano e diventano marroni. Su steli e piccioli si possono formare lesioni marroni che producono essudati gommosi. Sui frutti compaiono macchie marce e scure.

Per prevenire, si consiglia la rotazione delle colture, l’eliminazione dei residui vegetali infetti, una buona aerazione e trattamenti fungicidi.

Fusariosi

Causa l’avvizzimento improvviso e ingiallimento delle foglie (spesso dal basso verso l’alto), marciume radicale e del colletto. Si può notare una decolorazione vascolare all’interno del fusto e delle radici. L’intera pianta di cetriolo può collassare.

Viene agevolata da temperature elevate del terreno e scarsa igiene e, una volta contratta, è difficile da curare.

La prevenzione consiste nella rotazione delle colture, nell’uso di semi sani e varietà resistenti, in un terreno ben drenato. Eliminare immediatamente le piante infette.

Marciume radicale

Colpisce soprattutto le giovani piantine o le radici delle piante adulte, che diventano scure e marciscono. La pianta di cetriolo avvizzisce e muore.

Terreno eccessivamente umido e compattato, unito allo scarso drenaggio, creano le condizioni favorevoli all’insorgenza del problema, quindi occorre gestire al meglio le annaffiature per scongiurarlo.

Malattie batteriche

Maculatura fogliare batterica

Causa macchie acquose, angolari sulle foglie che diventano poi marroni o nere, spesso con un alone giallo. Sui frutti possono comparire piccole lesioni che trasudano una sostanza biancastra.

Si combatte con la rotazione delle colture, con l’uso di semi certificati ed evitando di bagnare le foglie. Rimuovere e distruggere le piante di cetriolo infette.

Malattie virali

I virus sono spesso trasmessi da insetti vettori (come gli afidi) e non hanno una cura diretta.

Mosaico del cetriolo

Le foglie presentano un mosaico di aree verdi chiare e scure, possono essere deformate, piccole o arricciate. I frutti possono essere deformi, con maculature anulari o butterature, e avere un sapore amaro. La crescita della pianta di cetriolo è stentata e la produzione ridotta.

A livello preventivo, distruggere le piante infette, controllare gli afidi con insetticidi specifici o rimedi naturali (ad esempio sapone di Marsiglia) ed eliminare le erbacce che possono ospitare il virus.

Parassiti

Afidi

Sono piccoli insetti verdi, neri o gialli che si raggruppano sulle punte dei germogli, sulla pagina inferiore delle foglie e sui fiori. Succhiando la linfa, causano l’arricciamento e la deformazione delle foglie, il rallentamento della crescita e la produzione di melata (sostanza appiccicosa) che favorisce lo sviluppo della fumaggine. Sono anche vettori di virus.

Ispezioni regolari, lavaggi con acqua e sapone di Marsiglia, introduzione di insetti utili (coccinelle) e insetticidi specifici (anche biologici) aiutano a risolvere il problema.

Ragnetto rosso 

In caso di infestazione, le foglie ingialliscono, diventano opache e presentano piccole puntinature gialle o bronzate; nei casi più gravi, si notano sottili ragnatele sulla pagina inferiore delle foglie.

A livello preventivo, mantenere un’adeguata umidità ambientale (nebulizzare le foglie), eseguire lavaggi fogliari e ricorrere ad acaricidi specifici.

Mosca bianca

Si posiziona sulla pagina inferiore delle foglie, succhiando la linfa e producendo melata. Si contrasta con trappole cromotropiche gialle e insetticidi specifici.

Limacce e chiocciole

Causano rosicchiature irregolari su foglie, steli e giovani frutti, soprattutto di notte e lasciano tracce di bava argentata. Si interviene con barriere fisiche (come cenere, guscio d’uovo tritato), trappole a base di birra, lumachicidi biologici.

Molte di queste problematiche elencate possono essere prevenute adottando buone pratiche colturali:

  • Rotazione delle colture: non coltivare cetrioli (o altre cucurbitacee) nello stesso appezzamento per più anni di seguito
  • Varietà resistenti: scegliere varietà di cetriolo note per la loro resistenza alle malattie più comuni nella zona di appartenenza
  • Terreno sano: usare un terriccio ben drenato e ricco di sostanza organica
  • Irrigazione corretta: annaffiare alla base la pianta di cetriolo, evitando di bagnare le foglie, e al mattino presto
  • Aerazione adeguata: garantire un buon circolo d’aria tra le piante (specialmente in serra o in vaso) mantenendo le giuste distanze e potando le foglie in eccesso
  • Igiene: rimuovere e distruggere prontamente le parti di pianta malate o i residui vegetali
  • Controllo dei parassiti: monitorare regolarmente la pianta di cetriolo per individuare precocemente la presenza di ospiti indesiderati e intervenire tempestivamente
  • Concimazione equilibrata: evitare eccessi di azoto, che rendono la pianta di cetriolo più suscettibile alle malattie fungine e agli afidi
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