- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione e luce
- Annaffiatura
- Potatura
- Rinvaso e trapianto
- Ubicazione stagionale
- Malattia e cure

- La celosia è perfetta per costituire coloratissime aiuole in giardino, ma solo se condizioni climatiche lo permettono.
- La celosia è una pianta che fiorisce durante l’estate.
- In foto, un esempio di celosia argentea verietà “New look red”.
- In foto, la bellissima celosia plumosa.
- In foto, un esemplare di celosia cristata.
- La celosia è disponibile in tantissime varietà di colore, tutte accese, vivaci e brillanti.
Originaria di un vasto areale che comprende le regioni a clima temperato di America del Nord, Asia, Africa, la celosia è un genere di piante ornamentali appartenente alla famiglia delle Amaranthaceae, molto apprezzata per le sue infiorescenze vivaci e la sua resistenza.
Ne esistono diverse varietà, ma le più comuni sono la celosia argentea var. cristata (comunemente chiamata “cresta di gallo” per la forma piatta e increspata dei suoi fiori) e la celosia argentea var. plumosa (con infiorescenze a spiga, simili a piume).
Le specie di celosia hanno un portamento eretto e compatto, con steli succulenti e foglie lanceolate, di colore verde chiaro, talvolta con sfumature rosse o violacee, leggermente ruvide. L’altezza varia a seconda della varietà, da circa 20-30 cm fino a 70 cm o anche più (fino a 1,20 m in alcune varietà), ma sono i fiori il vero tratto distintivo di questa pianta: appaiono in estate e durano fino all’autunno (giugno-novembre), presentando colori brillanti che spaziano dal giallo, arancione, rosso, rosa, fucsia, fino al viola e al bianco.
Nella celosia cristata, le infiorescenze sono appiattite e vellutate e possono raggiungere dimensioni notevoli, fino a 12 cm; nella celosia plumosa le infiorescenze sono a forma di spiga o piuma, soffici e leggere.
Sebbene sia botanicamente una pianta perenne, in climi temperati come il nostro la celosia viene coltivata quasi esclusivamente come annuale, in quanto non tollera il gelo.
Si tratta comunque di una pianta relativamente facile da curare, adatta sia ai principianti che agli esperti. In particolare, la celosia ama il pieno sole: per una fioritura abbondante e duratura, è ideale posizionarla in un luogo dove riceva almeno 6-8 ore di luce solare diretta al giorno. Tollera anche la mezz’ombra, ma la fioritura potrebbe essere meno intensa. Può essere coltivate all’aperto solo in presenza di temperature miti anche d’inverno, oppure in appartamento in posizioni luminose.
Preferisce un terreno fertile, leggero e ben drenato, ricco di sostanza organica ed è una pianta che ama bere: le annaffiature devono essere costanti e regolari, soprattutto durante la stagione calda e se coltivata in vaso. Il terreno deve rimanere leggermente umido, ma mai inzuppato. È consigliabile annaffiare al mattino presto per ridurre l’evaporazione e prevenire malattie fungine. Se la pianta è in vaso, in estate potrebbe essere necessario annaffiare anche 3 volte a settimana. Evitare sempre i sottovasi con acqua stagnante.
La celosia teme il freddo e le basse temperature, prediligendo temperature miti o calde, idealmente sopra i 18°C.
Durante la stagione di crescita (dalla primavera all’estate), è utile somministrare alla pianta un concime liquido bilanciato ogni 10-15 giorni, aggiunto all’acqua delle annaffiature. Questo favorirà una crescita vigorosa e una fioritura più abbondante e prolungata.
La potatura è minima e consiste principalmente nell’eliminare le foglie secche e i fiori appassiti per stimolare nuove fioriture, mantenere la pianta sana e prolungare il periodo di fioritura.
La celosia può essere soggetta ad attacchi di afidi, cocciniglie e acari. Per contrastarli, si possono utilizzare trattamenti naturali, come il sapone molle potassico o il piretro naturale, facendo attenzione a non farlo grondare sulle foglie per evitare macchie. La patologia fungina più comune è il marciume radicale, causato da un eccesso di acqua: è fondamentale, quindi, garantire un buon drenaggio per prevenire questo problema.
Fioritura
La fioritura della celosia avviene generalmente dalla fine della primavera fino all’autunno inoltrato.
Più nello specifico, il periodo di fioritura va da giugno a novembre, anche se in condizioni climatiche favorevoli può protrarsi fino ai primi freddi invernali.
Commestibilità
Riproduzione
La riproduzione della celosia può avvenire principalmente in due modi: per seme, il metodo più comune e diffuso, e per talea, una pratica meno consueta ma altrettanto efficace.
Riproduzione per seme
A fine fioritura, le infiorescenze secche contengono numerosi piccoli semi neri e lucidi. È sufficiente scuotere delicatamente i fiori secchi sopra un foglio di carta per raccoglierli. Una volta raccolti, è consigliabile conservarli in un luogo fresco e asciutto fino al momento della semina.
Il momento ideale per la semina varia a seconda del clima. Nelle regioni a clima mite, si può procedere con la semina direttamente all’aperto in primavera, a partire da aprile, quando il rischio di gelate tardive è ormai scongiurato. Per anticipare la fioritura, è possibile seminare in semenzaio protetto già a partire da febbraio-marzo.
Modalità di semina
- In semenzaio: utilizzare un terriccio specifico per semina, leggero e ben drenante. Distribuire i semi in modo uniforme sulla superficie e ricoprirli con un sottilissimo strato di terriccio. Mantenere il substrato costantemente umido, ma non zuppo, e posizionare il semenzaio in un luogo luminoso con una temperatura ideale di circa 20-24°C. La germinazione avviene solitamente in 10-15 giorni. Una volta che le piantine avranno sviluppato alcune foglie vere, potranno essere trapiantate in vasetti singoli e successivamente messe a dimora all’esterno.
- A dimora: lavorare il terreno per renderlo soffice e ben drenato. Creare dei piccoli solchi e distribuire i semi, diradandoli successivamente per lasciare lo spazio necessario alla crescita di ogni singola pianta (circa 20-30 cm di distanza).
Riproduzione per talea
Sebbene meno comune, la celosia può essere riprodotta anche per talea, un metodo di propagazione vegetativa che permette di ottenere nuove piante identiche alla pianta madre.
Il periodo migliore per prelevare le talee è la primavera o l’inizio dell’estate, scegliendo un ramo sano e non fiorito e prelevando una porzione di circa 10-15 cm di lunghezza.
A questo punto, rimuovere le foglie dalla metà inferiore della talea e immergere la base in acqua, quindi posizionare il contenitore in un luogo luminoso, ma non esposto alla luce solare diretta. L’acqua va cambiata ogni paio di giorni per evitare la formazione di batteri. Le radici dovrebbero iniziare a svilupparsi nel giro di alcune settimane.
Una volta che le radici avranno raggiunto una lunghezza di qualche centimetro, la talea sarà pronta per essere trapiantata in un vaso con del terriccio universale di buona qualità. Inizialmente, è bene mantenere il terriccio umido per favorire l’attecchimento.
Semi
I semi di celosia sono molto piccoli, lucidi e neri. La loro dimensione li rende delicati e per una corretta germinazione è importante non interrarli troppo in profondità.
Simili a granelli di pepe, si formano all’interno delle vistose infiorescenze della pianta e, per raccoglierli, bisogna attendere che i fiori appassiscano completamente e i semi si asciughino all’interno.
Informazioni e curiosità
I fiori di celosia, soprattutto quelli della celosia argentea plumosa, sono ottimi anche come fiori recisi e possono essere essiccati per composizioni floreali durevoli. Per essiccarli, basta appenderli a testa in giù in un luogo buio e ventilato per almeno 3 settimane.
Coltivazione
La celosia si può coltivare in vaso o in piena terra a seconda delle condizioni climatiche: la sua natura tropicale la rende, infatti, sensibile al freddo. Se si vive in una zona con inverni rigidi, la coltivazione in vaso permetterà di spostarla all’interno per farla sopravvivere all’inverno.
Collocazione
La celosia si può coltivare tanto in appartamento, quanto nell’aiuola in giardino (ma solo, va ribadito, se le temperature lo consentono). In questo secondo caso la pianta deve essere fertilizzata dalla primavera ogni mese, deve essere bagnata al piede cercando di non inzuppare i fiori, e protetta dal freddo durante l’inverno.
In casa, la celosia necessita di un ambiente molto luminoso e soleggiato, come una zona vicina a una finestra esposta a sud o ovest, facendo però attenzione che il sole diretto filtrato dai vetri non causi bruciature alle foglie. L’irrigazione deve essere regolare ma senza eccessi, evitando sempre i ristagni d’acqua nel sottovaso.
Assicurarsi anche che il vaso abbia un buon drenaggio, magari con uno strato di argilla espansa sul fondo, e che il terriccio sia fertile e leggero.
Concimazione
Al momento della messa a dimora delle piantine di celosia, sia in giardino che in contenitore, è consigliabile arricchire il terreno con un concime granulare a lenta cessione specifico per piante da fiore. Questo tipo di fertilizzante rilascerà gradualmente i nutrienti, fornendo un supporto costante durante le prime fasi di sviluppo e promuovendo la formazione di un solido apparato radicale.
In alternativa, è possibile mescolare al terriccio del letame maturo o del compost ben decomposto per arricchire il substrato di sostanza organica.
Una volta che la pianta è ben avviata, e per tutto il periodo vegetativo e di fioritura (generalmente dalla primavera all’autunno), è necessario un apporto nutritivo regolare. La scelta ideale ricade su un concime liquido per piante fiorite, da diluire nell’acqua di irrigazione.
La concimazione liquida va somministrata ogni 10-15 giorni. È importante seguire le dosi indicate sulla confezione del prodotto per evitare un eccesso di sali minerali che potrebbe danneggiare le radici.
In generale, si consiglia di optare per un fertilizzante ben bilanciato, con un buon tenore di potassio (K) e fosforo (P), elementi che stimolano e sostengono la produzione di fiori, garantendo colori intensi e una maggiore durata delle infiorescenze. L’azoto (N), pur essendo importante per la crescita delle foglie, non deve essere eccessivo per non favorire lo sviluppo del fogliame a discapito della fioritura. Un rapporto N-P-K di 1-2-2 o simile è generalmente indicato.
La presenza di microelementi come ferro, manganese e zinco è un ulteriore vantaggio per prevenire carenze e ingiallimenti fogliari.
Esposizione e luce
La celosia ama il sole pieno: una posizione soleggiata garantisce fioriture più abbondanti e colori più intensi. La pianta può tollerare anche la mezz’ombra, purché sia una collocazione luminosa e riparata dal vento.
In genere, l’ambiente ideale dovrebbe comunque essere protetto da vento forte e pioggia battente, che potrebbero danneggiare le delicate infiorescenze.
Annaffiatura
Durante il periodo vegetativo e della fioritura (primavera ed estate), la celosia necessita di irrigazioni abbondanti e regolari. In estate, se la pianta è in vaso, potrebbe essere necessario annaffiare anche 3 volte la settimana.
È fondamentale però evitare i ristagni idrici, che possono causare marciumi radicali e malattie fungine. Assicurarsi quindi che il vaso abbia fori di drenaggio, svuotare sempre il sottovaso dall’acqua in eccesso e lasciare asciugare leggermente lo strato superficiale del terreno tra un’annaffiatura e l’altra.
In periodi di aria secca, soprattutto in estate, è consigliabile nebulizzare le foglie con acqua a temperatura ambiente, evitando di bagnare eccessivamente le infiorescenze.
Potatura
La celosia non richiede una potatura vera e propria. Occorre comunque rimuovere regolarmente le foglie secche, danneggiate e le infiorescenze appassite: questo stimola la formazione di nuovi boccioli e prolunga la fioritura.
Per stimolare una maggiore produzione e uniformità della fioritura, su alcune varietà è consigliata la cimatura quando le piante raggiungono un’altezza di circa 15-20 cm.
Rinvaso e trapianto
La celosia si può sia trapiantare, sia rinvasare. In ogni caso, necessita di un terreno leggero, fertile, ricco di sostanza organica e soprattutto ben drenato per evitare ristagni idrici, con pH neutro (intorno a 7).
Il momento ideale per mettere a dimora la celosia, sia in piena terra che in un vaso più grande, è la primavera inoltrata, tra aprile e maggio, o comunque dopo che è passato qualsiasi rischio di gelate tardive e le temperature notturne si sono stabilizzate sopra i 10-15°C. La celosia è, infatti, sensibile al freddo e non tollera il gelo.
Trapianto in piena terra
Preparazione del terreno
- Scegliere una posizione in pieno sole e protetta dal vento
- Come detto, il terreno deve essere fertile, ben drenato e leggero. Se il terreno è argilloso o compatto, si può migliorare aggiungendo sabbia grossolana, perlite e abbondante compost o stallatico ben maturo per aumentare la fertilità e il drenaggio
- Lavorare il terreno in profondità per almeno 20-30 cm
Preparazione delle piantine
- Innaffiare bene le piantine nei loro contenitori circa un’ora prima del trapianto: questo aiuterà a far scivolare fuori la zolla di terra più facilmente e a ridurre lo stress da trapianto
- Con molta delicatezza, estrarre le piantine dal loro vasetto. Si può inclinare il vaso su un lato e picchiettare delicatamente il fondo per allentare la zolla, oppure stringere leggermente i bordi del vaso
- Attenzione alle radici: la celosia è un po’ sensibile ai disturbi radicali, quindi occorre cercare di mantenere intatta la zolla di terra attorno alle radici il più possibile. Se le radici sono molto aggrovigliate sul fondo, srotolarle delicatamente con le dita
Messa a dimora
- Scavare una buca sufficientemente grande da contenere comodamente la zolla di terra della piantina. La buca dovrebbe essere leggermente più larga della zolla
- Posizionare la piantina nella buca, assicurandosi che il livello del terreno intorno al colletto della pianta sia lo stesso che aveva nel vaso originale. Non interrare troppo la pianta
- Riempire la buca con il terreno preparato, pressando delicatamente attorno alla base della celosia per eliminare sacche d’aria
- Se più di una, lasciare uno spazio adeguato tra le piante di celosia, generalmente 20-30 cm, a seconda della varietà, per consentire una buona circolazione dell’aria e prevenire l’affollamento
- Annaffiare abbondantemente subito dopo il trapianto per assestare il terreno intorno alle radici
Rinvaso
Il processo è molto simile al trapianto in piena terra, ma con alcune accortezze aggiuntive.
Scelta del vaso
Scegliere un vaso con fori di drenaggio adeguati. Il diametro dovrebbe essere leggermente più grande di quello del vaso precedente (ad esempio, se la pianta era in un vaso da 10 cm, passare a uno da 15-20 cm). Vasi troppo grandi possono trattenere troppa umidità e causare problemi.
Inoltre, è importante che il contenitore sia adeguatamente profondo, così da permettere un buono sviluppo delle radici.
Materiale
La terracotta è un’ottima scelta perché permette una maggiore traspirazione del terreno, ma è più pesante e può richiedere annaffiature più frequenti. La plastica è più leggera e trattiene meglio l’umidità.
Preparazione del drenaggio
Sul fondo del vaso, creare uno strato drenante di circa 2-3 cm con argilla espansa, ghiaia o cocci di terracotta per evitare la formazione di ristagni d’acqua.
Terriccio
Utilizzare un terriccio di buona qualità per piante fiorite o universale, ben drenante, eventualmente alleggerito con perlite o sabbia grossolana.
Come rinvasare
- Preparare il nuovo vaso con lo strato drenante sul fondo e un po’ di terriccio fresco
- Innaffiare la pianta nel suo vaso originale
- Estrarre delicatamente la piantina come descritto per il trapianto in piena terra, facendo attenzione a non danneggiare le radici
- Posizionare la piantina nel nuovo vaso, assicurandosi che il livello del terreno sia lo stesso e che ci sia spazio sufficiente (circa 1-2 cm) dal bordo del vaso per le annaffiature
- Riempire il resto del vaso con il terriccio fresco, pressando delicatamente per eliminare le bolle d’aria
- Annaffiare abbondantemente
Ubicazione stagionale
La celosia predilige temperature comprese tra i 18-20°C e i 25°C e non tollera il freddo: non sopporta temperature inferiori ai 10-15°C e le gelate le sono fatali. Se coltivata in vaso, è quindi consigliabile portarla all’interno quando le temperature scendono, specialmente al Nord Italia.
Malattia e cure
La celosia è generalmente una pianta robusta, ma può essere soggetta ad alcuni problemi specialmente in presenza di ristagno idrico:
Malattie fungine
- Macchie marroni/scure sulle foglie: causate da funghi in condizioni di umidità eccessiva
- Muffa nera: si sviluppa in ambienti umidi
- Oidio (mal bianco), peronospora, ruggine, ticchiolatura: possono essere contrastate con trattamenti a base di polveri bagnabili, anche preventivi
Parassiti
- Afidi (pidocchi): possono attaccare foglie e fusti, sottraendo linfa. Si manifestano con piccole macchie chiare
- Ragnetto rosso: intesse sottili ragnatele tra le infiorescenze e le foglie, specialmente in condizioni di aria secca e calore eccessivo
- Cocciniglie: possono apparire sulle foglie e sui fusti
- Bruchi e larve: possono danneggiare le foglie, causando ingiallimento e deperimento
- Cimici: si nutrono della linfa, causando deformazione e disseccamento
Rimedi
- Prevenzione: mantenere la pianta in buone condizioni di salute, con corrette irrigazioni ed esposizione
- Rimozione manuale: afidi e cocciniglie si possono rimuovere con un panno umido o getti d’acqua
- Trattamenti naturali: olio di lino (per cocciniglie e acari), piretro naturale (per afidi, cimici)
- Prodotti specifici: in caso di infestazioni gravi, è possibile ricorrere a insetticidi o fungicidi specifici, preferibilmente biologici