Callistemon

Callistemon

Callistemon

  • Il callistemon viene spesso allevato come un piccolo alberello dalla chioma semi-globosa.
  • Fiore di callistemon citrinus.
  • I fiori di callistemon compaiono verso l'estate e durano a lungo. Le foglie, opache e coriacee, sono allungate e acuminate.
  • Il callistemon si coltiva preferibilmente in vaso per via della sua scarsissima resistenza alle basse temperature.
  • Il callistemon è una pianta ideale da coltivare nei giardini delle case al mare.
  • Il nome callistemon ha doppia radice greca: "kalos", bello, "stemon" stame, con riferimento alla particolare struttura del fiore "a scovolino".
  • Il callistemon viene spesso allevato come un piccolo alberello dalla chioma semi-globosa.
  • Fiore di callistemon citrinus.
  • I fiori di callistemon compaiono verso l’estate e durano a lungo. Le foglie, opache e coriacee, sono allungate e acuminate.
  • Il callistemon si coltiva preferibilmente in vaso per via della sua scarsissima resistenza alle basse temperature.
  • Il callistemon è una pianta ideale da coltivare nei giardini delle case al mare.
  • Il nome callistemon ha doppia radice greca: “kalos”, bello, “stemon” stame, con riferimento alla particolare struttura del fiore “a scovolino”.

Il genere callistemon appartiene alla famiglia delle myrtaceae ed è originario dell’Australia. Come molti altri generi tipici della savana australiana (caratterizzata da esposizioni soleggiate e clima secco) si ambienta nelle zone occupate dalla macchia mediterranea. Di facile coltivazione sia in vaso sia in piena terra, elevata rusticità e grande valore decorativo per la forma insolita dei fiori, callistemon si presenta come un cespuglio sempreverde di media grandezza (circa 150 cm), a portamento espanso con numerose ramificazioni arcuate o, a volte, pendule.

Il callistemon si riproduce per talea e richiede un’esposizione in pieno sole (mai in ombra): la pianta ama infatti il caldo e le temperature miti, aspetti che rendono idonea la sua coltivazione in piena terra solo nelle regioni a clima mediterraneo (ideale è il giardino al mare). Le annaffiature devono essere frequenti in primavera ed estate mentre la concimazione va effettuata con un fertilizzante a medio rilascio da inizio primavera a inizio autunno. La pianta di callistemon non necessita di eccessive potature, se non quelle richieste per mantenere una forma ordinata ed eliminare le infiorescenze appassite, e va coltivata o trapiantata in un terreno sciolto, ben drenato e possibilmente acido. Se rispettate queste indicazioni, la pianta di callistemon è praticamente immune da problemi fitosanitari.

Le foglie di callistemon, tra cui callistemon citrinus, sono di forma allungata e lineare, solo rastremate all’estremità, opache, coriacee al tatto e rigide. Di colore grigio-verde, raggiungono una lunghezza compresa fra 4 e 9 cm. I fiori vengono apprezzati per il colore intenso, la forma particolare a scovolino, la dimensione, ma anche per la lunga durata e la consistenza piacevole al tatto, quasi setosa. Compaiono in estate riuniti in lunghe spighe lasse che arrivano a misurare anche 10 cm e più, dotati di lunghi stami filamentosi sopra cui si nota lo stilo incurvato. Il colore degli stami rosso-arancio brillante contrasta con le antere scure. Il frutto è una capsula grigia molto resistente.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La vivace fioritura del callistemon perdura da fine primavera al termine dell’estate.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

La riproduzione per seme del callistemon è possibile ma non facilissima: piante originarie di climi caldi, infatti, i callistemon sono particolarmente esigenti in fatto di temperatura soprattutto nella prima fase di crescita. Si seminano in lettorino caldo o in serra nel mese di marzo e quando le piantine hanno raggiunto i 5 cm di altezza si rinvasano singolarmente. Alla fine dell’estate, quando le temperature esterne calano, devono essere riparate in un luogo luminoso e con temperatura minima non inferiore ai 7°C. A primavera si rinvasano e solo nell’anno successivo sono pronti per essere messe in piena terra.

La moltiplicazione per talea si esegue in estate con talee lunghe 10 cm munite di una porzione di ramo portante. Si pongono in un mix di torba e sabbia da mantenere fresco e a temperatura costante di 20°C.

Le piante ottenute da seme fioriscono fra il secondo e il quarto anno di coltivazione, quelle da talea nell’estate successiva.

Semi

I semi di callistemon si trovano all’interno delle capsule legnose che caratterizzano la parte più esterna dei fiori. Sono abbastanza scuri e hanno una buona capacità di germinazione.

Informazioni e curiosità

Al momento dell’acquisto preferire sempre cespugli densi con vegetazione ricca e sana, senza farsi distrarre dalla fioritura spettacolare tipica del callistemon.

Coltivazione

VasoPiena Terra

Il callistemon si può coltivare sia in vaso sia in piena terra. Il callistemon coltivato in piena terra può raggiungere un’altezza di 2-3 metri; quello in vaso avrà uno sviluppo limitato per la mancanza di spazio disponibile allo sviluppo radicale.

Collocazione

InternoEsterno

Il callistemon è una pianta da esterno che si adatta però alla coltivazione all’aperto in aree a clima mediterraneo e mite

Concimazione

Per effettuare la concimazione, a fine inverno spargere nel sottochioma e interrare stallatico maturo nel substrato di coltivazione del callistemon. Per favorire un vigoroso sviluppo utilizzare nell’acqua di bagnatura, una volta ogni tre settimane, un fertilizzante per piante verdi ricco di azoto.

Dopo la potatura fertilizzare per tre volte distanziando le somministrazioni di soli dieci giorni.

Nelle seconde case, poco frequentate, utilizzare un fertilizzante a lento rilascio.

 

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

Pianta amante del sole e del caldo, il callistemon non va mai collocato in ombra. Teme, però, il vento ed è meglio porlo al riparo da correnti d’aria.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

Piante tipiche di climi seccagni, i callistemon devono essere bagnati una volta la settimana durante l’epoca di fioritura senza saturare il terreno, una volta ogni due settimane negli altri periodi. Dopo piogge abbondanti verificare sempre l’umidità del terreno prima di bagnare nuovamente. In presenza di alte temperature e vento caldo è bene provvedere ad una nebulizzazione. 

In tutti i casi, utilizzare preferibilmente acqua non fredda e non dura perché nel tempo potrebbe portare ad una modificazione del pH del terreno e ad un accumulo di calcare attivo.

Potatura

Terminata la fioritura, a fine estate o inizio autunno, si recidono i rami di callistemon che hanno fiorito asportando tutte le infiorescenze secche; tramite l’operazione di potatura, inoltre, si dà la giusta forma agli arbusti e si rendono le chiome più compatte.

Soprattutto gli esemplari in vaso, per mantenersi vigorosi e compatti, hanno bisogno di essere potati con regolarità. Anche in questo caso i rami si accorciano subito dopo la fioritura prima che riprendano a crescere.

I callistemom sopportano anche tagli drastici ed è possibile in questo modo ridare forma a piante invecchiate o spezzate.

Trapianto

Volendo mettere a dimora una pianta di callistemon, ad esempio per il giardino al mare, si scelga una posizione esposta al sole, con terreno sciolto e ben drenato, a reazione tendenzialmente acida. Il trapianto si esegue solitamente a primavera, nei mesi di aprile-maggio. Si scava una buca profonda 30-40 cm sul cui fondo si pone un sottile strato di concime organico per favorire lo sviluppo della pianta. 

Per i callistemon cresciuti in contenitore, il rinvaso va effettuato ogni due o tre anni, sempre in grandi recipienti, nel mese di marzo, prima della ripresa vegetativa. Ogni anno dovrà essere cambiato il primo strato di terriccio con materiale fresco, fertile e a reazione acida.

Si tenga presente che, per quanto piuttosto adattabili in fatto di terreno, i callistemon devono essere posti in un substrato sempre molto ben drenato perché temono il ristagno idrico e la presenza di calcare attivo. Il pH ideale del terreno è compreso fra valori di 5 e 5,5. Solo aggiungendo al terreno sabbia, torba e compostato di corteccia si riesce ad ottenere un substrato ideale.

Ubicazione stagionale

Primavera/estate/autunno: la pianta di callistemon ama il caldo (non teme neanche le temperature più alte), il clima mite e le posizioni arieggiate, quindi durante la bella stagione vive senza problemi all’esterno.
Inverno: il callistemon non può essere coltivato in piena terra in aree a inverno troppo rigido, poiché non sopporta temperature inferiori ai +6°C. All’arrivo del freddo, quando la temperatura minima tocca gli 8°C, le piante in vaso devono essere riparate all’interno, in locali con temperatura stabile e mai inferiore ai 6°C, meglio se compresa fra i 7 e i 10°C. I locali devono consentire un buon ricambio d’aria perché l’umidità stagnante favorisce la proliferazione di funghi. Le piante lasciate svernare all’esterno vanno tutelate con una o più protezione: nel sottochioma predisporre una ricca pacciamatura di terricciato di letame per meglio isolare le radici; il piede, che spesso rappresenta un punto debole, si potrà fasciare con paglia e corda; la chioma potrà essere protetta con tessuto non tessuto specie in attesa di nevicate, nebbie ripetute e stagnanti con connessa formazione di brina.

Bonsai

Il callistemon bonsai è una piantina sempreverde, forte e generosa, apprezzata per i bellissimi fiori rossi che contraddistinguono anche la pianta madre.

Malattia e cure

I callistemon non presentano patologie ricorrenti ma possono essere soggetti a problematiche legate al ristagno idrico, al freddo, al mancato ricambio d’aria (che favorisce il manifestarsi di malattie fungine) e ad attacchi d’insetti sporadici e generici.

In periodo autunnale si può ricorrere ad un trattamento preventivo fungicida e in primavera ad un controllo degli insetti con prodotti a base di piretro.

 

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