Calathea orbifolia

Calathea orbifolia

Calathea orbifolia è una pianta dal portamento cespuglioso, che si sviluppa in larghezza più che in altezza.

  • Calathea orbifolia è una pianta dal portamento cespuglioso, che si sviluppa in larghezza più che in altezza.
  • La calathea orbifolia deve il suo successo come pianta d'appartamento al fogliame ampio, splendidamente striato e verde intenso.
  • Le foglie della calathea orbifolia vanno nebulizzate regolarmente affinché mantengano la loro floridezza.
  • Viste le sue esigenze particolari in fatto di umidità e temperature, nel nostro Paese la calathea orbifolia va coltivata in vaso.
  • La calathea orbifolia va tenuta lontana dai raggi diretti del sole per proteggerne il fogliame.
  • Calathea orbifolia è una pianta dal portamento cespuglioso, che si sviluppa in larghezza più che in altezza.
  • La calathea orbifolia deve il suo successo come pianta d’appartamento al fogliame ampio, splendidamente striato e verde intenso.
  • Le foglie della calathea orbifolia vanno nebulizzate regolarmente affinché mantengano la loro floridezza.
  • Viste le sue esigenze particolari in fatto di umidità e temperature, nel nostro Paese la calathea orbifolia va coltivata in vaso.
  • La calathea orbifolia va tenuta lontana dai raggi diretti del sole per proteggerne il fogliame.

La calathea orbifolia è originaria delle foreste tropicali della Bolivia e appartiene alla famiglia delle Marantaceae; è diventata un’icona tra gli amanti delle piante da interno per le sue foglie grandi, rotonde e ornamentali.

Una delle sue caratteristiche più affascinanti, che condivide con altre specie del genere Calathea, è il suo cosiddetto movimento nictinastico: le foglie si sollevano e si chiudono verticalmente durante la notte, per poi riaprirsi e abbassarsi con la luce del giorno. 

La pianta ha un portamento cespuglioso e non raggiunge altezze elevate, crescendo piuttosto in larghezza. In estate, sebbene sia un evento decisamente non comune in appartamento, può produrre piccoli fiori bianchi e viola, che rimangono tuttavia meno appariscenti rispetto al fogliame.

Le foglie possono raggiungere dimensioni notevoli, presentandosi ampie e di forma quasi perfettamente rotonda. La loro superficie è di un verde brillante, solcata da eleganti striature simmetriche di colore argento o bianco crema che si irradiano dal centro verso i margini. 

Coltivare una calathea orbifolia sana e rigogliosa richiede attenzione, nonché la creazione di un ambiente che simuli il più possibile il suo habitat naturale, caratterizzato da un clima caldo e umido.

In casa, prediligere una posizione luminosa ma con luce indiretta e filtrata, come vicino a una finestra schermata da una tenda leggera. I raggi solari diretti, infatti, sono estremamente dannosi e possono bruciare le foglie o far sbiadire le loro delicate venature.

La temperatura ideale si aggira tra i 18°C e i 25°C. Teme moltissimo il freddo e le correnti d’aria, quindi è importante tenerla lontana da finestre che vengono aperte spesso in inverno e da fonti di calore diretto come i termosifoni.

Anche l’umidità è un fattore cruciale: l’aria secca, comune negli appartamenti riscaldati in inverno, può causare l’imbrunimento e l’arricciamento dei bordi fogliari. Per ovviare a questo problema, è consigliabile nebulizzare regolarmente le foglie con acqua demineralizzata, posizionare la pianta su un vassoio con argilla espansa e acqua (senza che il fondo del vaso sia a contatto diretto con l’acqua) o utilizzare un umidificatore.

Il terreno deve essere mantenuto costantemente umido, ma non zuppo per cui è consigliabile annaffiare quando i primi centimetri di terriccio risultano asciutti al tatto. L’acqua utilizzata dovrebbe essere a temperatura ambiente e, preferibilmente, povera di calcare (piovana o demineralizzata) per evitare l’accumulo di sali minerali.

Sempre per non creare ristagni, scegliere un substrato ben drenante e ricco di sostanza organica. Un mix di terriccio per piante verdi, torba e perlite o fibra di cocco è una soluzione ottimale per garantire il giusto equilibrio tra ritenzione idrica e drenaggio.

Durante il periodo di crescita, dalla primavera all’estate, è utile somministrare alla calathea orbifolia un concime liquido per piante verdi diluito, circa ogni due-quattro settimane. In autunno e inverno, le concimazioni vanno sospese o ridotte drasticamente.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La calathea orbifolia può fiorire, ma è un evento piuttosto raro in ambienti domestici e i suoi fiori non sono il motivo principale per cui viene coltivata. La bellezza e l’attrattiva di questa pianta risiedono principalmente nelle sue straordinarie foglie grandi, rotonde e striate con motivi decorativi.

Quando fiorisce, produce piccoli fiori, generalmente di colore bianco e viola, che tendono ad essere poco appariscenti e spesso nascosti tra il fogliame. 

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadiciBulbo

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

La riproduzione della calathea orbifolia avviene quasi esclusivamente attraverso un metodo: la divisione dei cespi. Questa tecnica permette di ottenere nuove piante identiche alla pianta madre in modo efficace e relativamente semplice, sfruttando la naturale tendenza della pianta a crescere formando nuovi agglomerati di radici e fusti.

Tale procedimento consiste nel separare delicatamente la pianta in più porzioni, ognuna dotata del proprio apparato radicale.

Altri metodi, come la talea di foglia o la semina, non sono praticabili o efficaci per la propagazione casalinga di questa specie.

Il momento ideale per eseguire la divisione della calathea orbifolia è la primavera, in concomitanza con il rinvaso. Durante questa stagione la pianta è nella sua fase di crescita più attiva e vigorosa, il che le permette di superare più facilmente lo stress della separazione e di radicare rapidamente nel nuovo vaso.

Come si esegue la divisione dei cespi

  1. Estrarre la pianta dal vaso: annaffiare leggermente la pianta il giorno prima per ammorbidire il terreno. Con delicatezza, estrarre l’intera zolla radicale dal vaso. Se la pianta oppone resistenza, premere leggermente sui lati del contenitore o farla scivolare fuori inclinandola
  2. Pulire le radici: rimuovere con le mani l’eccesso di terriccio vecchio dalle radici per poter osservare meglio la struttura della pianta e individuare i punti naturali di divisione
  3. Individuare i punti di divisione: osservando la base della calathea orbifolia, si noterà che è composta da diversi “cespi” o gruppi di steli, ognuno con le proprie radici. Questi sono i punti in cui la pianta può essere separata
  4. Separare i cespi: con le mani, dividere delicatamente la zolla in due o più sezioni. È fondamentale che ogni nuova porzione abbia almeno 2-3 foglie e un apparato radicale sano e ben sviluppato. Se le radici sono troppo intrecciate per essere separate a mano, usare un coltello disinfettato per tagliare la zolla, cercando di danneggiare il meno possibile le radici
  5. Rinvasare le nuove piante: prendere ogni sezione ottenuta e metterla a dimora in un nuovo vaso riempito con terriccio fresco, assicurandosi che la pianta sia alla stessa profondità in cui si trovava nel vaso originale. Pressare leggermente il terreno intorno alla base per darle stabilità
  6. Cure post-divisione: annaffiare leggermente le nuove piante. Per le prime settimane, è cruciale mantenere un’elevata umidità ambientale per aiutarle a superare lo shock. Si possono anche coprire i vasi con un sacchetto di plastica trasparente (ricordandosi di arieggiare ogni giorno) o posizionarli vicino a un umidificatore. In ogni caso, mantenere le piante in un luogo caldo e con luce indiretta

Dopo qualche settimana, quando compariranno delle nuove foglie, significherà che la divisione ha avuto successo e sarà possibile iniziare a trattare le nuove piante di calathea orbifolia come esemplari adulti.

Semi

Come accennato, la calathea orbifolia è coltivata principalmente per le sue foglie decorative, e la fioritura in casa è assai rara. Di conseguenza, anche la produzione di semi è un evento molto infrequente in ambiente domestico.

Tuttavia, quando produce semi, questi sono generalmente piccoli, con una forma leggermente allungata oppure ovoidale e tendono ad essere di colore nero o marrone scuro.

I semi si trovano all’interno di piccole capsule o frutti che si formano dopo la fioritura. Dato che i fiori stessi sono poco appariscenti e spesso nascosti tra le foglie, anche i semi saranno difficili da notare.

Informazioni e curiosità

Il suo nome scientifico della pianta ha un origine affascinante. Il nome del genere, calathea, deriva dal greco kálathos (καλαθος), che significa “cesto”. Questo perché, storicamente, le popolazioni indigene del Sud America utilizzavano le grandi e resistenti foglie di alcune specie di calathea per intrecciare cesti e contenitori. L’epiteto della specie, orbifolia, è un chiaro riferimento alla sua caratteristica più evidente: deriva dal latino orbis (cerchio, sfera) e folia (foglie), descrivendo perfettamente le sue foglie grandi e quasi perfettamente rotonde.

La sua caratteristica più famosa della pianta è la nictinastia, ovvero la capacità di muovere le foglie in risposta al ciclo di luce e buio. Durante il giorno, le foglie si aprono e si dispongono orizzontalmente per catturare la massima quantità di luce indiretta; al calar della sera, invece, si sollevano e si chiudono in posizione verticale, quasi come due mani giunte in preghiera.

Questo comportamento le è valso il soprannome di “pianta che prega” o “pianta vivente”. Gli scienziati ritengono che questo movimento serva a ottimizzare l’assorbimento della luce e, forse, a conservare calore e umidità durante la notte.

Un altro spetto da non sottovalutare di questa pianta da interno è la sua capacità di migliorare la qualità dell’aria in casa: infatti, le sue grandi foglie sono in grado di assorbire e filtrare alcune sostanze inquinanti comuni negli ambienti domestici, come la formaldeide e il benzene, rilasciando al loro posto ossigeno puro. È come avere un piccolo ed elegante purificatore d’aria naturale in salotto o in camera da letto.

Inoltre, la calathea orbifolia è classificata come non tossica per cani e gatti. Questo la rende una scelta eccellente e sicura per aggiungere un tocco di verde in una casa dove vivono anche amici a quattro zampe curiosi.

 

Coltivazione

VasoPiena Terra

Nel nostro Paese, la calathea orbifolia si coltiva preferibilmente in vaso: in questo modo, può essere spostata all’esterno o all’interno a seconda delle condizioni climatiche.

Collocazione

InternoEsterno

La calathea orbifolia, date le sue esigenze in termini di clima e umidità, va considerata una pianta d’appartamento.

Concimazione

Concimare correttamente la calathea orbifolia è fondamentale per la sua crescita rigogliosa e per mantenere le sue foglie magnificamente disegnate. Essendo però sensibile agli eccessi di nutrienti, richiede un approccio delicato.

Quando concimarla 

La concimazione deve avvenire solo durante il periodo di crescita attiva della pianta.

  • Periodo: dalla primavera all’inizio dell’autunno (all’incirca da marzo/aprile a settembre/ottobre)
  • Frequenza: ogni 2-4 settimane. Una frequenza di una volta al mese è spesso sufficiente per la maggior parte delle Calathee
  • Quando non concimare: evitare categoricamente di concimare durante l’autunno e l’inverno (da ottobre/novembre a febbraio/marzo), in quanto la pianta entra in un periodo di riposo o di crescita molto rallentata. Concimare in questo periodo può causare un accumulo di sali nel terreno, danneggiando le radici.

Come concimarla 

Utilizzare un concime liquido bilanciato per piante verdi (che favorisce lo sviluppo del fogliame) con un rapporto NPK (azoto-fosforo-potassio) equilibrato, come 10-10-10 o 5-5-5, o leggermente più alto in azoto (N) che favorisce la crescita delle foglie.

Esistono anche concimi specifici per piante tropicali o proprio per le “piante che pregano” che sono ideali.

Il concime va diluito a metà o addirittura a un quarto della dose raccomandata sulla confezione per evitare bruciature alle radici.

Prima di concimare, annaffiare la pianta con acqua demineralizzata o decantata per almeno 24 ore (per eliminare cloro e fluoro), fino a quando fuoriuscirà dai fori di drenaggio. In questo modo si satura il terreno e le radici, evitando che il concime concentrato bruci le radici se applicato su terreno asciutto.

Ottima è anche l’acqua piovana poiché la calathea è molto sensibile ai sali e ai minerali presenti nell’acqua del rubinetto.

Segni di eccesso di concime

  • Punte delle foglie marroni e bruciate: simile ai sintomi da bassa umidità, ma spesso più estesi e secchi
  • Margini delle foglie che diventano marroni e si seccano
  • Crescita stentata o rallentata nonostante la stagione favorevole
  • Presenza di una crosta bianca sulla superficie del terreno (accumulo di sali)

Esposizione e luce

SoleMezz’ombraOmbra

L’esposizione perfetta per la calathea orbifolia è in un ambiente con luce intensa ma indiretta e filtrata (essendo una pianta originaria del sottobosco delle foreste tropicali, non è abituata alla luce solare diretta).

Più nello specifico, la pianta ama gli ambienti molto luminosi, che le permettono di effettuare la fotosintesi in modo ottimale e di mantenere le sue striature argentate brillanti e definite. Tuttavia, i raggi diretti del sole, specialmente nelle ore più calde, sono il suo peggior nemico: possono bruciare le delicate foglie, lasciando macchie marroni permanenti, e far sbiadire i loro meravigliosi disegni.

La condizione perfetta è quella che si trova vicino a una finestra schermata da una tenda leggera (di lino, cotone o comunque semi-trasparente). La tenda agisce come un diffusore, ammorbidendo la luce e proteggendo la pianta.

  • Vicino a una finestra esposta a Nord o Est: una finestra esposta a Nord riceve una luce costante e mai diretta per tutto il giorno, risultando spesso la scelta più sicura; una finestra a Est riceve il sole mite del mattino, che generalmente non è abbastanza forte da causare danni.
  • In un bagno luminoso: l’umidità extra generata dalla doccia e dal lavandino ricrea perfettamente le condizioni native della pianta.
  • In angoli luminosi: qualsiasi angolo di una stanza ben illuminata, dove però non arrivi mai il fascio di sole diretto, è un’ottima opzione.

La calathea orbifolia ha una certa tolleranza per le condizioni di luce più bassa (mezz’ombra) e può sopravvivere in angoli meno luminosi dove altre piante farebbero fatica. Tuttavia, in condizioni di luce scarsa, la sua crescita rallenterà e le foglie potrebbero perdere un po’ della loro brillantezza e contrasto.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

La calathea orbifolia è una pianta tropicale che ama l’umidità e il terreno costantemente umido, ma non inzuppato.

Il metodo migliore per capire quando annaffiare è inserire un dito per circa 2-3 centimetri nel terriccio; se si avverte che è asciutto, è il momento di bagnare.

Si innaffia in modo che il terreno risulti uniformemente umido, ma evitando assolutamente i ristagni d’acqua nel sottovaso; dopo circa 15 minuti dall’annaffiatura, questo va svuotato.

Oltre all’irrigazione del terreno, è fondamentale garantire un’alta umidità ambientale.

La frequenza delle annaffiature dipende da diversi fattori, come la stagione, la temperatura, l’umidità dell’ambiente e il tipo di terriccio.

  • Primavera ed estate (periodo di crescita attiva): generalmente, occorrerà annaffiare più frequentemente, anche una volta a settimana o ogni due-tre giorni, sempre controllando che i primi centimetri di terriccio siano asciutti.
  • Autunno e inverno (periodo di dormienza): la crescita rallenta e la pianta ha bisogno di meno acqua. Ridurre, quindi, la frequenza delle annaffiature, ma assicurarsi che il terriccio non si asciughi completamente. Potrebbe essere sufficiente bagnare una volta ogni due o tre settimane, ma controllando sempre l’umidità del terreno.

Ci sono alcuni segnali da tenere d’occhio che potrebbero indicare l’esigenza di annaffiare, tra cui:

  • Foglie arricciate: spesso indicano che la pianta ha sete e necessita di acqua
  • Foglie con punte o bordi marroni: possono essere causate da aria troppo secca, acqua calcarea o irrigazione insufficiente
  • Foglie gialle: possono sia indicare un eccesso di irrigazione e ristagno idrico, o al contrario, in base al contesto, proprio una carenza d’acqua

Potatura

La potatura della calathea orbifolia consiste nel rimuovere le foglie secche, ingiallite o danneggiate.

Si può fare in qualsiasi momento dell’anno, ma è consigliabile evitare tagli significativi durante l’autunno e l’inverno, quando la pianta è in un periodo di crescita più lento. La primavera e l’inizio dell’estate sono i momenti migliori per qualsiasi intervento.

Per effettuare correttamente gli interventi, usare delle forbici da potatura o delle cesoie ben affilate e pulite e tagliare lo stelo della foglia alla base della pianta, il più vicino possibile al terreno. 

Rinvaso e trapianto

Dato che la coltivazione della calathea orbifolia in piena terra si sconsiglia nel nostro Paese, più che di trapianto occorrerà parlare di rinvaso, un’operazione importante per garantire alle radici lo spazio sufficiente per crescere.

La primavera è il periodo ideale per il rinvaso, perché la pianta sta per riprendere la crescita attiva; volendo, è possibile farlo anche a inizio estate (giugno).

In genere, le calathee giovani possono aver bisogno di un rinvaso ogni anno, mentre quelle più mature ogni 2-3 anni, o quando si presentano alcuni segnali significativi:

  • Radici che fuoriescono dai fori di drenaggio: è il segnale più evidente che la pianta ha esaurito lo spazio nel vaso attuale
  • Crescita rallentata o arrestata: se la calathea orbifolia non cresce più come prima, potrebbe aver bisogno di un contenitore più capiente
  • Terriccio compattato o che si asciuga troppo velocemente: un terriccio esausto perde la sua capacità di trattenere l’acqua e i nutrienti e va quindi sostituito
  • La pianta è instabile nel vaso: se il peso delle foglie la fa dondolare o ribaltare facilmente, è segno che le radici non la ancorano più adeguatamente

Il nuovo vaso dovrà essere solo leggermente più grande (2-3 cm di diametro in più) rispetto al precedente. Le calathee, infatti, preferiscono vasi non troppo profondi perché hanno un apparato radicale piuttosto superficiale e largo. Assicurarsi, invece, che abbia ottimi fori di drenaggio.

Vasi in plastica o ceramica sono preferibili alla terracotta per aiutare a mantenere l’umidità.

Il terriccio ideale è specifico per calathea/maranta o per piante tropicali: ben drenante ma che allo stesso tempo sia in grado di trattenere l’umidità. Un buon mix dovrebbe contenere:

  • Fibra di cocco (per trattenere l’umidità e mantenere il substrato leggero)
  • Perlite o pomice (per migliorare il drenaggio e l’aerazione)
  • Humus di lombrico (per i nutrienti organici)
  • Un po’ di corteccia di pino (bark per orchidee) o sfagno (per maggiore aerazione e umidità)
  • Carbone attivo (aiuta a prevenire i funghi e a mantenere pulito il substrato)

Come si rinvasa

  1. Preparare il nuovo vaso: sul fondo del nuovo contenitore, posizionare uno strato di materiale drenante (ad esempio, uno strato di argilla espansa di 2-3 cm) per prevenire i ristagni d’acqua. Sopra l’argilla, aggiungere un sottile strato del nuovo terriccio
  2. Estrarre la pianta dal vecchio vaso: inclinare delicatamente il vaso su un lato o sottosopra, quindi appoggiare una mano sulla superficie del terriccio, con lo stelo della pianta tra le dita. Tirare delicatamente il vaso verso l’alto con l’altra mano, con molta delicatezza per non danneggiare le foglie
  3. Controllare le radici: una volta estratta la pianta, ispezionare le radici. Se sono marroni, mollicce o maleodoranti, tagliarle via con le forbici sterilizzate; se le radici sono molto compatte e formano un blocco solido, provare a sgranarle delicatamente con le dita per liberarle un po’ e incoraggiare la loro espansione nel nuovo terriccio. Non esagerare, le calathee non amano essere disturbate troppo a livello radicale
  4. Posizionare la pianta nel nuovo vaso: mettere la calathea al centro del nuovo contenitore, assicurandosi che la parte superiore del pane di terra sia allo stesso livello o leggermente al di sotto del bordo del nuovo vaso. Dovrebbe esserci spazio sufficiente per aggiungere il nuovo terriccio
  5. Aggiungere il nuovo terriccio: riempire il vaso con il nuovo terriccio, facendolo scivolare intorno alle radici e premendo delicatamente per eliminare le sacche d’aria. Non compattare troppo il terriccio, deve rimanere abbastanza soffice e aerato. Lasciare circa 2-3 cm di spazio dal bordo del vaso per facilitare l’annaffiatura
  6. Annaffiare: bagnare abbondantemente la pianta con acqua non calcarea subito dopo il rinvaso. Questo aiuterà il terriccio a stabilizzarsi intorno alle radici e a eliminare eventuali sacche d’aria residue. L’acqua in eccesso dovrebbe fuoriuscire liberamente dai fori di drenaggio
  7. Cure post-rinvaso: non concimare la calathea orbifolia per almeno un mese dopo il rinvaso, in quanto il nuovo terriccio conterrà già nutrienti sufficienti. Mantenere alta l’umidità ambientale, nebulizzando regolarmente le foglie o usando un vassoio con argilla espansa e acqua. Il rinvaso può essere uno stress per la pianta, e un’alta umidità la aiuterà a riprendersi.

Ubicazione stagionale

La calathea orbifolia è una pianta tropicale e, come tale, ama il caldo e l’umidità. Le temperature ideali per la sua crescita e il suo benessere sono comprese tra i 18°C e i 25-26°C e non dovrebbero mai scendere sotto i 15°C. Temperature inferiori a questa soglia possono causare danni irreversibili alla pianta, come foglie che si arricciano, cadono o diventano marroni.

Evitare anche gli sbalzi di temperatura e le correnti d’aria fredde, mentre fondamentale è l’elevata umidità (idealmente tra il 50% e il 70%).

Durante i mesi invernali, quando la pianta va tenuta in casa, assicurarsi che la stanza sia ben riscaldata e che la calathea non si trovi direttamente vicino a termosifoni o altre fonti di calore che potrebbero seccare l’aria.

Malattia e cure

Molti dei problemi che possono danneggiare la calathea orbifolia non sono vere e proprie malattie causate da patogeni, ma piuttosto segni di stress ambientale o di cura errata. Tuttavia, può essere colpita anche da alcuni parassiti.

Problemi legati all’ambiente e alla cura (fisiopatie)

Foglie con punte e/o bordi marroni e croccanti

Causata da bassa umidità ambientale, oppure acqua troppo calcarea (con cloro o fluoro), eccesso di fertilizzante, temperature troppo basse o sbalzi di temperatura.

Cure

  • Aumentare l’umidità: nebulizzare le foglie regolarmente (ogni giorno o a giorni alterni) con acqua distillata o demineralizzata; utilizzare un umidificatore nella stanza; posizionare la pianta su un vassoio con ghiaia e acqua (senza che il vaso tocchi l’acqua); raggruppare la calathea con altre piante che rilasciano umidità
  • Acqua: usare sempre acqua distillata, piovana o lasciata decantare per almeno 24 ore (per far evaporare cloro e fluoro). Evitare l’acqua troppo fredda
  • Fertilizzazione: non esagerare con il concime e utilizzare un fertilizzante liquido bilanciato per piante verdi, diluito a metà dose, solo durante la primavera e l’estate (ogni 2-4 settimane)
  • Temperatura: assicurarsi che la temperatura non scenda sotto i 18°C e che non ci siano correnti d’aria fredda

Foglie gialle

Spesso è un segno di eccesso di acqua (terreno troppo bagnato) o di marciume radicale. Può essere anche causato da carenza d’acqua (terreno troppo secco), carenza di nutrienti, parassiti o shock da trapianto.

Cure

  • Annaffiatura: lasciare che il primo strato di terriccio si asciughi leggermente tra un’annaffiatura e l’altra (circa 2-3 cm); assicurarsi che il vaso abbia fori di drenaggio adeguati e che l’acqua in eccesso non ristagni nel sottovaso
  • Marciume radicale: se si sospetta questo problema (foglie gialle e flosce, steli molli, odore sgradevole dal terreno), togliere la pianta dal vaso, eliminare il terriccio vecchio, tagliare le radici marce (morbide e scure) con forbici pulite e rinvasare in terriccio fresco e ben drenante
  • Carenza d’acqua: se il terreno è troppo secco, annaffiare abbondantemente fino a quando l’acqua non fuoriesce dai fori di drenaggio del vaso
  • Fertilizzazione: se non si concima da tempo, potrebbe manifestarsi una carenza. Usare un fertilizzante bilanciato come descritto sopra

Foglie arricciate o che si chiudono eccessivamente di giorno

La causa principale è la carenza d’acqua o l’umidità troppo bassa. Anche temperature troppo fredde o troppa luce diretta possono causare questo sintomo.

Per curare la pianta, controllare l’umidità del terriccio e annaffiare se necessario, aumentare l’umidità ambientale e spostare la pianta in un luogo con luce indiretta.

Sbiadimento dei colori delle foglie

Generalmente, è provocato da troppa luce diretta, per cui la calathea andrebbe spostata in una posizione più ombreggiata o potrebbe essere sufficiente filtrare la luce con una tenda.

Foglie flosce o cadenti

Può essere un segno dovuto sia a eccesso che a carenza di acqua. Anche il freddo eccessivo o le correnti d’aria possono causare questo sintomo.

Se si presenta il problema, controllare l’umidità del terreno: se è troppo bagnato, lasciare asciugare; se è troppo secco, annaffiare. Assicurarsi, inoltre, che la temperatura sia adeguata e che la pianta sia protetta da correnti d’aria.

Parassiti

Sebbene meno comuni rispetto ai problemi ambientali, la calathea orbifolia può essere attaccata da alcuni parassiti, soprattutto se l’umidità è bassa.

Ragnetto rosso

  • Sintomi: piccoli puntini gialli o bronzo sulle foglie, sottili ragnatele sul lato inferiore delle foglie o tra gli steli. Le foglie possono apparire spente e perdere colore
  • Cure: aumentare l’umidità (i ragnetti rossi prosperano in ambienti secchi); lavare le foglie con un getto d’acqua forte; per infestazioni più gravi, usare una soluzione di sapone molle potassico (sapone di Marsiglia liquido diluito in acqua) oppure olio di Neem, spruzzando accuratamente tutte le superfici delle foglie, inclusa la pagina inferiore. Ripetere il trattamento ogni 5-7 giorni fino alla scomparsa del problema

Cocciniglie (a scudetto o cotonose)

  • Sintomi: le cocciniglie sono piccoli insetti piatti e ovali (cocciniglie a scudetto) o si presentano come macchie bianche simili a cotone (cocciniglie cotonose) su steli e foglie. Possono causare ingiallimento, deformazione delle foglie e melata (sostanza appiccicosa)
  • Cure: rimozione manuale con un cotton fioc imbevuto di alcool denaturato; per infestazioni più estese, usare sapone molle o olio di Neem come descritto per il ragnetto rosso; nei casi più gravi, potrebbero essere necessari insetticidi specifici per piante d’appartamento, seguendo attentamente le istruzioni riportate dal produttore

Afidi

  • Sintomi: si tratta di piccoli insetti verdi, neri o marroni che si raggruppano sulle punte dei germogli e sul lato inferiore delle foglie, succhiandone la linfa. Possono causare foglie deformi e melata
  • Cure: generalmente simili a quelle per le cocciniglie, ossia lavaggio con getto d’acqua, sapone molle o olio di Neem

In generale, mantenere le condizioni ambientali ottimali (luce indiretta, alta umidità, temperature stabili, annaffiature con acqua demineralizzata e terriccio ben drenante) ridurrà notevolmente la probabilità che la calathea orbifolia si ammali. 

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