Avocado pianta

Persea americana

L'avocado si coltiva tendenzialmente in piena terra; in vaso si limita ad essere una pianta ornamentale che non produce frutti.

  • L'avocado si coltiva tendenzialmente in piena terra; in vaso si limita ad essere una pianta ornamentale che non produce frutti.
  • L'avocado è una pianta che ha bisogno di tantissima luce e di calore per fiorire e fruttificare.
  • Come si vede in foto, i frutti della pianta di avocado hanno la forma allungata di una pera e pendono dai rami.
  • L'avocado è un albero imponente, caratterizzato da foglie lucide e persistenti.
  • I frutti dell'avocado maturano solo dopo la raccolta e, a fronte di un contenuto calorico piuttosto alto, contengono numerosi e utili nutrienti.
  • L’avocado si coltiva tendenzialmente in piena terra; in vaso si limita ad essere una pianta ornamentale che non produce frutti.
  • L’avocado è una pianta che ha bisogno di tantissima luce e di calore per fiorire e fruttificare.
  • Come si vede in foto, i frutti della pianta di avocado hanno la forma allungata di una pera e pendono dai rami.
  • L’avocado è un albero imponente, caratterizzato da foglie lucide e persistenti.
  • I frutti dell’avocado maturano solo dopo la raccolta e, a fronte di un contenuto calorico piuttosto alto, contengono numerosi e utili nutrienti.

L’avocado è un albero sempreverde di medie-grandi dimensioni, originario delle regioni tropicali e subtropicali dell’America centrale e meridionale. 

La pianta sviluppa un sistema radicale piuttosto superficiale e fibroso, che si estende orizzontalmente nel terreno: questo la rende  sensibile alla siccità e al ristagno idrico. Il tronco è generalmente diritto e robusto, con una corteccia liscia o leggermente screpolata, di colore grigio-marrone; i rami sono numerosi e tendono a crescere in modo espanso, formando una chioma densa e rotondeggiante o a forma di ombrello. Il legno è relativamente tenero e può essere soggetto a rotture sotto il peso dei frutti o in caso di forti venti.

Le foglie sono sempreverdi, ovali o ellittiche, con una punta acuminata e una base più arrotondata; possono variare di dimensioni, da circa 10 a 30 cm di lunghezza. Le foglie giovani sono spesso di un colore verde chiaro o bronzato, mentre quelle mature sono di un verde scuro lucido sulla pagina superiore e più opache e chiare su quella inferiore. Hanno una consistenza cuoiosa o coriacea, piuttosto spessa.

Se strofinate, alcune varietà di foglie possono rilasciare un leggero aroma che ricorda l’anice o il finocchio.

I fiori della pianta di avocado sono molto piccoli (5-10 mm di diametro), di colore giallo-verdastro, e si sviluppano in grandi infiorescenze (pannocchie) alla fine dei rami. Una singola pianta può produrre centinaia di migliaia di fiori. Ogni fiore è ermafrodita, contenendo sia organi maschili (stami) che femminili (pistillo).

I frutti pendono dai rami, spesso in grappoli, anche se raramente molti frutti maturano sullo stesso grappolo. La forma è solitamente piriforme o ovale, ma può variare a seconda della varietà. Le dimensioni sono molto variabili, da piccoli frutti di 100 g a giganti di oltre 1 kg.

La buccia può essere sottile o spessa, liscia o rugosa, e di colore variabile (verde, nero, violaceo) a seconda della varietà e dello stadio di maturazione. La polpa è la parte commestibile, di colore verde chiaro o giallo-crema, con una consistenza burrosa e un sapore delicato e grasso.

Per quanto la coltivazione, in Italia si concentra nel Sud (in particolare Sicilia, Calabria, Sardegna e alcune aree della Puglia), dove il clima mite e gli inverni meno rigidi permettono alla pianta di prosperare. Infatti, occorre rispettare al meglio le esigenze colturali e climatiche dell’avocado per farlo vivere a lungo e in salute.

L’avocado è una pianta tropicale che necessita di caldo (con temperature comprese tra i 15°C e i 30°C) e sole (almeno 6-8 ore al giorno). In più, non tollera i ristagni idrici per cui il terreno deve essere ben drenato, sciolto e fresco, se possibile leggermente acido (pH 6-6.5) e ricco di sostanza organica (durante il periodo vegetativo, primavera-estate, la pianta beneficia di concimazioni regolari con un fertilizzante equilibrato per alberi da frutto, preferibilmente biologico). Evitare invece i terreni troppo argillosi, compatti, calcarei o salmastri.

L’avocado necessita di irrigazioni regolari e abbondanti, soprattutto durante i periodi caldi e secchi e durante la fioritura e l’allegagione dei frutti: ciò significa che il terreno deve essere mantenuto costantemente umido ma mai inzuppato, quindi si consiglia di controllare sempre che i primi centimetri di terriccio siano asciutti prima di irrigare nuovamente.

L’acqua dovrebbe essere di buona qualità, con bassi livelli di cloruro e sodio. In alcune zone, potrebbe essere necessario trattare l’acqua per ridurre la salinità o il calcare.

La potatura si limita generalmente all’eliminazione di rami secchi, danneggiati o malati. Si può anche effettuare una potatura di formazione per dare alla pianta una forma desiderata.

Infine, l’avocado può essere soggetto a malattie fungine (spesso legate a eccesso di umidità o scarso drenaggio) e attacchi di parassiti. Un’adeguata gestione del terreno e un’attenta osservazione della pianta sono fondamentali per prevenire e curare tempestivamente eventuali problemi.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La pianta di avocado fiorisce abbondantemente durante la primavera, producendo centinaia di migliaia di piccoli fiori giallo-verdastri. Tuttavia, solo una piccolissima percentuale di questi fiori (spesso meno dell’1%) si trasforma effettivamente in frutti.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

È possibile far germogliare un seme di avocado per riprodurre la pianta.

  • Metodo dello stuzzicadenti: infilare 3-4 stuzzicadenti nel seme e appoggiarlo sul bordo di un bicchiere con acqua, in modo che la parte inferiore del seme (quella più larga) sia immersa per circa 1 cm. Posizionare il bicchiere in un luogo caldo e luminoso. Cambiare l’acqua regolarmente. Le radici e il germoglio appariranno dopo alcune settimane o mesi.
  • Metodo della carta assorbente: avvolgere il seme in carta assorbente umida e metterlo in un sacchetto di plastica, lasciando un po’ d’aria all’interno. Tenere al buio in un luogo caldo. Controllare l’umidità ogni 3-4 giorni.

Una volta che la piantina ha raggiunto i 15-20 cm e ha sviluppato un buon apparato radicale, trapiantarla in vaso, lasciando la parte superiore del seme leggermente fuori dal terreno.

Le piante nate da seme impiegano molti anni (anche 5-10) per fruttificare, e i frutti potrebbero non essere della stessa qualità di quelli della pianta madre. Per una fruttificazione più rapida e garantita, è preferibile acquistare piante innestate e trapiantarle in giardino o in contenitore.

  • In piena terra: scavare una buca ampia, aggiungere compost o letame maturo e posizionare la pianta. Mantenere una distanza di almeno 3-4 metri da altre piante, poiché l’avocado può raggiungere dimensioni considerevoli (anche 10 metri).
  • In vaso: scegliere un vaso ampio e profondo con fori di drenaggio. Inizialmente può bastare un vaso da 10-15 litri, ma la pianta andrà rinvasata man mano che cresce.

Semi

Il seme di avocado è la parte centrale del frutto, un nocciolo grande e rotondo o leggermente allungato, con un diametro che varia solitamente tra 3 e 5 cm. 

Appena estratto dal frutto, il nocciolo è ricoperto da una sottile buccia marrone scuro, che può essere tolta con facilità dopo averlo lavato e, in alcuni casi, lasciato in ammollo per qualche ora. Sotto la buccia, il seme è di colore più chiaro, tendente al crema. È molto duro e compatto.

Il seme di avocado ha anche un “verso”: un’estremità è leggermente più appuntita (quella superiore, da cui uscirà il germoglio) e l’altra è più piatta (quella inferiore, da cui si svilupperanno le radici). Spesso è presente una sottile linea o fessura, che è il punto in cui il nocciolo si spaccherà per permettere la fuoriuscita del germoglio e delle radici durante la germinazione.

Informazioni e curiosità

L’avocado è un frutto dalle notevoli proprietà nutrizionali, tanto che spesso viene definito un “superfood“. Sebbene sia piuttosto calorico, infatti, i suoi benefici per la salute sono numerosi poiché contiene grassi monoinsaturi, fibre, vitamine e minerali (potassio, calcio, ferro, magnesio e fosforo) e antiossidanti.

Inoltre, grazie al basso contenuto di zuccheri e all’elevato contenuto di fibre e grassi buoni, l’avocado ha un basso indice glicemico e può aiutare a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue.

Coltivazione

VasoPiena Terra

La pianta di avocado tende ad assumere dimensioni importanti, quindi si tende a privilegiare la coltivazione in piena terra. Ciò non toglie che sia possibile farla crescere anche in casa in contenitore, tenendo conto di 3 regole fondamentali:

  • Rinnovo del terriccio: ogni 1-2 anni, in primavera, è consigliabile rimuovere lo strato superficiale del terriccio e sostituirlo con terriccio fresco e compost.
  • Umidità ambientale: l’avocado ama l’umidità. Nelle case riscaldate o in ambienti secchi, si può aumentare l’umidità ambientale vaporizzando acqua sulle foglie (soprattutto in estate) o posizionando il vaso su un sottovaso con argilla espansa umida.
  • Dimensioni: la pianta di avocado in vaso raramente raggiungerà le dimensioni di un albero in piena terra, ma può comunque crescere in altezza. Se non si dispone di spazio sufficiente, sarà necessario potare regolarmente per contenerne la crescita.

Collocazione

InternoEsterno

L’avocado è una pianta tropicale e ama la luce. Chi decide di coltivarlo in casa, dovrà posizionarlo in un luogo molto luminoso, idealmente vicino a una finestra esposta a sud o ovest, dove riceva almeno 6-8 ore di luce solare diretta al giorno.

Bisogna inoltre garantire alla pianta l’umidità adeguata ed evitare gli sbalzi di temperatura, le correnti d’aria fredda e posizionamenti vicino a termosifoni o condizionatori, che possono seccare l’aria.

Si tenga anche presente che la maggior parte delle piante di avocado coltivate in casa dal seme non produrrà frutti, o lo farà solo dopo molti anni (5-10 o più) e in condizioni molto specifiche. L’obiettivo principale, in questo caso, è accontentarsi di avere una bella pianta ornamentale.

Concimazione

L’avocado è una pianta che necessita di nutrienti: utilizzare un concime bilanciato per piante da frutto, ricco di azoto per la crescita vegetativa e di potassio per la fioritura e fruttificazione.

In piena terra, concimare con concime organico (stallatico, compost) in primavera e autunno. In vaso, si può usare un fertilizzante granulare a lenta cessione ogni 3-4 mesi o un fertilizzante liquido biologico aggiunto all’acqua di irrigazione durante la stagione di crescita.

Esposizione e luce

SoleMezz’ombraOmbra

L’avocado ama il caldo e il sole: la temperatura ideale di coltivazione è tra i 15°C e i 30°C

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

L’avocado richiede irrigazioni regolari, soprattutto durante i mesi caldi e secchi. Il terreno deve essere sempre umido, ma mai inzuppato: i ristagni idrici, infatti, sono la causa principale dei problemi, in particolare del marciume radicale.

In giardino, irrigare almeno una volta a settimana, aumentando la frequenza nelle giornate molto calde. In vaso, le irrigazioni saranno più frequenti, soprattutto in estate. Controllare l’umidità del terriccio toccandolo con un dito: se è asciutto per i primi centimetri, è il momento di annaffiare.

L’avocado può essere sensibile al cloro presente nell’acqua del rubinetto, che può causare ingiallimento dei bordi delle foglie. Se possibile, utilizzare acqua piovana, acqua decantata o acqua del ferro da stiro.

Potatura

La potatura della pianta di avocado serve a mantenere la forma della chioma, favorire l’arieggiamento interno e l’esposizione alla luce di tutti i rami, nonché a stimolare la produzione di frutti.

Effettuare una potatura leggera all’inizio della primavera, prima della ripresa vegetativa, eliminando i rami secchi, malati, danneggiati o che crescono verso l’interno della chioma.

Se la pianta cresce troppo in altezza, si può cimare per favorire lo sviluppo di rami laterali e rendere la chioma più folta e produttiva.

Attenzione: non potare eccessivamente, soprattutto i primi anni, per non stressare la pianta.

Rinvaso e trapianto

Il periodo ideale per il trapianto dell’avocado è la metà primavera o metà autunno, quando le temperature sono più miti. Se la pianta è nata da seme, è pronta per il trapianto quando il fusto ha raggiunto circa 15 cm di altezza e ha sviluppato un buon apparato radicale. Le piante giovani generalmente necessitano di un rinvaso ogni 12-18 mesi.

Preparazione al trapianto

  1. Scegliere il vaso o la posizione: nel primo caso, optare per un vaso di almeno 30 cm di diametro per iniziare, dotato di fori di drenaggio sul fondo. Per la piena terra, scegliere una posizione ben drenata, soleggiata (almeno 6-8 ore di luce diretta al giorno) e riparata dai venti freddi. Evitare zone con alberi dalle radici invasive.
  2. Preparare il terreno: l’avocado preferisce un terreno sciolto, fresco e ben drenato, con un pH leggermente acido (6-6.5). Si può utilizzare un mix di terriccio universale e argilla espansa per favorire un buon drenaggio. Se il terreno è troppo compatto, aggiungere materia organica per migliorarne la fertilità e la capacità di drenaggio.
  3. Innaffiare la pianta: prima del trapianto, innaffiare abbondantemente l’avocado per inumidire il terreno, rendendo così più facile la rimozione senza danneggiare le radici.

Fasi del trapianto

  1. Rimuovere la pianta dal contenitore originale: se la pianta è in acqua, togliere delicatamente gli stuzzicadenti e sciacquare le radici con attenzione. Se è in vaso, rovesciare delicatamente il contenitore e far uscire la zolla di terra, prestando attenzione a non danneggiare le delicate radici. Si può usare una piccola cazzuola o le dita per allentare il terreno intorno alle radici.
  2. Posizionamento: in vaso, mettere uno strato di argilla espansa sul fondo per favorire il drenaggio, poi aggiungere un po’ di terriccio. Creare un foro al centro del terriccio e posizionare la pianta, facendo attenzione a lasciare la parte superiore del seme leggermente fuori dal terreno. Per la piena terra, scavare una buca sufficientemente grande da contenere comodamente la zolla di radici, quindi posizionare la pianta al centro della buca, assicurandosi che il colletto (il punto in cui il fusto incontra le radici) sia a livello del terreno circostante.
  3. Riempire e compattare: riempire il vaso o la buca con il terriccio, compattando leggermente intorno alle radici per eliminare sacche d’aria.
  4. Innaffiare abbondantemente: dopo il trapianto, irrigare generosamente per assestare il terreno e favorire il contatto tra le radici e il nuovo substrato.

Terriccio

L’avocado non tollera i ristagni idrici e preferisce terreni fertili, leggeri, sciolti e ricchi di sostanza organica. Un pH ideale è neutro o leggermente acido (pH 6-6,5), mentre vanno evitati i terreni argillosi e compatti.

Se coltivato in vaso, utilizzare un terriccio universale di buona qualità, morbido e a pH neutro. 

Ubicazione stagionale

L’avocado teme il freddo, specialmente le gelate sotto gli 0°C. Nelle zone con inverni rigidi, la coltivazione in vaso è preferibile, in modo da poter riparare la pianta in serra fredda o in casa durante i mesi più freddi. Esistono alcune varietà più resistenti al freddo, ma sono comunque tropicali.

Evitare, inoltre, le posizioni eccessivamente ventose, che potrebbero danneggiare la pianta e influire su fioritura e fruttificazione.

Raccolta

La raccolta dell’avocado è un processo un po’ controintuitivo rispetto a molti altri frutti, perché non matura sull’albero, ma solo dopo essere stato raccolto.

Ma come fare a capire quando è il momento giusto per la raccolta?

  1. Dimensione e aspetto visivo: i frutti dovrebbero aver raggiunto la dimensione tipica della varietà che si sta coltivando. Anche il colore della buccia può variare a seconda della varietà (ad esempio, l’Hass diventa più scuro e rugoso, mentre altre specie rimangono verdi). Tuttavia, questi cambiamenti indicano solo che sono pronti per essere staccati dall’albero, non che sono maturi per il consumo.
  2. Picciolo: un segno utile da osservare è quando il picciolo (il gambo che collega il frutto al ramo) inizia a diventare più sottile o si stacca più facilmente.
  3. “Prova del nove”: Il metodo più affidabile è raccogliere uno o due frutti e lasciarli maturare a temperatura ambiente. Se maturano bene (ossia diventano morbidi al tatto e la polpa ha una buona consistenza e sapore) entro 7-12 giorni, allora è il momento di iniziare la raccolta su larga scala. Se rimangono duri e non maturano, oppure marciscono, significa che non erano ancora pronti.
  4. Periodo dell’anno: a seconda della varietà e del clima, la stagione di raccolta varia. Molte varietà di avocado Hass, ad esempio, maturano in autunno (ottobre in poi in Italia), ma possono rimanere sull’albero anche fino a primavera inoltrata.

Un avocado lasciato sull’albero troppo a lungo può iniziare a cadere naturalmente, ma questo non significa necessariamente che sia giunto al punto di maturazione ottimale per il consumo. Se cadono troppo presto, non matureranno correttamente.

Come raccogliere l’avocado dalla pianta

La raccolta dell’avocado è un’operazione delicata, poiché il frutto è sensibile ai danni, e si può eseguire in due modi:

  1. A mano: la raccolta ideale avviene a mano. Con delicatezza, si afferra il frutto e lo si ruota leggermente. Se è pronto per la raccolta, dovrebbe staccarsi facilmente dal picciolo. L’obiettivo è staccare il frutto senza lasciare il picciolo attaccato al frutto stesso, ma senza nemmeno strappare un pezzo del ramo.
  2. Con gli attrezzi: per i frutti più alti, si possono utilizzare dei raccoglifrutta con manico telescopico dotati di un gancio e un cestello. Questi permettono di staccare il frutto senza farlo cadere a terra e danneggiarsi.

È cruciale evitare sempre di far cadere i frutti o di danneggiarli durante la raccolta. Qualsiasi trauma può compromettere la qualità dell’avocado durante la maturazione, portando alla comparsa di macchie scure o alla putrefazione precoce.

Una volta raccolti, gli avocado devono essere lasciati maturare a temperatura ambiente. Questo processo può richiedere da pochi giorni a una o due settimane, a seconda della varietà e dello stato di maturazione al momento della raccolta.

Una volta maturo (quando cede leggermente alla pressione del pollice), l’avocado può essere conservato in frigorifero per rallentare ulteriormente la maturazione per alcuni giorni.

Malattia e cure

L’avocado è soggetto ad alcune malattie e parassiti, soprattutto se le condizioni di coltivazione non sono ottimali:

Malattie fungine

  • Phytophthora cinnamomi: è la malattia più grave, causata da un fungo che attacca le radici, provocando appassimento e morte della pianta di avocado. È favorita dai ristagni idrici, per cui l’unico rimedio è il drenaggio perfetto del terreno o, in casi gravi, l’uso di fungicidi specifici.
  • Antracnosi: causa macchie scure su foglie e frutti ed è favorita dall’umidità elevata. Rimuovere le parti infette e migliorare l’arieggiamento.
  • Crosta: provoca macchie scure e ruvide su foglie, steli e frutti. Trattamenti a base di rame possono aiutare.
  • Oidio o mal bianco: si riconosce per la patina bianca che si forma su foglie e germogli. Si interviene rimuovendo le parti colpite e trattando la pianta di avocado con prodotti specifici.

Parassiti

  • Afidi, cocciniglie, tripidi, acari (ragnetto rosso): possono indebolire la pianta succhiandone la linfa. Si combattono con insetticidi specifici (anche biologici) o rimedi naturali come il sapone molle diluito in acqua.
  • Roditori: possono danneggiare la pianta coltivata in piena terra ma si possono tenere alla larga ricorrendo a dissuasori ultrasuoni.
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