- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Malattia e cure
- Alocasia è una pianta da interno davvero maestosa, adatta a ogni ambiente.
- Alocasia ama l’umidità: nebulizzare le foglie con regolarità è un ottimo modo per mantenerle ben idratate.
- Oltre alle dimensioni, un’altra particolarità delle foglie di alocasia sono le nervature davvero particolari, bellissime da vedere.
- Alocasia richiede sì molta luce, ma non sole diretto che potrebbe causare bruciature al suo bellissimo fogliame.
L’alocasia è fra le piante da interno più suggestive. Si tratta di una pianta sempreverde della famiglia delle araceae che nasce spontaneamente nelle zone tropicali del Sud-est asiatico e in Australia ma che ormai si è adattata a vivere anche nei climi temperati.
Riproducibile tramite separazione dei nuovi germogli, l’alocasia va concimata ogni due settimane, utilizzando un prodotto liquido specifico per piante verdi da diluire nell’acqua di bagnatura. La pianta va annaffiata copiosamente da maggio ad agosto, mentre durante il resto dell’anno basterà mantenere il terreno umido con umidità ambientale sempre elevata; l’esposizione ideale è la luce diffusa, mentre la potatura è operazione non necessaria (basta solo eliminare le foglie danneggiate o ingiallite quando necessario). L’alocasia va rinvasata ogni due anni circa, o comunque quando il contenitore si rivela ormai troppo piccolo: allo scopo si utilizzi un terreno soffice, sciolto, ben drenato, composto da torba e terra di foglie. Le piante di orecchie di elefante si possono tenere all’esterno solo durante la bella stagione, con temperature comprese tra 15 e 25°C, e sono soggette all’attacco di afidi e cocciniglia (da trattare con cotone imbevuto di alcol o acqua e sapone neutro).
Capace di sopravvivere per lunghi anni se ben tenuta, l’alocasia si caratterizza per le foglie grandi (simili appunto alle orecchie di un elefante) lunghe anche 1 metro e mezzo, spettacolari e di colore verde bronzo metallizzato nella pagina superiore, viola in quello inferiore, con nervature evidenti. I fiori, detti spate, compaiono di rado nel nostro Paese e si tratta in realtà di foglie modificate (le brattee) che circondano i fiori veri e propri per proteggerli.
Sono ben 90 le differenti specie che formano la variegata famiglia di questa pianta così particolare, tra cui alocasia cuprea, ma una menzione a parte merita alocasia amazonica, la varietà più adatta ad essere tenuta in appartamento perché di dimensioni non eccessive.
Si tratta di una pianta rizomatosa, come tutte le alocasie, che può disseccare completamente la parte aerea e rientrare in vegetazione quando le condizioni ambientali tornano favorevoli.
Ogni rizoma produce un cespo di steli inguainati alla base, carnosi e di sezione cilindrica, che portano una foglia soltanto. Di forma triangolare, sagittata, con la base incavata a “V” dove si innesta il picciolo e di colore verde scuro, ha lamina carnosa e cerosa, solo leggermente cuoiosa al tatto, lunga fino a 30-40 cm. Presenta nervature di colore chiaro rigide, grosse e in rilievo, che possono essere bianche, crema o nei toni del verde pisello a seconda della varietà considerata. Le nervature principali sono tre e formano una “Y” che percorre e sostiene tutta la foglia.
La pagina inferiore, verde nelle foglie giovani, inizia a venarsi progressivamente con toni rosso cuoio, fino ad assumere la colorazione completa. Solo le tre venature principali restano verdi, mentre le altre cambiano colore.
Fioritura
La fioritura dell’alocasia è un evento molto raro che si verifica in estate solo quando le condizioni ambientali sono ottimali. L’infiorescenza ricorda una calla di colore verde.
Commestibilità
Riproduzione
All’atto del rinvaso si possono separare i nuovi germogli di alocasia che si originano dai tubercoli radicali. Vanno tenuti al caldo in un terriccio sempre leggermente umido in attesa che radichino.
Semi
I semi bianchi di alocasia sono contenuti all’interno di un duro baccello ma molto raramente vengono usati per la riproduzione della pianta dati i lunghissimi tempi di germinazione.
Informazioni e curiosità
Al momento dell’acquisto di un esemplare di alocasia, preferire i soggetti giovani, ossia quelli che non presentano alla base un grosso tronco carnoso. Esaminare con attenzione anche le foglie e scartare le piante con foglie ingiallite, piegate, puntinate o con margini secchi. È sempre necessario, prima del trasporto, farsi avvolgere l’alocasia in un foglio di materiale plastico che possa mantenere le foglie raccolte e protette.
Coltivazione
Nel nostro Paese, è opportuno coltivare l’alocasia in vaso per arredare casa.
Collocazione
Tipica pianta da appartamento, durante l’estate l’alocasia può anche essere collocata all’esterno al riparo di un portico.
Concimazione
L’alocasia deve essere concimata ogni due settimane, utilizzando un prodotto liquido specifico per piante verdi da diluire nell’acqua di bagnatura.
Esposizione
L’alocasia richiede molta luce, ma sempre diffusa. Al buio le foglie più grandi si abbassano e ingialliscono prima di marcire.
Annaffiatura
L’alocasia va annaffiata copiosamente da maggio ad agosto, periodo in cui cresce con forza; nei restanti mesi basta mantenere il terreno fresco. Trattandosi di una specie tropicale, l’umidità ambientale deve essere elevata e si può garantire vaporizzando la pianta un paio di volte la settimana.
Potatura
L’alocasia non va potata: basta solo rimuovere le foglie che con il tempo ingialliscono o si danneggiano per evitare che diventino veicolo di infestazioni parassitarie.
Trapianto
L’alocasia va rinvasata, più che trapiantata, ogni due anni circa o comunque quando il contenitore è ormai diventato sproporzionato rispetto alle dimensioni della pianta. Siccome le radici sono piuttosto delicate e crescono solo in substrati soffici, utilizzare un terreno sciolto, ben drenato, composto da torba e terra di foglie.
Ubicazione stagionale
Primavera/estate: la temperatura ideale per la crescita dell’alocasia si attesta attorno ai 20-25°C, anche se la pianta può vivere all’esterno fino a +15°C.
Autunno/inverno: durante questi mesi è opportuno trasferire la pianta in casa poiché teme sia il freddo sia le correnti d’aria.
Malattia e cure
L’alocasia è soggetta all’infestazione di afidi e cocciniglia. In entrambi i casi si può trattare la pianta con cotone imbevuto di alcol o acqua e sapone neutro, ripetendo l’operazione ogni cinque giorni per cinque turni consecutivi ed esplorando bene, senza aprirle, le foglie inguainate alla base.
La cocciniglia a scudetto si nota facilmente perché produce macchie cerose biancastre sulla pagina inferire delle foglie: non utilizzare mai per la rimozione le unghie o altro oggetto abrasivo perché la foglia si segna e può formarsi una sottile ferita destinata a seccarsi ed aprirsi.