- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione e luce
- Annaffiatura
- Potatura
- Rinvaso e trapianto
- Ubicazione stagionale
- Malattia e cure

- Agave attenuata è una pianta facilmente adattabile in fatto di terreni, ma non di temperature.
- Agave attenuata ha bisogno di un’esposizione calda e diretta.
- Le foglie di agave attenuata possono raggiungere una lunghezza di ben 70 cm.
- Al contrario delle altre agavi, agave attenuata ha le foglie prive di spine difensive.
- Agave attenuata si può coltivare in piena terra solo nelle regioni caratterizzate da inverni poco freddi.
- In foto, si nota la particolarissima infiorescenza costituita da un lungo racemo che caratterizza agave attenuata.
Il genere agave comprende un gran numero di specie, come l’agave potatorum o l’agave macroacantha, che mostrano un’infinita variazione della loro struttura base a rosetta, differenziandosi per dimensioni, forma e colore delle foglie e delle spine.
Tra queste, l’agave attenuata si distingue per alcune particolarità. Originaria degli altopiani del Messico, presenta due caratteristiche poco comuni all’interno del genere: ha foglie inermi, cioè completamente prive di spine, e con il tempo tende a sviluppare un “caule”, ovvero un fusto che, crescendo fino a un metro e mezzo, solleva la rosetta di foglie da terra.
Le foglie, di forma lanceolata e carnosa, sono acuminate all’apice e più strette alla base, possono raggiungere i 70 cm di lunghezza e una larghezza di circa 12-16 cm. Il loro colore è un caratteristico verde glauco (grigio-verde). Sono riunite in una rosetta terminale portata all’apice del fusto; quest’ultimo, poco visibile all’inizio, si evidenzia man mano che la pianta cresce e le foglie basali più vecchie seccano e cadono.
Il fusto aereo, con un diametro di circa 10 cm, può crescere diritto o arcuarsi in direzione della luce, diventando talvolta decombente o ricadente sotto il peso della vegetazione.
Il punto debole di agave attenuata sono le basse temperature (in inverno non devono scendere sotto gli 8, massimo 5°C), ma a parte questo si coltiva piuttosto facilmente sia in vaso sia in piena terra e difficilmente si ammala: necessita di un’ottima esposizione e di un terreno perfettamente drenato, si annaffia con regolarità e moderazione solo d’estate, poiché si dimostra abbastanza resistente alla siccità, e si concima con un fertilizzante specifico per piante succulente ogni due mesi, non troppo ricco di azoto.
Fioritura
L’agave attenuata è una pianta monocarpica, il che significa che fiorisce una sola volta nella sua vita, al termine della quale la rosetta che ha prodotto il fiore muore, lasciando però solitamente numerosi polloni basali e i nuovi individui generati dall’infiorescenza.
La fioritura avviene in estate. La pianta sviluppa una spettacolare infiorescenza a racemo, densa e lunga fino a 3 metri, ricoperta di fiori di colore variabile dal giallo al verde-giallastro. Inizialmente eretta, l’infiorescenza tende progressivamente ad arcuarsi, tanto da essere soprannominata “coda di volpe” o “collo di cigno”.
Dopo la fioritura, lungo lo stelo floreale si sviluppano numerosi pseudo bulbilli: si tratta di piccole piante complete in miniatura che rappresentano uno dei metodi possibili per riprodurre questa specie.
Commestibilità
Riproduzione
I metodi principali per riprodurre l’agave attenuata sono tre, tutti di tipo vegetativo, più un quarto metodo meno comune (da seme).
1. Divisione dei polloni (il più comune e semplice)
I “polloni” sono le nuove piantine che spuntano spontaneamente alla base del fusto della pianta madre o dalle sue radici.
Il periodo migliore per applicare questo metodo è la primavera o l’inizio dell’autunno, quando la pianta di agave attenuata è in piena fase vegetativa e le temperature sono miti.
Come procedere
- Individuare i polloni: scegliere dei polloni che abbiano raggiunto una dimensione di almeno 10-15 cm e che abbiano già sviluppato qualche foglia, formando una piccola rosetta autonoma
- Separazione dalla pianta madre: utilizzare una pala da giardinaggio pulita o un coltello affilato e disinfettato; scavare delicatamente intorno alla base del pollone per esporre il punto di attacco con la pianta madre; cercare di staccarlo conservando quante più radici possibili
- Lasciare asciugare: una volta staccato, lasciare il pollone in un luogo asciutto, ombreggiato e ben ventilato per 3-5 giorni. Questo passaggio è fondamentale per permettere alla ferita del taglio di cicatrizzarsi (formare un “callo”), prevenendo marciumi quando verrà piantato
- Messa a dimora: piantare il pollone in un vaso con terriccio per piante grasse, molto drenante (si può creare un mix con terriccio universale, sabbia grossolana e perlite/pomice). Non interrare troppo la base della rosetta
- Annaffiatura: attendere circa una settimana prima di annaffiare leggermente. In seguito, bagnare il terreno solo quando è completamente asciutto. Le radici si svilupperanno nel giro di qualche settimana
2. Talea di fusto (capitozzatura)
L’agave attenuata è una delle poche agavi che si presta bene alla talea di fusto, grazie al suo tronco che si allunga con l’età. Questo metodo è utile per “ringiovanire” piante diventate troppo alte e spoglie alla base e si esegue in primavera, durante la fase di crescita attiva.
Come procedere
- Taglio del fusto: con un seghetto o un coltello robusto, pulito e disinfettato, tagliare la rosetta apicale lasciando una porzione di fusto di circa 10-15 cm attaccata ad essa (questo pezzo sarà la talea)
- Cicatrizzazione: come per i polloni, lasciare asciugare la talea (la rosetta con il pezzo di fusto) in un luogo asciutto e ombreggiato per almeno una o due settimane, finché il taglio non sarà perfettamente secco
- Piantagione della talea: interrare la base del fusto in un vaso con terriccio drenante. Potrebbe essere necessario un tutore per mantenerla stabile finché non avrà sviluppato le radici
- Gestione del tronco rimanente: non gettare la parte del tronco rimasta nel vaso originale! Continuando a curarla, lungo il fusto spunteranno numerose nuove piantine (polloni) e, una volta cresciute, si potranno staccare e coltivare singolarmente come descritto nel primo metodo
3. Riproduzione tramite bulbilli
Come già specificato, l’agave attenuata fiorisce una sola volta nella sua vita (dopo molti anni) e successivamente la rosetta che ha fiorito muore, lasciando però i polloni basali a continuare il ciclo vitale.
Sul lungo stelo fiorale, dopo la fioritura, possono svilupparsi dei “bulbilli”, ovvero delle minuscole piantine complete.
Come procedere
- Raccolta: quando lo stelo fiorale inizia a seccare, i bulbilli possono essere staccati delicatamente
- Messa a dimora: i bulbilli possono essere piantati direttamente in vasetti con terriccio drenante. Data la loro piccola dimensione, attecchiranno con facilità
Questo metodo dipende dal verificarsi della fioritura della pianta, un evento non così frequente, specialmente per le piante giovani o coltivate in vaso.
4. Riproduzione da seme
È il metodo meno comune a livello amatoriale perché più lento e complesso. Se la pianta fiorisce e i fiori vengono impollinati, produrrà delle capsule contenenti semi.
Questi semi possono essere raccolti e seminati in primavera in un terriccio molto fine e drenante, mantenuto leggermente umido e a una temperatura costante di circa 20-22°C.
Semi
I semi di agave attenuata sono molto piccoli e neri, contenuti all’interno di capsule che si formano dopo la fioritura.
Informazioni e curiosità
A differenza di altre specie di agave, famose per la produzione di distillati come la tequila o il mezcal, l’agave attenuata è coltivata quasi esclusivamente per il suo pregio ornamentale.
Per creare un’aiuola dall’aspetto esotico in giardini ben esposti, si presta ad essere accostata a specie con fogliame contrastante, come le cycas o le palme del genere phoenix.
Coltivazione
Agave attenuata si può coltivare in vaso o in piena terra (se il clima lo consente) senza grossi problemi.
Il contenitore deve essere grande e profondo e sul fondo andrà distribuito un generoso strato drenante di ghiaia o sabbia grossolana, pari almeno a 10 cm di spessore, per evitare ristagni.
Si consiglia di eliminare il sottovaso delle piante tenute all’aperto, così che in caso di piogge abbondanti e ravvicinate il terreno possa sgrondare liberamente.
Collocazione
La collocazione di agave attenuata dipende dalle condizioni climatiche, dato che il suo punto debole sono le basse temperature: in inverno, quella minima non dovrebbe scendere sotto gli 8°C, sebbene la pianta possa tollerare i 5°C per brevi periodi.
Concimazione
Ogni due mesi, durante il periodo vegetativo (primavera-estate), si può somministrare all’agave attenuata un fertilizzante specifico per piante succulente, povero di azoto.
Un eccesso di azoto, infatti, favorirebbe uno sviluppo di tessuti troppo acquosi e teneri, rendendo la pianta più vulnerabile ai danni da freddo e agli attacchi parassitari.
Esposizione e luce
L’agave attenuata necessita di pieno sole e massima luminosità per crescere ampia e rigogliosa.
Annaffiatura
Durante la stagione estiva, per sostenere una crescita vigorosa, l’agave attenuata va annaffiata con regolarità e moderazione, lasciando sempre asciugare il terreno tra un’irrigazione e l’altra. Dimostra comunque un’ottima resistenza alla siccità.
In inverno, le annaffiature vanno drasticamente ridotte: per le piante ricoverate all’interno è sufficiente somministrare poca acqua circa una volta al mese.
Potatura
La potatura di agave attenuata si limita alla sola eliminazione delle foglie basali secche o di eventuali parti danneggiate, sia per un fattore estetico sia per prevenire l’insorgere di malattie.
Rinvaso e trapianto
Il momento migliore per eseguire il trapianto o il rinvaso di agave attenuata è l’inizio della primavera o la fine dell’inverno, quando la pianta si sta preparando per la crescita attiva. Questo riduce lo shock da trapianto e favorisce un sano sviluppo delle radici.
In generale, si consiglia di rinvasare l’agave attenuata ogni 2-3 anni, o quando le radici iniziano a riempire completamente il vaso (le radici spuntano dai fori di drenaggio).
Rinvaso step by step
- Rimuovere la pianta dal vecchio vaso: inclinare delicatamente il vaso e picchiettarne il fondo per allentare la terra, quindi afferrare la pianta dalla base e sollevarla lentamente, facendo attenzione a non danneggiare le radici
- Preparare il nuovo vaso: stendere uno strato di terriccio sul fondo del vaso, assicurandosi che i fori di drenaggio non siano ostruiti
- Posizionare la pianta: porre l’agave attenuata al centro del nuovo vaso. Il “colletto” della pianta (il punto dove le foglie si congiungono al fusto) dovrebbe trovarsi leggermente al di sotto del bordo del vaso
- Riempire il vaso: aggiungere il terriccio intorno al pane di radici, compattandolo delicatamente per eliminare le sacche d’aria, ma senza comprimerlo troppo. Non coprire il colletto della pianta con il terriccio, per evitare che marcisca
- Cura post-rinvaso: dopo il trapianto, annaffiare leggermente la pianta e posizionarla in un luogo con luce solare indiretta per aiutarla ad acclimatarsi. Evitare di esporla subito alla luce diretta del sole per qualche giorno
Trapianto in piena terra
Se si decide di trapiantare l’agave attenuata in piena terra (solo in climi miti), scegliere un punto con un’esposizione al sole che riceva una certa ombra parziale durante le ore più calde e un terreno ben drenato.
- Scavare una buca profonda quanto il pane di radici e larga circa il doppio
- Posizionare la pianta nella buca, assicurandosi che il colletto sia a livello del terreno circostante
- Riempire la buca con il terriccio, compattandolo delicatamente
- Annaffiare abbondantemente subito dopo il trapianto per assestare il terreno intorno alle radici
Terriccio
Agave attenuata non è particolarmente esigente in fatto di terreno: la condizione fondamentale per il substrato è che sia perfettamente drenante. Si può utilizzare un terriccio specifico per piante succulente o un mix di terriccio universale, sabbia grossolana e perlite.
Ubicazione stagionale
L’agave attenuata preferisce climi caldi: le temperature ideali per la sua crescita sono comprese tra i 20°C e i 38°C.
Sebbene sia piuttosto resistente, non tollera bene il freddo e il gelo. Le temperature al di sotto dei 6-8°C possono danneggiarla gravemente, per cui non può essere coltivata all’aperto ovunque: al Nord è consigliabile coltivare la pianta in vaso per poterla spostare in un luogo riparato durante i mesi più freddi, come una serra o un ambiente interno ben illuminato.
Nelle regioni più miti e costiere, può essere coltivata anche in piena terra, purché sia al riparo da venti freddi.
Malattia e cure
Se ben coltivata, l’agave attenuata è una pianta resistente. Tuttavia, una cattiva esposizione o un eccesso d’acqua possono causare marciume radicale e muffe.
Una carenza idrica prolungata, specialmente con alte temperature, può invece provocare la secchezza delle punte delle foglie.
Foglie secche o imbrunite possono anche indicare un’infestazione parassitaria.
In caso di cocciniglie, se l’attacco è limitato, si possono rimuovere manualmente con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool. Altrimenti, si può intervenire con una soluzione a base di sapone molle e olio di lino (o olio di Neem) diluiti in acqua.
Contro gli afidi, possono essere utili rimedi naturali come il macerato d’ortica o di aglio.