Piante sul balcone in estate: posizione e annaffiature anche in vista delle vacanze

In estate anche le piante di casa sono state spostate all'aperto. Se è prevista una breve assenza, occorre predisporre una riserva d'acqua per evitare che si secchino completamente. Dove sistemarle e come annaffiarle.

Giovanna Rio
A cura di Giovanna Rio
Pubblicato il 27/07/2023 Aggiornato il 27/07/2023
Piante sul balcone in estate: posizione e annaffiature anche in vista delle vacanze

Se si dispone di uno spazio esterno, un terrazzo, ma anche un piccolo balcone, l’estate è il momento di spostare le piante d’appartamento all’aperto, in una posizione appropriata, soprattutto se abbiamo previsto qualche giorno di vacanza. In questo modo le piante avranno la possibilità di beneficiare, soprattutto durante le ore serali, della giusta umidità, necessaria a ristabilirle, perché in casa, per tutto l’anno, hanno sofferto il caldo e l’aria secca.

In estate le piante sul balcone devono stare all’ombra

Da alcuni anni le estati sono caratterizzate da temperature molto alte, dannose soprattutto per la coltivazione delle piante in vaso, magari appoggiate a terra in terrazzo, perché alcune pavimentazioni accumulano parecchio calore e possono scottare le radici. Tutte le piante d’appartamento spostate all’aperto devono essere sistemate in una zona ombreggiata, meglio se vicine per creare un microclima favorevole.

Serve una base isolante per evitare di scottare le radici

Per questo motivo, prima di spostare le piante all’aperto, occorre procurarsi una base isolante, di legno o polistirolo, su cui appoggiare i vasi  e un ombrellone, o una tenda da sole o dei cannicciati che possano creare delle zone d’ombra durante le ore più calde della giornata (dalle 11 fino alle 16).

Le annaffiature sul balcone in estate

Anche all’aperto, l’apporto regolare di acqua è sempre una priorità. Utilizzare sempre acqua a temperatura ambiente; se è quella del rubinetto meglio farla decantare per almeno un giorno, per far depositare il calcare eventualmente presente e per far svanire il cloro e i disinfettanti presenti. Ideale sarebbe l’acqua piovana priva di cloro e calcare. Non bagnare le foglie soprattutto se le piante sono esposte al sole diretto (per esempio quelle davanti ad una finestra) perché si rischiano bruciature sulle foglie.

Ogni quanto bagnare le piante in estate?

Se ci si assenta per un breve periodo di 3 – 4 giorni, è sufficiente annaffiare abbondantemente le piante prima di partire. In caso di assenza prolungata, occorre procurarsi una riserva d’acqua

Prodotti per innaffiare quando si va in vacanza

Oggi esistono diverse possibilità: dai prodotti a rilascio prolungato nel terreno, ai coni di ceramica da collegare a un contenitore pieno d’acqua,  alle bottiglie con il  tappo bucato. Esistono anche appositi tappi da avvitare a bottiglie piene d’acqua che possono essere inseriti nel terreno dove rilasciano l’acqua con gradualità, senza inconvenienti.

Il metodo fai da te della bottiglia per innaffiare i vasi quando si va in vacanza

La tecnica più semplice è quella di utilizzare bottiglie di plastica vuote, riempirle di acqua e chiuderle bene con il tappo.

riserva di acqua con bottiglia di plastica con tappo bucato

Bucare il tappo con un ago scaldato in 2 – 3 punti e fare lo stesso sul fondo. Inserire nel buco praticato sul tappo, un pezzo di stoffa.

Infilare le bottiglie on tappo bucato a testa in giù nel terreno

Infilare le bottiglie a testa in giù nel terreno; l’acqua defluirà lentamente, mantenendo umido il terreno. Ogni vaso dovrà avere la sua bottiglia, con il tappo bucato in modo diverso in base alla necessità idrica della pianta. È comunque consigliato, una settimana prima della partenza verificare la quantità di acqua rilasciata. La differente miscela di terriccio, le diverse specie, le condizioni atmosferiche, infatti, possono incidere sul rilascio dell’acqua.

Riempire il sottovaso aiuta le piante in estate

Se l’assenza prevista è di una settimana o più, oltre alla tecnica della bottiglia, si consiglia di riempire il sottovaso, oppure il portavaso, d’acqua. Al rientro svuotare l’acqua rimasta e verificare lo stato di idratazione della pianta prima di irrigare nuovamente. 

Attenzioni speciali per piante grasse, palme e orchidee in estate

Le piante grasse, famiglia delle Cactaceae, in questo periodo devono essere annaffiate due volte la settimana. In caso di vacanza, però, queste possono sopravvivere per periodi lunghi (anche tre settimane) senza essere annaffiate purché siano bagnate abbondantemente prima di assentarsi. Collocarle in posizione ben illuminata ma all’ombra.

Le palme più coltivate sono Chamaedorea, Chamaerops, Howea. Queste devono essere collocare in un posto luminoso ma non al sole e annaffiate con regolarità in modo da mantenere il terriccio sempre fresco, facendo attenzione a non lasciare acqua nel sottovaso, sempre con acqua a temperatura ambiente (sopra i 18°C). In caso di assenza prolungata occorre assicurare sempre una riserva d’acqua; anche in questo caso sistemare una bottiglia di plastica piena d’acqua da posizionare nel terriccio a testa in giù. 

Stessa attenzione vale per le orchidee. Queste devono essere collocate in una zona luminosa, ma non esposta ai raggi diretti del sole, e annaffiate una volta alla settimana utilizzando acqua non fredda. Recidere interamente il gambo che ha portato il fiore. 

Piante in estate: come curarle e farle stare in salute

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