15 piante da regalare a Natale

Indecisi su cosa regalare ad amici e familiari? Una bella pianta è sempre un’idea vincente: l’importante è fare una scelta ragionata e consapevole.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 19/12/2023Aggiornato il 06/12/2024
15 piante da regalare a Natale

Se siete alla ricerca di ispirazioni green per i vostri doni, ecco un elenco di proposte variegate per andare incontro alle esigenze di tutti, anche di chi non ha un pollice verde particolarmente spiccato.

Le piante sono, infatti, sempre un’ottima idea regalo: rallegrano la casa, assumono significati particolari per chi li riceve grazie allo loro simbologia e spesso arredano senza chiedere troppe cure in cambio. Ma non tutte le piante sono adatte a tutte le case e a tutti i destinatari. Prima di acquistare una pianta da regalare, quindi, bisogna tenere conto non soltanto dei gusti estetici di colui o colei che la riceverà, ma soprattutto occorre valutare l’ambiente in cui la pianta in questione verrà trasferita e la capacità o il tempo che la persona interessata potrà dedicarvi.

Cosa valutare prima di acquistare una pianta

Chi desidera regalare una pianta deve tenere in considerazione i seguenti aspetti:


  • dimensioni: inutile regalare una pianta di grandi dimensioni, o destinata a diventare tale, a chi possiede un monolocale;

  • luminosità: in abitazioni luminose, con grandi finestre o senza tendaggi, è possibile tenere qualsiasi pianta, mentre in case con poca luce la possibilità di scelta si riduce drasticamente;
  • tempo da dedicare: per chi si assenta abitualmente da casa per lunghi periodi, scegliere solo piante che possano resistere a lungo senza essere bagnate, preferendo le succulente solo se il riscaldamento è lasciato a livelli minimi di circa 10°C;

  • animali domestici: da scartare come opzione tutte le piante che possono essere velenose;

  • propensione al verde: per farvi un’idea del tipo di pianta da regalare, osservate quali tipologie di pianta sono già presenti in casa del destinatario e se queste siano o meno in buono stato. In caso di risposta affermativa, ampliate la gamma con una specie o una varietà con richieste simili. Ad esempio, chi ha già una phalenopsis che riesce a far rifiorire ne potrà ricevere un’altra purché differisca in qualche particolare.
  • costo: è sicuramente un parametro importante per determinare la scelta della pianta da regalare anche se ormai oggi si trovano proposte interessanti in tutte le fasce di prezzo, non collegate tanto alle dimensioni delle piante, quanto alla loro “particolarità”, velocità di crescita, difficoltà di coltivazione.


Perché regalare una pianta a Natale 

Tra tutti i periodi dell’anno, il 25 dicembre è sicuramente un’occasione speciale per far dono di una pianta a chi si ama: non solo perché porta colore in casa, ma anche perché è tradizionalmente considerata un portafortuna o simbolo beneaugurante, aspetto che si sposa perfettamente con il significato e lo spirito del Natale.

Piante con fiori o bacche di colore rosso o bianco rispecchiano anche le tonalità rappresentative delle feste e si integrano perfettamente nelle case addobbate, ampliandone l’atmosfera accogliente e allegra.

Se confezionate con cura, in modo personalizzato o magari accompagnate da un bel bigliettino di auguri con una dedica, le piante sanno esprimere e comunicare i sentimenti di chi le regala con semplicità ma efficacemente.

Inoltre, se ben curate, le piante regalate a Natale possono durare anni e chi ha la fortuna di avere un giardino, può trapiantarle una volta terminate le feste per vederle crescere in tutta la loro bellezza. Ma quali piante si regalano nel periodo natalizio? Tra scelte classiche e altre meno scontate, ecco una selezione pensata per soddisfare davvero tutti i gusti!

Le succulente

Aloe cosmo 

Aloe cosmo è un marchio registrato proposto all’interno della serie ‘African collection’. Si tratta di una selezione della varietà nota con il nome di ‘Green pearl’ per il colore verde lucido delle foglie carnose disposte in forma di rosetta, raccolte a formare una ricca cuspide, chiusa e compatta, che da molti sarà confusa con un’agave

Le aloe non hanno spine terminali lunghe e robuste come quelle delle agavi e possono essere tenute in casa senza essere pericolose. Le foglie sono di forma tozza, ben spesse alla base, impreziosite da una zigrinatura in rilievo sulla cuticola. Alla base della pianta, a testimonianza della buona vitalità del soggetto, devono essere presenti nuovi getti che sarà possibile separare al momento del rinvaso ogni anno a primavera.

Come curarla

Utilizzare un substrato per piante grasse sempre ben drenato, porre in luce abbondante ma non in sole diretto, bagnare con moderazione alla base, fertilizzare con un prodotto specifico per succulente a moderato contenuto di azoto ma ricco in fosforo e potassio, addizionato con microelementi, ogni due mesi.

Cactus 

Se si pensa a una pianta grassa per eccellenza, non si può fare a meno di pensare a un cactus! Di cactus ne esistono davvero per tutti i gusti (ci sono almeno 3000 specie diverse!), dalle dimensioni e dalle forme più disparate. Per la sua capacità di vivere in condizioni estreme, questa pianta riesce ad adattarsi a tutte le case e a tutti i pollici (più o meno) verdi.

Originario del continente americano, il cactus si riconosce per il fusto carnoso verde, che può assumere l’aspetto di una colonna scanalata, di un nastro o di una spatola ovale ristretta alla base o essere classificato come cactus a palla. Alcune varietà di cactus regalano anche bellissime fioriture e frutti molto gustosi, come l’italianissimo fico d’India, Opuntia ficus-indica.

I cactus esistono anche in formato mini, perfetti per chi ha poco spazio in casa.

Come curarlo

Il cactus è davvero una pianta poco pretenziosa e in generale tutte le piante grasse necessitano di poche cure e manutenzione.

Da tenere in vaso se si abita in regioni dai clima freddi, al Sud d’Italia è possibile anche piantarlo in giardino (la temperatura non deve però scendere al di sotto dei 10°C). Il terriccio ideale deve essere leggero e drenante e la posizione prescelta deve essere luminosa e soleggiata.

Per quanto riguarda il fabbisogno d’acqua, limitare le annaffiature a 1-2 volte al mese nei periodi più caldi dell’anno con abbondanza, in inverno ridurre drasticamente le quantità. Ricordate che il marciume dovuto a un eccesso d’acqua è il peggior nemico per la sopravvivenza del cactus e delle piante grasse in generale.

Le specie piccole e di poche cure 

Schefflera arboricola 

La schefflera arboricola è una pianta regalo ideale, ad esempio, per un’amica che abita in un piccolo appartamento, poiché la caratteristica distintiva di questo arbusto è la sua taglia mini.

Presente da anni sul mercato, la si può usare in modo diverso: inserita in una composizione decorativa per durare una sola stagione, posta all’interno di vasi trasparenti tipo acquario fino a quando le dimensioni lo consentiranno, come bomboniera o come augurio in vista della grande e florida pianta che potrà diventare in un tempo futuro. Schefflera arboricola varietà ‘Janine’ è caratterizzata da foglie dall’ampia lamina di colore crema e verde, con la prevalenza del primo, dai contorni sinuosi, palmate e armoniose.   

 

 

Come curarla

Schefflera arboricola non deve essere esposta al sole diretto ma richiede molta luce, desidera un terriccio ben drenato e bagnature moderate ma costantiRinvasarla, inoltre, ogni volta che le radici fuoriescono dai fori di fondo in un contenitore di 2 cm di diametro maggiore.

Anturio ‘Amaretti’ 

Se si cercano invece dei fiori natalizi si può optare per una pianta di dimensioni ridotte ma molto fiorifera: l’anturio Amaretti coi suoi colori imprevedibili. ‘Amaretti’, marchio registrato, è una selezione di Anthurium scherzerianum.

Di dimensioni contenute, robusto e coloratissimo, è proposto in vasi di piccolo diametro nonostante sviluppi una buona vegetazione, consentendo così di affiancarne anche più d’uno all’interno di una ciotola. Le brattee presentano, in aggiunta, uno spadice proporzionato e spesso arricciato in forma estrosa.

La pianta è molto fiorifera e le infiorescenze sono piuttosto durature. Le brattee colorate hanno una screziatura ricca e imprevedibile che mescola l’arancio, il giallo, il verde e il rosso.

7 euroPianta di dimensioni ridotte ma molto fiorifera, ha colori imprevedibili. ‘Amaretti’, marchio registrato, è una selezione di Anthurium scherzerianum. Di dimensioni contenute, robusto e coloratissimo, è proposto in vasi di piccolo diametro nonostante sviluppi una buona vegetazione, consentendo così di affiancarne anche più d’uno all’interno di una ciotola. Le brattee presentano, in aggiunta, uno spadice, proporzionato spesso arricciato in forma estrosa. La pianta è molto fiorifera e le infiorescenze sono molto durature. Le brattee colorate hanno una screziatura ricca e imprevedibile che mescola l’arancio, il giallo, il verde e il rosso, quasi si trattasse davvero del ripieno di un dolce d’alta pasticceria. Richiede abbondante luce diffusa e mai diretta, bagnature regolari, ogni tre giorni con acqua dolce e non fredda, in quantitativi moderati.

 

Come curarlo

Come tutti gli anthurium, richiede abbondante luce diffusa e mai diretta e bagnature regolari (ogni tre giorni con acqua dolce e non fredda, in quantitativi moderati).

Peperomia ‘Eden red’ 

Tra le piante da regalare durante le festività natalizie, Peperomia caperata trova sempre nuovi estimatori: piace per le foglie caratteristiche a superficie rugosa e lavorata, con forma allungata di grande fascino.

La varietà “Eden red”, peperomia rossa, è una pianta piccola, compatta, con la pagina inferiore delle foglie di colore rosso carico, capace di fiorire per più di sei mesi l’anno con fiori raccolti in piccole spighe portate erette, talvolta ricurve o sinuose, che fanno sembrare la pianta una sorta di candeliere.  La varietà ‘Eden red’ è inserita nelle proposte della olandese Eden collection: ottenuta per incrocio nel 2010, è geneticamente stabile anche se le diverse condizioni ambientali possono far variare leggermente il colore.

Come curarla

Questa pianta deve essere bagnata con moderazione, posta in luce diffusa e abbondante per non farla filare, non sopporta temperature inferiori ai 12°C, e la fascia termica di benessere si estende fino ai 25°C.

Tradescantia fluminensis ‘quadricolor’ 

La tradescanzia in passato era conosciuta come “erba miseria”. Pianta di poche pretese cresceva in tutti gli orti delle case di campagna e nelle aiuole dei parchi signorili ma oggi è tornata alla ribalta. 

Tradescantia fluminensis ‘quadricolor’ è pianta erbacea con fogliame persistente caratterizzata da un rapido accrescimento. Come il nome suggerisce, le foglie presentano un prezioso cromatismo che mescola quattro colori. 

Sensibile al freddo, all’aperto in piena terra può essere coltivata soltanto in climi miti, altrove si tiene in vaso in basket appesi come ricadente oppure in posizione rialzata così che possa decombere dolcemente. La vegetazione è ricca e capace di crescere con forza se si contiene lo sviluppo della pianta accorciando i tralci diventati eccessivamente lunghi. Raggiunge un’altezza massima di 25 cm.

 

Come curarla

Preferisce il sole del mattino ma si adatta bene anche in condizioni di ombra luminosa. Va bagnata con parsimonia perché teme il ristagno. Per nutrirla aggiungere terriccio nuovo a primavera e un cucchiaino per vaso di fertilizzante per piante da fiore a lento rilascio nel mese di aprile.

Le piante sempreverdi 

Lucky bambù 

Vi state chiedendo quale pianta regalare che valga anche come portafortuna? Una proposta molto particolare (e promettente già dal nome) è il Lucky bamboo, varietà particolare di bambù.

Ha l’aspetto di un bastone di almeno 1 cm di diametro con triplo giro nella parte terminale, ossia spirali ordinate e sottili che terminano a ciuffi. Anche la confezione fa la differenza perché in questo prodotto è più che qualificante. Un portavasi in ceramica, che dovrà essere mantenuto sempre bagnato riempito di ghiaino bianco, accoglie una struttura cilindrica di plastica verde su cui sono fatti crescere affiancati e inclinati i bambù. In questa forma, ripresa dalla tradizione cinese, si chiama Double Luck Bamboo.

Utilizzato in Cina come omaggio e portafortuna secondo la pratica del Feng Shui, si dice che questa pianta incrementi l’energia positiva presente in una stanza: questo significato la rende un regalo adatto proprio a tutti e ne fa un esempio perfetto tra le possibili piante da regalare ad un uomo.

Come curarlo

Tenere in luce diffusa abbondante, mantenere sempre l’acqua nel portavasi e non esporre a temperature inferiori a 15°C. Con temperature superiori ai 25°C, irrorare le foglie con acqua dolce una volta il giorno.

Grevillea tamboritha

La varietà ‘Red Salento’, proposta in questa forma particolare ad alberello, può essere una valida alternativa alla piccola conifera in vaso utilizzata come albero di Natale. Anzi, nonostante sia originaria degli antipodi del globo, fissata a un sostegno somiglia a un abete molto più di altre piccole conifere grazie alle foglie aghiformi e alla loro disposizione a manicotto sul ramo.

Il genere Grevillea, famiglia Proteaceae, è composta da circa 300 specie originarie di Nuova Zelanda, Nuova Guinea e Australia. Resiste fino a -8°C e da novembre a maggio produce fiori rossi e giallo chiaro. 

Grevillea della varietà red salento.

Come curarla

Portata all’esterno in primavera, desidera un’esposizione al sole per mezza giornata, bagnature regolari, fertilizzazioni per piante da fiore a metà dosaggio e non deve essere potata.

Empetrum nigrum 

Empetrum nigrum è una pianta che non sempre è facile trovare nei garden italiani (per questo anche più interessante), o spesso viene scambiata per erica o calluna per via della somiglianza. In realtà, a un’osservazione più attenta, la struttura generale, con le foglie disposte a manicotto continuo sui rami sottili, e le foglie, più consistenti e spesse, si differenziano nei due generi. 

Conosciuto anche come “mortella”, Empetrum nigrum in vaso di rado produce i caratteristici frutti di colore nero, pronti a giugno, simili al mirtillo ma velenosi.
Coltivata attivamente nei paesi del Centro Europa è da lì che spesso arriva sui nostri mercati. Qui è proposta in due tazze che potranno essere riutilizzate: il regalo ideale di Natale per una coppia.


7 euro
Empetrum nigrum è una pianta che non sempre è facile trovare nei garden italiani (per questo anche più interessante), che spesso viene proposta come erica o calluna per la somiglianza della struttura. A un’osservazione più attenta la struttura generale, con le foglie disposte a manicotto continuo sui rami sottili, e le foglie, più consistenti e spesse, si differenziano nei due generi. Conosciuto anche come “mortella”, Empetrum nigrum in vaso di rado produce i caratteristici frutti di colore nero, pronti a giugno, simili al mirtillo, velenosi.
Coltivata attivamente nei paesi del Centro Europa è da lì che spesso arriva sui nostri mercati. Qui è proposta in due tazze che potranno essere riutilizzate: il regalo ideale per una coppia, amici giovani e ironici.
La pianta desidera un terreno acido, bagnature regolari per mantenere il terriccio più che umido, ed esposizione in piena luce. I diversi individui presentano spesso tonalità di colore diverso e forme più o meno regolari per l’allungarsi in modo differente dei diversi rami.

Come curarlo

La pianta desidera un terreno acido, bagnature regolari per mantenere il terriccio più che umido, ed esposizione in piena luce.

Le aromatiche: l’idea regalo perfetta per le feste

 Alloro 

Profumato, digestivo e…perfetto per gli arrosti! L’alloro, o lauro, è un sempreverde che caratterizza la macchia mediterranea ma si trova in tutti i climi fino agli 800 metri d’altitudine ed è una delle piante aromatiche per eccellenza, un regalo perfetto per il periodo di Natale.

Allo stato spontaneo è presente in Sicilia, Sardegna, Calabria, Basilicata, coste del Lazio e della Toscana. È pianta vigorosa, resistente al freddo, alla siccità e alle malattie e in più è versatile poiché può essere coltivato a cespuglio o ad albero.

La chioma ha una forma piramidale e compatta mentre la corteccia dei soggetti giovani è sottile, liscia e verde; nei soggetti adulti diventa grigio-cenere con placche più chiare. Le foglie possono avere forma diversa sulla stessa pianta in base all’età e sono lanceolate o ovoidali-allungate, di consistenza coriacea, con margine ondulato, lucenti e scure nella pagina superiore, più chiare in quella inferiore. Ricche di ghiandole oleifere che difendono la pianta anche dall’attacco dei parassiti, se strofinate fra le dita emanano un aroma intenso e gradevole.

Alloro

Come curarlo

Adatto a crescere sia in vaso sia in piena terra, l’alloro necessita di irrigazioni frequenti soprattutto nei periodi siccitosi dell’anno. Va potato a marzo, prima che l’attività vegetativa riprenda del tutto, e preferisce un’esposizione pienamente o mediamente soleggiata, ma riparata dai venti freddi.

Rosmarino 

Versatile in cucina, profumatissimo e anche efficace come pianta antizanzara: cosa chiedere di più al rosmarino!

Aromatica perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, cresce spontaneamente lungo le coste del Mar Mediterraneo ed è quindi semplicissimo da coltivare anche per chi sa poco di giardinaggio.

Ne esistono diverse varietà, alcune a fioritura bianca (rosmarino bianco) altre blu intenso (rosmarino Blue Boy), alcune con profumazioni che ricordano la cannella (rosmarino Punta di Cannelle) altre intense e balsamiche simili all’olio di pino (rosmarino Farinole), ma una cosa è certa: con un prezzo davvero contenuto, questa piantina così generosa rappresenta un bellissimo regalo.

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Foto di: monicore da pexels.com

Come curarlo

Il rosmarino ama il sole e non ha bisogno di irrigazioni frequenti neanche d’estate, perché sopporta benissimo la siccità. Necessita invece di terriccio drenante e potatura, da effettuare in primavera, in modo che la pianta cresca in salute e rigogliosa.

Le varietà tropicali 

Aechmea tayoensis 

Questa bromeliacea è ancora poco diffusa e presente solo occasionalmente nei garden. Non si tratta di una particolare guzmania, come potrebbe sembrare, ma di un’insolita aechmea: Aechmea tayoensis.

Il vaso in cui viene venduta è piccolo, soli 12 cm di diametro, mentre la rosetta di foglie copre un diametro di circa 30 cm e non forma il classico cono della specie più diffusa, l’Aechmea fasciata, così che per bagnarla si dovrà immergere il contenitore in acqua dolce e non fredda, una volta la settimana

L’infiorescenza centrale, grande e in forma di pigna portata verso l’alto come quelle delle araucarie, si ricopre di fiori color rosso che lasciano poi il posto alla struttura mattone scuro, che si secca e sarà portata ancora a lungo prima che la pianta giunga a morte.

Come curarla

Deve essere tenuta in casa a temperatura compresa fra i 15 e 25°C in posizione luminosa. Perfetta su un arredamento moderno e in un portavasi liscio, è capace da sola di caratterizzare un intero piano di appoggio.

Nepenthes hookeriana 

Le nepenthes sono piante tropicali carnivore molto decorative che devono essere coltivate in basket o sorrette da portavasi alti così da ricadere dolcemente.

Sono perfette come piante da regalare perché facili da coltivare anche dentro casa, capaci di vivere diversi anni, tanto che hanno un buon numero di estimatori e sempre più spesso sono proposte come idea regalo destinato a chi già ama le piante e sa apprezzare scelte insolite.

Le foglie modificate prendono la forma di otri, piccoli o grandi secondo la specie, chiamati tecnicamente ascidii. Le prede, attirate dall’emissione di profumo, sono catturate grazie alle sostanze adesive e mucillaginose presenti sulle pareti. Così invischiate, cadono sul fondo, ostacolate anche dalla presenza di setole orientate in modo da impedirne la risalita e dall’espansione della lamina fogliare che fa da coperchio. La “digestione” avviene per opera di enzimi simili alla tripsina umana che si accumulano sul fondo della trappola. 

 

Come curarla

Nepenthes hookeriana vuole una posizione luminosa senza luce diretta, con terreno mantenuto sempre umido grazie a un sottovaso alto dove possa restare un buon volume d’acqua.

Le piante must-have per il 25 dicembre  

Stella di Natale 

La stella di Natale resta la pianta delle feste per eccellenza ed è la migliore tra le piante da regalare per ringraziare chi si ama. Sempre intensamente colorata, è capace di attirare l’attenzione e di creare da sola un’atmosfera natalizia. In genere viene eliminata a fine stagione, invece curata bene può non solo sopravvivere ma diventare una splendida pianta verde.

La stella di Natale cresce con forza a temperature costanti di 20°C solo se l’umidità resta elevata. Nel periodo festivo, in cui la pianta si tiene in soggiorno, riservate alla stella di Natale la posizione più luminosa della casa ma ricordate che la chioma deve essere irrorata ogni giorno.

Come curarla

Prendersi cura della stella di Natale significa bagnarla ogni due o tre giorni saggiando con le dita il grado di umidità del terreno ma, meglio ancora, il peso del vaso perché non esiste un’adeguata proporzione fra massa fogliare e terra disponibile, e le piante con poca terra asciugano rapidamente e hanno bisogno di acqua spesso. Il terriccio non deve mai seccare del tutto ma restare fresco senza essere fradicio. 

5 euro
Euphorbia pulcherrima ogni anno si ripresenta puntuale nelle vetrine dei fioristi, sui bancali del garden, al supermercato, nelle vetrine, perché pochi resistono al fascino di questo classico natalizio intramontabile. Per conquistare ogni anno nuovi acquirenti, però, oggi però non basta più proporre nuove selezioni di colori diversi, dai toni del rosso ciliegia, al giallo, passando per bianco e screziato. La stella di Natale deve essere reinventata, almeno nel confezionamento.
Bastano pochi euro per acquistare una piccola Stella di Natale, trovare una borsettna augurale (magari in panno rosso) in cui inserirla, se già i garden non ce lo propongono. Ricordatevi che non trattandosi di un fiore reciso perciò la pianta dovrà essere bagnata: quindi è bene inserire un sacchetto di plastica all’interno del tessuto per evitare gocciolamenti. Per bagnarla, ogni tre giorni estrarre la pianta, porla in immersione e lasciarla scolare un paio d’ore. Prima di ripetere l’operazione valutate quanto umido è ancora il terriccio.

 

Euphorbia pulcherrima ogni anno si ripresenta puntuale nelle vetrine dei fioristi, sui bancali del garden, al supermercato, nelle vetrine, perché pochi resistono al fascino di questo classico natalizio intramontabile. Per conquistare ogni anno nuovi acquirenti, però, non basta più proporre nuove selezioni di colori diversi, con toni che vanno dal rosso ciliegia, al giallo, passando per bianco e screziato: la stella di Natale deve essere reinventata, almeno nel confezionamento.


Bastano pochi euro per acquistare una piccola stella di Natale e trovare una borsettina augurale (magari in panno rosso) in cui inserirla. Ricordatevi però che la pianta dovrà essere bagnata: quindi è bene inserire un sacchetto di plastica all’interno del tessuto per evitare gocciolamenti. Per bagnarla, ogni tre giorni estrarre la pianta, porla in immersione e lasciarla scolare un paio d’ore. Prima di ripetere l’operazione valutare quanto umido sia ancora il terriccio.

Pyracantha 

Perfetta in vaso come dono natalizio, la pyracantha può restare in casa solo per il periodo delle feste. Poi è consigliabile spostarla all’aperto, sul balcone o in terrazzo. Le prime a comparire sono state le pyracantha a spalliera, ma oggi si trovano anche gli archetti, grazie ai vivai olandesi Van der Sar-Vermaat, noti produttori delle piccole piante di pyracantha.


La pyracantha, per le sue bacche colorate, resistenti, numerose senza mai essere sovrabbondanti, è una pianta decorativa che si inserisce a pieno titolo in quelle utilizzabili come decoro, e quindi anche come dono, per il Natale. 

 

15 euroPerfetta in vaso come dono nataizio, può restare in casa solo per il periodo delle feste. Poi è consigliabile spostarla all’aperto, sul balcone o in terrazzo. Le prime a comparire sono state le piracantha a spalliera ma oggi troviamo anche gli archetti, grazie ai vivai olandesi Van der Sar-Vermaat, noti produttori, anche se non gli unici, di piccole piante di Pyracantha allevate in forma.
La pyracantha per le sue bacche colorate, resistenti, numerose senza mai essere sovrabbondanti è una pianta decorativa che si inserisce a pieno titolo in quelle utilizzabili come decoro, e quindi anche come dono, per il Natale. Resistenti al gelo anche in vaso, al termine delle festività possono essere gradatamente spostate all’esterno per ravvivare davanzale e balcone. Si bagnano con regolarità, si pongono sia in pieno sole sia in mezzombra anche se qui fruttificheranno di meno e i colori saranno meno accesi, si fertilizzano in primavera e autunno con un fertilizzante NPK equilibrato, si possono allevare sia in forma libera, togliendo gli attuali supporti, o su un graticcio per indirizzarne la forma. Per le spine lunghe e robuste non è adatta dove ci sono bambini.

 

Come curarla

Resistente al gelo anche in vaso, al termine delle festività natalizie può essere gradatamente spostata all’esterno per ravvivare davanzale e balcone. Si bagna con regolarità e si pone sia in pieno sole sia in mezz’ombra, anche se in questo secondo caso fruttificherà di meno e i colori saranno meno accesi. Si fertilizza in primavera e autunno con un fertilizzante NPK equilibrato; si può allevare sia in forma libera, togliendo gli eventuali supporti, o su un graticcio per indirizzarne la forma. Per via delle spine lunghe e robuste non è consigliabile come regalo a famiglie con bambini.

Idee di prezzo 

Piante da regalare a Natale a meno di 5 euro

Dubbi sul budget? Nessun problema! Il vantaggio di regalare una pianta a Natale sta, anche, nel poter spaziare tra range di prezzi davvero variabili. Per chi vuole puntare a una minima spesa con massima resa, le piante aromatiche sono sicuramente la scelta migliore perché, con meno di 5 euro, si può acquistare un vasetto di rosmarino, timo e via dicendo, proposte economiche e comode da trapiantare anche in giardino. Anche Schefflera arboricola è un’ottima scelta: alta circa 20 cm, costa appena 2 euro e si presta, ad esempio, ad essere utilizzata come segnaposto di Natale da regalare a fine cena agli invitati.

Piante dai 10 euro in su

Salendo un po’ più di prezzo, dai 10 euro in su, si può spaziare dall’immancabile stella di Natale (ma i prezzi di questa pianta variano moltissimo sia a seconda delle dimensioni che delle varietà) fino a scelte più originali come Aloe cosmo (in vaso di 18 cm di diametro costa circa 14,50 euro), Lucky bambù (in un portavasi di 12 cm di diametro, alto 30 cm, costa 16,50 euro) o Tradescantia fluminensis ‘quadricolor’ (in basket da 16 cm di diametro costa 12 euro).

Piante da regalare oltre i 20 euro

Infine, per chi vuole optare per budget più alti le possibilità non mancano: Anturio ‘Amaretti’, ad esempio, a seconda della grandezza della pianta si trova dai 7 euro circa per gli esemplari più piccoli fino ai 20 e oltre. Grevillea tamboritha ha un prezzo che si aggira attorno ai 18 euro, mentre Aechmea tayoensis ha un costo superiore ai 20 euro, dovuto ai tempi di allevamento di questa specie per raggiungere le dimensioni di vendita e la salita a fiore (nell’ordine di almeno due anni e sempre in ambiente condizionato). Insomma, non resta che fare due conti e decidere quale pianta sia più adatta ai nostri portafogli, senza dimenticare mai le esigenze del destinatario del dono.

 

Foto in apertura: Secret Garden via pexels.com

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