L’orto d’inverno sotto il tunnel

Per coltivare alcuni ortaggi anche d'inverno è indispensabile predisporre nell'orto un tunnel-serra. Che, se ben gestito, si presta alla coltivazione anticipata degli ortaggi primaverili, soprattutto le insalate, e permette di prolungare la coltivazione degli ortaggi autunno-vernini.

Anna Zorloni
A cura di Anna Zorloni
Pubblicato il 16/02/2020 Aggiornato il 20/02/2020
L’orto d’inverno sotto il tunnel

L’inverno è generalmente la stagione meno impegnativa nell’orto: le condizioni climatiche, il freddo in modo particolare, hanno messo a riposo un po’ tutte le specie vegetali, ortive e non solo. Pochi sono gli ortaggi, definiti “invernali”, che crescono all’aperto in questa stagione e solo se sono stati attentamente programmati. I più diffusi sono: le Brassicaeae, ovvero la famiglia dei cavoli, oltre a carciofi, finocchi, spinaci e insalate invernali. Per avere produzioni più abbondanti, anche in questo periodo, è necessario ricorrere alla coltura protetta, sotto il tunnel per esempio

Diverse tipologie di tunnel

Esistono molti tipi di tunnel, di diverse dimensioni e costi. Ne esistono anche di molto semplici, di dimensioni contenute, adatte ad un piccolo orto di tipo familiare, resistenti e facili da allestire. I più grandi, alti 180-200 cm, permettono di entrare al loro interno ed eseguire con più facilità lavori vari. Quelli più piccoli, invece, i “minitunnel”, alti non più di 50 cm, non consentono l’ingresso dell’operatore, che deve lavorare dall’esterno.

In genere tunnel e minitunnel sono costituiti da una struttura portante in metallo, costituita da archetti di dimensioni diverse, e da una copertura in materiale trasparente, polietilene o tnt (tessuto-non-tessuto), che vi si appoggia.

La copertura in polietilene ha il vantaggio di essere più resistente rispetto al tnt: soprattutto nel caso si verifichino eventi metereologici importanti, quali nevicate, il polietilene è in grado di sopportare meglio il peso della neve accumulata. I teli in materiale plastico, inoltre, sono preferiti per la loro maggiore trasparenza; quelli in tnt sono più opachi e lasciano filtrare meno luce. D’altro canto, il tnt è dotato di una porosità tale da permettere lo scambio di umidità con l’esterno impedendo in questo modo che si formino condense all’interno del tunnel, dannose in quanto favoriscono lo sviluppo di marciumi.

Attenzione all’umidità e al sole

Il tunnel è una struttura chiusa, quindi il pericolo maggiore è la formazione di condensa che, accumulandosi, gocciola sugli ortaggi provocando ristagni e muffe. Per evitare i danni, i tunnel sono dotati di aperture alle due estremità e, in caso di tunnel di grosse dimensioni, anche lungo le pareti. Le aperture consentono l’arieggiamento del tunnel.

Si consiglia di aprire il tunnel durante le ore centrali del giorno (quelle più calde) e di richiuderlo nelle ore serali e notturne (più fredde), soprattutto nelle giornate soleggiate di fine inverno. Inoltre l’apertura è suggerita anche per evitare che la temperatura all’interno cresca troppo durante le giornate di sole di febbraio: i raggi, battendo direttamente sulla copertura trasparente chiusa nelle ore centrali della giornata, potrebbero andare ad allessare gli ortaggi più teneri.

Si consiglia di aprire il tunnel durante le ore centrali del giorno (quelle più calde) e di richiuderlo nelle ore serali e notturne (più fredde), soprattutto nelle giornate soleggiate di fine inverno. Inoltre l’apertura è suggerita anche per evitare che la temperatura all’interno cresca troppo durante le giornate di sole di febbraio: i raggi, battendo direttamente sulla copertura trasparente chiusa nelle ore centrali della giornata, potrebbero andare ad allessare gli ortaggi più teneri.

Irrigazione minima nel tunnel

Durante l’inverno, l’umidità atmosferica e la condensa di cui si è parlato sopra, fanno sì che non sia indispensabile bagnare le piantine sotto il tunnel. Irrigazioni moderate possono essere eseguite solo nelle giornate più calde, nelle ore centrali della giornata, non prima di aver verificato le condizioni del terreno: quando questo appare asciutto, è il momento di intervenire con le bagnature, che devono essere comunque moderate e localizzate nella zona del terreno in prossimità delle radici di ogni singola piantina. Attenzione a non bagnare le foglie delle piante, che potrebbero gelare con facilità.

Bisogna evitare anche di creare ristagni di acqua e piccole pozze o accumuli superficiali che possano, con l’abbassarsi della temperatura durante le ore più fredde serali e notturne, gelare e creare conseguenti danni alle colture. Per evitare quest’ultimo inconveniente, è bene che il terreno sia sempre ben drenante, mai troppo compattato e pesante. Nel caso dovessero presentarsi croste o indurimenti in superficie, è bene intervenire con lavorazioni superficiali eseguite con piccoli sarchiatori manuali.

Semine anticipate

Prese le dovute precauzioni e gestito nella maniera corretta, un tunnel nell’orto permette di coltivare ortaggi freschi anche in questa stagione. A febbraio, una volta lavorato e preparato il terreno, si può provvedere a eseguire la semina di ortaggi quali rucola, ravanelli, valeriana, indivia e altre insalatine tenere da raccogliere e consumare appena prima dell’arrivo della primavera.

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