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Le melanzane sono ortaggi abbastanza facili da coltivare, purché se ne rispettino le esigenze soprattutto in fatto di temperature (prediligono climi temperati-caldi con temperature minime di crescita non inferiori a 12-15°C anche d’inverno) e caratteristiche del terreno (meglio che sia sciolto, soffice, ben drenato e ricco di sostanza organica, con un pH ideale compreso tra 5,5 e 6,5).
Sebbene il periodo ideale per la messa a dimora, nella maggior parte d’Italia, sia compreso tra aprile e giugno, a luglio è possibile effettuare ancora il trapianto delle melanzane per allungare la stagione di raccolta, o per un secondo ciclo di produzione, in climi molto favorevoli.
Da luglio a settembre vanno, quindi, eseguiti alcuni lavori fondamentali per ottenere abbondanti raccolti fino all’autunno.
1) Trapianto
Come già anticipato, le melanzane preferiscono terreni profondi, ben lavorati, privi di scheletro, ben drenati, ricchi di sostanza organica, ben affinati e non compattati.
Le distanze d’impianto sono:
- 50 cm una dall’altra sulla fila
- 70 cm fra due file, avendo cura di sfalsare fra loro due file adiacenti
- per le varietà tardive, adatte per climi caldi, caratterizzate da un maggior sviluppo, adottare distanze maggiori: 80 cm sulla fila, 90 cm fra le fila
- per le piante coltivate a gruppi per formare cespugli con più piante conservare una distanza minima di 30 cm una dall’altra. In questo caso la fruttificazione si concentrerà sulle parti esterne della vegetazione
2) L’importanza dei tutori
In località ventose è meglio legare non solo il fusto principale al tutore, ma predisporre anche una “fasciatura” delle ramificazioni più esterne su cui crescono i frutti per evitare che si tronchino.
3) Sarchiatura
Intervenire sempre in modo superficiale e non in prossimità del piede della pianta.
Le melanzane crescono con forza solo con temperature elevate e un’umidità costante del terreno, soffrendo il freddo e anche la siccità. In estate, in caso di assenza prolungata di precipitazioni, potrebbero dover essere irrigate ogni giorno, con modeste quantità, bagnando le piante al piede senza interessare la parte aerea. La frequenza dipende, comunque, dal tipo di suolo e dal clima più o meno secco: in generale, per non sbagliare, si consiglia di irrigare frequentemente per mantenere il terreno costantemente umido, ma senza creare ristagni, verificando l’umidità del suolo prima di procedere.
Per sostenere un’elevata e prolungata produzione, distribuire in copertura concimi per orto a lenta cessione rispettando le dosi indicate per unità di superficie.
4) Raccolta
Le melanzane si raccolgono non a maturazione fisiologica, ma quando la buccia perde la sua caratteristica luminosità e tende a diventare opaca. Non importa se hanno raggiunto o no una dimensione soddisfacente.
A questo stadio sono turgide, la buccia è ben colorita e sottile, la polpa è elastica e non spugnosa, bianca senza striature brune, e con pochi semi non ancora sviluppati.
Prolungare la permanenza dei frutti sulla pianta comporta un loro scadimento qualitativo.
Per staccarle dalla pianta impiegare un coltello affilato o un paio di forbici.
Si conservano per molti giorni in luogo fresco o nella parte bassa del frigorifero, ma non all’interno di sacchetti di plastica, dove possono fermentare e marcire con maggiore facilità.
Consigli utili
Non troppo complesse da coltivare, le melanzane hanno il loro punto debole nelle basse temperature.
Per ottenere un raccolto abbondante, precoce e di buona pezzatura è necessario mettere in atto tutti gli accorgimenti possibili per migliorare questo parametro:
- scegliere l’aiuola meglio esposta
- coltivare le piante nei pressi di un muro a secco per sfruttarne il riparo e il riverbero
- coltivarle su terreno ricoperto con teli di materiale plastico nero, proprio come si fa spesso per le fragole. Così facendo si sfrutta al meglio la radiazione solare, si opera un efficace risparmio idrico con l’irrigazione a manichetta e si elimina la lotta alle malerbe
- lavorare il terreno in profondità, meglio con una vangatura doppia, per consentire all’apparato radicale di svilupparsi senza ostacoli