Mettere a dimora l’aglio

In questo periodo dell’anno, sotto i 10°C, si possono mettere a dimora i bulbilli dell’aglio direttamente nel terreno, per raccogliere tra giugno e luglio.

Giovanna Rio
A cura di Giovanna Rio
Pubblicato il 03/01/2018 Aggiornato il 03/01/2018
Mettere a dimora l’aglio

L’aglio, Allium sativum, è una pianta perenne a radice bulbosa che appartiene alla famiglia delle Gigliacee. Generalmente il bulbo è composto da più spicchi (bulbilli) avvolti da membrane dalla consistenza cartacea, più raramente si presenta formato da un unico spicchio. Per mettere a dimora l’aglio, si piantano i bulbilli che si trovano nella parte più esterna del bulbo, quelli di forma più arcuata.

I bulbilli si mettono a dimora in questo periodo dell’anno (impianto autunno-invernale) nelle regioni a clima mite per avere il raccolto tra giugno e luglio, oppure a fine inverno/primavera (impianto primaverile) nelle aree più settentrionali perché all’inizio dell’inverno c’è pericolo di gelate e nevicate.

La preparazione dell’aiuola

Per mettere a dimora l’aglio, occorre preparare il terreno almeno quindici giorni prima di procedere all’impianto, con una vangatura profonda 25 centimetri; poi livellare il terreno ed eventualmente colmare le buche che si sono create.

Per eseguire con facilità i lavori di manutenzione, negli orti di piccole dimensioni mantenere una distanza d’impianto di 30 cm tra le file e 10-15 cm sulla fila. Piantare fitto consente di ottenere più bulbi e piante di peso regolare: in genere si coltivano dalle 25 alle 45 piantine ogni metro quadrato.

piantare bulbilli aglio

1. Per mettere a dimora l’aglio in dieci metri quadrati, occorrono circa 0,8/1,2 kg di bulbilli. Piantare a una profondità di 2 cm nei terreni compatti, 4 cm in quelli sciolti.

drenaggio per piante aglio

2. In terreni pesanti con difficile drenaggio, è conveniente creare, al momento dell’impianto, aiuole sopraelevate. Questo permette un migliore drenaggio per l’aglio.

Le cure per l’aglio

Mettere a dimora l’aglio in questo periodo è vantaggioso perché non ha necessità d’irrigazioni: in questo periodo infatti le precipitazioni atmosferiche sono più che sufficienti. Durante la coltivazione eliminare tutte le erbe infestanti perché rischierebbero in breve tempo di invadere la coltura. Per farlo si consiglia di smuovere il terreno al termine della stagione invernale utilizzando una piccola zappetta in modo da lavorare con facilità tra le file.

La raccolta

Laglio si raccoglie quando la pianta ultima il ciclo vegetativo e la parte aerea ingiallisce completamente in genere dalla fine di giugno fino ai primi giorni di agosto. Può essere effettuata a mano ma nei terreni pesanti può essere necessario utilizzare una vanga.

Le piante, una volta estratte, devono essere lasciate ad asciugare sull’aiuola (non al sole) fino a quando la terra si può staccare facilmente dalle radici. Ricoverare i bulbi sotto una tettoia arieggiata al riparo dal sole fino a che le piante non si sono completamente asciugate. Riporre i bulbi in un luogo fresco e asciutto.

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