Maturano le bacche del “falso pepe”

Il falso pepe, Schinus molle, è un alberello ornamentale che nell'aspetto risorda il salice piangente e che, a fine estate, produce frutti eduli di colore rosso acceso che assomigliano a grani di pepe.

Anna Zorloni
A cura di Anna Zorloni
Pubblicato il 28/09/2018 Aggiornato il 28/09/2018
Schinus molle

Schinus molle (appartenente alla famiglia delle Anacardiaceae), detto anche falso pepe o “pepe rosa”, è uno splendido albero sempreverde ad alto fusto, che può superare gli 8-10 m di altezza, originario dell’America latina (Brasile e Perù). Nelle aree a clima mediterraneo viene coltivato come pianta ornamentale: con la folta chioma dalle lunghe foglie imparipennate (fino a 25 cm), composte da piccole foglioline lanceolate, portate da rami flessuosi che tendono a ricadere verso il basso, nell’aspetto ricorda il salice piangente.

albero falso pepe

Oltre alla bellezza della sua ampia chioma (diametro di 5-6 metri), il falso pepe è apprezzato i frutti, simili a grani di pepe: sono delle piccole drupe tonde (del diametro di 5-6 mm) di colore rosa intenso, contenenti un solo piccolo seme nero: i frutti sono raggruppati in grappoli penduli che colorano e abbelliscono l’albero del falso pepe, permanendo sulla sua chioma per molte settimane, fino all’inverno. Iniziano a maturare proprio in questo periodo, in seguito alla fioritura estiva della pianta con l’apertura di fiorellini di colore bianco-giallastro.

Come si coltiva

Schinus molle, il falso pepe, può essere coltivato anche in giardino, come pianta ornamentale, in zone a clima mite, dove l’inverno non presenti rischi di gelate prolungate, poiché soffre il freddo.

Si scelga una posizione esposta al sole e riparata, dove possa avere tanto spazio per sviluppare la sua ampia chioma e il suo apparato radicale che si sviluppa molto sia in larghezza che in profondità.

Si adatta a terreni poveri, purché ben drenanti: il falso pepe, come tante altre piante, soffre molto i ristagni idrici. Va innaffiato abbondantemente soprattutto nei primi anni dopo la sua messa a dimora, per facilitare l’affrancamento della pianta al suolo. Negli anni successivi sono sufficienti irrigazioni sporadiche, eseguite soprattutto nei periodi più caldi dell’anno; questa pianta è in grado di sopportare anche periodi prolungati di siccità, grazie al suo apparato radicale ben sviluppato e approfondito.

Si usa tutto

Similmente al pepe, i frutti del falso pepe sono ricchi di olii essenziali dalle proprietà benefiche (antibatteriche, antifungine, digestive, …), motivo per cui vengono sfruttati fin dai tempi antichi dalle popolazioni sudamericane. Ancora oggi vengono utilizzati in erboristeria per la produzione di preparati naturali. I grappoli di pepe rosa, giunti a maturazione, possono essere raccolti dalla pianta e raggruppati in mazzi: appesi in cucina a seccare danno un tocco di colore. I grani possono essere utilizzati per aromatizzare alcune ricette, grazie al loro profumo simile a quello del pepe; attenzione però a non esagerare, poiché l’utilizzo in quantità elevate risulta essere tossico!

Dello Schinus molle si utilizzano anche altre parti. La resina, per esempio, estratta incidendo il legno di questa pianta, viene utilizzata come mastice. Il legno, infine, viene molto apprezzato per le sue qualità estetiche e per la sua durezza e utilizzato per la creazione di mobili.

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