Maranta per le foglie decorative

Piccola pianta di origine equatoriale, la maranta è apprezzata per le grandi foglie decorative dal disegno veraente spettacolare. Cresce bene in appartamento se viene garantita umidità abbondante intorno alla chioma.

Francesca Meinardi
A cura di Francesca Meinardi
Pubblicato il 12/03/2018 Aggiornato il 12/03/2018
Maranta per le foglie decorative

Tra le piante dalle foglie decorative più adatte alla coltivazione in casa c’è la Maranta. Appartiene alla famiglia delle Marantaceae e il genere comprende una quindicina di specie caratterizzate dall’apparato fogliare di diversi colori, forme, ma soprattutto da una differente grandezza delle foglie. È una pianta erbacea, sempreverde, con radici rizomatose e, a seconda della specie, può avere portamento eretto o prostrato; in natura cresce spontaneamente nei sottoboschi ombrosi della foresta equatoriale del Sud America, nell’area brasiliana.

Le foglie decorative di Maranta

Sono per lo più ovoidali e tondeggianti all’apice. I colori della pagina superiore comprendono tutte le sfumature del verde brillante, talvolta macchiato da sfumature chiare, scure, porpora o brune. La pagina inferiore ha colorazioni brune, dal porpora al violaceo.

I fiori non sono interessanti: sono infiorescenze bianche riunite in spighe che compaiono tra il fogliame senza destare particolare stupore.

L’ambiente giusto

Per prosperare la pianta deve ricevere luce diffusa e non irraggiamento diretto che potrebbe rovinare le foglie decorative.

La temperatura nell’ambiente deve rimanere sempre al di sopra dei 15°C, quella ideale va da i 20°C ai 28°C, e sarebbe auspicabile un’elevata umidità. Un clima eccessivamente secco e caldo, senza ventilazione, può favorire la propagazione della cocciniglia o del ragnetto rosso, e provoca comunque l’imbrunimento delle foglie che tendono a diventare marroni.

È buona norma per questo motivo nebulizzare ogni tanto le foglie decorative della Maranta con acqua distillata a temperatura ambiente. Si faccia attenzione però con lo spruzzino a non bagnare i fiori, se presenti, che si danneggerebbero facilmente.

Dal mese in corso fino all’autunno, occorre concimare la Maranta con un fertilizzante liquido per piante verdi ogni venti giorni, o con concime granulare ogni sessanta giorni.

Periodicamente si abbia cura di asportare le foglie secche e di togliere la polvere da quelle rigogliose con un panno umido.

Attenzione al marciume

La Maranta è una pianta abbastanza resistente ma una delle poche cose che teme in modo letale è il marciume radicale causato dal ristagno idrico. Quindi occorre fare attenzione al momento della annaffiature: devono essere moderate ma costanti, in inverno, e un po’ più abbondanti verso la bella stagione.

Il vaso va appoggiato sempre su un sottovaso in modo che le radici non tocchino direttamente l’acqua. Se l’ambiente è caldo l’acqua nel sottovaso può restare perché evapora lentamente e tiene umida la pianta; se la temperatura non fosse così elevata da garantire l’evaporazione dell’acqua, dopo circa trenta minuti dall’innaffiatura si svuoti il sottovaso. 

Il rinvaso è necessario

Essendo una pianta molto rigogliosa, è normale che con il tempo la maranta tenda a occupare tutto lo spazio a disposizione nel vaso. Quindi ogni 2 -3 anni, in primavera, è necessario rinvasare la pianta in un contenitore di qualche centimetro più capiente rispetto al precedente. Il substrato ideale da scegliere è un terreno poroso, misto, composto da torba, foglie di faggio e sabbia: un composto con un alto potere drenante insomma.

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