Lavanda: rinnovare o sostituire il cespo?

La lavanda ha una vita media di 10-15 anni. Dopo la pianta cresce sempre più stentata con fioriture ridotte, mentre aumenta la massa legnosa alla base. In questo caso è consigliabile sosituire il cespo di lavanda procedendo all’estirpazione di quelle vecchie per poi ripiantare giovani esemplari.

Giovanna Rio
A cura di Giovanna Rio
Pubblicato il 29/08/2018 Aggiornato il 29/08/2018
Lavanda: rinnovare o sostituire il cespo?

La lavanda, della famiglia delle Lamiaceae, è una pianta perenne, a portamento eretto che raggiunge anche i 120 cm d’altezza. Cresce rapidamente e lignifica nella parte basale tendendo ad allungarsi e a spogliarsi. Se ben curata ha in media una vita di circa 10-15 anni; dopo questo periodo, la pianta cresce sempre più stentata con fioriture ridotte, mentre aumenta la massa legnosa alla base. In questo caso si consiglia di sostituire il cespo di lavanda vecchio, procedendo all’estirpazione, e di ripiantare giovani esemplari. Per sostituire il cespo correttamente, è importante eseguire l’estirpazione completa dell’apparato radicale e la sostituzione parziale del terreno reintegrando nella buca terriccio fertile fresco.

Messa a dimora della lavanda

Le nuove piante possono essere messe a dimora anche in questo periodo dell’anno a condizione che siano acquistate in zolla e che durante la stagione estiva sia garantita un’annaffiatura settimanale soprattutto in caso di siccità.
Le lavande vogliono terreni dotati di buon drenaggio perché le radici non sopportano ristagni idrici. Non gradiscono annaffiature troppo abbondanti e frequenti: è meglio attendere che il terreno asciughi prima di fornire altra acqua; solitamente la pianta preferisce rimanere qualche giorno all’asciutto piuttosto che avere un substrato inzuppato d’acqua.

Le potature necessarie per le piante giovani

Per mantenere produttiva la lavanda e per rinnovare la pianta, senza sostituire il cespo, è importante ogni anno potarla subito dopo la fioritura. Se il cespuglio è piccolo, sono sufficienti un paio di forbici, in caso contrario, servono delle cesoie a lame lunghe.

tagliare steli della lavanda per potatura

Nelle piante giovani di lavanda vanno tagliati gli steli sfioriti fino a circa due centimetri dal ramo sottostante, poi dare una ripassata cercando di dare alla pianta una forma arrotondata.

Le piante adulte

Negli arbusti adulti, visto che la pianta è in gran parte lignificata, bisogna tagliare all’altezza delle prime foglie: questo servirà a ringiovanire la pianta ma non fiorirà l’anno seguente, bisognerà attendere un paio d’anni.
Le piante debilitate e poco compatte possono essere sottoposte a una potatura più drastica, in modo da lasciare solo pochi centimetri di stelo. In questo modo la pianta crescerà più rigogliosa e rinvigorita stimolando lo sviluppo di nuovi germogli.

Conservare le infiorescenze

Durante questo periodo dell’anno si può eseguire la raccolta delle infiorescenze della lavanda. La tradizione suggerisce di raccogliere in luna crescente: la pianta avrà una maggiore quantità di linfa e il profumo dei fiori si manterrà più a lungo. La raccolta delle infiorescenze per l’essicazione si effettua quando la fioritura della spiga è iniziata, meglio nelle ore centrali della giornata con i fiori ben asciutti, recidendo anche una porzione di stelo. Ricavare dei mazzetti e legarli sullo stelo con filo di cotone. Appenderli rivolti verso il basso per circa due settimane in un luogo ben ventilato e meglio al buio, sempre tenendoli d’occhio per evitare che si secchino troppo e cadano.

Il fuso profumabiancheria

legare steli lavanda sotto le infiorescenze

Utilizzando un paio di forbici ben affilate tagliare gli steli fiorali della lavanda lasciando una lunghezza del gambo di almeno 20 cm. Con un filo di cotone legare tra loro gli steli, sotto le infiorescenze.

fiaschetta o fuso di lavanda

Piegare gli steli della lavanda all’infuori verso l’alto, in modo da avvolgere tutte le spighe profumate e creare la “fiaschetta” o il fuso. Per concludere arrotolare intorno agli steli un nastro di raso colorato e tagliare la parte di gambo eccedente.

I sacchetti da mettere nella biancheria

Una volta che le infiorescenze sono essiccate, procedere alla sgranatura, operazione che può essere eseguita semplicemente facendo scorrere le dita tra le spighe. Sgranare tutte le spighe e fare cadere i fiori su un piano allestito con un telo o un canovaccio pulito, poi inserire i fiori in sacchetti di lino o garza di cotone per profumare gli armadi e la casa.

I sali da bagno

Procurarsi un vasetto a chiusura ermetica e mettere sul fondo 2 cm di sale marino grosso. Poi appoggiare un pezzetto di telo traforato, tipo tulle, e mettere uno strato di fiori di lavanda essiccati e sgranati. Aggiungere un altro pezzetto di tulle e poi il sale, il tulle e la lavanda… e così via fino a riempire il vasetto. Con il tempo il sale assorbirà una profumazione alla lavanda. A quel punto eliminare i fiori e, al momento del bagno, aggiungere all’acqua calda 1-2 manciate di sali alla lavanda.

Tre specie consigliate al sole

Per la siepe o la bordura: Lavandula angustifolia è particolarmente adatta a formare siepi basse o bordure di viali e vialetti. Ha le foglie strette e di colore verde intenso. Le spighe fiorali lunghe fino a 6 cm che si schiudono d’estate sono di colore azzurro, molto profumate. Di questa specie esistono in commercio numerosissime cultivar con i fiori variamente colorati dal rosso, al bianco, al rosa, al blu.

Come esemplare isolato: Lavandula officinalis o Lavandula spica ha portamento eretto che arriva anche a un metro di altezza. I rami sono quadrangolari e provvisti di foglie lineari di colore grigio-verde. I fiori si formano d’estate e sono portati da infiorescenze terminali lunghe fino a 10 cm, di colore azzurro-grigiastro molto profumate. Tutte le parti verdi della pianta sono ricoperte da una fitta peluria. La pianta è perfetta per avere un cespuglio isolato, posto in pieno sole.

Per macchie vistose, anche al freddo: Lavandula latifolia è più grande come specie rispetto alle altre due, ha foglie verdi ricoperte da una fitta peluria e fiori di colore azzurro con un aroma canforato che compaiono tra luglio e agosto. È resistente al freddo e non teme temperature fino a -10°C.

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