Una peonia è per sempre

Adesso è il momento di mettere a dimora le peonie. Si tratta di piante molto longeve che richiedono poche attenzioni e che, se trovano l’ambiente giusto, a maggio offrono una fioritura spettacolare.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 17/11/2013 Aggiornato il 17/11/2013
peonia rossa con stami gialli

peonia rossa con stami gialli

Fra tante piante possibili perché scegliere di porre a dimora nel nostro giardino delle peonie, che non sono certo piante economiche?

Le risposte sono essenzialmente tre:

  • la prima è di carattere agronomico e mette in luce come a dispetto del loro carattere orientale le peonie sono originarie di un’areale con caratteristiche climatiche simili a quello di buona parte del nostro Paese: inverni freddi ed estati calde e tendenzialmente siccitose. Ciò depone a favore di un loro facile ambientamento,
  • la seconda è di ordine economico perché le peonie poste in condizioni ambientali compatibili richiedono poche cure e si dimostrano molto longeve, basta osservare come nelle ville di pregio esistano grandi cespugli arborei databili nell’ordine di decenni e, allo stesso modo, nelle dimore di campagna abbandonate da tempo resistano cespi di peonie erbacee. Costose all’acquisto ma capaci di ripagarsi ampiamente negli anni,
  • la terza è di tipo estetico dato che poche altre specie possono vantare una fioritura così intensa anche se di breve durata.

Peonie erbacee o arboree?

Due sono le tipologie di riferimento delle peonie: arbustiva o erbacea.

La prima, di origine cinese, è un cespuglio di accrescimento lento, specie nei primi anni, legnoso che raggiunge un’altezza compresa fra i 60 e i 200 cm. Prima di spogliarsi dalle foglie, in autunno si colora di un caldo color oro. Fiorisce dalla terza decade di marzo a metà maggio ma i tempi e la durata sono molto influenzati dall’andamento stagionale, dall’intensità del sole, dalla frequenza e l’importanza delle piogge.

La peonia erbacea è presente da sempre nel nostro Paese, dove ne esistono diverse specie, ma è solo con l’introduzione della specie P. lactiflora e dei suoi ibridi che ha conquistato spazio nei nostri giardini. È una pianta perenne erbacea in autunno dissecca la parte aerea e a primavera metterà nuovamente tutta la vegetazione.

Si mette a dimora a novembre

La messa a dimora delle peonie, erbacee o arbustive, può avvenire anche a primavera acquistando piante in vaso ma il consiglio è di anticipare i tempi all’autunno così da dar modo alle piante di “potersi assestare”, sviluppare, cioè, un sistema radicale proprio che si estenda oltre la zolla se si stratta di piante in vaso o per ancorarsi al terreno se si è preferito acquistare soggetti a radice nuda.

Dove porla

Le peonie sono amanti del sole e della luce, se poste nelle vicinanze di alberi o cespugli bisogna aver cura di collocarle in una zona di ombra solo parziale perché si corre il rischio di non vederle fiorire per anni e anni. In luoghi molto caldi, tendenzialmente seccagni e al sud devono essere poste all’ombra per più ore del giorno: in queste condizioni tuttavia non produrranno una fioritura altrettanto esplosiva che però sarà compensata da una maggiore durata.

La buca e il terreno

Al momento dell’impianto è necessario scavare una buca di 40 cm di diametro altrettanto profonda. Il substrato ideale deve avere una buona componente argillosa ma allo stesso tempo essere permeabile, senza ristagni, con una forte dotazione in sostanza organica, a ph compreso fra valori di 6 e 7. Per migliorare lo sgrondo si predisponga sul fondo, dove i terreni sono pesanti, un drenaggio con sabbia e ghiaia. Per fornire alla pianta una dotazione in nutrienti da utilizzare negli anni futuri, mescolare terriccio con terricciato di letame, fertilizzanti a lenta cessione, o ancor meglio lentissima, come la cornunghia. Questa “riserva” non deve essere posta a contatto con le radici ma sotto di esse. Il terriccio dove porremo la pianta può essere arricchito con torba.

L’impianto

La profondità d’impianto è molto importante. I colletti delle radici devono essere posti 3 cm sotto il livello finale del terreno. Utilizzando piante in vaso rispettare il livello già esistente.

Ponendo a dimora peonie erbacee che abbiano già perso la parte aerea, ricordate di porre le gemme a una profondità di circa 3 cm. Dopo, comprimete la terra con i palmi delle mani aperti e bagnate abbondantemente.

Impiegando peonie arbustive a radice nuda osservate, dove si trova il punto d’innesto, individuabile con facilità per il cambio di diametro improvviso del fusto: deve essere posto a una profondità di circa 8 cm. Solo in questo modo il cespuglio svilupperà dalla base altre branche divenendo ampio e armonioso.

Perché è meglio in autunno

L’affermazione generale che vuole l’autunno come stagione migliore per la messa a dimora delle perenni ha una spiegazione tecnica che la semplice osservazione non è in grado di individuare. Nella pianta esistono tanti punti di accrescimento, tanti quante sono le gemme o i meristemi apicali. Questi sono localizzati sulla punta di ogni ramo e rametto di ogni ordina ma anche nelle radici, la parte che noi non vediamo. Quando la parte aerea dissecca perché non ci sono più le condizioni climatiche per accrescersi, la parte ipogea può continuare a farlo in modo indipendente utilizzando l’acqua assorbita e le sostanze di riserva accumulate. Noi non ce ne accorgiamo ma la pianta ancora per un po’, fino a quando il freddo non penetra nel terreno (e lo fa piuttosto lentamente), sviluppa un apparato radicale esteso e saldo e sarà più forte alla ripresa vegetativa.

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