Riconoscere l’albero dalle pigne

Tutti, per sentito dire, conoscono l'abete rosso, l'abete bianco, il pino mugo, il cedro, il larice.... ma pochi li sanno riconoscere. Per chi ama le passeggiate nei boschi, basta osservare le pigne per riconoscere l'albero a cui appartengono. Ecco come fare.

Mauro Cavagna
A cura di Mauro Cavagna
Pubblicato il 22/01/2017 Aggiornato il 22/01/2017
riconoscere l'albero

Le conifere sono piante legnose, quasi tutte sempreverdi, con foglie aghiformi, molto diffuse in Europa. Tra le conifere più note vi sono quelle appartenenti alla Famiglia delle Pinaceae che comprende i generi Pinus, Abies, Picea, Cedrus e Larix: si tratta di alberi resinosi, molto longevi, in grado di raggiungere significative dimensioni, molto diffusi in Italia. Passeggiando nella natura nel periodo freddo, tra i boschi alpini, le aree costiere, sugli Appennini, si incontrano spesso le conifere. Il metodo più facile per riconoscere l’albero e dare un nome a ogni conifera si basa, oltre che sull’aspetto del portamento, sull’osservazione delle pigne.

Le pigne

Il termine conifera deriva dal fatto che queste piante sono “portatrici di coni”: definiti botanicamente “coni” o “strobili”, più noti come “pigne”, sono i frutti femminili maturi, rigidi e legnosi, contenenti i semi più o meno provvisti di un’ala utile per favorire la disseminazione.

Picea abies: l’albero di Natale

L’abete rosso o peccio è un albero alto sino a 30-40 metri, dalla chioma piramidale slanciata. È tipica specie da montagna e si trova in condizioni ottimali nei climi freschi e continentali, in suoli moderatamente umidi, ad altezze comprese tra 500 e 2000 metri. Tuttavia è frequente anche in zone di pianura (dove però soffre il clima caldo estivo e la siccità) in veste di pianta destinata ad albero di Natale. Presenta foglie aghiformi lunghe 1-3 centimetri di colore verde scuro, con apice acuminato. La corteccia da rosso-marrone in fase giovanile, diviene grigia con l’età, sfaldandosi in sottili strisce. 

Picea abies - pigne albero di natale

Le pigne sono cilindriche, lunghe sino a 15 centimetri, portate pendule, di colore bruno chiaro. Rimangono appese ai rami anche dopo la disseminazione.

Cedrus deodara: il cedro dell’Himalaya

È il più alto di tutti i cedri, potendo raggiungere 50-60 metri di altezza. Spontaneo sulle catene montuose himalayane, agli inizi del 1800 è stato introdotto in Europa, dove si è ampiamente diffuso nei parchi e nei grandi giardini privati, risultando anche ai giorni nostri una delle conifere più diffuse in aree verdi private e pubbliche di pianura. Presenta chioma conica con cime dei rami tendenzialmente pendule e foglie aghiformi lunghe da 3 a 5 centimetri, da verdi a grigio-verdi, in verticilli fitti. La corteccia del tronco è grigio-scura e si sfalda con gli anni.

Cedrus deodara: il cedro dell’Himalaya, pigne verde glauco

I coni femminili hanno forma a barile, sono eretti sui rami, sono lunghi 7-14 centimetri, larghi 5-9 e maturano in due anni, passando dal verde glauco al viola-brunastro.

Pinus mugo: il pino mugo

Chiamato anche Pinus montana, presenta varietà a portamento assai diverso: da prostrato-arbustivo, alte non più di 3-4 metri (sono le varietà più diffuse nei giardini anche di pianura e quelle utilizzate nei lavori di rimboschimento), sino a varietà tipicamente a struttura arborea alte sino a 20 metri. Si tratta  sempre di piante provenienti da areali montani europei, molto rustiche, resistenti alle più avverse condizioni climatiche, ben adattabili a diverse tipologie di terreno, con spiccata preferenza per quelli montani calcarei. Le foglie aghiformi, lunghe sino a otto centimetri, sono dure, pungenti, di colore verde scuro. La scorza è per lo più di colore grigio-nerastra.

Pinus mugo pigne

Le pigne sono piccole (3-6 cm) e ovali, marroni a maturità. Impiegano due anni per maturare così sulla pianta si trovano pigne di età diversa.

Pinus nigra: il pino nero o pino austriaco

È un albero alto sino a 25-30 metri, a portamento conico in fase giovanile, che diviene espanso con l’età, forma pinete pure o miste con altre conifere sino ai circa 1700 metri di quota, in terreni spesso calcarei. Predilige climi con inverni freddi e nevosi e si rinviene assai raramente in zone di pianura, dove trova inserimento quasi esclusivamente in parchi e giardini botanici. È facile riconoscere l’albero dalle foglie aghiformi  rigide, lunghe sino a 15-18 centimetri, raggruppate a due, appuntite, di colore verde molto scuro. Il tronco è ricoperto da scorza bruno-grigiastra, fessurata in placche, che negli esemplari vecchi assumono colorazione biancastra caratteristica.

Pinus nigra: il pino nero o pino austriaco - pigne rosso marroni

I coni femminili sono dapprima ovoidali poi ovato-conici e lunghi non più di 7-8 centimetri, verdi quando acerbi e rosso-marroni a maturità.

Pinus strobus: il pino strobo

È alto sino a 30-40 metri, ha portamento piramidale slanciato ed è originario delle regioni orientali del Nord-America. Introdotto in Europa nel XVIII secolo, predilige terreni pianeggianti o collinari, mostra buona resistenza al caldo estivo e alle rigide temperature invernali ed è discretamente diffuso nei parchi e nei grandi giardini di pianura. Presenta aghi esili, flessibili e lunghi da 8 a 12 centimetri, in gruppi di cinque, con pagina esterna grigio-verde e quella interna grigio-bianca. La corteccia varia dal grigio scuro al brunastro, liscia in fase giovanile, si fessura con l’età.

Pinus strobus: il pino strobo - pigne marroni

Le pigne sono cilindriche, leggermente curve, di grande dimensione, lunghe 15-20 centimetri, pendule, marroni, molto resinose e dotate di un vistoso peduncolo.

Pinus pinea: il pino domestico

Noto anche come “pino da pinoli”, viene spesso erroneamente chiamato “pino marittimo”. Originario delle coste del Mediterraneo, dove si sviluppa dal litorale sino a circa 500 metri di quota, su terreni sciolti e tendenzialmente acidi, è utilizzato anche nel Nord Italia, dove però soffre i carichi di neve e le condizioni di ristrettezza nelle quali si trovano a vivere le radici, quando posto a dimora in prossimità di sedi stradali. Alto sino a 20-25 metri, è facile riconoscere l’albero per la caratteristica chioma ad ombrello; gli aghi sono lunghi 12-15 centimetri, rigidi, grigio verdi, raggruppati a due. La corteccia, grigia e finemente rugosa in fase giovanile, con l’età si solca in placche grigio brunastre rettangolari.

Pinus pinea: il pino domestico - pigne color verde vivo e marrone lucido

La pigna è bella, inizialmente di color verde vivo e poi marrone lucido, compatta, pesante e resinosa. Lunga fino a 15 centimetri compare sulle piante di circa 20 anni di età. Le squame legnose contengono ciascuna un paio di semi dal guscio legnoso (pinoli), ricoperti da polvere nerastra.

Larix decidua: il larice europeo

Alto sino a 40 metri, a chioma piramidale, originario delle montagne dell’Europa centrale, è adatto ad ambienti montuosi freschi; sopravvive con molta difficoltà in pianura a causa del clima caldo estivo. La scorza che riveste il tronco, grigia in fase giovanile, diviene rosso-marrone con l’età e si fessura. Le foglie aghiformi sono lunghe 2-4 centimetri, piatte molli e non pungenti, verdi lucenti in fase vegetativa, virano verso il giallo-oro in autunno, prima di cadere dalla pianta. 

Larix decidua: il larice europeo - pigne color nocciola

Gli strobili sono lunghi fino a 4 cm, ovoidali. Quelle dell’anno sono color nocciola e persistono sui rami alcuni anni a fianco di quelle più vecchie diventate scure e grigiastre.

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