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Sono diversi gli elementi da considerare nella scelta e nella messa a dimora del verde da posizionare attorno alla piscina, in giardino. È necessario prendere in considerazione la funzione estetica innanzitutto, prediligendo una tipologia di stile, selezionando quindi anche la disposizione. Le piante a bordo piscina svolgono anche una funzione pratica, come la necessità di un frangivento, oppure di una quinta a protezione della privacy. Qualunque sia lo scopo finale, è necessario prendere in considerazione piante che abbiano caratteristiche precise da disporre secondo criteri estetici e funzionali.
Piante da preferire
Estetica e funzionalità sono, quindi, elementi essenziali per la scelta delle piante da mettere a dimora attorno alla piscina. Quali preferire? Innanzitutto piante belle che non sporcano, che magari siano a bassa manutenzione e, soprattutto, resistenti.
Agave, yucca, cycas revoluta e phormium sono molto eleganti, decorative, resistenti al sole e richiedono poca manutenzione. Conferiscono un look tropicale, ideale per ambienti outdoor con specchio d’acqua interrato.
Chi predilige un ambiente colorato, dunque fiorito, potrà scegliere tra plumbago, con fiori azzurri che resistono bene al caldo, e hibiscus, che richiede molto sole e garantisce una fioritura tropicale. Anche la lavanda è ampiamente consigliata e utilizzata.
Se l’intenzione è quella di creare delle siepi attorno alla piscina, per garantire maggiore privacy, sono consigliate pittosporo, photinia (con foglie rosse in primavera) e bambù non invasivo, dalla funzione schermante.
Dove posizionarle
Le piante vanno collocate con attenzione nell’area della piscina, affinché il passaggio sia comodo, anche per bambini. Bisogna poi prendere le distanze per ottenere siepi in grado di garantire privacy.
I punti consigliati per posizionare le piante sono gli angoli della piscina, così da ottenere un effetto scenografico tipico dei migliori resort del mondo. Ovviamente si possono collocare lungo il perimetro ma al di là della zona di passaggio e dietro i lettini, così da creare anche una zona d’ombra.

Il progetto verte su una generica vasca di fianco al portico, sul retro di una casa, all’interno di un giardino circondato a Est da un’altra proprietà (da qui la necessità di una cortina visiva che separi i due giardini), a Nord dal fondo della proprietà e a Ovest dal vialetto di ingresso carrabile dell’area recintata. Chiaramente ognuno potrà ruotarlo in base alle proprie necessità. Verranno collocate a Nord due palme (A) in modo che il sole girando non ne proietti l’ombra sulla piscina o sul suo bordo. Per la siepe colorata, si consiglia una selezione variegata di Buddleia (B) dalle fioriture variopinte: dal rosso-viola al blu, intervallate da fioriture bianche e rosa. Per separare il giardino dal vialetto carrabile di ingresso, scegliere una siepe sempreverde, per esempio usando Pittosporum tobira (C). Un ottimo sostituto del prato che richiederà una manutenzione decisamente minore è la Phyla nodiflora (D), tappezzante rustico altamente calpestabile.
Per il progetto sono state scelte:
- Palme – la palma messicana, Brahea armata, molto adatta anche se non ama i climi troppo rigidi. Le sue fronde grigio-azzurre hanno un’ampia forma a ventaglio. Il luogo di impianto deve essere semi ombreggiato o soleggiato. A completo sviluppo può arrivare ai 10-15 metri, ma la sua crescita è molto lenta.
- Siepi – Buddleia, gli alberi delle farfalle, che crescono da 1,5 a 2,5 metri di altezza. Il cespuglio è fitto e compatto, ma soprattutto fiorito e profumato per tutta l’estate. Tra i sempreverdi, Pittosporum tobira, un arbusto di 1,5 metri in larghezza e fino a 1,80 m in altezza. Ama i substrati fertili e ben drenati, ma è versatile.
- Prato – Quello all’inglese è molto difficile da mantenere e dispendioso. Si suggerisce di usare Phyla nodiflora, una pianta tappezzante che cresce e si sviluppa in modo rapidissimo. È molto rustica e ben sopporta sia la siccità sia l’umidità, a parità di substrato, sia esso povero che salino. Phyla produce minuti fiorellini bianchi, che richiamano api e farfalle.
Quali evitare
Le piante da posizionare nello spazio verde attorno alla piscina dovranno avere alcune caratteristiche in comune: non avere spine, che potrebbero ferire i bagnanti, e non essere urticanti. E, poi, non essere velenose, se intorno alla piscina giocano dei bambini. Non dovranno essere piante dalla folta chioma: l’ombra eccessiva, a bordo vasca, creerebbe infatti dei seri problemi a chi volesse godere del sole, una volta uscito dall’acqua.
Sul fronte puramente pratico, meglio evitare piante che perdono molte foglie, perché sporcheranno continuamente la piscina. Quindi non piantare pino, ulivo e betulla, ma anche piante con radici molto invasive, come magnolia, eucalipto e ficus.
Inoltre, per non risultare troppo intense ma soprattutto attirare fastidiosi insetti, evitare la messa a dimora di piante con fiori troppo profumati.