Piantare l’Evonimo per le bacche colorate

L'evonimo o "berretta del prete" è un arbusto rustico che cresce anche spontaneo sulle prime colline del Nord Italia e che può essere coltivato per le bellissime bacche colorate dalla forma particolare anche in giardino. Oggi molto di tendenza.

Anna Zorloni
A cura di Anna Zorloni
Pubblicato il 08/09/2020 Aggiornato il 08/09/2020
Piantare l’Evonimo per le bacche colorate

L’Evonimo, o Euonimo (Evonymus o Euonimus spp., famiglia delle Celastraceae), detto anche fusaggine o “berretta del prete”, è un arbusto molto usato per la siepe, che può crescere anche come alberello,  apprezzato soprattutto per le sue bacche autunnali dalla forma particolare. E proprio la forma delle bacche  ha dato alla pianta il nome popolare di “berretta del prete”: l’involucro che avvolge e protegge il seme, infatti, ha la forma del copricapo dei preti di un tempo. A maturità, l’involucro si apre in 4 lobi facendo vedere il seme in esso contenuto. Involucro e semi hanno, solitamente, colori diversi e contrastanti, con tonalità che vanno dal rosso porpora o scarlatto, all’arancione vivace, ma talvolta anche bianco o rosato. Le bacche maturano in autunno e rimangono sulla pianta per tutto l’inverno, quando spiccano nel gelo, sotto la neve, donando un tocco di colore anche alle giornate più fredde e grigie.

Pianta molto rustica

Il portamento della pianta è di tipo arbustivo e assume la forma di un cespuglio di medie dimensioni: per esempio, la specie più diffusa nei nostri ambienti, Evonymus europaeus, raggiunge un’altezza di 4-5 metri e un ingombro laterale di 3 metri al massimo. Lo si può trovare anche allo stato spontaneo nei boschi delle aree del Nord, per evidenziare la sua rusticità e facilità di coltivazione, con minime esigenze colturali.

Le specie spoglianti

Esistono specie sempreverdi e spoglianti di evonimo. Le specie spoglianti, in questa stagione autunnale, sono le più appariscenti e apprezzate dal punto di vista ornamentale per i colori delle foglie e delle bacche. Il fogliame, infatti, prima di cadere, assume una splendida colorazione rosso fuoco che, unita allo splendore delle bacche, anch’esse vivacemente colorate, crea un effetto strepitoso. In seguito alla caduta delle foglie, durante l’inverno, rimarranno comunque le bacche colorate sulla pianta.

Le principali specie spoglianti sono:

Evonymus europaeus, che produce bacche pendule caratterizzate da un brillante contrasto di colori determinato dall’involucro esterno, di colore rosso vivo, e dal seme in esso avvolto, di colore arancione;

Evonymus alatus che produce bacche di colore rosso porpora (l’involucro esterno) e rosso scarlatto (il seme in esso avvolto);

Evonymus planipes (o E. sachalinensis), dal portamento ricadente, che produce grosse bacche di colore rosso scarlatto;

Evonymus latifolia ha le bacche esternamente di colore rosa-rosso, mentre il seme interno è arancione.

Le specie sempreverdi

Queste si distinguono per la bellezza del loro fogliame.

Evonymus japonicus, per esempio, ha foglie ovali e lucide: alcune sue varietà come ‘Variegatus’, ‘Albomarginatus’, ‘Silver Queen’, ‘Golden Prince’, presentano fogliame con caratteristiche variegature bianco-crema o gialle.

Solo alcune specie sempreverdi producono bacche di un certo rilievo: quelle di Evonymus ilicifolius hanno l’involucro esterno di colore biancastro, mentre il seme interno è di colore arancione molto lucente. Più appariscenti sono le bacche di Evonymus grandiflorus: l’involucro è bianco-rosato, mentre il seme è rosso.

Attenzione

Mentre gli uccellini durante l’inverno gradiscono molto le bacche dell’evonimo, per l’uomo queste sono molto tossiche!  

 

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