Piantare e curare il bambù

Chi ha spazio e ama l'eleganza della canna, può piantare il bambù per realizzare velocemente una macchia verde. Ma attenzione, la pianta tende a diventare infestante, perciò deve essere messa a dimora con alcune precauzioni.

Anna Zorloni
A cura di Anna Zorloni
Pubblicato il 01/03/2019 Aggiornato il 01/03/2019
Piantare e curare il bambù

Il bambù, genere Phyllostachys (famiglia delle Poaceae), rappresenta una buona soluzione per creare fitte siepi schermanti o boschetti in giardino, grazie alla sua rusticità e alla bellezza della sua chioma, morbida e leggera, mai cupa; un connubio perfetto di vigoria ed eleganza. È però necessario conoscerne le caratteristiche prima di piantare il bambù: esigenze colturali, cure e consigli per il suo mantenimento, essenziali se non si vuole essere invasi da questa specie estremamente vigorosa.

Caratteristiche del bambù

I bambù sono piante sempreverdi caratterizzate da fusti (o culmi), volgarmente detti “canne”, eretti, con internodi cavi e nodi pieni. Da questi si sviluppano i rametti laterali che portano le foglie, lanceolate, lunghe da 8 a 20 cm. Le canne di bambù possono essere di colore giallo, verde o nero, in base alla specie e alla varietà; possono avere diametro e altezza variabili (i più bassi si limitano ai 2 metri, quelli più alti raggiungono anche i 30 m di altezza).

Tutte le specie sono rustiche: sopportano temperature molto basse (-10°C) e, allo stesso tempo, molto alte (oltre i 30°C). Rendono il meglio in terreni umidi e fertili, preferibilmente in pieno sole.

Piantare il bambù permette di creare boschetti o siepi in giardino. Per le posizioni soleggiate si consiglia di scegliere P. bambusoides ‘Marliacea’ (a canne verdi), P. bambusoides ‘Castillon’, P. sulfurea viridis (a canne giallo-verdi) o P. aurea (a canne gialle). Nel caso, invece, di posizione più ombreggiata, meglio optare per P. nigra (il bambù nero), meno amante del sole.

Messa a dimora

Una volta scelta la varietà, acquistata in vaso presso un vivaista, si procede a piantare il bambù. Bisogna considerare l’area che occuperà il bambù nel tempo: questa pianta, infatti, ha una crescita molto veloce e tende a occupare ampie superfici.

Si scava una buca profonda circa 50 cm e larga altrettanto. Sul fondo si dispone uno strato di terra ricca di humus, mista a concime organico (per esempio letame, anche in pellet; una manciata è sufficiente). Quindi si svasa la pianta di bambù e la si appoggia entro la buca

Si scava una buca profonda circa 50 cm e larga altrettanto. Sul fondo si dispone uno strato di terra ricca di humus, mista a concime organico (per esempio letame, anche in pellet; una manciata è sufficiente). Quindi si svasa la pianta di bambù e la si appoggia entro la buca: attenzione a far sì che sia posta alla giusta altezza, ovvero che la zona del colletto delle canne (ovvero il punto di incontro tra fusto e radici) sia appena al di sotto (1 cm al massimo) del livello della superficie del terreno. Infine si colma la buca con la terra, premendo bene ai bordi, a creare una sorta di conca, necessaria ad accogliere l’acqua. Subito dopo la messa a dimora, infatti, è necessario bagnare abbondantemente il bambù, che ama molto l’umidità.

Crescita sotto controllo

Una volta attecchite, nel giro di poco tempo le piante di bambù si propagano a invadere lo spazio circostante: i loro rizomi, infatti, si sviluppano molto velocemente, allungandosi e dando origine a nuove piantine laterali. Uno dei problemi principali del bambù è proprio la sua capacità di propagarsi con notevole vigoria e irruenza, divenendo infestante. Come fare per limitare il suo sviluppo entro certi limiti?

messa a dimora del bambù come farla e controlli

Per riuscire a controllarne lo sviluppo occorrono alcuni accorgimenti preventivi, da eseguire subito al momento della messa a dimora del bambù:
Posizionamento di una sottile lastra di acciaio inox (ma va bene anche in rame) profonda almeno 80 cm, attorno all’area dedicata al bambù: in questo modo viene contrastata l’ulteriore propagazione dei rizomi.
Creazione di una trincea attorno all’area che si vuole dedicare al bambù, delimitandola. Questa deve essere profonda almeno 1,5 m e larga 1m. La propagazione dei rizomi viene, in questo modo, contrastata e circoscritta.
La prima soluzione è quella più praticata, in quanto esteticamente più valida e sicura. Nel secondo caso, si può anche pensare di piantare il bambù in posizione rialzata, così da ridurre la profondità (e pericolosità) di una trincea.

Le specie di colore diverso

  1. P. aurea è caratterizzata da canne di colore giallo dorato, alte fino a 10 m e larghe circa 3 cm.
  2. P. sulfurea viridis è caratterizzata da canne di colore giallo con alcune sottili bande verdi, alte circa 16 m e larghe fino a 10 cm.
  3. P. nigra è caratterizzata da canne di colore nero, alte non oltre gli 8 m e larghe 4-5 cm.
  4. P. bambusoides è caratterizzata da canne di colore verde, alte fino a 20 m e larghe circa 12 cm. Più contenute (8-10 m di altezza), le varietà “Marliacea” e “Castillon”; quest’ultima è caratterizzata da canne a bande gialle e verdi.

Phyllostachys edulis, coltivata per i suoi germogli edibili, è tra le specie più alte e maestose, raggiunge i 30 m, con canne di colore verde, larghe quasi 20 cm.

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