Anche se siamo nel cuore dell'inverno, le giornate che si allungano ci fanno presagire il prossimo cambio di stagione. È il momento giusto per acquistare, in vivaio o nei garden, le piantine più belle da porre in casa, sul davanzale oppure in giardino.
Il mese di febbraio spesso rappresenta il cuore dell’inverno, freddo, nevoso, sereno, con le giornate che si allungano e ci fanno presagire un prossimo cambio di stagione. Per questo acquistare piante fiorite da regalare o da porre in casa, in veranda, sulle scale diventa un desiderio ineludibile. Le scelte non mancano, ecco le più belle.
Queste piante fiorite si acquistano nella loro versione colorata della Primula veris. Poste sui davanzali a sfidare il gelo muoiono più per la mancanza d’acqua che per il freddo. Il vaso si asciuga rapidamente e non si può affogarle perché l’acqua potrebbe gelare, il segreto per farle fiorire anche per un mese intero è bagnarle tutti i giorni ma ancor più trapiantarle nel più breve tempo possibile. Le fioriere dei gerani, se non avete a disposizione contenitori più bassi, andranno benissimo. Ponete le primule alla distanza minima possibile, quella che ricopre tutto il terreno, sovrapponendo solo per un centimetro le rosette fogliari. Bagnate i vasetti per immersione prima di aprirli così che il terriccio non si distacchi dal fitto cappillizio radi cale e aprite la zolla. Pressate ben il terreno. Eliminate i fiori rovinati afferrandoli alla base, spezzandoli senza fare trazione. Eliminate le foglie basali secche solo se diventano evidenti e brutte da vedersi. Chi ama le primule potrà sceglierne anche altre da portare in casa e in veranda come le più delicate P. malacoides e P. obconica.
Camelie in vaso, eleganti e spettacolari
Basta entrare in un garden a febbraio e si capisce subito che queste piante fiorite sono le protagoniste assolute. Arrivate nei vivai già prima del periodo delle festività iniziano ad aprire i loro boccioli adesso in splendide corolle colorate. La temperaturacontrollata degli ambienti e l’elevata luminosità aumentata dall’illuminazione pomeridiana inducono le piante ad un leggero anticipo nella fioritura ed è impossibile resistere alla tentazione di sceglierle. Una camelia in vaso può trasformarsi in una gioia infinita o in una delusione profondissima perché il rischio di una cascola dei boccioli, improvvisa, generale e senza un’apparente ragione, è sempre presente. Riducete al minimo gli stress scegliendo da subito quella che sarà la posizione definitiva e ponendo la pianta in condizioni simili a quelle di provenienza: temperatura fresca e luminosità diffusa. Meglio una veranda che un appartamento, un balcone riparato rispetto a una scala poco luminosa. Ricordate sempre che, anche se lenta, la camelia cresce inesorabilmente e una pianta di dodici anni, alta un metro e mezzo, ha bisogno di un vaso grande, non meno di cento litri di volume. Scegliete varietà resistenti come Camelia sericea, C. Tramonto e C. Hoki No Nami.
Le calendule: sono da esterno ma si adattano bene in appartamento
Calendula officinalis da sempre presente nei nostri orti giardini è pianta fiorita adattabile e capace di offrire grandi soddisfazioni. Paga il prezzo di un’immagine eccessivamente rustica e campestre che le nuove varietà stanno lentamente superando conquistando nuovi estimatori. Quelle oggi coltivate hanno fiori doppi, e doppi e pieni, con numerosissimi strati di petali. Il centro del fiore può essere in colore, oppure scuro cangiante fra il bruno carico e il marrone cioccolata, o anche verde. I colori delle corolle hanno tutte le tonalità fra il giallo e l’arancio passando dal giallo pallido all’albicocca. I fiori ligulati possono essere anche ricurvi e quelli del centro increspati. La fioritura delle piante è influenzata in misura determinante dalla temperatura. Quando le temperature sono molto elevate la fioritura diviene menoimportante ed i fiori si aprono isolati qua e là senza raggiungere grosse dimensioni. Quando le temperature sono fresche, ma la radiazione solare resta intensa la fioritura diviene generalizzata, i fiori sono grandi e il rinnovo è costante. Fiorisce con generosità anche se tenuta in casa purché sia posta davanti a una finestra.Eliminare i capolini sfioriti è una pratica necessaria per avere una fioritura ricca e continua.
Il ranuncolo: sul davanzale o in soggiorno cresce bene
Ibridi di Ranunculus asiaticus, queste piante fiorite sono presenti nei garden già da novembre, ma è dopo il periodo natalizio, quando la voglia di primavera inizia a farsi sentire in modo quasi prepotente, che le vendite conoscono un’impennata. Le giornate si allungano, ma i giardini, le verande e i balconi sono ancora vuoti. Il ranuncolo, così intensamente colorato, capace di resistere in una veranda o sulle scale vetrate, sul davanzale durante il giorno purché le temperature non siano sotto allo zero e non li si ponga sotto il sole a picco, è la risposta perfetta, proprio come lo sono stati i ciclamini nel passaggio dall’autunno all’inverno. Dentro casa devono essere posti lontano dai termosifoni, nelle stanze più fresche, sempre molto luminose e con buona umidità ambientale. Il drenaggio troppo spesso insufficiente, sommato alla convinzione che la pianta necessiti di bagnatureabbondanti e continue, sono il punto debole del ranuncolo. Non potendo eliminare il sottovaso evitate i ristagni eliminate l’acqua in eccesso e rialzate i vasi così che non riassorbano acqua.
Le campanule sono facili, belle, forti
La famiglia delle campanule è fra le più ricche e variegate nel mondo del giardinaggio, e, a dire il vero, ancora poco sfruttata perché abbinando specie e varietà diverse si potrebbe coprire un periodo di fioritura di almeno cinque mesi. Le campanule come piante fiorite da interno sono una proposta portata avanti con forza dalla floricolturadanese che ne propone ogni anno nuove varietà o nuove forme commerciali come quelle allevate a piramide ricoperte di fiori. Le campanule sono piante fiorite di coltivazione facilissima, adatte a tutti e a quasi tutti i tipi di condizioni, tolleranti, resistenti e tenaci, tanto da essere qualificate fra le ostinate. L’esposizione ottimale delle campanule è tanto il pieno sole, e di fatti in natura si trovano spesso sugli speroni rocciosi, sui ghiaioni e nei muria secco di pietra, come la mezza ombra perché non mancano le specie adatte al margine del bosco e alle radure. In vaso si coltivano varietà compatte o striscianti che tendono a diventare disordinate e andranno regolate per contenerne l’esuberanza oppure lasciate crescere libere allungandosi oltre i bordi del vaso in cordoni verdi e fioriti. Le più recenti proposte, frutto della selezione della floricoltura danese, propongono campanule in forma eretta, quasi a cono, ricoperte di fiori azzurri, bianchi o rosati.
Calceolaria: la più delicata
Conosciuta con il nome di “pantofola o pianella della Madonna” la calceolariaibrida, coltivata come pianta da vaso, è l’ideale anello di congiunzione fra le coltivazioni invernali di piante da interno e gli anticipi di primavera in giardino. Non tollera il caldo e l’aria secca degli appartamenti riscaldati dai termosifoni, ma neppure il freddo. E’ pianta ideale per accendere di colore le verande vetrate, lo spazio fra i doppi vetri, le scale luminose, i davanzali di finestre non esposte al sole. Prospera a temperature intorno ai 13°C mentre in casa, a 18°C o più, i fiori si rovinano rapidamente. Piante fiorite “vecchio stile”, proprio perché non più così comuni, riacquistano nuovo charme e possono entrare a pieno titolo nelle scelte indicate per questa mezzastagione che vorremmo colmare di colori. Le foglie, di forma ovata, si presentano morbide al tatto, con la superficie leggermente tomentosa e increspata. La tonalità del verde richiama quello delle foglie di salvia. I fiori, grandi fino a 6 cm, ricoprono tutte le tonalità fra il giallo, l’arancione e il rosso, macchiati o puntinati in colori contrastanti. Si coltivano gli ibridi classificati come Calceolaria x herbeo-hybrida.
La glossinia: fragile esotica
Sinningia speciosa, più diffusa un tempo di oggi deve questa relativa rarità a difficoltà oggettive legate al trasporto. Le grandi fogliepiatte sono piuttosto fragili e tendono a fendersi, e poi a spezzarsi. Formano una ricca rosetta e ricordano per alcune caratteristiche, la forma ovato-oblunga e le venature evidenti, quelle delle primule. Sono grandi, di colore deciso e al momento della scelta è bene scartare soggetti con bordodecolorato e/o arricciato, segno di sofferenza. Al tatto queste piante fiorite si presentano carnose, tomentose, e piacevoli, mai flaccide e ricadenti. Nella pagina inferiore sono di colore porpora. I fiori sono grandi e vellutati, portati eretti. Lunghi da 5 a 10 cm, hanno forma di tromba e non si parla di veri e propri petali, ma di lobi che sovrapponendosi creano un effetto “corolla”. Possono essere di colore rosso, bianco, malva, rosa, viola, porpora o multicolori. Esistono anche varietà a fiori doppi. Sotto al primo fiore, che è bene rimuovere quando appassisce, si devono scorgere numerosi boccioli in stadi diversi di crescita che rinnoveranno e prolungheranno la fioritura. Pianta insolita attira subito l’attenzione e piace per i fiori grandi ed esotici.