Le bulbose primaverili sono già fiorite

Chi non ha piantato per tempo (lo scorso autunno) i bulbi primaverili, può sempre rimediare, acquistando vasi di tulipani, narcisi, iris e molti altri già ben sviluppati, meglio se a inizio fioritura, così da prolungare al massimo il tempo del loro massimo splendore in giardino o sul balcone. Sarà possibile avere macchie di colori vivaci per tutta la primavera.

Alessandro Mesini
A cura di Alessandro Mesini
Pubblicato il 11/03/2021 Aggiornato il 24/06/2024
Le bulbose primaverili sono già fiorite

All’arrivo della primavera ci si stupisce  di non aver pensato per tempo a introdurre un buon numero di bulbose in giardino o sul terrazzo, per ottenere quella luce e quel calore che a primavera è difficile ottenere con gli arbusti o con le erbacee perenni, in genere ancora in fase di sviluppo.

Le bulbose possono formare macchie di colore deciso, già con una decina di piante, possono disegnare onde sinuose per suggerire un cammino nel giardino o linee rette per creare la delimitazione di un’aiuola, possono essere “disperse” in un prato per creare un effetto romantico, disseminate nei vasi del balcone in cui cresceranno i rampicanti oppure nelle balconette: comunque siano utilizziate, non ve ne pentirete.

Chi non ha piantato lo scorso autunno i bulbi primaverili, adesso può rimediare, acquistando vasi di bulbose già ben sviluppate, meglio se a inizio fioritura, così da prolungare al massimo il tempo del loro massimo splendore in giardino o sul balcone.

Quali cure e attenzioni

I bulbi acquistati già fioriti andranno bagnati con parsimonia ma spesso e sostenuti, al termine della fioritura, con un fertilizzante per piante verdi che aiuti a mantenere l’apparato fogliare efficiente a lungo per ricostituire il bulbo, e andranno sorvegliati sulla consistenza dei loro steli. Cresciuti in serra o in ambiente condizionato, possono aver sviluppato steli che sopportano il peso di grandi corolle, ma non in condizioni all’aperto dove c’è vento e pioggia. Con steli non perfettamente diritti e resistenti, per evitare che si allettino, infilare nel mezzo del gruppo una canna, alta poco meno degli steli, e con l’aiuto di un cordino cavo verde, facile da dissimulare, formare un anello di sostegno a due terzi dell’altezza. Potranno oscillare ma il rischio di rotture sarà ridotto.

Lasciarli in vaso oppure metterli nel terreno? 

La scelta di acquistarli e lasciarli in vaso consente di utilizzarli in molti modi. In balcone, nella veranda, in casa per qualche giorno, e in giardino posizionandoli secondo il gusto e la necessità di creare un bel punto di colore. Però bisogna sempre ricordare che restano piante in vaso e che quindi devono essere bagnati e nutriti. L’acqua è tanto più importante quanto più piccolo e affollato sarà il vaso: un contenitore di diametro ridotto con molti bulbi avrà poca terra e questa si asciugherà rapidamente. Il segreto sarà bagnarli con moderazione ma spesso.

Porli nel terreno è la soluzione migliore in prospettiva, perché permetterà ai bulbi di sopravvivere per più anni e magari anche di creare piccole colonie. Però i bulbi potranno essere rosicchiati da roditori e insetti, se il terreno non è ben drenato potranno marcire e se non vengono concimati non raggiungeranno mai le fioriture del primo anno. Chi li vuole porre in aiuola o in un gruppo informale e colorato, ponga i più alti al centro e i più vistosi all’esterno.

Le nostre scelte

I tulipani

Questi sono, insieme ai narcisi, la scelta più classica e più affidabile, anche se non sono longevi. Ma sono i bulbi più facilmente distrutti dai roditori, che spesso restano attivi anche sotto il manto nevoso durante l’inverno. Vi proponiamo tre diverse tipologie di tulipano che possono anche essere affiancate fra loro.

Fra i tulipani botanici, alti circa 20 centimetri, ma molto fioriferi e in grado di regalare enormi soddisfazioni, Tulipa tarda è una specie originaria dell’Asia centrale e del Turkestan. Ogni stelo porta più fiori aperti di colore bianco su base gialla, molto luminosi, a fioritura medio tardiva, da piantare in gruppi numerosi o come corona a varietà più alte.

Tulipa Belicia

‘Belicia’ è per chi ama i tulipani a fiore doppio. Pianta vigorosa con steli robusti, alti fino a 40 cm, ha la particolarità di aprire con petali colore giallo acido bordati di rosso per virare con il trascorrere dei giorni, mentre la corolla si dispiega in tutta la sua complessità, ad un romantico bianco puro bordato di rosa. Inizia a fiorire a marzo.

I narcisi

Sono i più affidabili fra i bulbi, resistentissimi e, in condizioni ottimali, capaci di riprodursi con velocità.

I narcisi del gruppo “dei poeti” hanno nella semplicità il loro punto di forza. Di sapore antico, rustici, capaci di adattarsi anche a terreni pesanti e umidi, con la corolla bianca e il disco a contrasto, sono perfetti anche in un cespo isolato, lasciati crescere in mezzo a un prato, o in una zona a bosco.

Czardas’ è un narciso a coppa larga con corolla bianca e centro arancione che prima di dispiegarsi si mostra come un bottone di formato da petali increspati e lo rende assai particolare.

narcissus professor einstein

‘Professor Einstein’ è uno dei narcisi a colorazione doppia, bianco e arancione deciso, più belli. Il contrasto è netto, ma mai chiassoso e ben si accompagna con forme molto equilibrate. Grande all’incirca 40 cm non si presta ad essere mescolato con altre varietà perché rischia di metterle in ombra. Pianta robusta si adatta bene anche alla coltivazione in vaso.

I muscari

Sono un’autentica passione e chi li coltiva, anche se non sono di grande taglia o molto vistosi, non ci rinuncia e tende anzi a collezionare le varietà che riesce a reperire. Muscari latifolium lo riconosciamo perché ha foglie più larghe. Il fiore si apre di colore azzurro per virare al violetto. Si mettono a dimora ravvicinati per creare un effetto di gruppo con vegetazione rigogliosa e ricca fioritura.

Muscari latifolium

Muscari latifolium

Gli ipheion

Negli ultimi anni hanno raggiunto una grande popolarità. Le specie, circa venti, sono originarie del Sud America, Messico e Cile.

Ipheion uniflorum è dotato di un’ottima resistenza al gelo, fino a –15°C. Nella varietà ‘Wisley Blue’ il fiore in forma di stella, con sei tepali, è di colore azzurro intenso e luminoso, con un diametro dai 3 ai 5 cm, con un’altezza compresa fra i 10 e i 15 centimetri.

Le fritillarie

Le grandi fritillarie sembrano aver lasciato posto a quelle più piccole che richiedono meno spazio ed è più facile abbinarle ad altre specie.

fritillaria persica alba

Fritillaria persica ‘Alba’, anche se può raggiungere il metro di altezza conserva un aspetto colonnare. Ogni stelo porta circa una trentina di fiori in forma di campanella di colore bianco soffuso di verde. Resistenti al freddo temono il ristagno e devono essere poste in un terreno molto ben drenato.

Gli anemoni

Gli anemoni primaverili a fiore bianco hanno un aspetto delicato e allo stesso tempo “non addomesticato”. In giardino se ne utilizzano diverse specie di carattere assai diverso.

Anemone rivularis ‘Glacier’ è invece una vigorosa perenne che può raggiungere i 90 centimetri d’altezza. Di origine himalayana offre una lunga fioritura primaverile bianca. I fiori, portati a mazzi, presentano la particolarità di avere il retro e il centro dei petali blu-metallico.

Come tutti gli anemoni dei boschi richiedono un terreno fresco, umido, ricco di sostanza organica. L’esposizione migliore è quella che garantisce agli anemoni una buona illuminazione, ma solo di mattino quando la radiazione solare non è troppo intensa.

Anemone sylvestris

Anemone sylvestris forma densi cuscini che si ornano di bianche corolle ed è presente nel nostro paese come spontanea;

L’iris

Chi vuole unire anche un’iris spogliante, leggera e colorata, che potrà essere inserita in un’aiuola di bulbose con base di tulipani e narcisi, potrà scegliere Iris sibirica, originaria della Siberia. Pianta rustica e resistente al freddo, ha fiori grandi che nella varietà ‘Light of heart’ sono di colore bianco e violetto con venature in risalto. Va sostenuta con bagnature regolari fino al termine della fioritura, coltivata in terreno ricco e ben drenato. Di recente introduzione, è stata selezionata da R. Hollingworth nel 2007, raggiunge un’altezza di 90 centimetri.

iris

Iris

 

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