La siepe fiorita tutto l’anno

Siamo abituati a vedere le siepi sempreverdi. Invece con un'attenta progettazione è possibile realizzare una siepe fiorita, colorata e anche profumata in tutte le stagioni.

Alessandro Mesini
A cura di Alessandro Mesini
Pubblicato il 20/02/2020 Aggiornato il 20/02/2020

Una volta la messa a dimora di una siepe sempreverde aveva una serie di compiti ben definiti, da semplice protezione dal mondo esterno al mettere al riparo da sguardi indiscreti. Oggi, le funzioni che una siepe deve soddisfare sono altre, in linea con le nuove esigenze e le nuove tendenze. Prima di tutto deve essere bella, fiorita (ma con cambi di colori stagionali, possibilmente viraggio autunnale) e con frutti. Deve essere longeva e di facile gestione, per non richiedere costanti interventi di potatura per contenerla o ridefinirne la forma. Non solo: deve essere sana, priva cioè di malattie ricorrenti che ci obblighino a interventi con prodotti sanitari, adatta all’esposizione del giardino, per non formare muschio e dare riparo e nutrimento agli animali selvatici. Ecco allora la nostra originale proposta: una siepe fiorita tutto l’anno, quindi mista, in parte sempreverde e in parte spogliante.

Come si prepara l’impianto

Questa siepe andrà piantata per lotti di piante monospecie e non intervallando piante singole: l’ideale è creare dei gruppi che si sviluppano su una lunghezza di almeno tre-cinque metri così che se ne possano apprezzare le caratteristiche specifiche e formino gruppi focali capaci di attirare l’attenzione.

Avrà altezze diverse e le potature, sempre nel rispetto della natura delle singole specie, dovranno cercare di mantenere un’armonia generale contenendo quelle più esuberanti e lasciando crescere quelle meno veloci.

Provvedete sempre a formare uno scasso largo e profondo (non procedete a buche) per formare una zona di terreno ben lavorata, facile da esplorare dalle radici, ricca di sostanza organica per l’aggiunta di fertilizzanti e ammendanti organici, ricca ma ben drenata per l’introduzione di sabbia dove i terreni sono pesanti e argillosi.

Per avere una siepe sempre profonda e compatta piantate sempre su almeno due file sfalsate, stendete fin dall’inizio l’impianto di irrigazione, necessario nella prima fase di crescita e da usare in seguito solo come soccorso, pacciamate con generosità.

La siepe fiorita d’inverno 

Mahonia

Resistenza, adattabilità, scarsa manutenzione e fogliame decorativo sempreverde fanno delle mahonie una scelta vincente. La fioritura gialla che copre l’intero inverno arrivando fino a inizio primavera è anche profumata. I fiori gialli sono riuniti in pannocchie, poste in posizione ascellare o terminale, cui seguiranno bacche sferiche di colore fra il blu ed il nero, spesso pruinose. Mahonia aquifolium è la specie più coltivata, utilizzata anche come pianta da siepe sui lati in ombra tendenzialmente freddi e umidi. Originaria dell’America Nordoccidentale, è un arbusto vigoroso, ha stelo o fusto singoli ed una buona capacità pollonifera che lo porta a formare cespugli densi. Raggiunge, e in buone condizioni supera, l’altezza di 150 cm ed un diametro pari o anche superiore. La potatura di Mahonia aquifolium ha il solo scopo di mantenere nel tempo una forma ordinata.

Camelia

camelia sasanqua colore rosaLe camelie a fioritura precoce sono le regine di questa stagione, Camelia sasanqua in primis per la sua larga diffusione rispetto ad altre specie come Camelia oleifera, vernalis e hiemalis. Sono piante robuste e rustiche, resistenti anche in posizioni assolate. Hanno foglie piccole e scure, di un colore verde intenso, ma sempre brillante. Sottili, ma leggermente coriacee e cerose. I fiori, per lo più semplici, con stami centrali gialli corti, sono delicatamente profumati, da quattro a sei centimetri di diametro, dal bianco al rosa, ricoprono le piante come una leggera nuvola colorata. Devono essere poste in piena luce, ma possibilmente riparate dal grande caldo estivo dalla chioma di un albero spogliante e dai venti invernali. La potatura si esegue subito dopo la fioritura senza ritardarla perché i bottoni fiorali che si svilupperanno l’anno successivo si formano già da giugno.

Viburno

Il Viburnum tinus è apprezzato per la fioritura prolungata e intensa, e la vegetazione folta che li copre fino al piede. Le foglie, sempreverdi, sono di colore verde scuro lucido nella pagina superiore, di forma ovale con punta terminale. I fiori, raccolti in corimbi, sono piccoli, di profumo appena accennato, bianchi, con una sfumatura rosa molto leggera. L’inizio della fioritura vera e propria nelle piante da giardino inizia timidamente in dicembre per prolungarsi fino a primavera inoltrata. Rustico, resiste sia al freddo sia alla salinità, non ha particolari esigenze nutritive, anche se la presenza di sostanza organica si traduce in un migliore sviluppo. La crescita iniziale è piuttosto veloce, fino circa a un metro d’altezza, per rallentare e divenire lenta. Si pota solo per contenerlo subito dopo la fioritura.

La siepe fiorita in primavera 

Kerria 

Originaria della Cina, e non già del Giappone come suggerisce il nome, la Kerria japonica è una pianta di facile coltivazione, molto decorativa, che non è mai passata di moda. Pollonifera ma non invadente produrrà numerosi nuovi fusi anche a una certa distanza, 40 cm, dal cespo originario. In una siepe mista si mostra meno vigorosa e competitiva di altre specie e al momento dell’impianto è bene porre almeno tre/cinque piante vicine così da formare subito un nucleo forte. I rami più vecchi quando non sono più in grado di fiorire, perdono colore, ingialliscono e si possono tagliare alla base. I rami che hanno portato fiore si accorciano a metà a giugno, mentre si fa grande attenzione a non danneggiare i nuovi germogli che già si stanno formando alla base.

Spirea

spirea bianca fioritaNon lasciatevi ingannare dalle spiree: al momento dell’acquisto si presentano piuttosto sparute e i fusti sottili non fanno presagire quale massa saranno in grado di sviluppare. In fase giovanile hanno portamento assurgente, crescendo si espandono assumendo forme morbide grazie ai rami arcuati che decombono fino a terra. Longeva e capace di sopportare una potatura drastica, la spirea può essere accorciata dopo la fioritura oppure ringiovanita eliminando ogni anno fino a un quinto dei rami vecchi. Spesso non è tagliata per anni così che il cespuglio continui a crescere. Resta fiorifera e generosa anche senza interventi. In una siepe mista contenetela solo se sottrae spazio alle altre specie. Sopporta senza problemi anche le nevicate più intense.

Lillà

Capace di una fioritura abbondante, colorata e profumatissima, la Syringa vulgaris, andrebbe rivalutata come pianta da siepe. Facile da coltivare resiste nei giardini abbandonati senza cure per decenni ed è l’unica, insieme alle rose, a poter offrire fiore reciso. Alto in genere poco più di tre metri si presenta come un cespuglio, sempre molto ramificato, che tende ad allargarsi per la capacità della pianta di produrre numerosi polloni. La forma a cuore delle foglie rende inconfondibile la pianta anche quando è priva di fiori o è allo stadio giovanile. I fiori sono raccolti in pannocchie a forma piramidale. Si formano sui rami dell’anno precedente in posizione terminale. Proprio per questa ragione una potatura generalizzata della pianta può essere causa di una fioritura assente o molto ridotta l’anno successivo all’intervento.

La siepe fiorita d’estate

Ibisco 

hibiscus syriacus bianco e rosaHibiscus siriacus è pianta arbustiva capace di raggiungere i 4 metri di altezza, dotato di buona rusticità, è utilizzato come pianta isolata o da siepe sia in pianura sia in collina. Le foglie, dal profilo dentato, possono essere di forma triangolare, suddivise in tre lobi, od ovate. Il fiore, di colore violaceo nella forma tipica, è una larga campana aperta con corolle semplici, semidoppie o doppie. Le cultivar a fiori doppi richiedono una maggiore manutenzione in quanto una volta appassiti nella maggior parte dei casi faticano a staccarsi da soli e devono essere rimossi per non conferire al cespuglio un aspetto rugginoso e disordinato. Pianta moderatamente esigente in fatto di acqua e a manutenzione ridottissima è indicata anche per le seconde case. Si tagliano solo i rami rotti o fuori forma.

Abelia

Abelia grandiflora, ibrido orticolo sempreverde, presenta un buon numero di fusti sottili poco ramificati che crescendo tendono ad arcuarsi contribuendo a fare assumere al cespuglio un aspetto espanso, morbido e tondeggiante. Il colore dei fusti è tipicamente rossastro. Le foglie sono di colore verde brillante, scure, di forma ovata-appuntita, piccole e la nuova vegetazione si riconosce per il colore diverso, più scuro e con riflessi bronzei. In autunno tutta la pianta assume questa colorazione che mette ancor più in risalto i numerosissimi fiori. Da metà giugno fino ad ottobre inoltrato si ricopre di fiori a forma di campanula allungata di colore fra il rosa ed il bianco. Lunghi circa 2,5 cm emanano un leggero profumo. Tagliate i rami secchi, spezzati o deboli e ogni tre anni provvedete ad un parziale rinnovo della vegetazione, per favorire la crescita di nuovi fusti, recidendo quelli più vecchi alla base.

Lagerstroemia

Fra le circa trenta specie, Lagerstroemia indica è quella più conosciuta e apprezzata. Originaria di un vasto areale che comprende Cina, Giappone, Corea, Indocina, Isole Molucche ed anche la parte settentrionale dell’Australia è un piccolo albero che può essere governato con opportune potature a siepe. È pianta resistente agli inquinanti urbani e può essere messa a dimora in giardini lungo vie d’intenso transito. I fiori compaiono a partire dal mese di luglio fino all’autunno. I fiori semplici di diametro di circa 3 cm, di colore rosa, lilla, porpora o bianco, sono riuniti in racemi terminali a forma piramidale. Al momento dell’acquisto scegliere soggetti vigorosi e densi. Per mantenere questa caratteristica intervenire con una vigorosa potatura prima della ripresa vegetativa riducendo di un terzo la vegetazione dell’anno precedente. Il legno del fusto deve presentarsi liscio e di colore chiaro.

La siepe fiorita in autunno

Ortensia quarcifolia

Hydrangea quercifolia fiori bianchiHydrangea quercifolia può essere considerata un’ortensia da siepe per il suo portamento eretto. Ha grandi foglie lobate che ricordano quelle della Quercus rubra (Quercia americana) che permangono a lungo sulla pianta, fino a sfiorare il pieno inverno, assumendo fin dall’autunno una colorazione amaranto, molto ornamentale. La fioritura, formata da copiose infiorescenze a pannocchia bianco rosate, lunghe fino a 25 cm, che persistono fino all’inverno inoltrato sulla pianta, assumendo anch’esse, come le foglie, un bel color porpora, inizia a giugno ma è in autunno che nel giardino acquista pieno risalto. Rustica e in grado di vivere in terreni dove le ortensie comuni soffrirebbero, resiste anche in regioni dagli inverni molto freddi. La sua maggiore resistenza deriva dal fatto che è più tardiva delle altre specie e, quindi, risente meno di eventuali gelate primaverili.

Heptacodium

Heptacodium miconioides è un arbusto proveniente dalla Cina, vigoroso, capace di raggiungere un’altezza di 200-250 centimetri, dalla fine dell’estate produce fiori profumatissimi molto amati dalle farfalle. I fiori, bianchi all’apertura, virano successivamente al rosa e persistono molto a lungo, fino a novembre inoltrato. Cresce con forza in terreno di medio impasto, fresco, ben drenato, esposizione in pieno sole. Rustico, con chioma espansa, dalla crescita rapida, ramificato fin dal basso in una siepe può rappresentare un elemento d’angolo o di raccordo dove la linea retta si spezza e si ha bisogno di ammorbidire la discontinuità visiva. La corteccia si sfoglia normalmente e non è indice di sofferenza. Si eseguono tagli di contenimento e per eliminare rami spezzati o fuori forma.

Osmanto

In autunno fioriscono anche gli osmantus. Fioriferi, discretamente resistenti al freddo e molto resistenti al caldo, di poche pretese, a crescita lenta, hanno fiori piccoli ma profumatissimi. Osmanthus fragrans, originario di Cina e Giappone, ha doppia fioritura, primaverile ed autunnale. I piccoli fiori bianco crema, molto profumati, contrastano con le foglie lucide e di forma ovale, cuoiose al tatto.

Osmanthus heterophylla, originario del Giappone, è maggiormente adatto alla formazione di siepi o macchie benché con questa forma di allevamento la produzione di fiori sia minore. Fiorisce una sola volta in autunno. I fiori sono bianchi e tubulosi, riuniti in gruppi in posizione ascellare, le foglie, pungenti, hanno forma variabile.

Porre in terreno ben drenato, al riparo da venti freddi, in posizione soleggiata o solo parzialmente in ombra. Si tagliano solo i rami spezzati o fuori forma.

Tratto da Casa in Fiore di febbraio 2019

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