In giardino: l’elicriso e le altre erbe profumate

Per ottenere un'aiuola profumata, in un ambiente caldo e con manutenzione ridotta, l'elicriso è la piantina adatta. Ma non è l'unica.

Giovanna Rio
A cura di Giovanna Rio
Pubblicato il 08/08/2019 Aggiornato il 08/08/2019
elicriso

L’elicriso, Helichrysum italicum, appartiene alla famiglia delle Asteraceae ed è una pianta arbustiva perenne e suffruticosa, ossia ha ramificazioni legnose alla base e consistenza erbacea in alto che si rinnova ogni anno. La pianta ha portamento cespuglioso ramificato e viene coltivata in giardino per costituire aiuole e/o siepi basse (raggiunge un’altezza dai 25 – 70 cm).

Elicriso ha due caratteristiche che la rendono unica: la fioritura di colore giallo estremamente duratura e l’intenso aroma con note di liquirizia e di curry: sfiorando il fogliame con le mani, il suo profumo a lungo rimane sulla pelle.

I fusti e i fiori dell’elicriso

Le ramificazioni sono di forma arcuata con colorazione grigio/cenerino. I rami più giovani sono ricoperti di peluria liscia che formano un sottile strato protettivo che, con il tempo, tende a distaccarsi. I fiori sono piccolissime corolle, di 3 – 3,5 mm, hanno un colore giallo dorato e una forma a trombetta che si allarga all’apice. La fioritura inizia in giugno-luglio; si tratta di una fioritura copiosa che si mantiene per circa 25 giorni. I fiori vengono chiamati “perpetuini” perché hanno una durata molto lunga e, anche una volta essiccati, non perdono la loro forma. Una peculiarità dei fiori d’elicriso è che, una volta colti, si conservano a lungo, dando l’impressione di non seccarsi mai.

Sempre al sole

L’elicriso deve essere coltivato in pieno sole; in condizioni di scarsa luminosità, infatti, i suoi internodi si allungano troppo e la fioritura è più stentata.

Preferire un terreno povero e drenato, anche sassoso o sabbioso. Non coltivare su substrati argillosi, asfittici, paludosi, che creano ristagni d’acqua e limitano la crescita dell’apparato radicale. Il ristagno inoltre, provoca con facilità marcescenza radicale, rappresentando il problema maggiore riscontrabile nella coltivazione.
Irrigare con regolarità solo quando il terreno è ben asciutto. Le piante giovani sono più suscettibili e richiedono annaffiature più frequenti.

Durante i mesi invernali la pianta deve essere protetta dal gelo con un’adeguata pacciamatura. Se in vaso, meglio se di terracotta, bisogna ripararla dal gelo avvolgendo il contenitore in teli traspiranti o collocandolo in una serretta da balcone. 

L’elicriso vuole una manutenzione ridotta: non occorre potatura, solo una pulizia periodica per mantenere la forma.

Come si moltiplica l’elicriso

L’elicriso si propaga per via vegetativa, in due modi: per talea e per suddivisione dei cespi. Le talee si prelevano dai rami apicali e devono essere tagliate a una lunghezza di circa 6 cm. Il periodo migliore per effettuare questa operazione è la fine dell’inverno. Le giovani talee vanno tenute in un luogo protetto, come ad esempio una piccola serra; la radicazione avviene in 30/40 giorni. Con la suddivisione dei cespi, da effettuare in primavera, si producono piantine già dotate di apparato radicale. Questa tecnica è consigliabile per chi ha già delle piante in vaso e vuole duplicarle.

Realizzare una bordura profumata

Se il giardino è di medie o grandi dimensioni, è possibile realizzare una bordura con l’elicriso e altre specie perenni profumate che abbiamo le stesse esigenze climatiche e di substrato.

Si dispongono a partire dal primo ordine, alternati alle piante di elicriso:

– Dianthus ‘Starry Eyes’ della famiglia delle Caryophyllaceae è un garofanino che forma un cuscino compatto di circa 10 cm di altezza. Ha fiori bianchi intensamente profumati che appaiono durante il mese di giugno. mettere a dimora le piante a una distanza di 50 centimetri una dall’altra

– Hyssopus officinalis ‘Roseus’ forma un arbusto compatto dal fogliame profumato, Fiorisce da luglio ad ottobre producendo spighe colorate di violetto, raggiunge l’altezza massima di 50 centimetri. Mettere a dimora le piante a una distanza di 50 centimetri una dall’altra

– Un’altra perenne profumata, è Artemisia molinieri, della famiglia delle Asteracee, è una pianta perenne rustica apprezzata per il fogliame profumato all’aroma di canfora. È caratterizzata da foglie verde inteso, finemente dentellate, ha un accrescimento e un portamento a sfera e raggiunge l’altezza massima di 70 centimetri. Al momento della messa a dimora posizionare le piante a circa 70 cm di distanza una dall’altra

– Agastache ‘Blue Fortune’ appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, ha foglie intensamente profumate e portamento eretto, raggiunge un altezza di 80 centimetri, fiorisce per tutto il periodo estivo producendo spighe di piccoli fiori tubulari intensamente colorati di colore viola. Al momento della messa a dimora posizionare 5 piante a metro quadro.

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