I rampicanti adatti al pieno sole e quelli sempre all’ombra

Oggi vi proponiamo le piante rampicanti più adatte per chi deve coprire una parete o un graticcio sempre esposti in pieno sole e quelle migliori per la situazione opposta: la pianta deve crescere in posizione sempre ombreggiata.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 02/07/2015 Aggiornato il 02/07/2015
edera rampicante

Rampicanti all’ombra e a bassa manutenzione

Per chi ha un giardino in ombra, ecco le piante rampicanti più adatte che sono anche quelle meno “sporchevoli”: non perdono le foglie o i semi e quindi sono adatte anche per coprire il pergolato con sotto un tavolo.

Edera (Hedera spp.)

Tra tutte le piante sicuramente l’edera è quella che da meno lavoro di manutenzione, almeno per quanto riguarda la pulizia periodica. La comune edera (Hedera helix) è in grado di crescere come pianta strisciante oppure se trova un supporto, grazie alle sue radici avventizie, si sviluppa sui fusti degli alberi e degli arbusti. Questa specie è molto rustica e si adatta a tutte le esposizioni e può raggiungere altezze e dimensioni del fusto considerevoli. Fiorisce in ottobre, producendo delle infiorescenze giallastre e con un leggero profumo amarognolo, che in fase di sfioritura producono scarsi problemi, così come i frutti delle bacche nero-bluastre, che maturano alla fine dell’inverno, ma sono appetite dagli uccelli che se ne cibano.

Da questa specie sono derivate numerose forme e cultivars, con fogliame variegato di bianco, giallo o rossastro, che quasi mai producono fiori e frutti e pertanto sono molto facili da mantenere in quanto non sporcano, se non per l’inevitabile ricambio fogliare.

Inoltre le cultivars con fogliame variegato di bianco o giallo sono adatte per crescere in situazioni di scarsa illuminazione e in grado di rischiarare ambienti scuri. Tra le numerose cultivars si segnala la Hedera helixGoldheart‘ con foglia piccola e variegata di giallo chiaro e la Hedera canariensis ‘Gloire de Marengo’ con grosse foglie di colore verde argenteo chiaro, screziate di bianco crema.

Qualsiasi specie si scelga, l’esposizione può essere sia di pieno sole che di piena ombra, anche se nei climi caldi e soleggiati, come quelli mediterranei. Si tenga presente che le cultivars variegate, per non perdere la colorazione del fogliame devono essere collocate in posizioni semi ombreggiate. Riguardo le esigenze di terreno, in generale le edere sono piante di scarse richieste e non sono suscettibili di particolari malattie. Il trapianto si può eseguire durante il riposo vegetativo.

Attenzione! Si può utilizzare per ricoprire muri, specie se in cemento armato, perché se si fa sviluppare su muri a secco o con intonaci scrostati, si rischia che con le radici possa insinuarsi nelle fessure e con la forza delle radici creare danni strutturali. È sconsigliabile fare crescere l’edera sui fusti degli alberi, sia perché appesantisce la chioma e può contribuire, in caso di nevicate, a fare cadere l’albero se il soggetto è già inclinato o con problemi di stabilità. Inoltre coprendo la corteccia dell’albero, non ne consente la vista impedendo di osservare eventuali cavità od altri sintomi che un albero può manifestare in caso di attacchi parassitari o fungini.

Schizophragma hydrangeoides

Questo arbusto che appartiene alla stessa famiglia delle ortensie (Fam. Hydrangeaceae), è originario della Cina orientale, della Corea e del Giappone. Ha fusti legnosi dotati di radici aeree capaci di fissarsi a muri e pareti preferibilmente in zone ombreggiate ma luminose ed in terreni freschi. Le foglie sono grandi di forma ovata e con margine dentato ed hanno un colore verde grigiastro con riflessi metallici molto particolari, sono caduche. È pianta che resiste egregiamente al freddo invernale e si può trapiantare indifferentemente nel tardo autunno o alla fine dell’inverno. Ottima resistenza a malattie e parassiti. La pianta è interessante anche per la fioritura che è costituita da cime terminali appiattite, di colore bianco crema e dotate di un leggero profumo. La fioritura è tipicamente estiva e queste infiorescenze somigliano a quelle delle ortensie, ma con i fiori esterni sterili e molto grandi che sono in pratica delle brattee.

Attenzione! All’inizio la pianta collocata alla base del muro va aiutata con un tutore, finché non trova modo di ancorarsi autonomamente alla parete.

In più: Il fico rampicante (Ficus repens) è in grado di crescere autonomamente sulle pareti lisce perché i rami hanno radici avventizie con le quali la pianta si ancora alla parete.

Rampicanti sempre al sole e con scarse esigenze idriche

Quando il muro da rivestire è in pieno sole e non vi è la possibilità di frequenti irrigazioni si può ricorrere alle seguenti soluzioni:

Bougainvillea (Bougainvillea glabra)

Grande arbusto originario delle zone subtropicali del Brasile, è ampiamente utilizzato nelle zone mediterranee ma anche in altre zone tropicali e subtropicali dei vari continenti. È una pianta molto vigorosa a volte provvista di spine lungo i fusti che produce lunghi rami flessibili che possono essere legati alla parete o ad altri supporti sui quali la pianta riesce a intrecciarsi con i suoi rami vigorosi. La pianta è utilizzata soprattutto per i suoi piccoli fiori tubulari che vengono circondati da tre brattee membranose (foglie trasformate) e colorate vistosamente dal viola, al bianco, rosa, rosso a seconda delle cultivars impiegate. Queste brattee appaiono riunite in vistosi grappoli terminali ma anche all’ascella delle foglie e data la grande durata conferiscono un aspetto di lunga fioritura. In concreto la fioritura inizia alla fine della primavera e si protrae sino all’autunno. Questa pianta la si può utilizzare per coprire ampie pareti, nonché gazebi, pergole, fare crescere lungo recinzioni, in situazioni di pieno soleggiamento ed in zone anche molto calde ed aride, con scarsità di irrigazioni. Il trapianto a dimora è consigliabile effettuarlo a fine inverno, per evitare danni da freddo alle giovani piante.

Attenzione! La resistenza al freddo di questo arbusto è abbastanza limitata, resiste solo a brevi gelate e nel caso perde in parte o totalmente le foglie. Risulta chiaro che questo tipo di pianta sia adatta esclusivamente a zone mediterranee soggette solo a sporadiche gelate e non si presta, salvo casi rari, per essere usata al nord d’Italia.

Bignonia (Campsis radicans)

Rampicante originaria delle zone sud orientali degli Stati Uniti, è un arbusto vigoroso con foglie composte da 7-11 foglioline, pennate di colore verde scuro che virano al giallo in autunno. La fioritura è la cosa più importante e caratteristica, produce infatti dei fiori a trombetta nel pieno dell’estate portati all’apice dei rami nuovi, di colore rosso arancio. Ama esposizioni soleggiate e si può utilizzare anche nelle regioni settentrionali, purché addossato a pareti esposte a sud. La bignonia predilige terreni ben drenati e il trapianto è consigliabile eseguirlo in primavera.

Attenzione! Questo arbusto è in grado di crescere su pareti verticali perché è dotato di radici aeree che produce sul dorso dei rami; però nei primi 2-3 anni va aiutato con legature ai supporti.

In più: Il cappero (Capparis spinosa) anche se non è un arbusto rampicante va benissimo come ricadente su muri assolati e senza un minimo di umidità.

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