Hemerocallis, fioritura estiva dirompente

Come svela il nome, ogni fiore dura solo un giorno o poco più, ma sboccia per gran parte dell'estate, rinnovandosi continuamente e aumentando le dimensioni del cespo. Hemerocallis è una pianta perenne che, se ben posizionata, in giardino o in vaso può vivere numerosi anni.

Alessandro Mesini
A cura di Alessandro Mesini
Pubblicato il 18/06/2021 Aggiornato il 18/06/2021
Hemerocallis, fioritura estiva dirompente

Bulbose estive che incantano con la fioritura dirompente, le hemerocallis sono perfette in piccoli gruppi per animare il giardino durante tutta la stagione calda. Il loro fascino sta nel loro essere a un tempo piante antiche, per la forma del fiore che ricorda quella dei gigli, e moderne, grazie alle infinite varietà disponibili in continuo rinnovamento.

Così nell’ultimo decennio hanno goduto di un successo inaspettato e sono passate da piante “per soli appassionati” a protagoniste del giardino.

Il genere Hemerocallis, famiglia Liliaceae, comprende circa 15 specie di piante bulbose e perenni, sempreverdi o semidecidue, quasi tutte originarie della Cina, della Corea e del Giappone, della Siberia. In questi Paesi d’origine sono diffuse allo stato spontaneo nelle radure ben illuminate, ai margini delle foreste, nelle aree montane o nelle valli paludose dove formano folti cespi. In coltivazione alle nostre latitudini, sono piante adattabili, di scarsa manutenzione, capaci di resistere a lungo, che offrono risultati che si apprezzano nel tempo.

Disporle a macchie o in aiuole miste 

Le hemerocallis fioriscono per tutta l’estate e sono ideali per formare macchie di colore in grandi aiuole, anche in sequenze irregolari, e nei prati, dove si preferisce una distribuzione non formale, oppure, in disposizioni più definite, ai piedi di siepi e per formare bordure d’accompagnamento in genere.

Possono essere impiegate con successo per abbellire una parte di giardino meno curata, lasciata “rinaturalizzare”.

Si abbinano con successo a speronelle di colore blu, alle digitali, alle salvie da fiore, all’echinacea, a uno sfondo di graminacee leggere, a margherite alte e imperiose e a molte altre perenni.

Si coltivano in piena terra, ma sono capaci di adattarsi anche alla vita in vaso. In questi casi è necessario adottare contenitori capienti e alti, le ciotole basse sono da scartare, dove le piante possano formare un forte cespo che occupi tutto lo spazio ricadendo verso l’esterno.

Il segreto delle bulbose? Le radici

Il motore delle hemerocallis è rappresentato dalle radici, ingrossate e tuberiformi, che formano la base da dove si originano le foglie. Per la presenza di questi organi di riserva carnosi sono associate a un più ampio concetto di bulbose. Sviluppandosi nel terreno, con funzione di esplorazione e assorbimento, le radici carnose divengono sottili e fascicolate.

Anche senza fiori, le hemerocallis sono piante decorative perché le foglie nastriformi, terminanti a punta, elegantemente arcuate sono riunite in ciuffi e cespi di colore verde chiaro. Nelle hemerocallis di taglia grande e media, nelle prima fasi di sviluppo, si può apprezzare come siano opposte e inguainate alla base una nell’altra.

I fiori sono portati da steli carnosi, rigidi, che emergono dai cespi, e che al termine della fioritura seccheranno. I fiori, che possono assumere forme diverse, da compatto a stellato, con elementi arrotondati, triangolari, nastriformi fino ai sottili spider, sono riuniti in racemi terminali, ricordano quelli dei gigli. La struttura della corolla è formata da tre petali e tre sepali, triangolari, nelle forme originarie, di consistenza carnosa, rivolti all’indietro. Sono gli accostamenti di forme e colori a farne un fiore unico.

Inizialmente lente, le giovani piante non sempre offrono nei primi anni risultati soddisfacenti, fiorendo poco e apparendo sparute. Mostrano però una notevole resistenza e con bagnature e fertilizzazioni regolari nel tempo cresceranno fino a produrre un gran numero di fiori.

Le più belle e affidabili

Sono davvero numerose le hemerocallis presenti in commercio. Ve ne offriamo una selezione molto variegata: ci sono specie botaniche, varietà storiche e ibridi moderni, fino alle piante più recenti. Tutte sono esuberanti, capaci di dare soddisfazioni nel tempo e di aprire fiori capaci di farsi notare. 

Hemerocallis ‘Rajali’

Hemerocallis ‘Rajali’
A dispetto dell’anno di selezione, il 1935, rivela un carattere modernissimo per il disegno e la vivacità del fiore. Perfetto anche come colore, questo ibrido è stato creato A.B. Stout, direttore del New York Botanical Gardens, il primo ad aver studiato e classificato le specie delle hemerocallis. A lui dobbiamo la classificazione delle specie botaniche, ed è stato tra i primi a sperimentarne l’ibridazione.

H. 'Hesperus'

H. ‘Hesperus’
Selezionato da Sass nel 1940, ha fiori completamente gialli, luminosi e di forma piacevolmente movimentata e portamento slanciato ed elegante. È un classico di riferimento ed è stata la prima hemerocallis a ricevere la medaglia “Stout”, il più alto riconoscimento attribuito dalla American Dailily Society, l’associazione americana di Hemerocallis (che ha intitolato il più prestigioso riconoscimento al botanico A.B. Stout).

H. ‘Autumn Red’

H. ‘Autumn Red’
Ha un intenso colore rosso fuoco che arriva a diventare in coltivazione così forte da sembrare frutto di chissà quale forzatura. Il nome non deve ingannare, non si tratta di una varietà a fioritura tardiva. Ha gola giallo dorata ed è stata selezionato da Nesmith nel 1941.

H. ‘Catherine Woodbury’

H. ‘Catherine Woodbury’
Ibrido selezionato da Childs nel 1967, ha una carattere delicato che al suo apparire aveva incantato tutti gli appassionati del genere: corolle rosa tenue e chiaro, impreziosito da una gola giallo-verde. All’epoca non aveva eguali, oggi è un classico intramontabile.

H. ‘Pink Damask’

H. ‘Pink Damask’
Compare nel 1951, selezionata da Steven – J.C. Ha fiori grandi di un colore difficilmente definibile che i testi riportano come rosa-corallo. I petali allungati e con evidenti linee di colore a contrasto, sia più chiare, sia più scure, presentano un margine finemente ondulato. La gola è gialla, ma il contrasto non è netto.

H. 'Border Music’

H. ‘Border Music’
Presentato da Salter nel 1995, resta uno degli ibridi più apprezzati per resistenza, robustezza, ramificazione e numero dei fiori. Incanta però per le sue grandi corolle, circa 15 cm, dal contrasto di colori fra bordo e interno intenso, per il profumo e la splendida tonalità di viola.

H. ‘Dan Harmony’

H. ‘Dan Harmony’
Creato da Trimmer nel 1999, è una pianta moderna che colpisce per la fioritura spettacolare: offre corolle dal contrasto fra il rosa luminoso esterno e l’occhio rosso interno. La forma del fiore, pur essendo coerente, si apre estendendosi con petali allungati dal margine ondulato.

H. ‘Fleur-de- Mingo’

H. ‘Fleur-de- Mingo’
Ottenuta da Wilkerson nel 2011, è una delle hemerocallis che fa impazzire gli appassionati perché ha la peculiarità di cambiare colore in modo naturale durante il giorno di apertura, senza risentire dell’esposizione al sole e delle variazioni di temperature. A catturare sono gli insoliti riflessi metallici che si irradiano sulla corolla.

H. 'Deep Impact’

H. ‘Deep Impact’
Creato recentemente dall’ibridatore Stefano Peroni, non passa certo inosservato: è il contrasto di colore intenso e accattivante, secondo disegni che variano di intensità ed estensione secondo la stagione, fra il giallo intenso e luminoso e l’anello scuro. Il nome rende bene l’effetto visivo che riesce a creare.

H. ‘Gypsy Traveler’

H. ‘Gypsy Traveler’
L’hemerocallis giusto per chi ama fiori di carattere dai colori forti che, secondo le temperature, variano dal mogano, al cuoio, all’arancio bruciato. L’occhio è così scuro da sembrare nero. La gola è gialla e sul bordo esterno del fiore è presente un filo dello stesso colore dell’occhio. L’intero fiore è vellutato e risplendente, steli alti con notevole profusione di fiori.

H. ‘Noria’

H. ‘Noria’
Ha toni decisi e unisce un rosa antico brillantissimo come colore di fondo con un occhio dove la stratificazione di più strati di colore porta ad ottenere un nero ad alta saturazione. Il bordo esterno dei grandi fiori è ondulato. Pianta vigorosa se ben concimata e si trova in condizioni ottimali produce scapi anche nel corso dei mesi estivi e autunnali.

Come e dove acquistare

Non acquistare gli hemerocallis a inizio stagione, quando nei garden sono reperibili piante piccole, di solito in vasetti quadrati di 14 cm di lato, provenienti dalla floricoltura industriale. Meglio rivolgersi a un rivenditore specializzato che garantisca la qualità delle piante, prodotte per seme o per divisione, e non per micropropagazione, che sappia certificare la varietà indicando altezza, forma e colore, possa ragguagliarvi sulle buone pratiche da seguire nel coltivarla.

In Italia sono pochi i vivai che producono e ibridano le hemerocallis. Tra i più noti il vivaio “Un Giardino Tra I Campi” vicino a Ravenna, http://www.ungiardinotraicampi.com, e il vivaio “I Campi” a Milis (OR) http://www.vivaioicampi.it.

Non stupitevi dei costi assai diversi fra una varietà e l’altra: le novità e le piante di più recente introduzione in genere presentano un prezzo più alto che deve essere valutato in relazione alla qualità del prodotto e non in senso assoluto.

Mettere a dimora le hemerocallis

Il terreno ideale per mettere a dimora le Hemerocallis e ottenere fioriture copiose deve essere profondo, fresco, ben drenato e fertile. Per quanto adattabili, le hemerocallis in un terreno pesante e argilloso producono una fioritura insoddisfacente. Quando il terreno è magro, povero di nutrienti, con molto scheletro o ricco di calcare le piante vegetano in modo stentato e sopravvivono, anche per anni, senza crescere in modo significativo e formare cespi densi. Hanno bisogno di terreno lavorato in profondità e nei terreni pesanti addizionare sabbia per favorire lo sgrondo, in quelli ricchi di calcare torba acida.

Vogliono poche cure  

Per sostenere una vegetazione ricca e una fioritura copiosa, le hemerocallis hanno bisogno di un terreno ricco. Trattandosi di una pianta perenne per mantenere inalterata la fertilità nel tempo a primavera, appena i primi germogli emergono, mescolare al terreno un ricco terricciato di letame maturo e terra di foglie preparato già nell’autunno. In questo modo si aiuta lo sviluppo di una vegetazione folta e rigogliosa. Per sostenere un’abbondante fioritura prima dell’estate si può spargere sul terreno un fertilizzante a lento rilascio per piante da fiore.

Non effettuare fertilizzazioni dopo il mese di agosto lasciando che le piante si preparino naturalmente al riposo invernale. Spesso però si ha una forte ripresa vegetativa, se ci sono piogge efficaci, e in qual caso la pianta amplifica il suo raggio e può prepararsi a fioriture ancor più copiose l’anno successivo.

Le hemerocallis non temono la siccità, ma la scarsità d’acqua compromette la fioritura. Nei mesi più caldi è necessario irrigare tutti i giorni per mantenere il terreno appena umido. Al fine di garantire un’umidità più elevata si può effettuare una sarchiatura superficiale del terreno fra pianta e pianta così da interrompere la risalita per capillarità dell’acqua oppure predisporre una pacciamatura del terreno. In primavera e in autunno basta una buona bagnatura settimanale.

Una volta che i fiori sono appassiti occorre eliminare gli scapi fioriferi. Si recidono alla base quando sono giunti al termine della produzione completa e non hanno più boccioli da nutrire, ingrossare e schiudere.

In autunno le hemerocallis iniziano a ingiallire fino a seccare la parte aerea che si trasforma in una sorta di paglia giallastra che il vento non disperde perché ancora attaccata alla base agli organi ipogei. Nei climi freddi si possono proteggere le piante con una pacciamatura di terricciato di letame maturo. In caso di ritorni di freddo con temperature sotto lo zero, quando a inizio di aprile la nuova vegetazione stia spuntando dal terreno, si possono proteggere con un apporto di terricciato ulteriore.

Moltiplicarli per divisione del cespo

Nei nostri climi le hemerocallis non si riproducono naturalmente per seme e si dovrà ricorrere alla divisione. Il periodo migliore per dividere i cespi va da luglio a settembre appena terminata la fioritura, quando la pianta si ferma per il caldo. Si può dividere anche a primavera al massimo entro fine marzo per non rovinare troppo la fioritura ed il fogliame. Il momento giusto per dividere i cespi è quando, pur avendo raggiunto buone dimensioni, le piante iniziano a mostrare una fioritura al di sotto delle attese, vegetazione meno vigorosa e foglie con colore chiaro oppure quando la pianta ha almeno 10-15 ventagli di foglie.

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