Convallaria japonica, tappezzante decorativa all’ombra

Convallaria japonica è una specie tappezzante rustica e poco esigente, utilizzata per creare bordure e, in alcuni casi, per sostituire un prato. Gradisce esposizione ombreggiata.

Giovanna Rio
A cura di Giovanna Rio
Pubblicato il 21/08/2019 Aggiornato il 21/08/2019
Convallaria japonica, tappezzante decorativa all’ombra

Convallaria japonica, appartenente alla famiglia delle Convallariacee, è una specie tappezzante rustica e poco esigente, che cresce solo se coltivata a mezz’ombra o in piena ombra; ama la luce filtrata ma non tollera l’esposizione diretta del sole. È la pianta ideale per rinverdire le zona vuote sotto la chioma degli alberi e per aiuole dove non arriva il sole. Utile infine da mettere a dimora a fianco di viali e muretti.

Fogliame dal colore scuro

Convallaria japonica sviluppa un folto ciuffo di foglie sottili di colore verde scuro che sembrano fili d’erba e che sono alti 20-40 centimetri.

In primavera, tra aprile e maggio, nella fitta vegetazione verde scuro si formano delle spighe di fiorellini bianchi che in autunno si trasformano in bacche bluastre che rendono l’insieme molto particolare.

Trucchi di coltivazione

Convallaria japonica ha un apparato radicale rizomatoso che, allungandosi, produce nuovi germogli. Per questo, dentro un’area ben delimitata come un’aiuola, la sua crescita va periodicamente contenuta con la potatura.

Al momento della messa a dimora della convallaria japonica è possibile interrare dei teloni antiradice, come si fa per il bambù.

Al momento della messa a dimora della convallaria japonica è possibile interrare dei teloni antiradice, come si fa per il bambù.

Attenzione alle lumache

In questo periodo dell’anno è importante mantenere alta l’attenzione nei confronti delle lumache che potrebbero arrecare danno alle foglie. Per non utilizzare lumachicidi, si può ricorrere alle trappole di birra: bisogna inserire nel terreno barattolini colmi di birra in cui le lumache cadranno, attratte dal sapore.

Acqua con moderazione

La pianta non tollera i ristagni idrici, quindi occorre annaffiare una volta alla settimana, solo se il terreno risulta ben asciutto. La pianta non ama particolarmente i terreni troppo umidi, in inverno è preferibile interrompere le annaffiature.

Realizzare un prato

Per la creazione di un prato di Convallaria japonica, occorre preparare il terreno alla fine dell’estate per ottenere un substrato sciolto e soffice, torboso e con una buona fertilità così da mantenere il suolo umido e privo di ristagni.

mettere a dimora le piante in autunno, scavando piccole buche; la profondità deve essere quel tanto che basta per accogliere l’intero apparato radicale.

Scavare una buca a mano utilizzando una paletta e mettere a dimora una pianta di convallaria japonica ogni 10 centimetri.

Scavare una buca a mano utilizzando una paletta e mettere a dimora una pianta di convallaria japonica ogni 10 centimetri.

Nel giro di poco tempo la pianta colonizzerà tutto lo spazio a disposizione fino a creare una macchia uniforme. Dopo la messa a dimora occorre annaffiare maggiormente per favorire l’attecchimento delle radici della pianta nel terreno scelto.

Se possibile installare un impianto di irrigazione a goccia prima di mettere a dimora le piante perché il fogliame non andrebbe bagnato.

Manutenzione della convallaria japonica

Convallaria japonica non deve mai essere tagliata né calpestata. In media 4 -5 anni dopo la prima messa a dimora, la zona di coltivazione diventerà troppo fitta e densa. In questo caso bisognerà procedere a sfoltire le piante estirpando interamente alcuni cespi. Anche in questo caso, occorre procedere a mano indossando un paio di guanti. I cespi dovranno essere estirpati muniti di apparato radicale.

Per quel che riguarda il concime, la pianta richiede almeno tre somministrazioni annuali: tra aprile e maggio, quando occorre fornire un fertilizzante in granuli per le piante fiorite; subito dopo la fioritura uno a base di fosforo, elemento indispensabile per la pianta in questo determinato periodo dell’anno; e al termine della stagione autunnale integrare il terreno con compost ben maturo che rinforza la pianta in vista dei freddi invernali.

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